Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Stanza di Lain Iwakura

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Frenki931
CAT_IMG Posted on 9/4/2014, 21:56     +1   -1




Lain

<< Se ci dovessero essere problemi, la vostra delusione e offesa sarà naturalmente l'ultima delle nostre preoccupazioni. >>
<< Su su, sono sicuro che andrà tutto bene, delle capacità nello studio di Lain non ci siamo mai dovuti preoccupare, non vedo perché iniziare ora. E poi le parole della presidentessa sono un bene per lei. >>
<< Non c'è dubbio, anzi penso sia raro vedere una sempai prendere così a cuore una matricola. Immagino, faccia parte del lavoro. >> In quest' ultima battuta non mancò certo un pizzico di sarcasmo.
E subito quelle parole iniziarono a mettere gradualmente, ma inesorabilmente, Lain a disagio. Già il fatto che altri, pur essendo i genitori, parlassero tanto di lei non le piaceva, ma sopportava ancora meno che in mezzo potesse esserci anche Xana. Tuttavia, la sua lucidità le diceva ancora di fare la cosa che forse sapeva fare meglio: tacere.
 
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CAT_IMG Posted on 9/4/2014, 23:21     +1   -1


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Xana

ridacchiò alle parole della madre, a quando pare aveva colpito giusto certamente, sarà l'ultima vostra preoccupazione, ma in quel caso sarete disponibili anche solo ad ascoltare quale sarà la prima preoccupazione di Lain? lo disse buttando li la frase, come se fosse qualcosa senza importanza.. poi tornò più calma e posata.. noi essenzialmente studiamo le macchine semisenzienti, ma questo non vuol dire che siamo come loro. molti di noi delle classi avanzate prendono una matricola come loro tutor. la aiutano e la guidano in questo tipo di esperienza, cosicchè, quando loro saranno al loro posto, sapranno cosa vuoi dire la collaborazione tra persone e cosa veramente vuol dire l'esperianza di chi ha già vissuto questi eventi. e visto che anche io ho delle emozioni, nel scegliere Lain come mia protetta ho anche scoperto di esserle molto affezionata. chiuse gli occhi. quando li aprì Xana era un'altra persona. era la Xana scenziata, che Lain aveva visto la mattina del giorno prima. gli occhi erano due dischi glaciali siamo esseri umani, e come tali abbiamo capacità superiori, grazie alla nostra intelligenza, e capacità naturali, in quanto creature viventi. ho passato quasi venti anni a nascondere qualcosa di cui mi vergognavo fin nel mio subconscio.. eppure.. sollevò i capelli, mostrando il lato destro del collo, si percepiva il battito accelerato ma comunque ritmico attraverso quella sottile membrana del cuore di Xana, lasciò che osservassero per qualche secondo, poi liberò i capelli, che coprirono, in parte quella specie di squarcio eppure, sono bastati 4 giorni affinchè Lain mi convincesse a non portare più nulla che la nascondesse. come sempai, sarei una stupida a non notare questo enorme potenziale, e fare in modo che non vada sprecato. come.. come semplice persona, posso solo dire che con Lain ho capito finalmente cosa vuol dire affezionarsi a qualcuno. sospirò, richiudendo gli occhi, tornando la Xana di sempre ed è molto più doloroso, e molto più bello di quanto mi sia aspettata. voi non sapete, e nemmeno lei credo se ne rende conto, dell'invidia che ho io verso questa ragazza.. si fermò, sentiva che le stava per spezzarsi la voce. non per il discorso in se, ma proprio per i ricordi che le evocava.. e sapete per quale motivo ho questa invidia? non ci arrivereste mai, ma proprio mai. il motivo, siete Voi Due! non puntò il dito, giusto per educazione, ma era come se li indicasse con lo sguardo..
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 11/4/2014, 18:00     +1   -1




