Rei
Se era stata felice nel vedere il buon rapporto che Nanny aveva cominciato ad instaurare con la sua compagna, quello stesso sentimento era stato oscurato dalla presenza di Marianne. Messa alle strette e sulla difensiva, al sentire che lei era arrivata, i diversi invitati uscirono dalle sale dove stavano aspettando con impazienza che la festa cominciasse. Sentì a malapena il contatto delle dita di Rebecca sulla schiena, ma le sue parole, quelle le sentì bene, era vero, aveva lei, ma quella donna era pericolosa. Quella situazione nun sfuggì agli altri invitati che rimasero ad osservare in silenzio e assecondò i movimenti di Rebecca, girandosi verso di lei, lasciandosi mettere la giacca e cercò il suo sguardo, con dentro un unico sentimento. Amore, che si mescolava alla gratitudine,e quando la videro stringere la mano di Rebecca e anche i segni che aveva addosso, un brusio si alzò nella stanza e Marianne non perse tempo e le strinse la mano di rimando con un sorrisetto divertito sulle labbra.
~Marianne,vedo che hai...~ Ma Rei non le diede tempo di rispondere che già lasciò la mano di Rebecca e le cinse il fianco attirandola a se.
~Amici, questa sera festeggiamo la buona riuscita dell'ultima pellicola....ma c'è...una novità. Tutti voi sapete che non sono mai stata negli ultimi tempi, una donna monogama, ma arriva il tempo anche per me, di mettermi da parte e dedicarmi solo a colei...che amo con tutta me stessa.~ Risate qua e la si erano sparse quando aveva parlato delle sue ultime esperienze "amorose", ma successivamente, quando aveva preso tra le proprie le mani di Rebecca e le aveva baciate, la sala si riempì di un applauso accorato, almeno a specie dal parter maschile che così era più tranquillo riguardo alle loro mogli e prese la compagna e le fece cenno di seguirla in una zona dove nessuno le avrebbe disturbate mentre la festa era ormai cominciata. La saletta privata era ben decorata e Rei si sedette sul divanetto, lasciando che un lungo respiro di sollievo, ne uscisse fuori. Quando anche l'altra si sedette, si appoggiò alla sua spalla, volgendo poi il viso verso il suo collo che baciò con delicatezza e tenerezza.
~Grazie, signorina tutta lentiggini.~ Chiuse gli occhi per un attimo ma un passo, ben conosciuto, alle loro spalle la fece girare, era ancora lei, seguita da altre ragazze, cosa diamine voleva fare?
~Rebecca, tra poco ci sarà un ballo. Si chiama "change la dame". Non voglio ci sia astio tra me e Saint o tra me e te, vuoi?~ Infida, orribile donna. Stava approfittando della folla per creare scandalo, un brutto circolo mediatico che avrebbe travolto Rebecca, e lei non avrebbe potuto farci nulla. Sapeva che era forte, ecco perché la compagna le era così cara oltre alle sue altre qualità, nè voleva tenerla in una campana di vetro, ma se poteva, doveva proteggerla. Le circondò le spalle con il braccio e lo stesso fece con la sua vita, sussurrando qualcosa a lei sola.
~Non mi fa piacere, ma ti prego, seguila, ti spiegherò più tardi.~ Si alzò, con viso sereno, o meglio freddo e si avvicino a quella che sarebbe stata la compagna di ballo per quella sera. Marianne dal suo canto, si avvicinò a Rebecca e le baciò il dorso della mano, invitandola a ballare e quando le due le passarono davanti, l'angelo prese dal polso delicatamente Rebecca e se la buttò addosso, così fece incontrare le loro labbra, mettendo in imbarazzo chi vedeva es infastidendo quella serpe, il modo di Rei per ribadirle di non allungare le mani sulla compagna.
~Se proprio devi rubarmela, deve avere il mio sapore.~ Posò la fronte su quella dell'altra e poi si staccò, guardandola intensamente come a dirle di fare attenzione. Il ballo cominciò ma Rei lo interruppe quasi subito per osservare come un falco la propria preda e purtroppo sentire. Marianne infatti, portò Rebecca al centro sala e cominciò a ballare, stringendola a se, con il chiaro intento di provocarla e farla cedere.
~Scommetto che ti ha dato un nomignolo, e che ti ha fatto salire sulla moto e che non ti ha ancora portata a letto. Ops, sembra abbia fatto centro. Non temere, lo farà più tardi, e poi ti scaricherà come un vestito usato. Anche a me chiese il succhiotto sai? Sa essere molto persuasiva.Mi dispiace solo che il tuo fiore venga usato da lei, non ti sa apprezzare e sarai una delle tante.~ Marianne aveva mentito sulla parte del succhiotto ma sapeva mentire benissimo ed intanto nel resto della serata, la trattenne a se senza possibilità che Rebecca potesse sfuggirle. Rei fu costretta a sorbirsi la scena, chiacchierate noiose fino a quando la serata non arrivò alla fine, quasi appunto. Tutti rimasero interdetti quando Marianne, che le aveva parlato di quello che avrebbe fatto Rei per portarla a letto e poi gettarla via, non baciò Rebecca. E anche Rei rimase in silenzio, con lo sguardo sconvolto, era stata capace anche di quello? E se Rebecca avesse incontrato gli occhi di Rei, vi avrebbe visto la rabbia e Nanny, la buona e puntuale governante, fece quello che andava fatto. Prima che potesse scapparle, Rei la bloccò prendendola dal polso in uno sguardo che diceva tutto è non diceva nulla. Semplicemente la tirò a se e intrecciò la propria mano a quella dell'altra mentre le fece poggiare la sinistra sulla propria spalla.
~Lasciati guidare da me.~ Nessuno si aspettava una reazione del genere, ma lei l'amava ed era sicura che non l'avrebbe tradita e cosa c'era di meglio se non un tango per ribadire che era solo sua e che lei era di Rebecca? A ritmo di nota sempre più incalzanti e passionali Rei la condusse in quel ballo, tenendola stretta a se, guidandola, facendola girare su se stessa per sfiorare il collo e il ventre della ragazza, farla girare ancora per condurla a spallarsi e tornare poi verso di lei è infine a cingerla con la gamba lungo il proprio lato sinistro. Quando la musica fini, Rei aveva il fiatone e vide con la coda dell'occhio che Marianne abbandonava la sala inviperita e si staccò da Rebecca.
~La festa è conclusa.~ E mentre gli ospiti abbandonavano la sala, Rei non si avvicinò a Rebecca, ne aveva paura. Non voleva toccarla, sapeva quello che Marianne le aveva detto e non voleva farle pensare che era una tra le tante così corse verso i piani superiori, nella propria stanza e fu Nanny a bloccare Rebecca dal seguirla.
~Io e te dobbiamo parlare ragazza mia, per ora...è meglio lasciarla sola. Seguimi in cucina, vuoi? La mano rugosa ma morbida prese quella della giovane e aspettò la sua risposta.