Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Un nuovo inzio, La ricerca continua

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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 15:22     +1   -1




Canaan

Quando ascoltò la sua risposta affermativa al cambio d'abiti frugò nel proprio armadio alla ricerca di qualcosa che le andasse bene. Notò fin da subito che il colore che portava era il nero e quindi optò per un pantalone di tuta nero e una felpa grigia non troppo pesante.

Leggera e silenziosa come un gatto si affacciò alla porta del bagno e rimase qualche istante ferma ad osservarla, questa volta non notò i suoi colori ma osservò la persona in carne ed ossa. Molto esile e minuta ma allo stesso tempo vide i suoi muscoli allenati fasciati dagli abiti aderenti, fisicamente era molto simile a Canaan.

"Ecco qua" disse sorridendole mentre l'altra si era appena finita di sistemare la lunga treccia nera "Come ti ho detto fai pure con calma, io mi sistemo nella camera"
Dopo aver detto ciò si congedò chiudendo la porta del bagno per lasciarle la propria privacy.

Canaan si sitemò in camera, finalmente poteva togliersi quegli abiti zuppi di pioggia e darsi un'asciugata.
Si sfilò il giubbotto e lo appese sopra il calorifero per farlo asciugare. Ecco li che spuntava la fondina ascellare nella quale teneva la sua pistola. Con movimenti automatici la slacciò e la sfilò per andare a riporla nel doppio fondo del cassetto del comodino.

Senza pensarci troppo si svestì completamente, anche degli indumenti intimi, per potersi asciugare con l'asciugamano passatole dalla ragazza. Si asciugò con calma, senza alcuna fretta e come se nulla fosse aveva tenuto la porta della camera aperta, la forza dell'abitudine, alla fine era sempre da sola e quindi non ci pensò.
Si asciugò un poco anche i capelli che però rimasero leggermente umidi.
Tornò all'armadio e iniziò a vestirsi, prima l'intimo e poi si infilò il primo pantalone della tuta che trovò (blu) e una maglia a mezze maniche bordeaux con una stampa all'altezza del petto.

Bussò leggermente alla porta del bagno e senza aspettare che l'altra rispondesse Canaan proferì parola
"I tuoi abiti bagnati puoi lasciarli lì sul calorifero, quello è sempre il più caldo e quindi ci metterà meno tempo"

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Raisha
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 15:52     +1   -1




San

Si volge pochi istanti prima che Canaan le rivolgesse parola, per porgerle la felpa e le braghe, quasi avesse percepito la presenza stessa di qualcuno, ed un sorriso gentile le si dipinge sul viso, poco prima totalmente inespressivo

Grazie... si


lo sguardo di lei limpido ed ingenuo, si posa sulla porta che si chiude alle spalle di Canaan, immaginando non tanto il rispetto per la sua privacy, ma per un imposizione per quella di Canaan, specialmente al seguito delle sue parole, facendola rimanere alquanto stupita e pensierosa, in quanto il pudore è una cosa che lei non contempla, al momento, inspira a fondo, e senza dire altro osserva le vesti che le son state passate, e notandone i colori non può non domandarsi se fosse stata una cosa ricercata o meno, quella di lei, in base a ciò che indossava al momento, ma è una domanda che le rimbalza nella frazione di un'attimo, lasciandola immediatamente dopo mentre la si vede cambiarsi velocemente, e sistemare gli abiti sul calorifero del bagno, appena consigliatole da oltre la porta dalla voce di lei, anche se gli anfibi pesanti, simili a quelli di Canaan, li tiene in mano, in modo da poter portarli vicino alla porta d'ingresso per non sporcare oltre e rimanere scalza. Attende quindi innanzi alla porta chiusa, ascoltando con attenzione i movimenti al di fuori della stanza da bagno, nel resto della casa, attendendo che potesse sentirla nelle zone che ha visto come non private, aprendo comunque con cautela, poi la porta, sbirciando guardinga con quei suoi occhi che si fanno grandi, mentre scivolano timidi nel locale a ricercare la sua figura chiedendo un timido

-posso..?-

rispettosa, e quasi timida nel suo atteggiamento, timorosa, di osservare qualcosa che Canaan, possa considerare... proibito, non riuscendo a dare giusta misura in alcune cose, non provandole, mostrando in lei eccessi di timidezza forse eccessivi.
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 16:15     +1   -1




Canaan

Trovandosi ancora vicino alla porta del bagno si rese conto solo in quell'istante che avendo la maglia a maniche corte lasciava vedere il tatuaggio sull'avambraccio sinistro.
Molto velocemente tornò in camera per mettersi anche lei una felpa, se l'avesse fasciato avrebbe dato più nell'occhio e quindi sollevato qualche domanda dalla parte della sua ospite.

