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| Hilda
Ancora doveva passare il sentore del piacere che le parole e il movimento di Zara la sorpresero, capovolgendo le posizioni. << Certo che me la sento >> disse sicura, l'orgoglio della vecchia Hilda era un tizzone ardente, bastava punzecchiarlo un po' per tornare ad accendersi e bruciare. Ormai ne era cosciente, in soli due giorni era cambiata, non l'aveva fatto in anni, sono bastati due giorni... e una persona. Quella giusta. Con dolcezza tornò a baciarla, sorrise sulle sua labbra per poi scendere al collo e morderla leggermente. La piccola zona di pelle divenne rosata e, come a chiedere perdono, la baciò poggiandovi le labbra umide e succhiando, lasciando il più classico dei marchi d'amore. Con la bocca scese ancora, arrivando ai seni e ai capezzoli di Zara, cingendo il destro fra le labbra. Tenera ma decisa cominciò a giocarci con la lingua, per poi succhiarlo affamata e bramosa dei gemiti della russa. Ogni parte del copro di Zara che assaggiava aveva un sapore diverso, ma ugualmente familiare e quasi afrodisiaco.
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