HildaQuando chiuse il libro erano le 7 30. Più l'ora sia avvicinava più diventava difficile concertarsi sullo studio, così ci diede un taglio.
Iniziò a cercare per l'armadio un vestito adatto alla serata, infondo doveva solo andare a casa di Zara perciò non aveva bisogno di essere elegante ma mise a soqquadro comunque il guardaroba. Jeans, maglioncini, camicie, tutta roba comoda ma di elegante non c'era quasi nulla e quei due vestitini che aveva trovato non le piacevano nemmeno. Guardò la montagna d'abiti sconsolata per poi trovare la soluzione: saccheggiare il guardaroba della madre.
Iniziò a provarsi vestiti da sera, giacche, gonne, pantaloni uno dopo l'altro. Ma nulla le piaceva.
<< Hilda hai visto le mi... >> il papà entro nella camera da letto senza bussare e vi trovò la figlia intenta a posare davanti lo specchio con un vestito da sera nero brillante << wow cos'è sta per arrivare l'apocalisse? >> << Le ho scordate in bagno le chiavi, ora FUORI! >> << VA bene va bene, ma sei ridicola, si vede lontano un miglio che non ti piace. Ultimo cassetto, sotto i pigiami della mamma ci dovrebbe essere qualcosa che ti piacerà. >>
Uscito, Hilda andò a cercare e vi trovò un pantalone e una giacca nera, un fiocco e una camicia bianca. Una sorta di smoking, ma da donne. Prese solo giacca e pantaloni, maglia bianca sotto e un paio di scarpe comode nere, senza tacco.
Simile a questo, tranne le scarpe
Era semplice ma allo specchio le piaceva. << Così sia allora >> sussurrò fra se e se soddisfatta, sperando che sarebbe piaciuto anche a Zara.
Si sistemò i capelli, fece un ultimo controllo e si apprestò a scendere.
<< Identica >> << Cosa? >> << Tua madre adora quell'abito, ma non lo mette da una vita >> << avevi nostalgia di rivederlo? vabbe adesso scendo, forse farò tardi. >> << usa le protezioni! >> << donna! >> urlò prima di scendere, stranamente col padre aveva un rapporto abbastanza buono, come un amico.
Invece della moto prese l'auto, una golf grigia metallizzata decisamente più sobria della moto. Cambiò perché quest'ultima serviva al padre.
Era quasi dieci minuti in ritardo quando finalmente bussò alla casa di Zara, il traffico di solito non la fermava, ma era difficile sgusciare tra le auto con un auto.