Fece in tempo a infilarsi la felpa che la ragazza uscì, molto timidamente dal bagno
"Certo certo, io sono vestita" disse lasciandosi sfuggire una lieve risatina

"Ti senti meglio asciutta?" le chiese mentre la vedeva con gli anfibi in mano "Dai pure a me" disse porgendole la mano in modo da prenderli con gentilezza per poterli portare vicino alla porta d'ingresso.

"Mettiti pure comoda, non fare complimenti" disse mentre era ancora intenta a sistemare le sue scarpe, riferendosi al comodo divano che si trovava al centro del salotto.

Solo in quel momento riuscì a vedere bene la ragazza, il suo viso così chiaro incorniciato dai capelli corvini con incastonati due occhi blu profondi, da far invidia. Per qualche secondo sembrò quasi perderci dentro in quel mare.
Doveva ammetterlo che era una bella, anzi, bellissima ragazza.

"Posso offrirti qualcosa di caldo?" Canaan non soffriva per nulla il freddo, infatti fosse stato per lei sarebbe rimasta anche a maniche corte, ma dato che aveva preso un bel po' di acqua un the caldo l'avrebbe bevuto volentieri

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Raisha
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 16:40     +1   -1




San

porge gli stivali alla giovane dai capelli grigi, e le abbozza un sorrisetto lieve

Non faccio altro che dirti, grazie grazie, se dovessi fare la riverenza giapponese a quest'ora mi sarei bloccata la schiena temo...ed esplode in una breve e cristallina risata mentre annuisce

Quindi, tu fai conto che qualsiasi cosa accetto, sia un sottointeso ringraziamento, e la finisco!Quindi... Se fai per te volentieri, sennò non ti scomodare apposta

strizzandole l'occhio con fare giocoso mentre si avvicina al divano probabilmente porgendole le spalle, lei, al contrario di Canaan, non teme eventuali domande, e non ha premura di nascondere il marchio che le segna la nuca, probabilmente visibile in parte, visto il collo largo della felpa e la treccia che portata a lato lascia il collo sottile scoperto, lasciandolo intravedere appunto, quel marchio forse fatto a fuoco o con una stampa sicuramente artigianale, anche se precisa, nei tratti che parrebbero rappresentare un qualcosa a formare un cerchio con all'interno delle incisioni che da lontano non paiono chiare come il disegno, comunque sbiadito,

Siede quindi con un sospiro andando a portare il capo all'indietro e lo sguardo al soffitto, rimanendo alcuni attimi in silenzio ascoltando i movimenti di Canaan, e rompendolo solo, per farle una domanda con voce priva di alcuna emozione, anche se il suo animo dopo averla formulata potrebbe accendersi di una pallida scintilla di malinconia e tristezza, solo per un rapido istante

Canaan..?....fa una lievissima pausa prima di continuare.....E' il nome della terra promessa... giusto?

Scivolando poi nuovamente in un riflessivo silenzio, rimanendo li abbandonata, o meglio quasi sprofondata in quel comodo divano in una posa poco elegante, non facendosi ripetere o non sembrando a disagio nell'ascoltare il suo consiglio del mettersi comoda, gambe leggermente divaricate, braccia che vanno ad accavallarsi allo schienale del divano stesso, rimanendo cosi silenziosa ed immobile
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 21:03     +1   -1




Canaan

Le piacque molto la sua risata cristallina e sonora, dopo mille ringraziamenti per quello che Canaan stava facendo. Alla fine era nella sua indole essere gentile, solo gli avvenimenti della sua vita l'hanno resa fredda e distaccata. Ma a quanto pare se una persona la prende nel modo giusto il suo vero io viene a galla.

