Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Posts written by Tarja

CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 16:06     The 100 - Musica, Libri, Cinema e Tv
Siamo tutte una grande famiglia di stalker in ogni caso <3
CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 13:01     +1The 100 - Musica, Libri, Cinema e Tv
CITAZIONE (|_Tatus_| @ 28/4/2016, 13:53) 
CITAZIONE (Tarja @ 28/4/2016, 13:51) 
Il pubblico lgbt è in rivolta, effettivamente :ommmg:

Eh ma cavolo, mai una gioia... non hanno tutti i torti

:ahse: L'hai detto sorella
CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 12:51     The 100 - Musica, Libri, Cinema e Tv
Il pubblico lgbt è in rivolta, effettivamente :ommmg:
CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 12:43     The 100 - Musica, Libri, Cinema e Tv
Sì, ma non volevo fare spoiler. Piango in silenzio nel mio dolore.
CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 10:49     The 100 - Musica, Libri, Cinema e Tv
Scoperto da poco l'ho inizialmente guardato solo perchè un'amica mi aveva consigliato di superare la metà della prima serie. Effettivamente all'inizio ero scettica ma andando avanti migliora molto, sia la trama che l'evoluzione dei personaggi. Octavia fantastica nel suo cambiamento.
Ma cosa più importante: Vogliamo parlare dell'incommensurabile gnocchezza di Alycia Debnam-Carey? Vogliamo? Per favore. Io, quando è apparsa la prima volta sul trono, ho avuto uno svenimento e un principio di ictus.
CAT_IMG Posted: 15/11/2015, 12:07     Pronto Soccorso - Città
Non preoccuparti, fin da subito era chiaro che il nostro amore sarebbe stato lento e frastagliato dalle difficoltà :asd:


Ahlen


Rimase a guardare Sher incuriosita dalla sua reazione, temendo per un attimo che la ragazza fosse tornata alla fase di ostinato mutismo. Sgranò leggermente gli occhi quando invece comprese che l'altra non aveva ancora risposto non perchè non volesse dar voce ai suoi pensieri ma perchè quei pensieri ancora non erano chiaramente formati.
L'indecisione di Sheherazade la stupì non poco, dato che, in quelle poche ore di conoscenza, l'unica cosa che l'altra aveva avuto premura di precisare era state le sue decisioni irremovibili e la sua volontà ferrea.
Lasciò che giungesse ad una decisione con calma, addolcendo l'espressione mentre la guardava, grata del fatto che anche lei fosse umana nel più limpido senso del termine.
Si abbracciò i gomiti guardandosi per un momento gli avambracci finchè non sentì l'altra iniziare a parlare. Piegò la testa leggermente di lato quando faticò a seguire il discorso dell'altra, non sicura di dove la giovane volesse andare a parare.
Stava per chiedere delucidazioni quando Sher parlò di nuovo, lasciandola con le parole a mezz'aria e spiegandosi senza bisogno di richieste da parte sua.
Si immobilizzò alla frase dell'altra, il volto che tornava alla temperatura di un altoforno e l'immediata ondata di rimproveri verso se stessa che accolse l'imbarazzo.
I-io.. ecco Rimase a boccheggiare mentre Sher si avvicinava a lei, le mani si aggrapparono ai gomiti nel tentativo di trovare un appiglio per rimanere lì, ferma, ancorata a qualsiasi cosa, mentre il respiro caldo e lento di Sher iniziava a solleticarle la pelle del collo. Deglutì a fatica, la sensazione di ingoiare della ghiaia le grattò la gola.
L'unica cosa che riusciva a sentire in quel momento era il profumo di Sher, quella dolce fragranza di non sapeva cosa divenne il suo unico pensiero, spegnendo qualsiasi processo neuronale.
Non... in che senso?
Idiota. Era un'idiota.
Che accidenti di domanda era? Beh non che la dichiarazione di Sher fosse molto chiara, però un po' di iniziativa per Dio. Dov'era finita la donna fatale che era in lei? Doveva essere rimasta alla sauna delle terme, quella stronza.
CAT_IMG Posted: 31/8/2015, 17:21     Pronto Soccorso - Città
Ahlen

