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Xana

sospirò, ascoltando la storia abbastanza triste della compagna.. si, è tutto un'illusione. quando ti senti tutta accaldata vicino a lui, il tuo cuore batte a mille, le parole non ti escono, diventi rossa come un peperone, e via discorrendo, quando insomma tu pensi che sei innamorata.. in realtà ti stai illudendo di qualcuno. un vera coppia, non basa su questo la sua relazione. diede, finalmente, un assaggio al gelato alla cannella, rimanendone, in effetti meravigliata.. vedi, tutto quello che ti ho descritto, lo sto ottenendo io adesso nei confronti di questo gelato.. ma però sono ben lontata dall'innamorarmene.. non in quel senso perlomeno. sono fiducia, intesa, rispetto, sincerità, onestà, a rendere due persone veramente.. innamorate.. lasciò che Lain finisse di riflettere su quello che aveva detto, e anche per mangiare un po' ancora di gelato.. assagiando anche il fondo al limone.. beh, forse un po' più per la seconda che per la prima ragione.. questo è come la vedo io.. ma l'amore è indispensabile, certo. ma a differenza di molti, che lo vedono un punto di arrivo.. per me, l'amore è un punto di partenza. far evolvere il proprio amore, la propria infatuazione, questo è il vero scopo d una coppia. e solo così potranno andare avanti per decenni.. e sentirsi innamorati l'uno dell'altra come se fosse il primo giorno. ripensò anche a quello che poteva signficare nella sua vita, nella sua famiglia, quella frase.. sai, mio padre è un uomo potente. direi anche senza scrupoli, in affari. non esitava a mandare sul lastrico miliaia di persone, per il suo personale tornaconto. eppure.. eppure amò alla follia mia madre. non che ne fosse innamorato, dubito che una persona come lui possa mai provare un sentimento simile.. no, lui la rispettava. la adorava. non le nascondeva mai nulla. la corteggiava come un ragazzino corteggi la sua prima morosina. scoppiò a ridere appoggiandosi pure all'indietro.. sai, mia madre mi disse: le donne che cercano un posto in questo mondo, pensando che la loro arma più forte sia in mezzo alle gambe.. sono delle stupide, oltre che delle puttane. semplicemente, perchè quella ce l'hanno tutte. no, è quello che hai tra le orecchie, a fare veramente la differenza. chiuse gli occhi, divenendo tutto ad'un tratto triste.. quando morì, fu a causa di quello che mio padre, che prima era molto premuroso con me, iniziò ad allontanarmi. in me vedeva lei.. ma io, non ero lei. una cosa che lui non poteva sopportare... tornò al gelato, facendosi largo tra cioccolato e cannella.. beh, più o meno, ecco perchè anche senza amore, è possibile innamorarsi..

Xana

in una frazione di secondo, gli occhi di Xana si illuminrono, svafillando, e fulminarono Lain per la sua invadenza.. ma l'istante successivo, tornarono ad essere dolci come lo erano stati fino a quel momento.. con un velo di pentimento per l'ìocchiataccia.. appena appena, ma c'era.. sospirò, le ciglia si chiusero, e la testa le cadde un po', abbasando lo sguardo, lentamente tornò all'altezza degli occhi di Lain. quelli di Xana vibravano d'ira.. ma più perchè Lain si era sottovalutata he non per l'audacia della domanda vitale? beh, la vita deve essere vissuta appieno, senza rimpianti e senza rimorsi. pochi ci pensano. pochi ci pensano seriamente. ma solo chi è stato oltre la linea, oltre la bianca luce in fondo al tunnel, ne apprezza definitivamente il valore. quelli che tornano s'intende. la maggior parte.. non lo fa. cade nel dolce abbraccio.. tornò a sfiorare con le dita la sciarpa, sul lato destro, la sua voce divenne lugubre e bassa, un requiem della morte. dopo che le hai stretto la mano, e sentito il suo gelido alito sussurrare io ti aspetto... vuoi solo spendere al meglio possibile ogni secondo della tua vita... rimase in silenzio, per alcuni istanti. appoggiò il cucchiaino, incrociando le braccia io sto passando quegli istanti con te. quindi non credere che io lo faccia per mio puro diletto. lo faccio perchè la tua compagnia mi piace. perchè tu, mi piaci. non ho nulla da vergognarmi con te. anzi. ma non ti mostrerò cosa c'è sotto questo tessuto. non qui, e di certo non ora. riprese a mangiare, con più calma.. senza accorgersene, ormai aveva qasi finito... per un istante, lo stupido pensiero che lei era veramente un'ingorda le passò nella mente, facendola sorridere questa è la mia maledizione. a causa di essa mia madre morì. e io ne porto le conseguenze. tu non c'entri nulla. è.. una cosa estremamante.. intima. spero tu mi capisca... questa volta, la guardò con occhi supplicanti...

