| Capitolo 13: Nuovo amore? Mentre guardava quella giacca, strani pensieri le balenavano per la mente... Chissà cosa si prova... Cosa si prova ad essere abbracciati nei momenti e nei luoghi più impensabili...davanti a tante persone che guardano stupite... ...ad essere sfiorate dolcemente e avere il cuore a mille... Chissà se sarò mai così fortunata da scoprirlo... ...come è accaduto a te, Nagisa... Immersa nei suoi pensieri, quasi non si accorse di essere ormai arrivata alle soglie dell'accademia di Le Rim. Doveva ridare il soprabito color crema alla medesima proprietaria, ma quello non era l'unico motivo...doveva tener fede a una promessa che aveva fatto. Ma cosa mi salta in mente...e perché adesso poi? Devo trovare Chikaru...È da quella notte che ho la sua giacca, devo ridargliela... Si fermò qualche passo prima dell'entrata, solo allora si rese conto di un piccolo problema... Come faccio adesso?...non ho la minima idea di dove passa essere a quest'ora... L'entrata della scuola sembrava deserta, dato che era da poco passata l'ora di pranzo, era più che normale... Per sua fortuna, Kizuna in quel momento passava proprio di lì, indossava uno strano vestito...più che altro un costume, Tamao aveva l'impressione di averlo già visto. Era rosso come una rosa appena sbocciata, arrivava fino alle ginocchia e lasciava un po scoperte schiena e spalle. << Ciao, kizuna-chan >> << Tamao-chan...ciao! >> Tamao rimase ancora un attimo con lo sguardo sul vestito. << Ti piace? >> con quella voce ,quel visetto un po' infantile e il costume, anche a Tamao sembrò davvero carina... << Si sei... - si morse la lingua per non continuare, se avesse detto “bellissima” si sarebbe sicuramente sentita in imbarazzo - ti sta benissimo...però, ho l'impressione di averlo già visto... >> << È normale...è quello che hanno indossato Chikaru-sama e Nagisa-chan per recitare Carmen. Dato che non serviva più l'ha ritoccato e adattato per me... >> << Ecco perché mi sembrava così familiare...comunque sai dov'è Chikaru adesso? Devo restituirle la giacca... >> La ragazza la guardò un po stupita. << Come mai hai la sua giacca? >> Inspiegabilmente il rossore colpì le guance di Tamao, dire che gliel'aveva posata sulle spalle per proteggerla dal freddo mentre erano sole nella serra, quasi di notte, la imbarazzava un po'... << Ecco...l'ha dimenticata nella serra...così...ho pensato di riportargliela... >> << Ho capito...adesso dovrebbe essere nell'aula del club di cosplay , però oggi a pranzo si è comportata in modo un po' strano...ha detto che se non era importante non dovevamo disturbarla... >> Un piccolo accenno di preoccupazione apparve negli occhi blu... << Come mai?...le è successo qualcosa?...era...arrabbiata? >> non si spiegava il motivo di tanta agitazione...perfino dalla sua voce permeava il suo stato d'animo. << Bhè ecco...non ne ho idea...che io sappia niente. Non era arrabbiata, più che altro era molto pensierosa e distratta...meno allegra del solito ma non arrabbiata... >> Tamao tacque per un attimo...forse era meglio se non la disturbava... << Però...adesso che ci penso...l'ho vista uscire molto tardi ieri notte...sembrava dirigersi verso Miatre, e stamattina ha evitato in tutti i modi di dirmi dove è andata...non è da lei. Comunque, se vuoi posso darle io la giacca più tardi. >> << NO! >> niente da fare...non riusciva proprio a controllarsi... << Non ti preoccupare....voglio...ridarle io la giacca...ma grazie comunque Kizuna-chan >> Kizuna la guardò meravigliata, ma non ci pensò più di tanto... << Ok...allora...adesso devo andare, Remon mi sta aspettando in camera. A dopo Tamao-chan>> << Va bene...Ciao...