Sentì Sher rilassarsi tra le sue braccia e man mano che la giovane allentava la stretta sentiva il respiro tornarle normale. Più o meno.
Quando She finalmente si staccò sollevò gli occhi per guardarla, scorgendo solo per una frazione di secondo le guance colorate da un'adorabile sfumatura rosso fuoco che le fece venire da ridere.
Probabilmente perchè non si era resa conto che lei stessa era nelle medesime condizioni, tranne per il fatto che, se da un lato le guance non erano più colorite, dall'altro la punta delle orecchie avevano raggiunto la temperatura di un altoforno a pieno regime.
L'altra abbassò lo sguardo, chinando leggermente il capo e si scusò, come al solito giungendo a conclusioni che erano totalmente sbagliate ma che per Sher erano l'assoluta e candida verità
No! Voglio dire... non preoccuparti non hai fatto nulla di male. Cristo Ahlen un po' di contegno... no? Si sentì una 13enne per un minuto buono, mentre la dottoressa sgattaiolava fuori dalla stanza lasciandole sole, come se fossero state le due vittime estratte per il gioco della bottiglia e gli amici le avessero chiuse dentro una camera.
Distolse lo sguardo, mordicchiandosi il lato del labbro inferiore, gesto dettato dal leggero disagio che stava provando e che nelle ultime ore aveva ripetuto all'incirca 194 volte, arrotondando per difetto.
Allora... visto che stai bene vuoi che ti riaccompagni alle terme.. Era la prima cosa che le era saltata in mente e in quel momento pensò che pur di spezzare il silenzio che stava raggiungendo le dimensioni di un elefante, metaforicamente parlando, avrebbe detto qualsiasi cosa. Anche che non c'erano pi le mezze stagioni.
CAT_IMG Posted: 24/7/2015, 16:47     Pronto Soccorso - Città
Ahlen

Non potè trattenersi dall' imitare il luminoso sorriso che l'altra le regalò e sentì la pelle della mano bruciare dove Sher la stava toccando.
Signore onnipotente quella donna.
E lei manco era religiosa.
Seguì lo sguardo di She quando la ragazza spostò gli occhi dal suo volto e ritrasse la mano dalla sua spalla, scorgendo con la coda dell'occhio il movimento della dottoressa. Immaginava che volesse parlare con Sheherazade visto ciò che si era scoperto della ragazza e lei stessa doveva ammettere di essere schiava di una curiosità pressante sul perchè le ossa della giovane fossero tanto devastate.
Quanto dovevano essere state dolorose quelle ferite? Ebbe un leggero brivido lungo la colonna vertebrale al pensiero di provare anche solo una di quelle fratture. Lei che era sempre così attenta a se stessa, a stare bene, ad essere bella... Guardò di nuovo Sheherazade mentre si scostava, vedendo che si stava rivolgendo alla dottoressa e scosse leggermente la testa.
Quel corpo sembrava così integro, in un senso che superava ampiamente l'aspetto esteriore, che era insopportabile pensare a quanto fosse danneggiato sotto la pelle. Sheherazade era una perla chiusa in un'ostrica, caratterialmente parlando, ma quella perla era la più resistente che Ahlen avesse mai visto.
La ragazza sapeva perfettamente cos'era, chi era, qual era il ruolo che voleva avere nel mondo. Quante prove l'avevano portata ad una così ferrea realizzazione di se stessa? E lei? Lei cosa sapeva di se stessa? Nulla. La sua vita era stata solo un armadio pieno di cose costose e belle che riempivano le sue giornate vuote.
Aveva studiato, aveva viaggiato, aveva lavorato... eppure niente le aveva dato una ragione per vivere a parte un amore così sconfinato verso se stessa che si traduceva in un'autostima sconfinante nella sbruffonaggine.
Sentì un moto di ammirazione verso la ragazza invaderla come una carezza e si accorse che stava sorridendo al vuoto mentre la dottoressa parlava.
Si ricompose al suono della voce di Sher e si focalizzò su ciò che stava dicendo la ragazza e alla sua spiegazione le venne da ridere. Si trattenne sapendo che Sher avrebbe ritenuto quanto meno offensiva la cosa, con tutta la ragione del mondo.
Eppure sembrava così irreale quello che stava dicendo che Ahlen dovette sforzarsi di considerare le sue parole come una realtà nel suo passato e non come una storia scritta su un libro fantasy.
I quattro gioielli... addestramento... Oh Cristo... Se si fosse dovuta immaginare una vita totalmente opposta alla sua probabilmente non sarebbe riuscita ad immaginare nemmeno lontanamente qualcosa di così... pittoresco.
Era rimasta immobile di fianco a Sheherazade, guardandola con gli occhi talmente spalancati che iniziò a sentirli doloranti per il forzato e prolungato contatto con l'aria, l'angolo di un labbro stretto fra i denti in un tentativo sia di fermare la risata nervosa che le era salita alle labbra, sia di assicurarsi di non essere immersa in una sorta di sogno ad occhi aperti.
Ebbe a malapena il tempo di considerare le parole della dottoressa che si trovò sovrastata da Sher, un breve singulto di sorpresa lasciò le sue labbra.
La ragazza era leggermente più alta di lei e il corpo, benchè magro, era decisamente più forte del suo. Il tutto, unito allo slancio dettato dalla felicità, le fece perdere l'equilibrio e, portando istintivamente le mani all'indietro, si aggrappò al muro, ringraziando mentalmente qualsiasi cosa di averlo avuto alle sue spalle.
Si ritrovò il naso circondato dai capelli e dal profumo di Sheherazade e, per un attimo, non seppe cosa fare, quando l'odore di.. di buono dell'altra divenne padrone di qualsiasi suo pensiero.
Le ci vollero pochi secondi per ricomporsi e, sempre tenendosi al muro con una mano, circondò la vita sottile di Sher con l'altra, accarezzandola con due brevi movimenti della mano
Io.. cioè.. è una fantastica notizia! Sentì la voce uscirle alterata e si maledì mentalmente per l'ondata di disagio che la attraverso.
Bella prova McNair.

