Ciel AzaiC' era qualcosa di insolito in quella ragazza dai lunghi capelli violacei. Solitamente la maggior parte delle ragazze abbassavano lo sguardo di fronte alle sue espressioni dure e serie, oppure, se in gruppo, si guardavano l' un l' altra con aria divertita. Patetiche.
Lei invece sostenne quello sguardo senza alcuna difficoltà, continuando ad osservarla. Doveva essere una persona molto sicura di sé, oppure voleva farlo credere.
Mah, in ogni caso sono dettagli insignificanti.Il suo sguardo era ancora fisso sul libro. Sperava che quella ragazza se ne andasse in fretta e la lasciasse finalmente sola, come le piaceva stare. Ed invece no.
Si avvicinò, sedendosi sulla sua stessa sedia, scostandola per farsi spazio. A quanto pare voleva proprio attaccare bottone. Peccato che si fosse scelta la persona sbagliata per farlo.
Oddio, ma che vuole adesso?Capendo che ormai non avrebbe più potuto leggere in pace, chiuse il libro di malavoglia, appoggiandolo accanto a sé. Si voltò verso la ragazza, appoggiando un gomito sul tavolo e reggendosi il capo con la mano, con uno sguardo annoiato. Sperava che la conversazione durasse il meno possibile.
Io mi chiamo Tsumugi e sono al quinto anno.Disse porgendole la mano. Oh beh, se non altro ora poteva dare un nome a quel volto semi sconosciuto. Ciel osservò la mano tesa verso di lei per qualche secondo, con uno sguardo di stizza. Non aveva proprio voglia di stringerle la mano, così non fece assolutamente nulla, tornando a guardarla in faccia.
Oh, interessante. Le rispose, alzando verso l' alto entrambe le sopracciglia, con tono estremamente sarcastico. Già, non era esattamente la ragazza più educata ed amichevole del mondo.
Non pensavo che in una biblioteca si potessero trovare persone così ... Fastidiose fu la prima parola che le venne in mente, ma non la disse. Fece una lieve pausa, rivolgendole un sorriso finto.
Amichevoli.