>> L' allegra ragazza si allontanò trotterellando, mentre Tamao si diresse verso l'aula di cosplay con passo incerto. Chissà perché non vuole essere disturbata... Kizuna ha detto che è uscita in tarda notte e che forse è venuta a Miatre... Ma perché?...a Miatre...Miyuki...possibile che... Perché sto piangendo?... Sto usando troppo l'immaginazione...basta...non voglio pensarci... Ora le ridò la giacca e vedo via... Però... Un momento d'esitazione fermò la mano già serrata che stava per bussare... Qualcuno l'anticipò, aprendo la porta dall'interno...quel qualcuno non l'aveva proprio vista e gli franò addosso... << Ahi...ma che è successo? >> La testa le faceva ancora male quando riaprì gli occhi, si ritrovò col volto letteralmente immerso in qualcosa di soffice e delicato...le sembrava di stare fra le piume... << T-Tamao-chan...tutto bene? >> Le ci volle un attimo in più per capire che si trovava sdraiata a terra con il viso tremendamente vicino al seno di Chikaru e una gamba incastrata fra le sue. << S-Si...sto bene >> Non osava nemmeno immaginare quanto rosso fosse il suo viso, ma a giudicare dal ormai frenetico battito del cuore, doveva far invidia alle fragole più mature. Normalmente si sarebbe alzata di scatto per togliersi da una posizione simile, ma per qualche ragione non lo fece...rimase a contemplare il dolce castano chiaro degli occhi che la fissavano, finché la stessa Chikaru si alzò... Le porse la mano, solo in quel momento Tamao si accorse del vestito che indossava. Era completamente nero, ma non quel tipo di nero spento e “morto”, un nero che sembrava quasi brillare, anche i suoi fiocchi erano dello stesso colore, il tutto le donava un insolito aspetto elegante... È stupenda... Tamao ebbe la strana idea di avere davanti una meravigliosa principessa che aspettasse solo il proprio cavaliere... Afferrò timidamente la sua mano e si stupì della facilità con cui la tirò su, in quelle braccia c'era più forza di quanto pensasse... << Chikaru-sama...io...sono venuta per ridarti la tua giacca...>> Con un pizzico di riluttanza diede il soprabito alla proprietaria... << Grazie Tamao-chan... >> la sua voce era quella di sempre, ma Tamao avvertiva una tristezza inspiegabile provenire da lei...proprio come quella sera alla serra... << Allora io vado...a...più tardi... >> Aveva raggiunto il suo scopo...almeno quello di ridarle la giacca...però sapeva di essere venuta lì perché aveva sperato nella promessa di quella sera...aveva sperato di poter stare di nuovo un po' di tempo con quella ragazza... Prima che la presidentessa potesse dire qualcosa Tamao già si era voltata, incamminandosi verso l'entrata della scuola... Solo ora mi rendo conto... Solo ora capisco di quante illusioni mi sono fatta quella sera... Chikaru...è normale che abbia già qualcuno che ama... E anche se non fosse cosi... Quella sera...è venuta da me solo perché è stata Nagisa a chiederlo... Sto diventando proprio stupida...prima non mi illudevo così facilmente... Chikaru l'osservava comminare, era troppo intelligente per non capire il vero motivo della visita di Tamao. Forse non era nelle condizioni migliori...ma ancora una volta il suo cure l'impedì di lasciare andare così quella ragazza...infondo lei stessa le aveva fatto promettere di cercarla quando si sentiva sola, e ora doveva anche lei tener fede a quella promessa. La raggiunse in silenzio, senza farsi notare da Tamao e le poggiò nuovamente la giacca color crema sulle spalle... Tamao si voltò guardandola quasi incredula. << Chikaru-sama... >> << Voglio che la tenga tu...io ne ho tante...e poi ti sta cosi bene... >> Il sorriso di Chikaru era la cosa più bella che potesse capitarle...da solo era bastato a far sparire quei strani e tristi pensieri che l'assillavano... << Dato che sei qui...perché non rimani un po? >> La timidezza non era mai stato un problema...nemmeno con Nagisa...ma con Chikaru si stava rivelando un ostacolo sempre maggiore... << Ecco...Kizuna ha detto che non volevi essere disturbata...quindi...