Edited by Tarja - 25/7/2015, 09:59
CAT_IMG Posted: 16/6/2015, 22:16     Pronto Soccorso - Città
Ahlen


Rimase a guardare atterrita la dottoressa, aspettando che dicesse qualcosa. Sentì il cuore tamburellare nel petto e si chiese il perchè fosse così preoccupata per quella che era poco più che una sconosciuta.
Sher poteva avere qualunque cosa... che fosse incinta? No.. dovevano controllare prima di fare quel tipo di esami giusto? O erano le radiografie? Oh dio ma che accidenti ne sapeva lei.
Tornò alla realtà quando sentì le parole "quindicina" e "fratture" nella stessa frase e si portò una mano alla bocca, prese il piercing che feriva il labbro tra pollice e indice, rigirandoselo nei polpastrelli inumiditi dalla lieve agitazione.
Lo faceva sempre quando era agitata, cosa che sua mamma non aveva mai mancato di definire di poco gusto... ma del resto c'erano poche cose che quella donna non trovasse di poco gusto, quindi tanto valeva...
Fratture..? Non le venne in mente altro da dire, non che ci fosse molto da aggiungere, il medico, lì, non era di certo lei.
Si voltò a guardare il ragazzo quando parlò, le sopracciglia che si mossero l'una verso l'altra mentre si corrucciava, aspettando che il giovane dottore si spiegasse.
Guardò anche lei la tac che venne mostrata nello schermo, notando le numerose fratture nel corpo.
Si prese fra i denti l'angolo del labbro inferiore mentre si chiedeva in cosa si fosse cacciata She per aver subito tutti quei traumi così gravi.
L'avevano maltrattata, picchiata? Era stata la vittima di qualche uomo sadico? Che ne sapevano loro del suo passato? Come poteva la dottoressa essere sicura che quelle fossero fratture dovute allo spot o alle arti marziali? Cioè non che volesse mettere in dubbio la diagnosi di un medico però... se fosse stata picchiata?.
Si voltò quando notò con la coda dell'occhio Sheherazade, appoggiata alla parete di fianco a loro.
Non l'aveva sentita entrare e si chiese quanto della conversazione fosse giunta alle sue orecchie, le si avvicinò e sollevò una mano, fermandosi a mezz'aria per qualche secondo, non sapendo se fosse il caso di toccarla o meno.
Gliela appoggiò su una spalla dopo qualche secondo, una delicata stretta delle dita per richiamare l'attenzione di She Ehi.. come ti senti? Sperò ardentemente che la ragazza le rispondesse... anche se ora che la dottoressa le aveva detto che aveva la sindrome di... va beh quella, la sua sicurezza nelle reazioni di She era totalmente svanita.
CAT_IMG Posted: 31/5/2015, 13:45     Pronto Soccorso - Città
Ahlen

