| Xana
sorrise alle parole di Runa, e capiva che la ragazza doveva essere almeno un po' confusa. del resto, aveva platealmente mentito per fare in modo che non avesse alcun guaio, e facendo in modo che fosse stata Xana stessa a congedarla, e non il contrario.. poi, la guardò severamente, dritta neglio occhi, uno sguadro severo, ma non di biasimo prima regola.... disse lentamente, scandendo le parole, no le lettere una ad una, con voce bassa e decisa non chiamarmi Miss. mi fai sentire più vecchia di quello he già sono.. a quel punto non potè resistere e scoppiò a ridere, coprendo la bocca con la mano.. solo Xana. va più che bene. qui.. il tono tornò qualsi serio.. ma era come se non parlasse a Runa, ma a se stessa... io sono solo Xana. e basta. tornò in se, mostrando di nuovo il suo sorriso alla ragazza non crucciarti. mi sarebbe dispiaciuto arrivare ed essere la causa di un licenziamento nei primi 20 minuti della mia permamenza qui. no, va bene così. fece spallucce, per Xana la faccenda era definitivmente chiusa. aprì la porta, per controllare come era fatta la stanza, e al colpo d'occhio, era veramente accogliene. calda soprattutto, come un abbraccio da una persona a cui vuoi veramente bene.. non entrò, rimanendo sulla soglia. voltandosi nuovamente verso Runa ti va di farmi da guida, qui attorno? ora scendo a pranzare, sto morendo di fame, e sono venuta in questo chalet per assaporare la montagna. e la neve. ti va? le domandò, ma non aspettò risposta, chiuse la porta dietro di se, e sparì dalla vista di Runa.
nel momento in cui la serratura fece il suo "tlack" Xana fece due cose. no tre. la prima: lasciarsi cadere sul letto. la seconda, togliersi gli scarponi.. e, ma quella dovrebbe essere la prima azione.. ma comunque Xana la fece per seconda. rapidamente. terza: si spogliò. era sudata, stanza, esausta, avrebbe divorato una mucca con pelle, zoccoli e corna se fosse stata li davanti. inoltre, il collo le pizzicava un po'.. tolse la sciarpa, lentamente, come se avesse la lebbra, o la peste. piano piano il tessuto nero scoprì quello che Xana non mostrava mai. quello che aveva paura persino di guardare lei stessa... appoggiò la mano, lentamente, sentendo la sua stessa pulsazione, amplificata, tirò un profondo respiro. si chiese, tra se e se, se gli incubi che aveva la notte decidessero, un giorno, di abbandonarla...
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