| SONG 18: OUR WORLD
Siamo tornate dentro casa e, dopo avermi presa per mano, mi ha trascinata fino in camera tua di corsa. Quando hai aperto la porta, quello che ho visto mi ha lasciato di stucco: al posto del tuo letto in mezzo alla stanza, ce ne erano due, identici, da un lato della stanza, quello verso il bagno, mentre tutto il resto era stato spostato dall’altra parte. Quando mi sono girata a guardare dove era finita la libreria, le poltrone e la scrivania ho notato che la tua scrivania era stata sostituita con una più grande con due sedie, le poltrone erano state sostituite da un divano posizionato ai piedi dei letti e la libreria era stata riempita con i libri che avevo portato da casa mia.
“Hana-chan, non era necessario che tu facessi tutto questo per me. Potevo benissimo dormire sul divano in salotto e sistemare le mie cose dove c’era posto!”
“Come se io permettessi a te di dormire sul divano quando sei mia ospite…Sayuri-chan..”
Mi hai sorriso, con quel tuo sorriso disarmante che conoscevo benissimo.
“Ti meriti il meglio, cucciola. E visto che fino adesso non hai mai avuto ciò che una persona come te merita, voelvo rimediare. I tuoi vestiti sono già sistemati nel guardaroba, insieme a tre uniformi della scuola lavate a stirate e a qualche regalo da parte mia. A partire da oggi tutto quello che vedi qui è anche tuo.”
Mi hai presa per mano e mi hai portata nel guardaroba. Avevi fatto aggiungere mensole e appendiabiti per far spazio al mio ristretto guardaroba, a cui avevi aggiunto le nuovi uniformi e qualche vestito carino come quelli che indossavi quando uscivi la sera.
“Oh Hana- chan, come farò mai a ripagarti di tutto questo…”
Mi sono guardata attorno, spaesata ed emozionata, con gli occhi che mi brillavano.
“Non devi Sayuri-chan…sono tutti regali da parte mia…”
“Grazie di cuore…non so…veramente cosa dire…”
“Non devi dire niente…ci tengo a te Sayuri-chan…”
Alle tue parole sono arrossita violentemente. Poi ho preso le tue mani nelle mie e ti ho guardata dritta nei tuoi bellissimi occhioni.
“Anche io Hana-chan…ti voglio…bene…”
L’espressione del tuo viso è passata da sorridente a stupita. Hai spalancato gli occhi e, miracolo, sei arrossito un po’, stringendomi forte le mani.
“Sayuri-chan, era da quella sera in discoteca che sognavo di sentirti dire queste parole…ora andiamo di sotto a cenare…cucino io…”
Mano nella mano siamo scese in cucina, lanciandoci degli sguardi teneri ogni tanto. Nonostante le tue proteste ti ho aiutato a cucinare e abbiamo preparato una cenetta con misoshiru, udon e onigiri, che abbiamo mangiato sul divano davanti alla tv.
Dopo aver riordinato la cucina ci siamo stravaccate sul divano, una accanto all’altra, a guardare un film. Man mano sono scivolata sempre più verso di te, ritrovandomi appoggiata con la schiena sul tuo petto, con le tue mani che mi accarezzavano i capelli.
“Sayuri-chan…hai dei capelli così morbidi…e sei così dolce…”
“Oh Hana-chana…vorrei stare così per sempre..”
“Ora che ci penso, non abbiamo fatto i compiti per domani e non abbiamo preparato il test di matematica…”
“Oddio, il test di matematica è vero…cosa facciamo Hana-chan?”
“Semplice, chiamiamo e ci diamo per malate…”
“Sarà facile per te Sayuri-chan, ma la mia assenza risulterebbe strana…”
“Guarda per l’assenza ci penso io, non ti preoccupare…per quanto riguarda la matematica, domani facciamo un super-ripassone e poi ci facciamo interrogare più avanti, no?”
“Beh…effettivamente…potrebbe funzionare…”
“Dai..problema risolto…non ci pensiamo più…andiamo a letto?”
“Si dai…sono un po’ stanca…”
Le tue mani hanno smesso di accarezzare i miei capelli.
“Sayuri-chan….è ancora valida….la promessa?”
“Si Hana-chan…come potrei dimenticarmelo…”
Anche se non ti vedevo, sentivo che stavi sorridendo…e stavo sorridendo anche io.
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