Continuava a fissare la lavagna quasi imbambolata, ascoltando Rina, che si sfogo' con rabbia.
Ad una parola, pero', spalanco' gli occhi in segno di stupore. "Grassa"? Dov'era grassa?! Ma se era magra, anzi..di sicuro doveva trattarsi di una ragazza sottopeso.
Che avesse una compagna di banco fissata sul proprio fisico, quasi come quelle modelle occidentali tutte pelle e ossa?
No, non ci poteva credere..non poteva credere alle sue orecchie.
Scocciata e con una punta di rabbia, sbuffo', voltandosi verso la ragazza dai capelli chiari.
Un gesto istintivo la porto' a strattonarle il braccio piu' prossimo a lei, spingendola a tornare a guardarla.
Grassa?? Ma dov'e' che ti vedi grassa?? Tu stai benissimo cosi'... cerco' di guardarla negl'occhi.
Forse l'aveva attirata a se' con troppa forza, avendola avvicinata piu' del dovuto.
In ogni caso, fregatene di cio' che dicono gli altri. Ma sappi....che non hai assolutamente alcun motivo di metterti a dieta.La stretta si rafforzo' di poco, e quando se ne accorse la mollo' di colpo, abbassando gli occhi. Giro' il viso dall'altra parte.
Scusa... sussurro' quasi da cane bastonato, portando ambo le mani al di sotto del banco, lungo le proprie cosce.
Si morse il labbro abbassando a sufficienza la testa, in modo che i ciuffi davanti le coprino in parte gli occhi.