| Max
Man man mano che si va a rispogliare le afferro gli indumenti che velocmeente vado ad indossare... eh beh, il risultato è ovvio.. per la gonna nessun problema, mette in risalto le mie belle gambe snelle ed allenate... mah beh la camicia, tocca che la annodo al ventre per poter permettere di chiudersi in maniera decente da potermi coprire il copribile, altrimenti, da allacciata, sarebbe stata talmente tanto larga da lasciarmi con il petto al vento, ridacchio del risultato, e mi volto a vedere lei al suo "tada" e lo sguardo mi si illumina mentre annuisco
-oh si si... direi che come recluta ti prenderebbero eccome, poi però non ti fan piu scappare!! rimarrebbero a guardarti per delle ore!! mentre ti alleni e ti muovi!- rido quindi mentre mi beo di quella vista ed annuisco per quanto riguarda l'ordine delle pizze, ed è proprio in quel momento di ilarità che un suono di una sottospecie di vecchio telefono cellulare, si mette a infastidire le nostre orecchie e probabilmente a vibrare, all'interno della tasca di Serena, la mia espressione ha un volta faccia subitaneo e mi avvicino a lei, tanto da sentirne il calore del suo corpo sulla mia pelle, rapida infilo una mano nella tasca dei miei pantaloncini che lei indossa ora, e rispondo a quello che parrebbe una sottospecie di piccola ricetrasmittente/cellulare. il mio respiro è talmente tanto regolare da essere palesmente falso e costruito, come la mia calma nella voce che risponde secca e atona
-CB 2029, in attesa di collocamento- le mie referenti nell'esercito, un numero tra tanti, e la mia condizione di stato al momento, risuonano gelidi come risposta.
-Sissignore...- attimi di pausa, mentre il mio volto comincia a imperlarsi di sudore, guardo dritta davanti a me, il mio corpo è rigido, non osservo Serena, non posso osservarla ora....
-Agli ordini signore.. coordinate ed orari?- ancora silenzio, ora sto palesemente tremando, ma mantengo la calma nella mia voce
-Roger- la chiamata viene quindi interrotta, ed il mio braccio mi cade al fianco come se quel telefono fosse dello stesso piombo dei proiettili che scarica il mio fucile da cecchino, e rimango immobile non sapendo cosa dire... come dire.... mi limito a rimanee immobile, con il respiro calmo, e la parvenza indifferente, schiena impettita e vicina vicina a lei, in silenzio mentre deglutisco e ceco di ingollare quel boccone cosi tanto amaro che la vita mi ha riservato proprio adesso
Edited by Raisha - 9/8/2015, 09:21
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