| Sheherazadesorrise, la richiesta di un racconto era una delle cose migliori che poteva fare per metterla di buon umore.. ti racconto la storia di Ahmed e della fata Pari-Banu.. È relativamente breve, rispetto alle altre due, e forse più bella. La storia si Sindbad e Hindbad è semplicemente magnifica, ma è molto complessa, e vorrei essere sicura che tu la accolti interamente, non farò come ma mia Omonima.. Una storia raccontata male ma ascoltata bene equivale a una storia raccontata bene ma ascoltata male. allora...
Tanto tempo fa, in un regno piccolo, ma fiorente, un re aveva tre figli gemelli: Kazim, Assad e Ahmed. Aveva inoltre una nipote, figlia di suo fratello, bellissima e intelligente. I tre ovviamente erano innamorati della cugina, e cercavano di dimostrare il loro amore in ogni modo, spesso rumoroso, i loro sentimenti. Kazim era un ottimo pugile. Esperto in combattimento ad senza armi. Assad era un arciere provetto, il migliore del regno e anche oltre. Ahmed era la spada più veloce e abile che si potesse trovare. Il re ormai invecchiava, ed era stufo dei battibecchi tra i tre, che si volevano un bene tra loro, ma ogni tanto demolivano,intere Ale del palazzo. Allora li chiamò e comandò loro di portargli la cosa più curiosa e strana che trovassero. Il vincitore avrebbe avuti la mano della cugina e il regno. Partirono, con un sacco di monete d'oro a testa e un anno di tempo. Il primo andò a Bagdad ove comprò una cosa molto curiosa: un piccolo cannocchiale che poteva mostrare chiunque volesse, indistintamente dalla distanza o,dagli ostacoli visivi. Il secondo, nella città di Petra, trovò una vera rarità: un vecchissimo e logoro tappeto. Eppure, appena ci salì sopra, questi lo portò immediatamente la dove voleva: un tappeto magico. Infine il terzo arrivò a Tiro, e li comprò una mela meccanica che, gli mostrarono, guarì una,vecchia in procinto di morte da ogni malattia che avesse. Tutti e tre ritornarono, e caso volle, che con il cannocchiale scoprirono il re ammalato, con il tappeto li riportò a casa in un baleno, mentre la mela guarì il loro padre. Fu un miracolo, e il,re era felice di essere stato salvato, ma era ancora al punto di partenza. Indisse una gara di tiro con l'arco. Chi scagliava la freccia più lontano avrebbe,vinto. Kazim fece un bel tiro, ma venne superato da Assad. Purtroppo, la freccia di Ahmed fu irrecuperabile. Per un mese la cercarono, quindi decretarono vincitore Assad. Kazim lasciò il palazzo immediatamente, per ritirarsi in convento. Non venne nemmeno per il matrimonio. Ahmed, dopo la festa, tornò al campo di tiro. Cercava cercava, percorse chilometri e chilometri, una distanza folle per una freccia, quando, finalmente, la trovò. E poco lontano, dei cavalieri, che lo riconobbero e gli chiesero di seguirli, coprendolo gli occhi e facendolo salire su un loro cavallo. Poco dopo, la padrona dei cavalieri lo accolse nel,suo palazzo: la semplice entrata era grande quanto il suo palazzo intero. Lei era Pari-Banu, una fata molto potente. Fu lei a mettere i beni in vendita, e sempre lei a far volare la freccia così lontano. Questo perché sei aveva letto il suo cuore e lo voleva sposare. Si tolse il velo, dimostrando una bellezza tale che la sua cugina non poteva competere nemmeno un istante. Ahmed accettò, e in pochi giorni venne allestita una cerimonia cosi sfarzosa, che il matrimonio della cugina era, al confronto, un banale ricevimento di terz'ordine. Lei era veramente innamorata, e lui imparò a conoscerla e amarla alla follia. Erano felici assieme. Poi però lui divenne triste. Lei se ne accorse e con un po' di insistenza, vista una sua resistenza inziale, scoprì il perché. Voleva vedere suo padre, e fargli sapere che era vivo e felice. Lei immediatamente chiese scusa, per non averci pensato prima, e gli diede 20 cavalieri, tutti genii, e un abito degno di un imperatore, con ka semplice promessa di tornare il prima possibile, già ne sentiva la mancanza. Il viaggio fu felice e breve. Il padre era contento che il terzo figlio aveva trovato ka sua strada e lo lasciò tornare dalla sua moglie. Così, per due anni, ogni mese, Ahmed passava un paio di giorni con il padre, e il resto dalla sua amata. Ma se il re non importava altro, al suo invidioso visir, invece, importava altroché. Avvelenò la mente del re, fino a convincerlo a scoprire dove si trovasse la dimora del figlio. Ci riuscì con una vecchia strega, e appena saputo delle origini divine della nuora, chiese al figlio da parte sua, dei piccoli regali alla fata. Cose molto particolari, che solo un genio o una fata potevano esaudire. Quando Ahmed tornò, Pari si accorse della tristezza del marito. In quasi 3 anni, lui non aveva mai e poi mai chiesto nulla a lei. Anzi, era lui a regalarle spesso qualcosa, piccoli gioelli o monili, niente per una fata, ma che mandavano in visibilio sua moglie. Lui le riferì il messaggio, ma lei lo tranquillizzò. Sapeva tutto, del visir, della strega, e del padre. Esaudì diverse richieste, e purtroppo l'invidia del padre cresceva, fino a renderlo un uomo meschino e prepotente. Alla fine, fece la richiesta più assurda: un uomo alto come un nano, muscoloso come un toro e che usasse una sbarra di ferro larga 10centimetri e lunga 5 metri come bastone da passeggio e arma, e avesse una barba lunghissima. Un essere estremamente ripugnante insomma. Caso volle che il fratello della fata fosse esattamente così. Dopo una leggera sorpresa, Ahmed accompagno il cognato dal re. Non fece nemmeno in tempo a girarsi dalla sorpresa e dal ribrezzo, che il visir, la strega, e il re morirono uccisi dal genio. Dopodiché, insediò Ahmed come legittimo sovrano. Assad e la moglie, innocenti, rimasero per un po' poi andarono in esilio. Kazzim non tornò. Ahmed e Pari-Banu vissero felici per sempre.
ecco, questa è la mia prima storia.. Domani, se vorrai, te ne racconterò un'altra.. Ti è piaciuta?
chiese Sheherazade, curiosa della reazione di Akane.. questo racconto è proprio uno dei miei preferiti. E Estremamente riassunto, la storia originale sono una cinquantina di pagine. E se puoi, trovalo un libro delle mille e una notte perché merita davvero. E no, il,cartone è carino, ma non c'entra nulla con il Sindbad arabo dei racconti
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