Lain

Nel vedere la cicatrice di Xana per la prima volta, rimasero stupiti i genitori, quasi più di quanto non lo fosse stata Lain. Ma l'effetto più grande lo sortirono le sue parole, stavolta sulla ragazza.
<< Se-Sempai... >> fu tutto ciò che disse prima di distogliere lo sguardo da lei, dai suoi, e arrossire. Già non era bravissima nelle situazioni intime, per così dire, ora che c'erano anche gli occhi dei genitori si sentiva ancora più imbarazzata.
Ci fu qualche attimo di silenzio, poi la madre fu battuta sul tempo dal papà, dalla sua risata divertita, ma per niente offensiva. << Che eravate una persona sorprendente l'ho capito subito, sin dal nostro primo incontro, così come sapevo che era solo questione di tempo prima di rivedervi qui. Permettimi di dire che siete fuori dal comune, e non parlo di aspetto o di quel brutto segno, non solo. Vedi... Tutto mi sarei immaginato ma non che fossi invidiosa per noi due. - la guardò negli occhi,sempre con aria un po' divertita, per niente pesante - parlando chiaro, credevo ci vedessi come ostacoli a questo punto. Mi sbaglio? Non lo so, ma se hai scelto Lain come tua protetta e ti sei affezionata a lei, non vedo il motivo di sbandierarlo qui, non so come rispondere o cosa ti aspettassi rispondessi. >>
<< L'affetto è una bella cosa, su questo non c'è dubbio. Il problema è se intendiamo la stessa cosa e poi, in 4 giorni e conoscendo mia figlia, non posso stare tranquilla su che tipo di "affetto" sia nato. >>
Non ci fu modo che quelle parole venissero quantomeno ignorate da Lain << Che vorresti dire con questo? Tu non sai nulla e sei così idiota da credere solo quello che vuoi, dovresti solo tacere! >> Rispose alzando la voce, anche se non troppo. ll sangue cominciava a ribollirle, sentendo su di se il giudizio di sua madre che le pesa addosso da quella notte d'estate...
 
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CAT_IMG Posted on 11/4/2014, 19:37     +1   -1


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Xana

beh, considerando quello che effettivamente era successo tra loro, la madre di Lain aveva a dir poco preso un centro perfetto, beh, forse non del tutto, ma a questo punto Xana aveva intenzione di evitare ulteriori rotture, soprattutto tra Lain e, a quanto pare, sua madre. immediatamente si rivolse a Lain non dire qualcosa di cui poi ti pentirai Lain. era un tono abbastanza serio, l'ultima cosa che voleva era assistere a uno scambio di insulti. no, non sono una persona che sbandiera questo tipo di situazioni. anzi. in realtà, sono abituata solo a essere sincera e mettere in chiaro quelli che sono i dettagli di questa situazione. era a dir poco furiosa con la madre di Lain, vero tutto quello che vuoi, ma insultare e insinuare fatti così spudoratamente, era veramente scorretto. decise, quindi, di "cascare dal pero" avete interessato la mia curiosità: di preciso che cosa intendete? la domanda era decisamente rivolta alla madre, si rivolse verso di lei, appoggiando appena le braccia al tavolo
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 12/4/2014, 15:25     +1   -1




Lain

Per rendersi conto dell'affetto verso una persona ci sono un'infinità di modi, uno di questi, forse anche uno dei più classici, è quanta pazienza si ha con ella. Lain normalmente era abbastanza pacata nelle sue reazioni ma c'erano argomenti su cui l'ira la prendeva subito ma, nonostante le parole di Xana le sembrarono dette per calmare una ragazzina, tacque. Cosa che di certo non sfuggì agli occhi della madre, la quale sembrò non dare credito alla frase di Lain.
<< Cosa intendo? Davvero c'è bisogno di precisare? >> Ci pensò qualche istante, posando gli occhi da Xana a Lain per poi tornare su Xana, prima di continuare. << Lain, mia figlia, avvolte si lascia "coinvolgere" facilmente da un certo tipo di persone note solo a lei, finendo dentro convinzioni che sono ancora troppo grandi per una sedicenne. Convinzioni pericolose per lei stessa, che la portano a compiere azioni come quella di ieri. Non voglio giudicarvi, non posso ancora farlo, ma il mio istinto mi dice che voi facciate parte di quel tipo di persone... >>
Strinse i pugni, Lain, non voleva che la sempai la vedesse litigare con i genitori per una seconda volta perciò non parlò. Anchè perché più che rabbia, inizio a vergognarsi per le parole della madre. Ciò che non sopportava era il pensiero che avesse ragione, era convinta che non era così, ma non riusciva a togliersi quel pensiero dalla mente.
Il papà silenzioso ascoltava, interessato più alla figura di Xana che alle altre due, rimuginando ancora sul perché della sua venuta e di quella conversazione. Sulle parole della moglie e, più in generale, su questo lato della figlia non aveva mai espresso giudizi, non sapendo davvero cosa dire a Lain.
 