>> << Non preoccuparti...dovevo solo cucire dei costumi per l'etoile...ora ho finito. Anzi a dire il vero una mano a togliermi questo vestito non mi dispiacerebbe...allora ti va di restare ?>> Tamao annuì leggermente, nascondendo dietro la timidezza la vera gioia che sentiva. << Bene...allora seguimi...la mia stanza è al secondo piano...non vedo l'ora di togliermi questo di dosso, è bello però sta incominciando a darmi un certo fastidio >> Solo una volta entrata nella stanza singola della presidentessa si rese conto della situazione. Aspetta un attimo...vuole che IO...l'aiuti a spogliarsi... In effetti non c'è niente di strano...siamo entrambe ragazze... Allora perché mi sento cosi nervosa... Eppure in estate e in piscina l'ho già vista in costume... Allora perché non riesco a calmarmi... Chikaru si sedette sul letto affianco a lei, per poi darle le spalle...i battiti del cuore di Tamao sembravano tamburi... << Mi sfileresti questa cerniera per favore? >> Il vestito aveva una piccola cerniera che scendeva fino alla parte più bassa della schiena. Tamao obbedì iniziando ad aprirla lentamente...ad ogni centimetro vedeva sempre più quella candida schiena...ad ogni centimetro sentiva la voglia di sfiorarla farsi sempre più forte...ad ogni centimetro le sembrava di spezzarsi per la tensione, come una corda di violino. << Grazie >> Chikaru si alzo facendo scivolare il vestito sul pavimento, rimanendo in biancheria intima. Innumerevoli volte aveva visto le altre ragazze così...perfino nude...ma quel corpo, aveva qualcosa di diverso...qualcosa che quasi la faceva tremare...ma non certo per il freddo. Perse un battito quando colei, che le sembrava una venere dipinta dal più grande degli artisti, si voltò, regalandole una vista che le spezzò il fiato... Chikaru era abituata a farsi aiutare da Kizuna o Ramon quando doveva provare qualche vestito...solo quando vide Tamao diventare quasi bordeaux si rese conto dell'imbarazzo che le stava provocando. In quel momento capì il motivo per cui a Shizuma piaceva tanto mettere in imbarazzo Nagisa... Si sentiva come lusingata e allo stesso tempo divertita, decise di azzardare e continuare con quello che credeva un gioco. Le si avvicinò con calma e si appoggiò su Tamao, ignorando il fatto di essere seminuda, la guardò negli occhi... Sentiva tutta la tensione che la percorreva, ma lesse che anche Tamao infondo voleva continuare con quel “gioco”. La presidentessa di Le Rim non si era mai trovata in una situazione simile...forse con Miyuki...ma in quel momento proprio non riusciva a pensare a lei...il pensiero della notte prima la sfiorò un attimo, ma il dolce viso di Tamao la riportò subito al presente... Chiuse ogni dubbio nella sua mente convincendosi che in quel momento lei voleva solo vedere il volto imbarazzato di Tamao...ciò che sarebbe successo dopo dipenderà dalla sua reazione. La povera Tamao si trovava semidistesa sul letto con le spalle appoggiate al muro e Chikaru solo con slip e reggiseno poggiata dolcemente su di lei. Le avvicinò la bocca all'orecchio...sentiva il suo respiro...sulla sua pelle sembrava quasi freddo. << Mi aiuteresti...anche col reggiseno? >> Una fiamma le bruciò il viso e l'espressione sul suo volto era indecifrabile... L'idea di aver esagerato un po convinse Chikaru ad alzarsi, rimanendo comunque col viso rivoltò verso Tamao. Guardando l'espressione che aveva provocato...una piccola risata cristallina e compiaciuta le scappò... << Ehi...stavo scherzando...