Periferia, ai confini di Tokyo

Zara

Dopo aver dato la sua risposta a Hilda, Zara non ebbe tempo di aggiungere altro che le due erano già risalite in macchina ed erano filate da tutt'altra parte, per essere più precisi su una sorta di promontorio collinare da cui si poteva vedere tutta Tokyo... uno spettacolo mozzafiato, certo, ma mai quanto il vedere Hilda appoggiata sul muretto e coi capelli al vento.

Devo proprio dirlo, mi sono davvero divertita... e questo posto non è affatto male commentò poi la russa, per poi ascoltare la rossa e le sue parole un po' tentennanti malgrado lo sguardo deciso che le stava rivolgendo Una cosa? Che genere di cosa? domandò subito dopo avvicinandosi a lei in modo da avere gli occhi di lei riflessi nei suoi Coraggio, Hilda cara... a me puoi dire ogni cosa... e non preoccuparti se sembrerà un qualcosa di banale o altro... io ti perdonerò comunque... te l'ho anche promesso, no?

Hilda

il cuore le batté al massimo, gli occhi di Zara così vicini erano bellissimi, così tanto che distolse lo sguardo imbarazzata. << No... non devi perdonarmi, credo. >>bisbiglio a bassa voce, per poi farsi coraggio e guardarla negli occhi. << Io... io... io... >> non riusciva proprio a continuare, rimanendo impietrita davanti li viso di Zara per diversi istanti. Strinse i pugni lungo i fianchi, chiuse gli occhi e si buttò << Io ti amo! >> disse con voce forse fin troppo alta, ma quelle tre parole furono troppo difficili da controllare e, come un diga caduta, continuò << lo so che dissi che non ero quella giusta che non sentivo nulla e tutto le altre... brutte cose che ho detto, mi sbagliavo! >> mente cuore e bocca divennero un tutt'uno, dando voce ad ogni pensiero e sentimento che in quel momento sentiva << In realtà l'avevo capito subito che eri speciale, diversa. Come un'idiota mi sono convinta di volere solo il tuo corpo, che non provavo altro che desiderio. Invece, io... io ti amo, ne sono sicura. Voglio stare con te, parlarti, accarezzarti, guardarti, portarti in giro... >> scese con la mano fino a quella di Zara, stringendola delicatamente. Un leggero tremore prese il suo copro, il braccio le faceva male, ma persino quel dolore era trasformato da tutte le emozioni che sentiva, era una sorta di dolce agonia.
Portò la mano di Zara fino al suo viso, poggiandoci sul dorso la guancia e chiudendo gli occhi. << io voglio fare l'amore con te,... Sono una patetica ragazza che ha cercato troppe volte il sesso >> continuò sussurrando << per riconoscere che insieme a te era e sarà sempre amore, vero amore...almeno per me. Io ti amo >> ogni volta che lo ripeteva sentiva quel sentimento diventare più forte << e tu? >> ma era tanto forte quanto fragile, una piccola rosa fra le mani di Zara.

Zara

Ascoltò attentamente ciò che Hilda aveva da dirle, e poi, nonostante una breve premessa, si sentì in un primo momento spiazzata dal "ti amo" improvviso di lei... prima ancora che potesse dire qualcosa però Hilda continuò a ruota libera per qualche minuto buono, rivelando quanto si era sbagliata rispetto al giorno prima e di quanto in realtà Hilda stessa non volesse ammettere ciò che le stava accadendo.

Quando poi la rossa le prese la mano e gliela fece appoggiare sulla guancia, Zara la lasciò fare, e rimase ad ascoltare il resto della sua confessione, alla fine della quale la russa si limitò a sorridere e dirle, mentre le accarezzava la guancia con il pollice Io? Io cosa posso dire... forse mi riderai in faccia se ti dicessi che dopo averti vista ho avuto il colpo di fulmine e l'amore a prima vista... ma è la pura verità

Fece una breve pausa, durante la quale la prese a sé e la strinse in un tenero abbraccio, appoggiando la testa di lei sulla sua spalla, e poi riprese a parlare dicendo Ma sappi solo questo... anch'io ti amo, anch'io ti voglio... e anch'io voglio fare tantissime cose con te... ridere, piangere, scherzare, cucinare per te, cucire per te tanti coniglietti... e soprattutto... fare l'amore con te...