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CAT_IMG Posted on 12/4/2014, 17:54     +1   -1


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Xana

Sbattè le palpebre dalla sorpresa, poi ridacchiò portando la mano davanti alle labbra, con le dita chiuse a pugno. scusate.. si riprese tranquillamente, senza alcuna fretta sono una ragazza carismatica intendete? beh certo. e ne sono anche orgogliosa. ma da qui al portare qualcuno sulla "cattiva strada", mi spiace, ma ne passa. guardò verso Lain, facendole l'occhiolino con l'occhio opposto a quello che vedeva la madre della ragazza. le "convinzioni troppo grandi" che lei reputa per una sedicenne, saranno, per lei, sempre troppo grandi anche quando Lain di anni ne avrà venti. se veraente mi conoscesse, capirebbe che disprezzo profondamente chi, come dice lei, si lascia coinvolgere dagli altri senza prima usare la propria testa. la stessa cosa vale per Lain. se pensassi, anche solo per un secondo, che lei si fa coinvolgere da me così ingenuamente, romperei quasivoglia relazione che si è instaurata fra noi fino ad ora. quindi prese un respiro profondo ritengo che le sue paure siano un tantino infondate. ma fino a qui, possiamo dire che sono solo le lecite preoccupazioni di una madre verso la sua unica figlia.. divenne di colpo seria, e stavolta un po' dell'ira che covava da un po' non potè fare a meno di fuoriuscire. se la madre insultava a destra e manca, lei non era certo li per incassare tutto senza rispondere. ma la vera questione è un'altra: lei mi ha incontrato si e no due ore, sa quali sono le mie... credenziali, ma nulla di più. cosa le da il diritto di giudicarmi? no, cosa le da il diritto di giudicare chiunque? anche la voce era diventata bassa e severa, Xana era veramente furiosa giudicare qualcuno è la prima ammissione di colpe che noi stessi non abbiamo il coraggio di ammettere. oppure paura, dell'ignoto, del diverso, di qualcosa che non era nei programmi. non paura per altri, no. paura per se stessi. se dovessi seguire il suo esempio, direi che lei è una madre iperprotettiva, psicolabile e paranoica, ma aimè, non mi spfiora nemmeno l'idea di giudicarla tale, non mi sfioa nemmeno l'idea di giudicarla "in generale". facendo così, censidererà qualsiasi compaglia che frequenta Lain come ostle, e rendera la vita sociale di sua figlia un vero inferno, sempre che non lo stia già facendo. lo sfogo di Xana era comunque pacato e rilassato. non si metteva certo a urlare o fare pazzie... stava per dire qualcosa, ma decise che poteva bastare così.
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 13/4/2014, 21:05     +1   -1




Lain

La parte impulsiva di Lain manifestò la sua fonte, infatti la madre si irritò non poco, ma fu abbastanza abile nel nasconderlo, tuttavia non dispensò certo la sua risposta. << Io non ho giudicato nessuno, ne tanto meno ho detto che sei una compagnia ostile. Fai bene a non farti sfiorare dall'idea di giudicarmi perché se è vero che ci siamo viste per solo due ore,queste non sono di certo sufficienti per affibbiare ad una madre i bei epiteti che hai detto. Figuriamoci poi che ne puoi sapere di Lain, davvero ritieni di conoscere meglio di me come crescerla? Della sua vita sociale nessuno sa nulla, fino al momento in cui non capitano eventi che costringono a "renderla un inferno", non che poi si possa fare molto, tanto non ascolta nessuno quella lì. >>
<< Può bastare. >> Le parole, autoritarie ma non prepotenti del padre interruppero la moglie. << Una discussione del genere non porta da nessuna parte. Xana, gradirei consideraste le nostre come semplici preoccupazioni, non vogliamo ritrovarci ancora con una sedicenne su una moto in pieno centro. Lara ( madre di Lain ) non aveva il diritto di dire che la portate sulla cattiva strada, ma non voglio sentire prediche su come giudicare o gestire la vita di nostra figlia, prendetela come una richiesta, un favore.
Se è questo che vi preme, non impediremo nulla a Lain, può vedere e frequentare chi le pare, avete la mia parola. >>

Non fu particolarmente felice dell'ultima affermazione del marito, ma non aggiunse nulla.
Lain invece, era tremendamente a disagio, sentir parlare di lei non era una bella sensazione. Anche perché probabilmente dovrebbe essere lei a dire qualcosa, a difendersi, a spigarsi, ma come sempre ogni suo pensieri rimaneva intrappolato nella sua testa, ristagnando ancora più del solito fino a farle male.
 