Più si addentravano all'interno dell'ospedale più Ahlen si domandava come fosse finita in quella situazione.
Cioè, davvero, lei poteva avere chiunque e si era lasciata trascinare in quel casino solo per quella ragazza? Assolutamente meravigliosa, certo, qualcosa di mai visto, soprattutto lì in Giappone, senza dubbio, ma per la grazia di Dio scesa in terra McNair, davvero ne vale la pena?
A quanto pare la valeva visto che stava seguendo in silenzio e senza opporsi la dottoressa che le guidò fino alla sala predisposta per le TAC.
Rimase in silenzio mentre Sher veniva portata da una stanza all'altra e mentre aspettavano che la ragazza si cambasse si massaggiò la radice del naso, un lieve sospirò lascio le labbra carnose, che si chiusero poi in un'espressione di disagio e noia.
Che diavolo ci faceva lì? Perchè aveva detto di sì? Quella ragazza era da sola ed era stato un atto di gentilezza però d'altro canto, anche Ahlen era sempre stata da sola e si era sempre arrangiata.
Si diede della stronza mentalmente mentre quei ragionamenti si accavallavano nella sua mente, pensare una cosa del genere era proprio da stronza. Anche se una piccola parte di lei continuava a chiedersi cosa c'entrasse lei con Sher, oltre al fatto di averla conosciuta tre ore prima e di aver dimostrato interesse.
Ma del resto Sheherazade avrebbe probabilmente attirato anche un muro, di questo Ahlen era certa.
Persa nelle sue elucubrazioni registrò solo le ultime parole della dottoressa, le venne quasi da ridere di fronte alla naturalezza con la quale la donna parlava della sindrome di non si sa chi di fronte a lei, come se fosse la persona più ferrata sulla materia della stanza.
Aveva già sentito il nome e sapeva che c'entrava con le relazioni sociali... o era quella roba sul triplo cromosoma x? No, no quelle del cromosoma triplo sono altissime.
Stava per chiedere spiegazioni, la vocina nella sua testa che continuava a chiedersi il perchè di tutto quel casino in una giornata iniziata già male come quella, quando l'assistente le interruppe e Ahlen rimase a labbra spalancate per pochi attimi prima di richiuderle e guardarsi attorno con un lieve disagio, una mano che andò ad avvolgere il gomito dell'altro braccio.
L'improvvisa esclamazione spaventata della dottoressa attirò simultaneamente la sua attenzione e la guardò preoccupata, la donna sembrava agitata e il fatto che un medico perdesse così controllo e professionalità non prometteva nulla di buono.
Cosa c'è? Che è successo? Si affrettò a chiedere spiegazioni, curiosità e una lieve ansia le fecero abbandonare remore e compostezza per un momento.
Rimase a guardare la donna, le sopracciglia aggrottate e gli occhi dilatati leggermente, chiedendosi cosa avrebbe potuto e dovuto fare con Sher di frnte a qualcosa di estremamente grave.
La sindrome di.. quello era già più che sufficiente, non lo era?
CAT_IMG Posted: 8/4/2015, 10:43     Pronto Soccorso - Città
Ahlen