"Allora un bel the caldo per due" disse mentre sferragliava alla ricerca di una teiera da mettere sul fuoco.
Mentre faceva ciò sentì nominare il proprio nome, era lì lì per rispondere quando l'altra le fece una domanda riguardante, appunto, il proprio nome.
Sorrise amaramente

"Esatto" fece anche lei una piccola pausa "Mia madre mi chiamò così come buon auspicio per poter trovare un luogo sicuro e tranquillo per la nostra famiglia" il suo tono era tornato apatico, il suo nome non era stato di buon auspicio... anzi tutto ciò che per lei era importante le era stato portato via in malo modo.

Si riscosse dai quei tristi pensieri, non voleva incupire anche la povera malcapitata.
Lasciò la teiera sul fuoco, ci avrebbe messo un po' a scaldarsi per bene, e intanto si mise sul divano accanto a San che aveva preso alla lettera le sue parole e si era messa bella comoda.
Sorrise.

"Di te cosa mi racconti? Come ci sei finita in questo brutto quartiere?" chiese cercando di non essere troppo invadente con le domande

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Raisha
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 21:36     +1   -1




San

nel sentire quella voce apatica, si volge portando il suo sguardo al di sopra della propria spalla, osservando la di lei schiena mentre armeggia con acqua e teiera... un nome con una storia... e con un significato simile. Sospira annuendo piano, senza aggiungere o chiedere altro al riguardo, capendo che era un tasto dolente, rimane quindi in silenzio con lo sguardo che si abbassa ai propri piedi, mentre le sue mani armeggiano ad afferrare gli angoli delle maniche della felpa, assicurandosi di avere i polsi coperti, quando Canaan si avvicinerebbe, sente la domanda e lo sguardo ritorna su di lei stringendosi nelle spalle

Bah... semplicemente, come lavoro principale, e come "volontariato" seguo delle commissioni per l'istituto in cui sono cresciuta... e quindi mi sposto spesso... scartoffie per lo piu... documenti vari da recuperare o da lasciare... in fondo è la verità... una mezza verità... escludendo una parte della natura delle sue commissioni, e i vari furti per recuperare alcuni documenti... oltre che la reale natura di quell'istituto... ma nulla traspare dalle sue emozioni, rimanendo concentrate su tre o quattro in tutto, che si alternano lentamente e rimanendo sempre molto pallide, tranquillità, tristezza/malinconia... e curiosità...

Probabilmente nemmeno questa volta mi fermerò a lungo, anche se ogni tanto mi piacerebbe mettere qualche radice un po piu duratura... mi sembra di essere di quelle squallide rose del deserto che rotolano a destra e a manca senza meta, a volte... e ridacchia scoccando uno sguardo divertito a lei, ridendo di se in quell'auto ironia che se continueranno a frequentarsi, forse Canaan imparerà a conoscere come un carattere tipico di lei, che ora si stringe nelle spalle sospirando appena

Alla fine, comunque, credo che anche se rimanessi... non sarei realmente in grado.. di "restare" per qualcosa o per qualcuno, e se fosse combinerei casini, quindi alla fine è meglio cosi, no?...

non avvicinarsi a nulla, e a nessuno, era una delle prime regole che le erano state inculcate, eppure, era l'unica a che abbia mai infranto... e da quella volta forse qualcosa in lei si è "rotto" abbastanza da donarle un poco di disagio, a quella conversazione che generalmente utilizzava per avvicinare il prossimo alla prima convenienza, trovandocisi troppo in mezzo, in quella frase, scappata fuori tra le altre in un contesto in cui nemmeno serviva...

Tossicchia quindi abbassando lo sguardo e stringendosi di nuovo nelle spalle sfalsando una lieve risata, cercando di apparire autoironica al pari di prima

Chissà che rotolando in giro io possa conoscere tante cose interessanti e vedere posti altrettanto esaltanti... fin'ora non mi lamento

si volge verso di lei poi assottigliando lo sguardo ed incrociando le braccia al petto con fare falsamente scocciato.