Xana

si sentì molto più sollevata, tanto che e tornò la voglia di mangiare le ultime due parti di gelato e panna. la crema era stata sevaggiamente divorata poco prima.. non ti preoccupare. la curiosità è legittima, quindi chiedi sempre, indaga. starà a me poi decidere se darti le risposte o meno. mise da parte la coppa, vuota, accidenti, con questo dovrò limitarmi a una cenetta leggera.. immagino Lain le chiese con vigore rinnovato, allegramente e senza giri di parole che anche tu abbia i tuoi segreti inconfessabili.. qualcosa di simile ai proverbiali scheletri nell'armadio, che vorresti nessuno scoprisse e tutti dimenticassero.. nevvero? chiese con voce molto insidiosa..

Xana

sorrise, era curiosa di vedere un po' come avrebbe reagito Lain desideri inconfessabili? ahhh e chi non li ha? fece scorrere a mano nei capelli, scuotendo un po' la testa, ravvivandoli. d'altronde, è vedo, sono proprio quei segreti nascosti a farci andare avanti. oppure a farci fare cose estremamente.. stupide. rise, portando lamano alla bocca, la risata era sincera, e più per la sua stessa frase che altro.. ognuno di noi è molto più complesso di quello che appare. c'è che lo nasconde e chi lo mette in mostra. per esempio, io e te.. è palese che io sono decisamente un'esibizionista, soprattutto in confronto a te, che sei più schiva. ma forse, se fosse questa grossa differenza a farci stare bene assieme? avendo entrambe finito, la cameriera si ripresentò e sparecchio rapidamente,. prima di andarsene, chiese "desiderate altro?" con la risposta negativa di Xana, che vedendo l'ora, capì che dovevano incamminarsi per ritirare gli abiti.. e forse avere qualche risposta.. continuò in realtà, sento qualcosa dietro di te, una sorta di ombra, non saprei descriverlo meglio.. niente di brutto, no questo no, ma sento che sei una vera monella sotto sotto.. sono proprio le acque chete come te a traformarsi in torrenti distruttivi.. la voce a "monella" era decisamente maliziosa e seducente, ora che non avevano nulla davanti, Xana si sporse in avanti, avvicinandosi un po' a Lain. del resto il tavolino era largo solo un metro. ma lo scoprirò.. ora credo sia meglio andare, tra poco dobbiamo ritirare il tuo vestito.. la camerierà era tornata con l conto, che Xana pagò senza nemmeno conrollare la cifra, dopodichè si alzò, rimettendosi nuovamente il cappino da baseball in testa, e porgendo la mano per far alzare Lain..

