The Shamrock, Irish Pub

Isabelle Laine
Isabelle in quel silenzio si arrese, sì, forse aveva insistito troppo, o semplicemente, Naoto non si fidava né di lei né di nessun'altro.
Se ne stava composta, guardando intorno la gente che mangiava o beveva come loro, ma poco dopo delle parole di Naoto le giunsero all'orecchio.
-Sì.-
Le rispose voltandosi verso di lei, guardando che Naoto era molto seria.
-Ma solo se non è un peso per te raccontarlo.-
Aggiunse dopo, accennando un sorriso incerto. Lei era la prima che non si confidava spesso, ma l'aveva fatto senza pensarci davanti a Naoto e sperava tanto che lei facesse lo stesso.

Naoto Fuyumine

Sicuramente Naoto era una persona ombrosa, di quelle che vedi perennemente imbrociate, e praticamente tutti i suoi sorrisi o risate erano velati da sarcasmo.
Ma solo in situazioni veramente gravi utilizzava il profondo tono di voce e la dura espressione di poco prima; probabilmente se ne accorse e volle smorzare un po', in fondo erano pur sempre in un locale affollato.
- Oh bè, mi sei sembrata un tipetto piuttosto curioso, ragazza. Sai, dopo anni alle cose ci fai l'abitudine, per quanto orribili siano, quindi, come ti ho già detto, il problema non è tanto il mio, quanto di chi mi ascolta. -
Finito di parlare si diede ancora un'occhiata furtiva intorno: se voleva raccontarle quelle cose non doveva avvenire lì, ma in qualche luogo silenzioso e sicuro.

Isabelle Laine
-Non sono una persona curiosa,davvero.-
Le sue gote arrossirono, ma non smise di guardarla.
Vedendola guardare furtivamente in giro, capì che Naoto preferiva avere più privacy, o almeno, l'aveva interpretato così.
-Forse questo non è un posto adatto per questo genere di cose, non è così?-
Domandò guardandola con aria perplessa, anche se dentro di sé, era contenta di sapere che qualcuno avesse deciso di confidarsi con lei.

Naoto Fuyumine

Naoto si soffermò a pensare per la prima volta che quella tizia era veramente una ragazza composta ed educata.
"Si vede che è di buona famiglia..." pensò, mentre annuiva alla sua domanda.

Si alzò in piedi ed andò al bancone: da lontano sembrava parlasse con il barista, ma qualche minuto dopo tornò al tavolo.
- Andiamo. - disse, semplicemente.
Prese la sua custodia e si avviò verso l'uscita.

Isabelle Laine
Isabelle guardò Naoto un po' confusa.
Tirò fuori il portafoglio per lasciare un po' di mancia al cameriere.
Questa era un'abitudine nata con il passare di tempo, anche perchè di fatto, sua madre le diceva che non doveva assolutamente parlare con i camerieri o con qualsiasi persona che lavorava presso la sua famiglia, ma Isabelle non ascoltava mai troppo quelle parole e molto spesso passava il tempo libero parlando con la cosiddetta servitù.
-Dove andiamo?-
Sì avvicinò di nuovo a Naoto, cercando di capire qualcosa.

Naoto Fuyumine

Tirò via per un braccio Isabelle quando vide che voleva pagare il cameriere e le disse sottovoce:
- Ho pagato io la cena. Sei senza soldi, non puoi permetterti di dare mance in giro! -
Non si spiegava come quella ragazza fosse totalmente irresponsabile verso se stessa! Forse dipendeva proprio dal fatto che avesse vissuto nella bambagia fino a poco tempo prima...
Detto ciò, ad ogni modo, le lasciò il braccio: lei non giudicava e lasciava libertà, chiaramente.

Uscì fuori in strada e le venne voglia di una sigaretta: le piaceva fumare, ma era costoso e, a lungo andare, sapeva che le avrebbe mozzato il fiato, di cui invece aveva più che bisogno.

Sospirò e cercò di fare mente locale per la strada da percorrere.

Isabelle Laine
-Pensavo avrebbero gradito.-
Disse una volta essere stata trascinata fuori dal locale.
Sì sistemò il vestito, con sguardo tranquillo.
-Non ho fatto nulla di male,infondo.-
Aggiunse infine, aspettando Naoto, mentre calciava la ghiaia nella strada per far scorrere il tempo.

Naoto Fuyumine

Naoto la guardò per qualche istante che parve interminabile.
"Non ho fatto nulla di male." le rimbombava in testa: quella ragazza le parlava di fare dal male volendo dare una mancia, mentre lei, lei sì che faceva del male.
Si chiese se faceva bene a raccontarle il suo passato.
- Forse è male fare troppo del bene. - disse, abbassando il capo e incamminandosi.

Isabelle Laine
Isabelle le stava accanto, voltandosi qualche volta verso di lei, per guardare direttamente il suo viso.
-Sì, ma di sicuro questo non è nel mio caso. Non sono molto generosa, in realtà... però delle volte essere buoni ti fa sentire meglio, o almeno, suppongo sia così...-
Camminava lentamente, con le mani dietro la schiena, senza smettere mai di calciare un solo sassolino, trascinandolo per tutta la via.
-Ma non bisogna essere nemmeno sciocco...ecco.-
Concluse guardandola, aspettando una sua risposta.

Naoto Fuyumine

Naoto ascoltò, ma non rispose.
Sebbene si fossero già allontanate un po' dal locale, ancora sentivano le voci allegre inondare la strada.

- Stiamo andando al parco. - disse, per informare Isabelle.

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