Pam FujiwaraAveva appena finito di servire ai tavoli, quando nella tv del locale interruppe i programmi musicali che animavano l'aria per un'edizione speciale del TG.
Si fissò a guardarlo, ma quando capì che era uno dei tanti soliti assassinii misteriosi, si voltò da un'altra parte, indifferente.
Il mondo e l'umanità erano malvagie e anche piuttosto stupide e certe cose non sarebbero cambiate mai.
Solo quando furono nominate delle specie di animali a lei familiari si rivoltò, nuovamente interessata, a guardarlo: aveva anche girato un telefilm sull'argomento e, in gran segreto, si batteva per quella causa.
Si portò le mani alle labbra, pensando che qualcuno che era coinvolto in quella storia fosse morto.
In quel momento sentì un colpo e un rumore di qualcosa di leggero che cadeva, rimbalzando.
Si voltò istintivamente verso la fonte del rumore e vide la ragazza incappucciata con i resti della propria coppa tra le mani, frammenti di vetro ovunque, le sue dita ferita e sanguinanti.
Si precipitò verso di lei, pensando che forse la coppa fosse già incrinata e con lo sbalzo di calore, si fosse rotta ferendola accidentalmente.
Chissà cosa avrebbe fatto la titolare alle ragazze dalla cucina.
Iniziò a raccattare rapidamente dal tavolo i pezzi di vetro, avendo cura di non ferirsi a sua volta, e a posarli sul vassoio che aveva ancora in mano, mentre si sporgeva verso la cliente per dirle:
- Ci scusi! Le porto subito qualcosa con cui medicar... - le parole le morirono in gola quando vide un volto completamente ricoperto da lacrime e trasformato in una smorfia di dolore, decisamente esagerata per solo qualche taglio.
Ma ciò che le impedì di proseguire fu il fatto che lei conosceva quel volto: la ragazza strana di quella mattina.
Rimase impietrita per qualche istante, incapace di muoversi e di parlare per quella situazione, per quella reazione, per quella confusione che si era creata.
Quegli istanti bastarono a far sopraggiungere qualche altra cameriera e la titolare che si prodigarono in molte scuse, mentre qualcun altro tranquillizzava gli altri clienti dicendo che la coppa era caduta e si era rotta, ferendo una ragazza, ma che non era nulla di grave.
Nessuno parve accorgersi che le sue lacrime erano troppe per dei semplici tagli, agitati com'erano.
Qualcuno spintonò Pam, rimproverandola per la sua scarsa operatività, e strappandole addirittura il vassoio di mano, riprendendo da dove lei si era interrotta.
Solo allora, mentre qualcun altro con una scopa raccattava pezzi di vetro da terra vicino ai suoi piedi, si riscosse e si gettò sulla ragazza incappucciata, alzandola dal tavolo praticamente di peso e trasportandola velocemente nella saletta privata dove le Maid si cambiavano, sparendo dalla vista di tutti. Nonostante il suo fisico non apparisse molto muscoloso, Pam era abbastanza forte.
Nessuno parve seguirle, i clienti erano tornati quasi tutti indifferenti e le altre erano troppo indaffarate e avrebbero attribuito quella sparizione al fatto che doveva medicarle le ferite alle mani.
La fece sedere su una panca di legno, riprendendo fiato perché solo in quel momento si accorse di avere il fiatone e il cuore in gola.