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| Alice
Si sentiva stupida per essere giunta in quel modo alle lacrime, per aver reso la situazione così triste e malinconica quando sarebbe dovuta essere una serata allegra e spensierata, ma il peso che si portava dentro era quello, Marie aveva toccato gli esatti punti per accedere al suo animo ed accendere la sua emotività. Marie le alzò la visiera del cappello e le asciugò le lacrime. Quando vide che anche il volto di lei era rigato da una lacrima, Alice ebbe la tentazione abbracciarla, si immaginò mentre se saltava al collo stringendola tra le braccia, finendo poi per piangere ancora più forte, ma non ci sarebbe mai riuscita davvero, ancor meno se si pensa che si trovavano in un luogo pubblico, tra tanta altra gente e che avrebbero attirato l'attenzione di tutti, anche di quelli che ancora non stavano guardando. Ciò che invece le riuscì fu di annuire con forza e ripromettersi di non piangere per non rendere triste anche Marie. Aveva gli occhi un po' arrossati, ma il rossore aveva già quasi abbandonato il suo volto, lasciando solo una nota di colore sulle sue bianche gote.
Finalmente il cameriere, che per delicatezza non si era intromesso prima ed aveva atteso che la situazione si distendesse, portò le bevande che avevano ordinato e le patatine fritte di Marie.
Grazie...
E prese un sorso della propria aranciata. Iniziò a percorrere il bordo del bicchiere con l'indice, sperava che facesse qualche suono ma non fu così, C'erano tante cose che voleva dire per cercare di recuperare l'atmosfera che c'era prima dei sentimentalismi, ma non riuscì ad andare oltre l'opzione più semplice.
Vieni qui...spesso..?
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