Hei, non è giusto!Io ti ho fatto solo una domanda sul tuo nome, e tu mi stai tirando fuori la storia della mia vita...

Arrossisce un poco a quelle parole, sentendosi probabilmente stupida al riguardo, ma non fa in tempo ad aggiungere altro che la teiera fischia, ed un cenno del capo la indicherebbe con fare sorpreso, forse presa dalla sprovvista dall'acuto improvviso suono

Bolle!
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 21:59     +1   -1




Canaan

Ascoltando le sue parole le sembrò di sentire la propria descrizione, non si era mai fermata più di un tot in un posto, ovviamente per sfuggire a chi le stava alle calcagna, quella maledetta organizzazione... quella che le aveva portato via le cose più care.

Osservando la ragazza non vedeva altro che tristezza e malinconia e una minima voglia di fermarsi per un po' senza dover correre sempre per qualcosa.

"Ti capisco" disse semplicemente "Ho vissuto allo stesso modo anche io, però poi arrivi ad un punto in cui vuoi fermarti e cercare di fare una vita "normale"" un piccolo sospiro "E quando ci provi ti ritrovi con un bell'appartamento in un quartiere malfamato" disse con tono ironico alzando leggermente le spalle.

Si mise a ridere quando le disse ciò con un tono scocciato, da bambina.
Sapeva bene di non aver tirato fuori la storia della sua vita, aveva notato certi atteggiamenti che le avevano fatto omettere certe cose, ovvio lo faceva anche lei, e poi non vai a spiattellare le cose su un vassoio d'argento alla prima conosciuta.

"Ehi io ti ho fatto solo una domanda, si vede che era quella giusta" disse facendole una piccola linguaccia prima di alzarsi richiamata dal suono della teiera.
Si avvicinò alla cucina per prendere due tazze capienti che riempì con l'acqua bollente per poi metterci due cucchiaini di infuso puro di the classico. Prese un vassoio e ci poggiò sopra le tazze con due cucchiaini e il contenitore dello zucchero, in caso ne avesse voluto.

Tornò verso il divano, poggiando il vassoio sul tavolino posto davanti

"Prova a farmi un'altra domanda, magari sarai più fortunata... come con un gratta e vinci" disse con tono stupido mentre tornava a sedersi accanto alla compagna

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Raisha
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 22:23     +1   -1




San

lo sguardo si sgrana alle sue parole con are stupito mentre le sue labbra formano un muto "oh"

Beh... e ride ancora, annuendo poi

Va bene, va bene... giochiamo alla ruota delle domande allora...

Conscia dei rischi, di tale domande, mah, il timore verso qualsiasi tipo di rapporto interpersonale, come la vera e propria paura in situazioni difficili, non le prova ormai da molto tempo, e non si ferma in un dialogo simile, inspira a fondo, mentre afferra la tazza con ambo le mani scoccandole istintivamente uno sguardo grato e si blocca giusto in tempo, mentre la bocca starebbe per aprirsi per un ennesimo grazie si mordicchia il labbro superiore e si accendono gli occhi in un sorriso eloquente, accompagnato da una brevissima risata nervosa e giocosa mentre scrolla il capo, e riprende il discorso precedente: si Volge verso di lei portando le ginocchia verso il petto e poggiando il fianco sinistro sullo schienale del divano, per poterla avere frontale nelle chiacchiere, e con mezzo volto coperto dalla tazza di te che tiene tra le mani e la felpa per non scottarsi, infine chiede

bene allora... cosa ti ha fatto fermare, proprio in questa città? le fa un gesto alzando un indice nella presa della tazza

Una domanda a testa, fin quando non i sono asciugati i vestiti... mah,!!Se attraverso discorsi che non ti comodano, non sentirti obbligata... mhm?

le dice prendendo a soffiare con fare calmo sui vapori del the, per raffreddarlo mentre osserva attentamente i tratti del suo volto ed il suo modo di fare... già completamente differente da quando si erano incontrate, appena qualche ora prima...

Edited by Raisha - 28/10/2015, 22:42
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 22:38     +1   -1




Canaan

La ruota della domande, brava Canaan in che situazione ti sei cacciata? Tu che non parli mai con nessuno vai a provocare una ragazza a farti domande personali?