Dopo aver detto ciò, avvicinò le labbra vicino a quelle della rossa e, proprio mentre stringeva ancora di più l'abbraccio, donarle il bacio più passionale che poteva, godendosi il suo sapore fino in fondo, come se fosse la cosa più preziosa del Creato...

Concluso il baciò, separò le labbra da lei e le sussurrò, con tono piuttosto malizioso Pensa che coincidenza, però... il premio che ti ho promesso... è proprio il mio amore... ma anche se fa atmosfera, non posso certo donartelo qui, sai?

Edited by Franky - 12 - 30/11/2015, 19:29

Hilda

Zara la strinse a se, fra le sue braccia, per poi baciarla. Sentiva uno strano colare dentro se, era piacevole, l'ansia che aveva nel confessarle i suoi sentimenti lasciò il posto ad un dolce senso di rilassamento e felicità. Sorrise alle sue parole, infondo chiunque avrebbe capito che era quello il premio tanto desiderato ma solo ora che l'aveva sentito ne era certa. << eppure riesco già a sentirlo >> sussurrò, abbracciandola e poggiando di nuovo la testa al suo petto. Come la mattina nella vasca, anche in quel momento fra le braccia di Zara si sentiva indifesa, debole, una fanciulla da proteggere. Starle così vicina, essere abbracciata da lei le faceva dimenticare tutto il resto, forse Zara era così speciale perché riusciva ad abbandonarsi fra le sue braccia, ad essere la fragile ragazza che è e non ciò che invece mostra.
<< Quando... quando vuoi possiamo tornare allo chalet >> nonostante le sue parole però rimase ancora stretta al suo tepido e morbido corpo, imbarazzata ma con un espressione felice negli occhi e sulle labbra.

Zara

Lasciò che Hilda potesse rimanere abbracciata a lei ancora un po', e non perdendo tempo la accarezzò il meglio che poteva, canticchiando anche qualcosina nella sua lingua madre.

Una volta concluso tutto e intuito che la rossa si sentisse meglio, la riportò in macchina e la adagiò sul sedile del passeggero Spero non ti dispiaccia se guido io le disse prima di darle un altro bacio sulle labbra e mettere in moto, ripercorrendo la strada all'indietro e ritornando dritta dritta verso lo chalet, dove Han e i suoi stavano ancora festeggiando.

Vedrai, ti farò stare benissimo

Parcheggiato il mezzo e fatta scendere Hilda, la russa si mosse con lei in tutta scioltezza per raggiungere l'entrata, e una volta davanti alla reception si limitò a chiedere una camera per due, e ottenuta la chiave si recò subito lì, chiudendo la porta non appena varcata la soglia.

Accidenti... non speravo di dirlo, ma... che lunga giornata, eh? disse mentre si sedeva un attimo per scendere con cura dai suoi tacchi alti Ma sono comunque contenta di averla passata insieme a te... sei di ottima compagnia, guidi da urlo, hai amici fantastici... mi piaci ancor più di prima, insomma

Edited by Franky - 12 - 30/11/2015, 19:30

Hilda

Non oppose resistenza a farsi condurre da Zara, avrebbe potuto farle ciò che voleva non avrebbe detto una singola parola. Tornate allo chalet diede solo un occhiata di sfuggita ad Han che saggiamente prese Rina prima che venisse a disturbare come al solito.
Rimase ferma appoggiata alla porta della camera, osservando Zara togliersi i tacchi. Prese un profondo respiro, per poi scuotere leggermente la testa. << Lunga? Ho passato notti in bianco sentendomi meno sfinita. >> Prima di togliersi qualsiasi cosa si lasciò cadere sul letto a due piazze, dalla parte opposta a dove era seduta Zara. Rudemente si sfilò le scarpe senza slacciarle e chiuse qualche istante gli occhi. per poi voltarsi verso la russa, osservandone la schiena e gli splendidi capelli corvini. << Adesso... siamo... si insomma... >> sentì le gote arrossarsi << fidanzate? >> si rese conto che era una domanda stupida, ma era un inguaribile insicura, era parte di lei.

Zara

Beh, considerando che pochi minuti fa ti sei dichiarata in una maniera a mio parere molto "dolce"...sì, direi proprio di sì si limitò a rispondere Zara prima di levarsi i guanti e il boa e infine sdraiarsi anche lei su quel comodo letto, raggiungendo la rossa e sorridendole con dolcezza.