>> dalla sua voce si sentiva che la preoccupazione di aver sbagliato a stuzzicare Tamao stava crescendo... Tamao si riprese un attimo, per quanto le era possibile con Chikaru quasi nuda davanti, sembrava stupita...quasi arrabbiata o delusa. << Chikaru-sama...fai così con tutte? >> Un altra risata scappò alla bella Chikaru... << No...solo con quelle che mi piacciono...>> Tamao non riuscì a fare a meno di arrossire... << E ti assicuro che non sono molte...anzi tu sei la prima... >> La ragazza distolse gli occhioni blu cobalto da quelli castani e Chikaru vide una lacrima scappare via... << Non è vero...e tu lo sai...ieri sera..sei andata da Miyuki...non è così? >> Solo dopo aver parlato Tamao si rese conto davvero del brutto tasto toccato. Chikaru non sapendo che dire tacque...in un silenzio che improvvisamente stava straziando entrambe... << Forse...è meglio che vada... >> Ancora una volta Tamao voleva scappare...l'idea di essersi innamorata di nuovo di una persona che non l'amerà mai non riusciva proprio a sopportarla... Ancora una volta...Chikaru la fermò... << ASPETTA...ti prego... >> Tamao che stava già per aprire la porta si fermò guardandola attentamente negli occhi lucenti, capì che in realtà la più triste fra le due era proprio Chikaru. Si sedette ancora una volta accanto a lei, improvvisamente la sempre allegra e forte presidentessa di Le Rim cominciò a piangere, piangere in modo disperato...sfogando le lacrime che ogni giorno passato dalla separazione con Miyuki, sopprimeva nel suo cuore. Non sapeva se era giusto, se era lei che doveva farlo, ma comunque non ci pensò più e abbracciò Chikaru offrendo il suo confortò a colei che aveva sempre consolato le altre... Quando le lacrime cessarono Tamao decise d'indagare...voleva sapere perché proprio ieri notte, dopo tanto tempo, era tornata da Miyuki. << Perché?...Perché sei andata di nuovo da Miyuki...mi avevi detto - in quel momento fu lei che non riuscì a trattenere qualche lacrima - che era finita fra voi... >> Chikaru alzò il viso dalla spalla e la guardò con gli occhi ancora bagnati dalle lacrime. << Io...non riuscivo più...volevo sentire...dovevo sentire...l' amore che provai quando stavo con lei...non riuscivo più a stare sola... >> Tamao capì che l'amore di Chikaru per Miyuki era ancora forte...però...continuò a stringerla a se... Sentiva come un calore che non voleva lasciare...anche se la ragione diceva che era impossibile sentiva davvero che Chikaru...forse...l'avrebbe fatta stare bene... La presidentessa si sarebbe aspetta una reazione diversa...si sarebbe aspettata di essere lasciata di nuovo sola...che Tamao sarebbe andata via...invece era lì che la stringeva ancora più forte. << Tamao-chan...scusa...è stata una mia debolezza...ti prometto che non accadrà più... >> Tamao capì il vero significato di quelle parole solo dopo che le labbra di Chikaru si unirono alle sue... Quello era il suo primo vero bacio...ed era certa che non l'avrebbe mai dimenticato in tutta la sua vita... Tutte le preoccupazioni e forse anche gli altri pensieri scomparvero con quel bacio... << Chikaru-sama...io...io...>> Chikaru la guardava con uno splendido sorriso sulle labbra. << Anche io ti amo...Tamao...>> Nel silenzioso corridoio di Le Rim risuonò lo scatto di una porta che veniva chiusa a chiave e qualche gemito soffocato appena percettibile...
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