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CAT_IMG Posted on 15/4/2014, 18:46     +1   -1


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Xana

sorrise, e annuì una volta dopo le parole del padre certamente. non disse altro per il momento, non aveva alcuna intenzione di chiedere eventuali scuse, non di certo per orgoglio, invece voleva trovare il nocciolo di tutta quella questione. Lain le aveva parlato di quando sua madre l'aveva scoperta in una situazione imbarazzante, ma intuiva che quell'evento fosse solo l'ultimo di una lunga serie. la famosa goccia che fa traboccare il vaso. riprese a parlare sono d'accordo. ma credo che in questa discussione l'ultima parola vada alla diretta interessata, Lain.. si girò verso di lei, cambiando immediatamente espressione, ora preoccupata, in quando il volto di Lain non aveva una gran bella cera Lain? tutto a posto? non si avvicinò, ma appoggiò delicatamente la mano sulla sua spalla, come per tranquillizzarla..
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 17/4/2014, 12:22     +1   -1




Lain

Fu come risvegliata dal tocco della sempai, << Ah...si, tutto a pasto >> ma dal tono strano, soprattutto alle orecchie dei genitori, si capiva che non era proprio così. << Io... >> davvero non sapeva che dire, il fuoco dei suoi pensieri era quell'idea assurda che lei si lasciava trascinare detta dalla madre ma anche, non voleva che dicessero qualcosa a Xana, non era "colpa" sua, se solo di colpa si può parlare.
Negare era inutile, convincere a parole non era proprio il suo forte e come la notte appena passata, sentì quel bisogno di libertà accendersi ancora assieme a buona parte della sua impulsività.
<< Io voglio trasferirmi all'università >> sentenziò prima a bassa voce, poi di nuovo con decisione.
<< Appena sarà possibile voglio andare nel dormitorio dell'università >>
Qualche istante di silenzio sembrò d'obbligo, poi << Già ne abbiamo parlato, non è necessario, non ci sono motivi validi per una decisione simile >>
<< Invece si, io ci andrò, è una mia decisione. >>
<< Lain, non sono scelte da fare quando si è così.... arrabbiati. Ne riparleremo a tempo debito. >>
<< No, io ci andrò papà, non c'è nulla da discutere. >>
Una lacrima, non di un pianto ma di nervosismo probabilmente, le colò dalla guancia. Aveva ragione il padre, lo sapeva, ma quella era l'unica cosa che poteva fare, l'unico gesto che le sembrava abbastanza radicale da essere considerato adulto.
<< È stat >> battè le mani sul tavolo << È una MIA scelta! >> gridò, intuendo troppo bene cosa stava per insinuare la madre.
Alla fine, aveva mostrato quel teatro familiare anche alla sempai, non voleva, ma è stato inevitabile.
 
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CAT_IMG Posted on 19/4/2014, 14:41     +1   -1