Allora... chi vuoi che... inizi per prima? Mi spoglio io, ti spogli tu... oppure lo facciamo insieme? le domandò subito dopo prima di avvicinarsi a lei e tirarla a sé per un paio di baci a fior di labbra e qualche carezza Se vuoi posso darti qualche vantaggio dato che tu sei sicuramente più vestita di me, che ho solo questo abito e gli slip addosso... altrimenti non importa... aggiunse prima di darla altri baci, questa volta più passionali, e liberarla subito della giacca, che lanciò via da qualche parte prima di insediare entrambe le mani sotto la maglia di lei e palparle i seni.

Sono a tua completa disposizione, mia Hilda... chiedi e ti sarà dato

Hilda

Prima piano, poi con un po' più di audacia Zara cominciò ad accarezzarla e baciarla. Si lasciò alle sue coccole e per un attimo uno sguardo tenero e indifeso trasparì sul suo volto arrossito mentre le mani calde che la toccavano arrivarono ai suoi seni << sii gentile... >>mormorò , arrossendo ancora di più << infondo è la nostra prima notte insieme >> non sapeva nemmeno lei che cosa volesse, se dar retta al suo desiderio già pressante o al suo cuore voglioso degli abbracci, delle carezze dei baci che non ha mai avuto. Stupidamente non capiva ancora che erano lo stesso bisogno, sia per l'anima che per il corpo.
Avvicinò le labbra alle sue, poggiandole dolcemente << fammi tua... voglio sentirmi ancora di più la tua ragazza >> sussurrò con voce tremante d'imbarazzo, amore e desiderio. Non desiderava altro se non abbandonarsi a lei, essere spogliata, abbracciata, baciata, accarezzata, amata da lei, desiderava, in una brama forse egoista, di sentire il suo amore, di provarne sempre di più, di averne sempre di più.
Non aveva mai desiderato così tanto essere desiderata da chi, ormai, ama con tutta se stessa.

Zara

Dopo aver sentito le tenere richieste da parte della rossa, Zara continuò il suo da fare, e di conseguenza riprese a baciarla e a palparla, limitandosi ad accarezzare entrambi i seni ancora da scoprire.

Sarà fatto... mia dolce Hilda le sussurrò teneramente prima di alzarla quel tanto che basta per sollevarle la maglia e toglierla del tutto Ecco fatto... questa la togliamo... disse beandosi un po' di ciò che aveva davanti, per poi fiondarsi su quei seni generosi e alternare baci e piccoli morsi.

Non sentendosi ancora soddisfatta, decise di toglierle anche i pantaloni, facendoli scivolare con facilità dalle sue gambe. Fatto questo, decise anche di "pareggiare" un pochino i conti e, con due semplici mosse, si liberò del suo abito da sera e si mostrò in tutto il suo splendore russo, seppur con addosso ancora gli slip.

Ti piace ciò che vedi, tesoro? Mi auguro di sì, perché questo sarà l'unico corpo che vedrai per un bel pezzo... le disse con ancora più malizia prima di sdraiarsi e iniziare a strusciarsi sopra di lei Ma non credere che sia finita qui... ho appena iniziato aggiunse per poi sfregare già la sua intimità sopra quella della rossa e subito dopo iniziare a baciarla con la lingua, senza alcuna fretta e godendosi il gusto delle labbra di lei...

Edited by Franky - 12 - 21/11/2015, 01:31

Hilda

Non appena sentì il corpo di Zara sul suo una piacevole sensazione cominciò a irradiarsi dentro di lei, un calore piacevole che calmo ma costante diventava sempre più bollente. Ricambiò finalmente il bacio di Zara, cingendole la schiena per sentire anche con le mani la sua pelle e i suoi capelli. Un formicolio arrivò dal addome, che subito divenne una sensazione di piacere e desiderio, sensazione che prese il controllo delle mani portandole a sfilare gli slip e scoprire la sua umida intimità. << non mi sono mai sentita così... con nessuno >> sussurrò vicino alle sue labbra. << così poco e già non resisto più >> la voce era sommessa e sedotta, un lussurioso lamento. Il cuore innamorato rendeva tutto il corpo sensibile, amplificando il piacere che ogni tocco e contatto con Zara le dava. << toccami di più... voglio sentirti di più... >>

Zara

Lascia fare a me e mi sentirai fin troppo bene sussurrò la russa una volta notato che Hilda aveva già incominciato a reagire e, manco a dirlo, già non vedeva l'ora di volere molto di più.