Non ci mise molto a raggiungere l'ospedale, sebbene avesse perso di vista l'ambulanza già fuori dal parcheggio delle terme. Quando giunse nel parcheggio del pronto soccorso vide un gruppetto, Sher fra loro, aspettarla all'entrata e si affrettò a parcheggiare per non far attendere tutti. Immaginava perfettamente che Sheherazade stesse facendo del suo meglio nell'interpretare un mulo recalcitrante finchè lei non fosse stata al suo fianco.
Il perchè di questo suo attaccamento nei suoi confronti non lo sapeva, nè tantomeno lo capiva, ma evidentemente She non traeva beneficio dalla solitudine tanto quanto ne traeva lei. Non che le desse fastidio prolungare il tempo che poteva passare con la ragazza ma era comunque incuriosita quanto stupita dal fatto che Sher sembrava sentirsi più tranquilla e al sicuro con lei vicina.
Si avvicinò al gruppo di persone e rivolse un piccolo sorriso a Sher, come a volerla rassicurare del fatto che era davvero lì e che poteva rilassarsi. Poteva quasi sentire il suo corpo vibrare per la tensione, come la corda di un arco che aveva appena scoccato una freccia.
La dottoressa non perse tempo a impartirle istruzioni e annuì leggermente in risposta, le sopracciglia si corrugarono per un breve attimo mentre si chiedeva da quanto Sher non avesse parenti nel vero senso della parola. Aveva anche solo un'idea della fine che aveva fatto la sua famiglia? O l suo padrone le aveva permesso di rimanere in contatto con loro? Improbabile.
Si accorse che la dottoressa stava aspettando qualcosa da lei quando il silenzio calò per diversi secondi e tornata alla realtà rispose in automatico, la domanda registrata dal cervello senza che lei nemmeno se ne rendesse conto McNair, Ahlen McNair... rimase a bocca aperta quando la dottoressa riprese a parlare, senza darle il tempo di correggerla sul suo status sociale, la frase che rimase sospesa nell'aria, non pronunciata.
Guardò brevemente Sher, mentre la dottoressa continuava a impartirle ordini, per poi distogliere lo sguardo. Non c'era niente di più improbabile del fatto che lei diventasse signora... Se ci fosse stata sua madre presente la scena avrebbe sicuramente rasentato il comico, o il ridicolo, dipendentemente dall'umore della genitrice ovviamente.
Tornò a prestare attenzione alla ragazza quando capì che era ora di avviarsi lungo i corridoi dell'ospedale e con un altro sorriso annuì leggermente Bene.. andiamo allora cercò di parlare con un tono incoraggiante sebbene la situazione le sembrasse ancora vagamente irreale. Insomma, ripensandoci ora la cosa aveva un che di comico se si contava il fatto che lei in tutta la mattina avrebbe soluto voluto un massaggio e rilassarsi, ma non avrebbe mai detto nulla al riguardo perchè era sicura che She si sarebbe sentita in colpa. E di sentimenti contrastanti e ingiusti quella ragazza ne provava già anche troppi.

CAT_IMG Posted: 4/4/2015, 09:01     Complesso Idro-termale: Le Terme di Pari-Banu - Terme
Ahlen