Xana

incamminandosi, sentendo la perplessità di Lain, ridacchiò no, prima sono stata presa di sorpresa... a quanto pare quella donna sa qualcosa della mia famiglia, son quasi più curiosa si sapere cosa sa e come ha fatto a scoprirlo... in realtà, Xana era un po' preoccupata. è vero, ora conoscendo in anticipo la cosa sapeva controllarsi, ma che sapesse anche un segreto così sepolto della sua vita.. la cos la turbava, intrigava, e incuriosiva allo stesso tempo... inoltre, chedo che non riuscirei a dormire sonni tranquilli fino a che non capirò bene tutta questa faccenda... non erano molto lontane dall'atelier, e ormai erano in vista della vetrina principale. ovviamente non vi era nessuno dentro, la maggior parte delle persone "comuni" preferisce guardare solo le vetrine.. entrarono, e il commesso, quello di prima del resto, appena le vede fece un inchino, sapeva il fatto suo, e andò a chiamare la donna... a quanto pare, il vero Capo in quel posto era proprio Shanna...

Xana

era il momento della verità. Xana si sentiva leggermente patetica a metterla così sul tragico, ma effettivamente, non c'èera nulla da scherzare. quello non era più un atelier. era un campo di battaglia. era da tanto tempo che non utilizzava il "noblesse" il carisma che pochi nobili, e solo di sangue reale hanno, ma ora lo sfoderò più che potè. intimorire gi altri, anche Lain ne sarebbe stata affetta, ma purtroppo non poteva farci nulla. si sarebbe scusata dopo.. odiava usarlo, ma stavolta era decisa.. Shanna uscì, e immediatamente capì cosa stava succedendo. eppure, non fece una piega. o almeno riuscì a contenere l'autocontrollo.. ecco a voi, il vestito della giovane ragazza e i vostri foulard.. Roxanna. ormai era ovvio, lei "sapeva" conoscete il mio nome, Shanna, e a quanto pare anche la mia famiglia. eppure io non ho memoria di voi.. Xana era estremamente concentrata.. non mi sorprende.. del resto, come potresti? non hai memoria di cosa ti sia successo prima dei tuoi 5 anni, a causa di quello.. indicò la gola di Xana io me ne andai poco dopo... come potresti mai ricordarti, della sarta personale di Michail Alexeevic' Zarevich, tuo padre, nonchè la tua badante, che ti ha fatto conoscere le bellezze del Giappone? la voce era quasi triste.. aveva ormai rivelato la propria identità.. o no? la sarta? e la mia badante? che cosa? Xana era stupita, purtroppo non avere memoria di quello che è successo la penalizzava, e chiedere a suo padre se l'informazione fosse vera o meno a scocciava alquanto.. io so cosa celi sotto quella sciarpa, "Altezza".. il tono era canzionatorio, e Xana lo capì, che la stava prendendo in giro, e che sapeva che quel titolo, benchè ne avesse diritto a portarlo, le dava estremamente fastidio.. Shanna guardo osservò Lain, radiografandola, mettendola letteralmente a nudo davanti a lei. sia fisicamente, che psicologicamente. ma lei no, vero? non ne hai il coraggio. non glielo hai svelato. eppure, lei ti ammira come pochi altri. è sincera, e tu, in cambio, le stai mentendo. pensavo di averti educato meglio. la stilettata era improvvisa e rapida, ma Xana non si fece trovare impreparata la predica da una che non ha avuto il coraggio di farsi riconoscere? che arroganza! e non devo certo giustificare le mie azioni e decisioni a te. le due donne si fulminarono a vicenda per qualche istante. poi, Shanna, sconfitta, abbassò lo sguardo, e si sedette. avete ragione. chiedo perdono Roxanna per la mia avventatezza. Xana non era una che infierisce, e tornò immediatamente quella di sempre. sperò che Lain non ce l'avesse con lei, ad averle nascorso il suo vero carattere. no, il lato Oscuro del suo carattere, che lei a stento riconosceva come se stessa. se vorrai sapere qualcosa, vieni pure da me a parlare. posso riempire i tuoi vuoti, come quando di cantavo le canzoni in giapponese, e tu applaudivi ocn le tue manine.. la donna si era lasciata un po' andare ai ricordi.. forse tornerò.. ma il mio nome, è Xana. Roxanna.. è morta quel giorno. una voce piatta. stava descrivendo un dato di fatto, nulla di più. inoltre, finalmente, trovò la risposta che le mancava.. prese le due borse e stava per uscire aspetta.. Xana.. esitò un po' sul nome, ma riuscì a scandirlo.. ecco, prendi queste.. le creai io personalmente per il vostro sesto compeanno, ma con la morte di vostra madre, non riuscii più a stare li, e me ne andai.. le porte due cerchietti di tessuto.. uno di lana, invernale, e uno di qualcosa simile alla seta, forse nilon.. con orli dai motivi russi, e al centro dei draghi e tigri.. i suoi animali preferiti.. non vi era più dubbi, la donna non mentiva.. spasiba bol'shoie.. nesashto.. vernis', kagda chocesh'.. kaneshno.. andiamo Lain? disse alla ragazza, sorridendo, forse sinceramente per la prima volta da anni..

