| Satellizer
Prese la busta coi vestiti che si era portata da casa e entrò, chiudendosi la porta del bagno alle spalle. Un sospiro, improvvisamente era come se avesse chiuso il mondo intero fuori da quella stanza. Si spogliò, lasciando scivolare via il pigiama dalla sua pelle. Si specchiò, quasi non si riconosceva, era un sorriso quello? Sorrise da sola. Attorno a se nulla le apparteneva, ma tutto le era familiare... tutto, tranne l'abito rosso che cacciò dalla busta, a quel cremisi erano inchiodati troppi ricordi perché potesse continuare a sorridere. Lo poggiò su una sedia, aprì le ante della doccia e aspettò che uscisse l'acqua calda, per poi entrare. Per un po' rimase ferma sotto l'acqua, col getto che le bagnava il volto creando piccole cascate su tutto il corpo. Non pensava a nulla, come se dormisse, l'acqua tiepida era rilassante e piacevole. Chiuse il getto e cominciò a lavare i capelli con lo shampoo, insaponando diligentemente fino all'ultimo centimetro di quei capelli così lunghi e splendenti da parere il risultato di un dipinto. Li sciacquò velocemente, per poi insaponarli di nuovo, con ancora più cura di prima. Finito coi capelli passo al corpo, quando si sfiorò i seni non poté non pensare a Marie... a loro. Prima di lei, persino entrare in un negozio era difficile, all'amore... ci pensava, anche troppo, ma mai avrebbe pensato di incontrare qualcuno con cui condividerlo. E proprio per condividerlo a pieno doveva andare, tornare da dove era venuta e lasciare lì ciò che di brutto si era portata dietro... Si sciacquò completamente e rimase ancora sotto l'acqua, lasciandosela scorrere addosso ancora per qualche minuto. Uscita iniziò a pettinarsi i capelli, non usare il proprio pettine era strano, ma per fortuna andava più che bene quello di Marie. In movimenti lenti e ripetitivi perse una ventina di minuti, per poi finalmente prendere il fono e asciugare la chioma rinnovata e rinvigorita dallo shampoo. Quando d'istinto cercò lo spazzolino per i denti si accorse di un problema... Avvolta nell'asciugamano presa senza permesso, il pericolo che col tempo considerasse alla pari di casa sua l'appartamento era elevato, aprì la porta del bagno. << Marie... non è che hai uno spazzolino anche per me? Scusa se ti sto scocciando un po... È il mio primo risveglio fuori cosa mia >> disse imbarazzata con le guance rosate.
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