Beh avrebbe comunque mentire, non ci voleva molto.

Prese anche lei la tazza di the caldo, senza mettere zucchero, lo preferiva al naturale.
Si posizionò al meglio sul divano mettendosi su un lato per guardare il volto della ragazza mentre si faceva quel "gioco".

Alla domanda non rispose prontamente, non perché non volesse ma perché non sapeva nemmeno lei il motivo di tornare in quel quartiere.
"Ci sono già stata qui, forse i bei ricordi, quei pochi, mi hanno ricondotta qui... ricordi della persona che amavo" disse con un sorriso amaro mentre ripensava a Maria.
"Qui l'ho conosciuta e ho passato i mesi più belli, ma il fato me l'ha portata via e chissà che non riesca a ritrovare l'amore sempre in queste vie" disse osservando la bella ragazza per poi sorseggiare un goccio della calda bevanda.

Ora era il turno di Canaan, una domanda a testa
"Perché hai detto di non essere in grado di "restare" per qualcosa o per qualcuno?"
Il suo tono era cauto e fece capire anche lei che se le domande non fossero state gradite non doveva sentirsi in obbligo a risponderle

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Raisha
CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 23:06     +1   -1




San

abozza un sorriso altrettanto amaro in risposta al suo, dopo le sue parole, lo sguardo si abbassa sul proprio teh, e deglutisce piano annuendo...

E' raro che mi importi veramente di qualcosa o qualcuno... davvero, non credo sia nella mia natura, ormai...

fa una pausa stringendosi nelle spalle

ma quelle poche cose... a cui tengo, vedo che mi continuano a scivolare via dalle mani... o io scivolo via dalle loro, a seconda...

alza lo sguardo a ricercare il suo, tentennando nel continuare a parlare, ma prosegue

Tempo fa avevo una perona... che avevo promesso di proteggere, era in una brutta situazione, in vero... ma io ero piu piccola, e forse piu ingenua, pensavo di essere in grado di affrontare qualiasi cosa... mah... era solo una stupida favola non ho potuto fare davvero nulla... e la persi... rimase in ilenzio per un lungo istante

non so se potessi definirmi innamorata di lei... non so coa si posa provare ad esserlo, so solo, che quella ragazza, era l'unica presenza che riusciva a farmi sentire come "casa" qualche posto il suo animo al racconto mostra solo una pallida malinconia, come se questo fosse una cosa accaduta in un periodo lontano, della sua vita, o come se raccontasse la vicenda vista in terza persona... forse semplicemente, molto autocontrollo...inspira piano quindi, donandole un dolce sorriso

Spero davvero, che tu possa trovare ciò che cerchi... ciò di cui hai bisogno... sei una bella persona, e quando sorridi illumini... e scaldi molto... dovresti trovare il modo... o la persona che ti porti a farlo piu spesso...

lo sguardo si abbassa, mentre sorseggia il teh... inspirando piano nel pensare ad una domanda che possa distogliere dai pensieri cupi che potesse aver raggiunto la mente di Canaan, ora, e quindi

Hum... la cosa che ti diverte di piu in assoluto..?Una coa che ti fa ridere fin quando ti fa male la pancia...?C'è? Oppure che ti faccia stare bene... o al sicuro... oh... bho?Quello che ti piace... ecco cos'è?

il sorriso ora si allarga riportando lo sguardo su di lei attenta ad ogni sua espressione, e ad ogni suo gesto, cominciando a dare sorsi piu lunghi e frequenti alla bevanda calda, che comincia ad intiepidirsi al punto giusto per essere gustata facilmente
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 29/10/2015, 01:03     +1   -1




Canaan

Rimase in religioso silenzio, bevendo di tanto in tanto, senza mai togliere lo sguardo dalla ragazza.
Come era possibile che persino il trascorso era molto simile al suo? Forse per questo che anche in lei vedeva molta tristezza e malinconia come rispecchiavano gli occhi di Canaan.

Anche lei aveva amato, o comunque provato un sentimento forte per una ragazza e poi l'aveva persa, non sapeva se potesse intendere la sua perdita come quella di Canaan, ma evitò di chiedere in segno di rispetto, aveva notato alcuni tentennamenti nello raccontare.

