Si, un altro papiro, sorry XD
LainQuando riaffrontò faccia a faccia i genitori era ora di cena, non era affatto calma dopo le parole che aveva detto. Aveva paura di essere andata troppo oltre.
Anche i due genitori erano rimasti molto colpiti dalle parole di Lain, in sedici anni non aveva mai detto nulla di simile, nemmeno dopo liti ben più... accese di quelle degli ultimi giorni.
Nessuno dei due sapeva bene come e se ricominciare la discussione, era qualcosa di così delicato che era difficile da toccare.
<<il trasferimento... Lasciamo stare per il momento, quando sarà tempo di decidere e vorrai andare, vedremo. Per adesso lasciamo tutto in sospeso. Va bene? >>La mamma portò due piatti a tavola e Lain annuì, avrebbe fatto quasi di tutto pur di dissipare quell'atmosfera pesante.
<< Siamo stati indelicati a dire certe cose con te a sentirci, non me ne sono mai accorta che ti ferissero tanto, mi dispiace. >>Non aveva uno dei migliori il carattere della madre di Lain e questo si era capito, tanto testardo da impuntarsi su qualcosa e tanto volubile da fare cose del tutto inaspettate, come chiedere scusa. Scuse che mettevano a disagio Lain, parlare di se, di quelle cose, non le piaceva per nulla, voleva evitarlo e basta.
il padre sembrò dello stesso parere e infetti la voce della TV coprì il resto della cena, e appena finito, come sempre, Lain tornò nella sua camera davanti al PC. Era da un po che non si guardava un anime, così scorrazzò per internet scegliendone uno di suo gradimento.
Si sentiva sollevata, non del tutto, ma almeno la tensione le era passata.
Finita la puntata il suo pensiero tornò a Xana e nella calma riuscì a mettere un po' di ordine nella sua testa.
In realtà, per quanto la seccava ammetterlo il papà aveva intuito giusto dicendo che della stanza le fregava in realtà poco e anche la madre ci era andata vicino sui suoi motivi ma anche Lain con le sue parole non aveva detto fantasie, seppur in preda alla rabbia erano tutte cose che pensava davvero.
Insomma la stanza non sapeva nemmeno lei se prenderla o no, un po' aveva paura di aver creato una discussione a vuoto, ciò che voleva davvero... chissà se poteva dirlo. Non ai suoi ovviamente ma... chiederlo alla sempai? Ne avrebbe mai avuto il coraggio? Scosse la testa, alzandosi e gettandosi con poca grazia sul letto. Era la prima volta ( si, di recente ne ha avute tante di prime volte ) che aveva un desiderio simile.
Prese il cellulare, passò sul numero di Xana con l'intento di mandarle un messaggio. I dubbi l'assalirono, forse non doveva, sarebbe sembrata troppo attaccata, infondo si erano viste nel pomeriggio. Nonostante tutto non rinunciò all'idea di scriverle qualcosa, ma cosa? Fissò lo schermo per chissà quanto tempo, stava per decidersi quando qualcuno entrò nella stanza. Bloccò il cell e fissò il papà.
<< Lain... >>Conosceva quella faccia, stava per sfotterla ma, stranamente, fu felice di vederla.
<< Dì la verità, sai che non dirò niente alla mamma, ma davvero... si insomma, sei in quei rapporti con Xana? >>Per quanto sfacciato fosse, come lei, anche l'uomo era un po' incerto su come affrontare certi argomenti. E faceva bene, dato che pochi genitori domanderebbero così ad un figlio.
Lain si voltò dall'altro lato, infastidita ma non irata.
<< Che ti importa? >><< Mi importa invece, bhe... diciamo sono curioso. Si, la possiamo mettere così. >> tacque qualche istante, sedendosi sul letto accanto alla poco ingombrante figura di Lain distesa sul letto.
<< Dai, in quattro giorni già è venuta qui due volte, non contando quando ti è venuta a prendere in ferrari... altro che sempai... fin dove ti sei spinta eh? >>Per un secondo arrossì, poi si mise seduta, incazzata ma nel senso buono, se esiste.
<< Ma che diavolo vuoi sapere?! sono fatti miei! >>Si fece una sonora risata, in realtà il suo intento era solo fare due chiacchiere con la figlia, e quello sembrava un argomento che attirava la sua attenzione.
<< Devo ammettere che è... particolare, ma non si può negare che è bella. Chissà che ci ha visto in una mocciosa come te >><< Che ne vuoi capire tu >> sibilò tra imbarazzo e irritazione.
<< Allora è vero che siete fidan >> << NO! Non fare di testa tua >> un'altra risata, ancora più divertita di prima.
<< Sabato allora lo chiederò a lei... >><< Tsè... come ti pare... >><< Dai scherzo. >>Ci fu un po' di silenzio, nonostante avessero pure loro brutti momenti, normalmente c'era abbastanza complicità tra loro.
Si alzò il papà, uscendo dalla stanza.
<< Sai, se il cibo sarà buono, potresti portarla a fare un giro con te in moto come ringraziamento. Che ne dici? >>Sorrise e andò via, rimanendo Lain un attimo stupita. Avvolte, anzi spesso, nemmeno lei capiva da dove gli uscivano certe idee. Portarla a fare un giro in moto... ma se ancora non le era passato il dolore per il ceffone ricevuto per la mattinata da fuorilegge.
Dopo qualche minuto Riprese il cell, ora doveva ritrovare le parole da scrivere alla sempai.
" Grazie per essere venuta oggi sempai, non vedo l'ora che arrivi sabato anche se lascerei volentieri i miei a casa. Non preoccuparti per la questione della stanza, avevi ragione a dirmi di non impuntarmi perciò qualsiasi cosa diranno andrà bene. "
A questo punto rimase ferma per un po' a pensare come continuare.
" A dire il vero... per quest'anno, anzi finchè sarebbe possibile, mi piacerebbe vivere a casa vostra più che nel dormitorio durante l'università. "
Cancellò questa parte non appena ebbe finito di scriverla, come poteva dirle una cosa simile. Era ben oltre l'egoistico.
" Pensando a questo, mi chiedo quando verrà il giorno in cui potremo svegliarci insieme...
Buona notte, sempai. "
Al posto del pezzo cancellato ci mise questo e dopo aver riletto e notato una nota di sdolcinatezza che di persona non sarebbe mai riuscita ad esprimere, raccolse il coraggio e premette invio.