Tavola calda

Satellizer

Gli venne un colpo vedendo la reazione di Marie, doveva smettere di fare tutto quello che gli passava per la testa.
<< Scusa! >> disse un pelo troppo forte, per poi coprirsi la bocca con una mano per l'imbarazzo. Riprese con voce bassa << È che pensando a me stessa finisco sempre col parlare di queste cose. Ogni volta fantastico su come possa essere amara qualcuno... forse è per questo che ti ho fatto questa domanda, mi... mi dispiace >>
Non aveva mai pensato che anche solo stare con qualcuno potesse essere così difficile, stava facendo solo stupidaggini, doveva sforzarsi d'essere un po' più normale d'ora in poi.

Satellizer

Già... il lavoro, le era completamente passato di mente, ottimo auspicio per il futuro...
<< No ci mancherebbe >> disse con un sorriso. Si alzò anche lei dal tavolo digerendosi verso la cassa. << Lascia che sia io ad offrire, infondo oggi è un giorno speciale... ho trovato un lavoro.>>
Satella, pur vivendo con il minimo indispensabile, se solo volesse non avrebbe nemmeno bisogno di lavoro, il papà era ricco e pur non avendola mai considerata davvero come figlia, le aveva promesso che i soldi non le sarebbero mai mancati. Ma aveva le sue ragioni per cercare di spezzare anche quel legame economico.
Dalla piccola borsa in cui aveva gli occhiali, prese il portafoglio e pagò il conto. Sarebbe ripetitivo dire che offrire qualcosa a qualcuno era una novità per lei, ma l'aveva fatto con molta naturalezza.