Quando le fece quel complimento sul sorriso si sentì in un leggero imbarazzo, per fortuna avendo la pelle olivastra non si notava il colorito rosso sulle guance
"Beh ecco... grazie... spero che anche tu possa trovare di nuovo qualcuno che ti faccia sorridere in modo spensierato e felice"

Qualcosa che la facesse ridere a crepapelle o che la facesse stare bene?
Beh era da molto tempo che non provava sensazioni del genere e solo una persona era riuscita a farle piacere qualsiasi cosa fatta insieme

"Al momento la cosa che mi fa stare bene è la tua compagnia" aveva appena detto quelle parole? Si era esposta davvero così tanto?

"Sai l'ultimo anno non è stato dei migliori e sinceramente non ricordo l'ultima volta che ho riso o che sono stata davvero bene" le era così naturale essere sincera con quella ragazza. E se le cose le si fossero rivoltate contro? Alla fine non aveva la certezza di essere completamente al sicura, chissà avrebbero potuto ancora cercarla.

Ah al diavolo, se era vero che la ragazza non si sarebbe fermata per molto avrebbe voluto sfruttare al massimo la sua compagnia, poi ne avrebbe avuto di tempo per sprofondare nuovamente in depressione.

Si trovò a posare la tassa sul vassoio posto sul tavolino vicino al divano, si avvicinò alla ragazza e le sfiorò delicatamente, come un petalo che tocca il terreno, le mani che stringevano la tazza
"Non chiudere il tuo cuore, se trovi qualcuno che ti possa interessare dal punto di vista sentimentale non rifiutarlo con la paura di perderlo... è difficile con il passato che hai avuto, ti capisco bene, eppure anche io sto imparando ad andare avanti, ad essere forte" mentre le diceva queste parole continuò a tenerle le mani e i propri occhi puntati nei suoi, così profondi e infinitamente vuoti

Piantina appartamento
 
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Raisha
CAT_IMG Posted on 29/10/2015, 10:17     +1   -1




San

Ascolta le sue parole ed osserva i suoi gesti con espressione dapprima neutra... per poi sconvolgere appena quel volto corrugando la fronte in un'espressione tristemente dolce, come trasmette il uno sguardo,che mantiene quello grigio di lei.
Un nodo le si stringe in gola mentre continua ad ascoltarle e mentre percepisce il calore di quel tocco delicato sulle sue mani...

il destino si burla di lei?... No... era tutto già scritto, e non certo dal filo del destino, ma da mani dannate che stilano il macabro copione della sua vita da quando ha memoria... una prova?
Probabile... anzi addirittura facile... che possa essere proprio coi, a partire dal nome della ragazza... al di lei trascorso e a tutta la situazione che vi è intorno a lei... a loro.
Il cuore comincia a batterle piu veloce, le labbra le si seccano appena ed il senso di benessere che prova da quel contatto viene soffocato da un moto di angoscia e di... paura... la stessa paura che può provare un'animale braccato,

Non dovrebbe essere li, ora.. Non dovrebbe provare queste sensazioni e non dovrebbe parlare di certe cose... deve andare via... adesso.

Eppure, non riesce a scollare lo sguardo da quegli occhi grigi, specchio dei suoi, profondi e vuoti.Rimanendo li. Incredula e basita, di essere l'artefice del suo sorriso... e del suo benessere, proprio lei, che in genere nelle vite altrui, porta solo dolore, angoscia e disordine..

Io... se ti fa piacere la mia compagnia, vedo di esserci, il piu possibile ma... prende una pausa, dove cerca di riprendere fiato... il suo cuore comincia ad essere leggermente irregolare ed un mal di testa fastidioso le preme ai lati della testa facendola un poco impallidire, mentre le sue emozioni, specialmente il senso della paura, cominciano stranamente a lampeggiare, nel momento in cui, per la prima volta si possono vedere le sue emozioni accendersi intense, come se una parte di lei lottasse terribilmente per contenerle

Ma, Se pensi di andare avanti con me io... non posso.