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Xana

inspirò profondamente, e decise di stare zitta, lasciando che la sua presenza quasi scomparisse, per permettere a Lain e ai suoi genitori, infine, di spezzare quella sorta di muro che divideva quelle tre persone. l'ultima frase di Lain, che la urlò sbattendo le mani sul tavolo, la fece finalmente tornare in se, abbassò lo sguardo, chiudendo gli occhi. erano au un punto di svolta. oltrepassato quel momento, sarebbe cambiato tutto. tutto quanto. il desiderio di indipendenza di quella ragazza era molto forte, ma i genitori avevano dalla loro l'autorità.. e l'esperienza. non poteva certo immischiarsi in quella discussione, al massimo poteva mediare tra le parti. questa volta non toccò il braccio di Lain, anche se avrebbe voluto molto. Lain doveva passare quella prova da sola. senza l'aiuto di nessuno. so, che per entrambe le... parti quel nome sembrava quasi che fossero ad un processo.. ma dava anche un idea di imparzialità. hanno bisogno di discutere della questione, attentamente e, se mi permetto, con molta più calma. a mente fredda. le nostre emozioni hanno.. sospirò. lei stessa rientrava in quella categoria preso il sopravvento, le nostre capacità di giudizio ne risentono, e la nostra voce non sempre dice quello che il cuore e la mente pensano realmente.. quindi: rialzò lo sguardo. guardando tutti uno alla volta. stava parlando con tutto il carisma di cui era capace. doveva, purtroppo, usare il suo fascino per evitare interruzioni. lasciatemi dare alcune spiegazioni: Lain avrà necessità di un alloggio in ogni caso a partire dal secondo anno. se parteciperà ai corsi extra di preformazione, invece, la necessità sarà di 3 o 4 mesi prima dell'inizio dell'anno. in compenso, escludendo chi è già provvisto di alloggio, chi ne fa richiesta deve comunque aspettare 4 mesi dopo l'inizio dell'anno scolastico per poter, a tutti gli effetti, entrare a vivere nel campus. non siamo l'unica facoltà, ma ci sono quasi cinquemila studenti. sono certa che comprenderete le difficoltà organizzative dietro a ciò. detto questo, cercò lei stessa di sciogliere un po' la tensione abbiamo ancora vari mesi prima che inizi per Lain il primo giorno di università. le lezioni partono da ottobre, e siamo ancora in primavera. io ho temrinato il mio compito qui, ma gradirei comunque che ne parlaste tra voi, senza però cercare per forza una decisione. cercate i pro e i contro di questa situazione. vorrei, in quanto presidentessa, sapere le vostre opinioni al riguado tra due giorni, a partire da oggi. sorrise, anche se il suo sgurdo rimaneva molto serio siete tutti e tre invitati, sabato sera, ovvero tra due giorni, a casa mia, a cena. dopo aver mangiato, con calma potremo chiarire la situazione e, magari, prendere una decisione che soddisfi tutti quanti. accettate? la domanda era posta in tono tale che, un dinego era assolutamente non accettato.
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 22/4/2014, 08:08     +1   -1




Lain

Le parole e l'invito di Xana furono accolte in modo differente dalla famiglia, ma, anche per come furono dette, nessuno dei tre parve in disaccordo.
<< Ancora deve cominciare e già si presentano problemi... avevo dimenticato il bello della vita universitaria. >>
<< Non credo ci siano problemi ad accettare, anzi ad essere sincero la mia curiosità vi è grata. Infondo a differenza della musona lì deĺla vostra villa al massimo ho visto il cancello. E poi credo che due giorni basteranno almeno per capire perché Lain tiene tanto alla stanza. >>
Lain in realtà non faceva i salti di gioia all'idea di essere seguita dai genitori a casa di Xana ne tanto meno le piaceva discutere tanto su qualcosa, ma probabilmente anche accettare certe cose significava crescere.
 
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CAT_IMG Posted on 23/4/2014, 12:06     +1   -1


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Xana

si rilassò finalmente un po'. Aveva ottenuto quello che voleva, ora era tutto nelle mani di Lain. I prossimi giorni sarebbero stati cruciali. Sorrise radiosa non sarebbe vira universitaria senza problemi.. Forse sono proprio quelli la parte migliore, ma soprattutto, sono proprio le difficoltà a farci crescere e maturare durante questi anni. sorrise soprattutto a Lain, la vita era decisamente cattiva, prima teneva l'esame, e poi, forse, spiegava la lezione. Ma non sempre. sono anche certa avete parecchio di cui discutere, e di certo non volete un'ingombrante presenza come la mia a intralciarvi. Quindi, si alzò, recuperando tutte le sue cose, ma lasciando il foglio della richiesta alloggio sul tavolo tolgo il disturbo. E vi ringrazio per la collaborazione e la pazienza che avete avuto. Sono certa che troverete un compromesso.. Del resto un buon compromesso è quello dove nessuna delle parti è soddisfatta di quello che ha ottenuto.. si rivolse a Lain, inchinandosi appena verso di lei per qualsiasi cosa, sai come contattarmi. Non farti scrupoli a chiamarmi giorno o.. Notte che sia. una leggera inflessione su Notte indicava la leggera disapprovazione per la fuga di Lain giusto qualche ora prima, ma in qualche modo Xana sembrava più.. Divertita della cosa che altro.. Salutò infine, e si incamminò verso la porta..
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 23/4/2014, 18:42     +1   -1