Non perdendo tempo, allora, la russa ne approfittò tra un bacio e l'altro per finire di spogliare sia se stessa che la compagna, in modo che entrambe potessero mostrare i loro corpi senza più niente addosso...

E ora, amore mio... si comincia a fare sul serio... disse subito dopo scendendo con le labbra verso la sua femminilità e iniziare a baciarla lascivamente mentre le teneva ferma le gambe con entrambe le braccia.

Dopo un po' la russa decise di cambiare, e pensò invece di leccare l'antro del suo piacere, di tanto in tanto indugiando anche sul clitoride di lei a suon di baci e piccoli morsi.

Hilda

Non appena Zara scese fra le sue gambe i gemiti di piacere nacquero naturali, non troppo acuti ma sempre più intensi e femminili. Il misto di imbarazzo e piacere con un pizzico di dolore dai morsetti le dava tanto godimento da essere quasi perverso, le piaceva immensamente. << non.. mordermi lì... >> disse supplicante ma visibilmente eccitata e lasciva <<per colpa tua... sono così sensibile... e bagnata >>
Con le mani sollevò il viso di Zara << usa le tue dita.... e lasciati baciare... > di rado aveva fato richieste "specifiche" ma desiderava stringerla a se mentre il piacere scorreva sempre più dentro di lei. Voleva sentire il suo sapore mentre si lasciava andare nella lussuria.

Zara

Continuò con il suo "lavoretto" per un po', ma ad un certo punto la rossa la interruppe e le sollevò il viso con le mani, chiedendole un determinato favore.

Se è questo ciò che desideri... consideralo già fatto... le disse mentre avvicinava il viso a quello di Hilda e iniziava a baciarla con più passione di prima, mentre come da accordo decise di usare le dita, infiltrando prima l'indice e poi il medio dentro di lei, per poi compiere una lenta ma costante azione dentro-fuori nel "torturare" con dolcezza la sua femminilità.

Ehi, Hilda... la sai l'ultima novità? Ti amo tanto le sussurrò in un misto di lussuria e tenerezza E so già che saresti adorabile se la sottoscritta decidesse di vestirti da coniglietta... o anche solo da leprotta, vista la tua personalità così... vivace aggiunse prima di darle un'altra dose di baci.

O in alternativa, una volta potremmo farlo da principessa e capo della guardia... posso anche cucire gli abiti, sai?

Edited by Franky - 12 - 23/11/2015, 23:02

Hilda

Ogni volta che la baciava sembrava la prima volta, e quando piano sentì finalmente Zara dentro di lei il piacere aumentò ancora, senza essere ancora troppo. Andava piano, lasciandole godere il momento desiderosa di abbandonarsi a quella dolce ed elettrizzante sensazione.
Le sue parole la colsero di sorpresa, distraendola per un attimo dal proprio corpo, al ti amo l'imbarazzo si fece ancora spazio sul suo volto, portandosi dietro una strana sensazione di piacere e gioia.
Sorrise, col viso rosso d'imbarazzo, in quel momento poteva chiederle qualsiasi cosa, avrebbe detto si a tutto. <<se è per te... va bene... >> disse col respiro leggermente marcato dal piacere per poi baciarla teneramente << voglio essere ciò che più ti piace >>

Zara

Non appena sentì le risposte della rossa, Zara sorrise teneramente, e tra un bacio e l'altro aumentò leggermente il ritmo delle dita dentro di lei, ritardando ancora un po' il piacere... voleva che si sentisse a proprio agio, ma non voleva ancora darle tregua.

Bene, allora... le sussurrò mentre la mano libera palpava alternativamente i seni di Hilda e ne stuzzicava i capezzoli Ora che siamo d'accordo, lascia che la tua principessa ti regali ciò che più desideri... aggiunse aumentando ancora un po' il ritmo dentro la sua femminilità

Lasciati andare... sfogati... liberati di tutte le tue inibizioni... fallo per la tua principessa...