Xana

finalmente, quella faccenda era solo un misero brutto ricordo. ma era stata anche una cosa positiva: qualcosa che la scuotesse un po' ci voleva proprio.. si... e no. credo che in tutto ciò ci sia, in un modo o nell'altro, lo zampino di quella vecchia volpe di mio padre. non è persona che lascia un domestico talentuoso che se ne vada.. il servizio da lui è... a vita. lo disse come se fosse una sorta di maledizione, giusot per stare in tema di vampiri e antichi castelli.. guardò la borsa con l'elegante V ricamata sopra, in colore dorato su sfondo rosso.. ma non mi preoccupo più di tanto. espirò, per rilassarsi e spezzare la tensione che ancora le percorreva il corpo.. direi che un po' è anche merito tuo. se non ci fossi stata saremmo ancora li a fissarci negli occhi come due vecchie zitelle che litigano sopra una coscia di pollo croccante.. rise, ovviamente, la "coscia di pollo" era una metafora... si sta facendo un po' tardi.. e i tuoi, no, tua madre, sarà di certo preoccupata.. ti riporto a casa ok? le sorrise, quasi le dispiaceva che quella giornata fosse già finita. si era veramente sentita in pace con se stessa assieme a quella ragazza così piccola, e così diversa da lei. la guardò, come cercando di inquadrarla, ma poi ci rinuncò. preferiva le sorprese. la preveggenza, o previsione, la voleva lasciare al suo lavoro. con le persone, l'incertezza era la migliore via per vivere appieno la vita...

Xana

ascoltò con espressione sorpresa Lain, poi, sempicemente, si mise a ridere. no, assolutamente no, Shanna sa solo leggere perfettamente il linguaggio corporeo. credo che il suo lavoro la aiuti anche parecchio.. sapere esattamente le misure di qualcuno in qualsiasi posa si metta, vuol dire anche non perdersi alcun movimento o cambiamento che quella persona involontariamente fa. potrebbe far concorrenza au un ispettore di polizia.. era divertita dalle preoccupazioni di Lain, soprattutto la parte dove lei si preoccupava di quello che poteva pensare... la faceva sentire bene.. la faceva sentire come se qualcuno fosse genuinamente preoccupato per lei.. una situazione ed una sensazione di calore umano che a Xana, nonostante lo sfarzo e il successo, mancavano parecchio... io non sono così brava. posso solo intuire qualcosa, ma preferisco scoprire man mano il carattere di una persona. o al massimo lo chiedo senza troppi indugi. preferisco avere un po' di mistero, e non sembrare una stalker seriale..le mise una mano sui capelli, stropicciandoli un po', e in quel momento erano giunti al parcheggio. la macchina, in attesa, li stava già aspettando. un facchino mise i sacchetti nel bagagliaio (nda, sotto il cofano) mentre altri due aprivano loro le porte per farle salire. Xana fece rapidamente passare la carta per pagare, e salì in macchina, aspettando Lain.