Lain

<< Grazie a lei per la visita >>
<< Lain, non l'accompagni? >> scherzò il papà vedendo la figlia come incantata a fissare Xana andare alla porta.
Lain si alzò, senza apparentemente badare al padre, camminando accanto la sempai e aprendole la porta di casa. Sicuramente il suo stato confuso traspariva sul suo volto, sentiva di essere in una situazione nuova, strana. Non chissà cosa ma, era confusa, in quel momento non sapeva nemmeno lei cosa voleva, non riusciva a trovare il problema o una soluzione. Stava pensando troppo o troppo poco.
<< Sempai... >> doveva almeno salutarla come si deve, ma dirle "grazie" le suonava stupido e "mi dispiace" addirittura idiota, non era una delle giornate migliori per la sua razionalità << Non sapevo di essere anche la vostra protetta >> invece l'impulsività era al top negli ultimi 4 giorni. Era confusa, incerta sul da farsi coi genitori e con se stessa, ma nella sua voce, di natura poco allegra, una nota di piacere era ben udibile, infondo era abbastanza vanitosa da credere che la persona che più desiderava era venuta fino a casa sua per lei, d per sé, anche se il trambusto di quei giorni non avrebbe scombussolato la sua vita più di tanto, la vera svolta l'aveva accanto.
 
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CAT_IMG Posted on 24/4/2014, 12:04     +1   -1


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Xana

appena furono fuori portata da sguardi indiscreti, Xana si abbassò, inginocchiandosi leggermente, per colmare l'abbondante differenza di altezza. vista la nostra...particolare relazione, mi sembrava il minimo che ti facessi da tutor. appoggiò le mani sul collo e sulle guance, dandole un rapido bacio sulle labbra oggi e domani resta a casa, con i tuoi, cerca di trovare un compromesso, e non impuntarti sull'alloggio. Comunque un anno passa veloce. Molto anche. Poi sabato pomeriggio vieni da me. Saremo io e te a cucinare. Mi serve qualcuno che faccia dei piatti giapponesi, o almeno mi spieghi.. Fatti dalle nostre mani hanno tutto un'altro sapore. Sai, sabato.. gli occhi di Xana e anche la voce cambiarono.. Aveva paura? Xana che ha paura? e anche preoccupazione.. E un po' di tristezza.. ci.. Sarà un'altra persona con noi sabato. Poi ti spiegherò, è...una cosa complicata. Accidenti! si alzò e andò via, senza voltarsi.
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 25/4/2014, 11:24     +1   -1