Ancora una pausa che la vede abbassare ora lo sguardo sulle sue mani, che va a disimpegnare per un istante giusto per poter liberare le proprie dalla tazza, che appoggia affianco alla sua, per poi riprendergliele tra le sue con fare delicato, accarezzandogliene lievemente il dorso con il proprio pollice, mani affusolate le sue talmente chiare da apparire quasi trasparenti in confronto a quelle di Canaan

Io sono solo...

Uno strumento.
Ma ovviamente non può terminare la frase, e grazie al cielo la fa morire in gola, mentre le sue emozioni pian piano si impallidiscono nuovamente lasciando spazio solo ad una forte tristezza

Con me soffriresti e basta... ancora

tace infine, cercando di alzarsi dal divano e a liberare la presa con le sue mani, giusto per donarle, filandole affianco, una gentile arruffata ai suoi capelli ancora umidi, di quel colore singolare...

Via... do un'occhio che i vestiti siano asciutti...

cercando, se non fosse stata fermata, di raggiungere il calorifero del bagno, continuando

Non sparire però... anche a me fa piacere averti intorno... ovviamente è un rischio... ovviamente potrebbe rimettersi nei guai... ma in fondo se continua a frequentarla, si dice, è anche piu facile il suo compito di difenderla...

...già... solo per questo... in fondo mentire a se stessa, ormai è nella sua natura. Pare.

Edited by Raisha - 29/10/2015, 11:25
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 29/10/2015, 11:37     +1   -1




Canaan

Osservava le sue emozioni, o almeno quelle che non riusciva a contenere. Era davvero difficile interpretare quella ragazza che faceva di tutto per non lasciarsi andare, continuando a rimanere nella tristezza e nella paura.

Paura. Sì percepì tanta paura tra le sue emozioni, e i colori non mentono mai.

Andare avanti, se San lo avesse permesso. Le farebbe piacere conoscerla un po' meglio, anche solo una semplice amicizia. Di certo Canaan non chiede la luna, e poi, forse, nemmeno lei è ancora pronta ad aprirsi in nuove situazioni amorose, Solo il tempo sarà testimone di quello che può accadere.

Era ancora in silenzio mentre San rifilava frasi a metà, sempre trattenendo le proprie emozioni. Rimase seduta qualche istante dopo che la giovane si fu alzata, con i capelli leggermente scombinati, i suoi tocchi erano sempre delicati e non infastidivano per nulla la giovane dai capelli argentati.

Dopo che San ebbe finito di parlare ci fu qualche attimo di silenzio in cui Canaan si alzò e, sempre silenziosa come un gatto, si avvicinò alle spalle della ragazza, tanto da poterle parlare all'orecchio

"Perché soffrirei?" disse quasi in un sussurro, posandole la mano sulla spalla
"Cos'è che ti trattiene dal lasciarti andare alle emozioni che vorresti ti travolgessero?"

Le sue non erano domande ficcanaso, voleva solo che si liberasse del peso che portava anche semplicemente parlandone con una quasi sconosciuta

Piantina appartamento
 
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Raisha
CAT_IMG Posted on 29/10/2015, 13:23     +1   -1




San

L'aveva percepita perfettamente nonostante il silenzio, alle sue spalle raggiungerla e non sussulta ne si stupisce a quel contatto, scivolando con lo sguardo, obliquo su di lei, ora che era cosi vicina e alle sue spalle, il marchio era perfettamente visibile,

Un serpente che si morde la coda con all'interno del disegno, la melle pare in rilievo, in un minuscolo dischetto perfetto, ove il numoro 3 è inciso in caratteri romani III... il suo nome... Un semplice numero. Rimane in silenzio abbassando lo sguardo per lunghi attimi andando con movimenti lenti a disintrecciare i capelli, girandosi lentamente posando lo sguardo su di lei...

