| Mikado-sensei
ridacchiò compiaciuta all'ultima frase ormai io mi avvicino alla trentina.. sai quanti ragazzi del nostro liceo mi etichettano come vecchia? per loro quando passi i 20, 21 anni ormai sei da rottamare.. ma del resto.. sorrise un po' colpevole la cosa è molto reciproca.. io stessa non vedo in loro altro che dei bambini... e questo da parte dei maschietti.. sono poche le ragazze che vengono in infermeria. e solo per casi gravi, quindi hanno meno tempo di pensare, oh, ma che bella dottoressa.. stavolta fece un sorriso un po' malinconico, per solidarietà alle poche ragazze che aveva visitato, ma che al contrario aveva problemi incredibilmente seri... finì quel poco che le rimaneva nel piatto, e lo spostò appena di lato, in modo che il cameriere possa notarlo e portarlo via. si girò, guardando di fuori, verso il mondo che si trovava aldilà di quel sottile strato di vetro sai, hai ragione, in genere le coppie scoppiano per noia. tutto il resto sono scuse. invece, un paio di anni fa.. Ryoko era partita a ruota libera. non sapeva del perchè stava raccontando quel particolare episodio... ero alla festa dei 60 anni di matrimonio de miei nonni paterni. accidenti. 60 anni insieme. e si amavano come una coppietta che amoreggia la prima settimana. ne parlai, no, lei me ne parlò. le nonne e le nipoti hanno sempre questi discorsi: mi disse cosa cercare e cosa no in un compagno. escludendo le cose ovvie, quali intelligenza, gentilezza, e dedizione alla famiglia e al lavoro, mi disse anche un piccolo segreto: non se ne accorse, ma una lacrima le era spuntata sugli occhi, il ricordo era così triste, ma allo stesso tempo uno dei più belli.. non dare mai per scontato nulla. vivi ogni giorno come se dovessi conquistare il tuo compagno. anche lei menzionò la noia. il rimedio, e la sorpresa. l'inventiva. saper stupire ogni giorno. lei c'era riuscita per 60 anni... sbattè le palpebre, e quella goccia le percorle la guancia come un fiume in piena. ma Ryoko lo ignorò. otto mesi dopo il nonno ebbe un infarto. ma la cosa più incedibile, che la nonna, la cui salute era perfetta.. tre giorni dopo se ne andò anche lei. disse che si sentiva sola.. solo allora si prese il lusso di poter asciugare quella lacrima. ecco vedi, siamo qui ad un appuntamento, e io finisco per piangere. scusami... lo disse quasi colpevole, non tanto verso Tsumugi. ma verso se stessa.. eppure, non ni pentiva di quello che aveva detto. il suo istinto l'aveva fatta parlare, e lei si fidava.
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