Lain

Come tutte le volte, la guardò andare via senza dire una parola, ma si ritrovò con la sinistra alzata verso la figura di Xana, ormai sparita da qualche istante.
Appena i pensieri tornarono a trafficare, interrotti dal veloce quanto etereo contattato fra le loro labbra, capì davvero le parole della sempai. Sabato sarebbe andata di certo ad aiutarla con la cucina, anche se non aveva una grande esperienza, aveva osservato abbastanza il padre per capirne qualcosa. Si chiese ovviamente oltre a loro chi ci sarà da Xana, immaginò suo padre e immaginò, seppur vagamente, anche perché fosse una cosa complicata. Il padre della sempai... si chiese che aspetto avesse, chissà magari è albino pure lui. Immaginare una versione di Xana maschile e più anziana non le fu proprio possibile e probabilmente stava lavorando troppo di fantasia.
Tornò dentro, pronta a sentire le lamentele e le domande dei genitori e ora che Xana era andata via, si sentiva più tranquilla. Questa sua visita è stata provvidenziale, ma con lei accanto non se la sentiva di discutere realmente coi genitori.
Richiusosi la porta alle spalle, li sentì parlare in cucina.
<< Hai visto che aveva sul collo, come si fa a procurarsi una ferita simile? E poi... era sicuramente albina. Pur lavorando in un ospedale non avevo mai visto un albino. >>
<< Albina? Ah ecco perché sembrava essere... strana, pensavo fosse un qualche tratto particolare russo. >>
<< Russo? >>
<< Si, te l'ho detto no, la ragazza è una, come posso dire... principessa moderna. Lo sentii quando costruirono la sua villa. Si diceva addirittura che fossero discendenti dello zar o che so io. >>
Non sapeva se ridere o infuriarsi coi genitori, ma almeno avevano aspettato che la sempai fosse andata via. In cucina, i genitori erano ancora seduti mentre Lain aprì il frigo, riempiendosi il bicchiere di coca-cola fredda.
Magari poteva raccontare anche tutta la parte sull'incesto e le altre fantasiose origini che la sempai le aveva detto, giusto per completare l'atmosfera di stranezza che si era creata.
<< Cos'è questa storia della stanza? >> tagliò corto la madre.
Posò il bicchiere svuotato sulla tavola. << Lascia perdere, non importa... >>
<< Importa invece, scordandoci ciò che è successo ieri, anche sta notte sei scesa senza dire nulla e, pure se non hai 12 anni, non è una cosa intelligente da fare. >>
Perse un battito a quelle parole, pensava che nessuno l'avesse vista.
<< COSA!? E perchè non me l'hai detto prima? >>
<< Calma, appena l'ho sentita sono andato con lei perciò non c'è bisogno di preoccuparsi. E poi, solo questa volta almeno in parte era giustificata, adesso siamo pari per lo schiaffo che ti ho dato. >> Ragionamenti che solo padre e figlia potevano comprendere.
<< Il problema è un altro, Lain, sei sicura che la principessa non stia influenzando troppo le tue scelte? >>
Passò su la scappata notturna anche la madre, soffermandosi sulla questione detta dal marito.
<< Per una volta sene è accorto persino lui, l'università, con tutto ciò che ne comporta è qualcosa di fondamentale nella vita e deve rimanere separato dalle tue... cotte, che sono qualcosa di estremamente passeggero. >>
<< Per te sono sempre cotte passeggere... si è per questo che voglio andarmene, e sai cosa, non puoi impedirmelo!. >>
Ancora prima della ritrovata rabbia di Lain ci fu il sospiro rassegnato del padre, trovare un compromesso o semplicemente discutere era impossibile, madre e figlia erano troppo distanti su quel argomento. Una le considerava nient'altro che sbandature adolescenziali, l'altra credeva d'aver trovato l'amore della vita. Indifferentemente su chi aveva ragione, per il bene della famiglia l'uomo sapeva che ci voleva un buon compromesso.
<< Non esagerare signorina, se diciamo che non ti muovi di qui, tu non vai da nessuna parte e lo sai bene. Non mi interessa se sai la protetta di Xana o qualcos'altro, ma se vuoi andare a vivere all'università solo per capriccio, allora non sene parla. Qualcosa mi dice che della stanza non ti frega nulla ma non ho capito cos'è che vuoi... >>
<< Tsè... è arrivato il genio della situazione. Io andrò invece nella stanza dell'università, siccome è gratuita e non c'è nulla che me lo vieti. >>
<< Non fare la bambina incazzata e parla chiaro invece, solo così potremo aiutarti. Non credere mi faccia piacere vederti scappare di cosa o scendere nel cuore della notte... Cosa c'è che non va, e non dirmi li solito battibecco con tua madre che non ci credo. >> A quella parole anche la moglie stava per mandarlo a quel paese ma fortunatamente tacque.
<< Niente >> fu la sua risposta borbottata.
<< Te lo dico io invece cos'è che non va, sei così accecata da quella che in testa speri solo di stare giorno e notte con lei. Non c'è altra spiegazione alla tua voglia di andare al dormitorio dell' università >>
Strinse i pugni,Lain, sempre col viso abbassato. Sentì l'orgoglio e la rabbia prendere il sopravvento, stavolta seriamente e molto più delle altre volte.
<< Cosa c'è che non va? VOI non andate! Non vi sopporto più! Credete che non vi senta? Credete che la notte sia sorda? Non vi sopporto, non fate altro che litigare, su tutto! >> Lacrime cominciarono a scenderle copiose << Anche ieri quando sono tornata, perché credi sia scesa? Perché mi divertiva? IO... io, ogni volta ho paura di come andrà a finire, che un giorno seriamente ci sarà il divorzio che speso vi urlate addosso e... forse sono grande ma... ho paura. Perciò voglio accettare l'opportunità di dormire nel dormitorio, così non dovrò più sentirvi! >>
Ci fu qualche attimo di silenzio dopo le parole, praticamente urlate, di Lain. Poi scappò nella sua stanza, odiava che qualcuno, persino i suoi genitori, la vedesse piangere.
Se dovesse ripetere ciò che aveva detto, probabilmente non ne sarebbe stata capace, perché erano stati solo i sentimenti e non il cervello a parlare.
 
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