Ho una vita complicata... ti coinvolgerebbe troppo... e scopriresti cose spiacevoli, su di me

lo sguardo si assottiglia appena indugiando sui suoi occhi cercando di leggervi qualche tipo di emozione... forse sarebbe meglio spiattellare tutto li, subito e riprendere ad agire nell'ombra come già da un po faceva, prima di perderla di vista per qualche periodo, Ma rimane ancora in silenzio, non era prevista quella situazione, ancora epr lo meno, l'avvicinamento è stato causale e troppo rapido, non avendo istruzioni, al momento decide di non sbilanciarsi oltre... anche se una parte di lei recalcitra conscia che a livello personale potrebbe essere piu semplice, dirle tutto adesso, sia che la caccia fuori... sia che lo accetti... animo combattuto il suo, anche se il suo sguardo rimane limpido di chi avrebbe una natura sincera, come le proprie emozioni, ancora in tumulto, ed ancora dolorosamente contenute da quel qualcosa, troppo forte perchè possa permettere di liberarle, ed un abbozzo di sorriso le si alza sul volto, amaro

E poi?Cosa vuoi saperne tu delle mie emozioni?mhm?un sopracciglio va ad alzarsi per un istante appena, prima di avvicinare il volto al suo e sfiorarle una gota con la mano, la guarda dall'alto al basso essendo un poco piu alta, sospira appena chiudendo un istante gli occhi e chinandosi quel tanto che basta ad andare lei a sussurarle in un orecchio... un sussurro, vero e proprio, quasi temesse che i muri, il pavimento il lampadario e i loro stessi abiti avessero le orecchie

Quasi oserei dire che ne parli come se le sentissi...

il tono che usa non è intimidatorio, anzi, la voce trema leggermente e quel contatto della sua mano sul suo volto si trasforma in un delicato abbraccio

O forse dovrei dire... vedessi?

La sua voce se possibile diventa ancora piu flebile... e nelle sue emozioni ancora quel senso di paura che esplode in lei

Non voglio... nuocerti in nessun modo

forse tra tutti gli elementi che potrebbe avere ora, Canaan potrebbe intuire che ciò che lega la giovane non è propriamente solo sua volontà, ma nella sua vita pare esserci un intrigo assai complicato... e sopratutto... sa di lei... San, si limiterebbe a rimanere ferma, mentre il senso della paura continua a lampeggiare pericolosamente, ed il respiro della giovane a farsi leggermente spezzato a causa, ancora, di un'irregolarità cardiaca che la fa leggermente impallidire, trovando solo quel misero metodo per cercare di farle intuire almeno, il motivo per cui lei non possa parlare oltre...
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 29/10/2015, 14:06     +1   -1




Canaan

Aveva notato quel piccolo segno sul suo collo, sembrava quasi un marchio a fuoco impresso sulla sua delicata pelle. Che facesse parte di qualche organizzazione? Un campanello d'allarme si svegliò in lei tanto da iniziare a sentirsi irrequieta anche per quello che aveva visto quando San si tolse il cappotto.
Le aveva dato il beneficio del dubbio, dopotutto anche Canaan andava in giro con una pistola ben nascosta.

Quando le disse di avere una vita complicata non ebbe alcuna ragione di non crederle eppure un sorriso amaro le comparve sul volto, anche la sua vita non era così facile.

Quando percepì la mano sulla guancia serrò leggermente la mascella e il suo sussurro e il respiro così vicini fecero in modo che un brivido le percorresse tutta la colonna vertebrale, anche se il suo istinto le diceva di stare in allerta aveva il desiderio di fidarsi di quella ragazza ma le sue parole la fecero ricredere.

Come faceva a dire una cosa del genere? Come faceva a sapere che vedesse le emozioni delle persone?
Qualcosa non andava, e se fosse stata mandata apposta? Se tutto quello che aveva fatto era un pretesto per avvicinarla e poi tirarle qualche brutto scherzo?

Doveva mettere le carte in tavola, doveva capire fino in fondo che tipo di persona fosse e da che parte stesse.

"Non vuoi nuocermi?" il suo tono era tornato apatico e lo sguardo fisso nel vuoto.
"Quindi non mi ritroverò uno dei tuoi coltelli piantato da qualche parte per far si che mi porti da una qualche organizzazione che fa esperimenti?" il suo tono era leggermente duro e tagliente.

Tornò a guardarla negli occhi, il suo sguardo rifletteva il tono e le parole che aveva pronunciato.

Sperava in cuor suo di spagliarsi però.

Piantina appartamento
 
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