| Lain
Nella notte pensò parecchio al giorno dopo, ovviamente a casa di Xana avrebbe evitato qualsiasi discussione con i suoi, anche perché accantonata la discussione sul dormitorio, rimandandola ad un po' indefinito futuro, non avevano molto su cui dibattere. E che alla madre andasse poco a genio la sua... relazione con Xana, poco importava, alla fine nessuno poteva impedirla di vederla. L'altra persona di cui parlava Xana, confermato che si trattava di una, probabilmente era il padre come aveva già ipotizzato, ma non poteva essere del tutto sicura. La cosa che la incuriosiva erano gli abiti eleganti, è vero che la casa della sempai non era una casa qualunque ma i vestiti da sera... forse ci stava pensando troppo e magari non c'era nemmeno un motivo dietro e infondo che importava, se riusciva ad apparire femminile ai suoi occhi non poteva che esserne felice. Sospirò, come al solito non aveva sonno, si stese di lato, unendo le mani fra le gambe, come volesse riscaldarsi. Fissò il muro scuro, alcune notti la facevano sentire davvero sola. Un brivido la percorse e per un istinto infantile si abbracciò il cuscino, non era un brivido di freddo, ma molto simile. Una leggera sensazione le saliva dal sotto il ventre, e sapeva perché, le mancava Xana. Chissà se l'indomani avrebbero avuto l'occasione per la loro secondo volta. Eppure in quel momento, in quella notte, non era piacere che le mancava, non solo, forse ciò che voleva era solo un po' di calore, un corpo da stringere dolcemente, una carezza, non l'avrebbe mai pensato ma si, le mancava qualcuno che la coccolasse, proprio come una bambina. Dentro se lo sapeva, era la prima a voler rimanere un po' piccola, ad essere una Peter Pan. Non si accorse dell'agguato di Morfeo, si svegliò la mattina che sembrò arrivare in un lampo. SI alzò, con la testa già alle 2, si fece una doccia abbastanza lunga, si asciugò i capelli, si infilò un paio di blu-jeans e una maglietta e andò a prendere le scarpe. Vedendo che erano le 11 però le posò, mancava ancora troppo. << Ti vesti così? indossa qualcosa di comodo fino a sta sera>> << Io vado prima, ricordi? >> << Si giusto, ma allora non servivano abiti eleganti? >> << Uff... me li porto dietro, mi cambierò a casa della sempai per la cena. >> La mamma entrò in stanza. aprendo l'armadio di Lain. << Ti metterai questo?... >> Non sapeva del regalo di Xana, infatti aveva preso l'altro abito di Lain, ma rimase stupita nel vedere invece che c'era un altro dietro. Decisamente più bello. << E questo qui invece da dove è saltato fuori? >> Lain glielo tolse di mano bruscamente, attenta a non stracciare nulla. << È mio. >> <<e grazie, ma quando l'hai preso e poi... >> la busta del vestito era ancora a terra nell'armadio, dentro vi era l'etichetta col prezzo. << Cos... dove cavolo l'hai preso? >> << È un regalo, e ora non rompere. >> << Un regalo... ma guarda te... avanti voglio solo vederlo. >> Glielo diede, la mamma lo dispiegò sul letto. << È davvero bello... ma un regalo del genere, non è un po troppo... >> << Non sono fatti tuoi! >> era permalosa già di suo doveva ammetterlo, peggio ancora quando c'era Xana di mezzo. << Vabbé, almeno è la volta buona che curi il tuo aspetto anche tu. >> La giornata passò lentamente, il pranzo sembro non arrivare mai, ora doveva solo aspettare la sempai...
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