Si ricordò all'ultimo momento di recuperare la sua borsa prima di avviarsi, con Sher che, ancora ancorata al suo gomito, la seguì come un cagnolino. Sentì su di sè lo sguardo del medico finchè non si avvicinò nuovamente alla donna che la guardò con un sopracciglio alzato e Ahlen sorrise leggermente imbarazzata, ma recuperò in fretta il suo atteggiamento distaccato. Si mossero infine, uscendo dalla stanza e si diressero verso l'uscita del centro termale.
Si accodò alla dottoressa, accompagnando Sher e tenendosi pronta a sostenere la ragazza in caso ce ne fosse stato bisogno. Dietro di loro la direttrice chiudeva quella strana carovana che formavano, sbuffò divertita quando si rese conto che sembravano le guardie del corpo della giovane orientale e si chiese se Sher nella sua vita fosse mai stata accompagnata da qualche parte da delle guardie.
Forse mentre era alle "dipendenze" del suo padrone aveva provato l'esperienza, ma le sembrò indelicato indagare sulla cosa, soprattutto dato il momento e la situazione. Rimase silenziosa, rimuginando tra sè e sè sulle sue idee su come doveva essere stata la vita precedente di She e quante differenze ci fossero con quella attuale, nella sua libertà appena conquistata e che lei stessa faticava ad accettare.
Uscirono senza essere notati da ospiti o da dipendenti, la cosa non la stupì minimamente dato che la direttrice sembrava avere sotto il proprio controllo qualunque aspetto delle Terme, sia in situazioni normali che come quella, di emergenza.
Quando furono all'ambulanza vide She lasciarla andare con riluttanza e le annuì con un rassicurante sorriso, sarebbe arrivata in ospedale poco dopo l'ambulanza e la ragazza non avrebbe dovuto preoccuparsi. La guardò salire sull'ambulanza aiutata dai medici e stava per avviarsi alla sua macchina quando la direttrice la fermò.
La donna le porse una tessera e dorata, spiegandole cosa fosse, Ahlen prese fra le dita la tessera ma scosse la testa E' molto gentile da parte sua ma non posso accettare. Le prese le mani rimettendo la tessera sul palmo della donna e sorrise di nuovo, puntò i profondi occhi grigi in quelli della direttrice e la guardò con un sorriso gentile ma con espressione decisa, come al suo solito. Ahlen sapeva sempre cosa voleva, fin da quando era piccola quella era stata una sua qualità... o un suo difetto.
Non facciamo piovere sul bagnato, come ringraziamento vorrei che coi pagamenti delle mie sedute aiutaste chi ne ha più bisogno. Aprite un fondo di beneficenza, dateli a chi volete, ma aiutate chi ha davvero necessità. Le strinse le dita attorno alla tessera, ignorando il fatto che quel contatto fisico potesse essere inappropriato, data la situazione e il grado di conoscenza altamente superficiale tra loro due. Dopo tutto il clamore delle ultime ore era un dettaglio abbastanza trascurabile.
Non accettò repliche, anche perchè era sicura che la direttrice non si sarebbe opposta a quella sua richiesta e lasciando andare le mani della donna rispose al suo inchino, rispettando ciò che aveva imparato della cultura del luogo nei mesi trascorsi lì. Si congedò dopo un ultimo sorriso Arrivederci disse infine, prima di voltarsi e dirigersi a passo rapido verso la sua macchina, sapeva dove si trovava l'ospedale e non avrebbe avuto problemi a raggiungere Sheherazade nel minor tempo possibile.
Si sistemò sul sedile di pelle e accese la macchina, che partì col suo solito ruggito che fece emettere ad Ahlen un sospiro di consapevole piacere. Contrariamente ai luoghi comuni sulle donne lei adorava le macchine e soprattutto adorava quella macchina. Partì con un altro rombo, affrettandosi a raggiungere l'ospedale per non far aspettare troppo i dottori e Sheherazade, sicura che la ragazza sarebbe stata recalcitrante a fare una qualsiasi cosa finchè non fosse arrivata lei.
CAT_IMG Posted: 2/4/2015, 10:52     Nomi PG - Come li scegliete? - Agorà - GDR: parliamone qui.
Per me è un dramma.
Li cerco su internet, provo a inventarli, li rubo da videogiochi che ho amato ma non sono mai contenta, non mi va mai bene nulla... E se coi pg uomini è una fatica coi pg donne è un delirio, mi sembrano sempre scialbi e inadatti.
Ci penso per ore, l'ultimo personaggio che ho creato su un videogioco, dopo le consuete due ore di modifica dei tratti fisionomici è rimasto senza nome per 45 minuti prima che mi arrendessi ad usare un nome che avevo sentito su Skyrim e avevo adorato. E' stata comunque una scelta sofferta e mi sono arresa solo perchè la voglia di giocare superava il resto (poi mi sono resa conto che anche se avevo impostato la voce inglese il personaggio aveva quella americana e lì mi sarei sparata, ma va beh).
Ma ho accettato di essere un caso disperato quando ci ho messo 25 minuti per decidere come chiamare il salvataggio di Zelda perchè sapevo che poi in gioco avrebbero chiamato Link con quel nome e dargli un nome da femmina mi sembrava ingiusto verso chi lotta per far capire che lui NON SI CHIAMA Zelda.
Ad ognuno il suo disagio.
7958 replies since 16/2/2008