Lightning
Una bella giornata, una come tante altre, una in cui la musica della vita calzava contro quella più cruda di suoni di spade intrecciate o spari ai poligoni di tiro. Festa nel regno, festa per un altro anno del regno illuminato del sovrano, nonostante arrivino notizie poco rassicuranti dalle altre nazioni, Regulus e i suoi abitanti si crogiolano nella calma attuale che regna la così dire nelle strade decorate a festa. Bandierine, decorazioni, venditori del momento, ogni cosa creava un perfetto caos, un'armonia strana e vivace che metteva allegria. Lightning quella mattina ci aveva messo relativamente poco ad essere pronta, con l'uniforme da comandante in capo della guardia reale, la mostrine lucide e curate, il tessuto pulito e immacolato. Il corpo tonico e asciutto era dunque coperto da una divisa dal taglio maschile che però metteva in risalto le forme di donna, ed era di un blu intenso, con mostrine e cordoni dorati. Gli stivali neri si stringevano perfettamente sulla caviglia, e guanti rigorosamente bianchi terminavano il tutto. La ragazza, ormai ventiseienne, si legò in vita la cintura dove venne appesa la sciabola da cerimonia ed infine, era pronta. Uscì in fretta dalla propria stanza per raggiungere il cortile e montare a cavallo passando così in rassegna i propri uomini, con ferma decisione. Il brusio della folla antistante i cancelli del palazzo e disposta sui due lati della strada divenne quasi insopportabile, specie quando Lightning entrò in scena, dopotutto era la loro principessa e un esempio di determinazione e coraggio oltre che fedeltà filiale. Con scioltezza montò a cavallo e lo fece trottare fino a raggiungere i propri uomini, un nutrito gruppo di altri cavalieri in alta uniforme.
~Non voglio problemi oggi. Trattenete i cavalli, non rompete le righe e tenere a bada la folla. Sapete cosa vi aspetta se non rispettate gli ordini.~ Il cavallo nero, un bel frisone di quattro anni, scalpitò come se potesse sentire la responsabilità e l'importanza del giorno o probabilmente era solo nervoso e fece perno sulle redini per tenerlo a bada e farlo indietreggiare di quattro passi. Fece svoltare il cavallo per portarsi vicino alle stalle dove stavano preparando la carrozza, e sistemando gli ultimi dettagli, e dopo alcuni minuti, ecco il segnale per cominciare a mettersi in posizione, una fanfara che precedette il posizionarsi dei cavalieri davanti e dietro la carrozza. Al galoppo percorse avanti e indietro due volte il corteo, sia da un lato che dall'altro.
~Mantenete le posizioni uomini e fate il vostro dovere.~ Dopo aver raggiunto la fine dell'ultima colonna, i cancelli alti del palazzo si aprirono e il corteo cominciò a muoversi, fermò il cavallo qualche istante, le piaceva vederlo ogni anno seppur da quella posizione. Non appena il terzo uomo fu fuori dalla porta, il cavallo si mosse ancora, girando prima su se stesso ad un movimento deciso di lei e poi si diresse a fianco della carrozza dove c'era suo padre che la guardava con un sorriso enigmatico sotto la folta e curata barba bionda.
~Non sarai stata troppo ferrea con i tuoi uomini figlia mia?~ Una frase di rito che si ripetevano ormai da tanti anni, e col sorriso, Lightning, coperta dal corteo, si chinò sul lato sinistro e diede un bacio sulla guancia al padre, gli voleva molto bene, ma, rimise indosso i panni del militare.
~Mai padre, mai.~ Detto questo, raggiunse la testa del corteo, che cominciò ad attraversare le vie principali della città, con una maschera ferrea e serena, del militare e del comandante che sperava tutto si svolgesse per il meglio.