Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Pronto Soccorso

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CAT_IMG Posted on 6/4/2015, 16:03     +1   -1


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è l'ambulatorio di ogni ospedale, dove si ricevono le visite dei pazienti durante la giornata e dove vengono portati i pazienti che non sono gravi, (i quali entrano da una entrata secondaria, meno affollata e quindi più rapida) dove un medico fa una visita preliminare e poi indica le varie soluzioni o cure o trattamenti
 
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CAT_IMG Posted on 6/4/2015, 17:12     +1   -1


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Sheherazade

non dovette attendere molto. del resto, loro, anche se erano partiti prima, non avevano messo ne sirene ne lampeggianti, in quanto Sher, fortunatamente, non era nel minimo pericolo di vita. la dottoressa, che era anche la più alta in grado, o colei che era la responsabile di quella unità li, stava parlando con una radio con qualcuno che evidentemente era in una qualche sala operativa o qualcosa del genere.. i due infermieri erano appena scesi dal mezzo, che subito un rombo annunciò l'arrivo di Ahlen. FIUUUU il fischio di uno dei due alla vista della Ferrari fu l'annuncio definitivo all'arrivo della donna. benchè lavorassero in una città molto grande e popolosa, macchine come quella susciatavano sempre un certo clamore, che sia di ammirazione o d'invidia, poco importava.. dovrei chederle di uscire.. fece uno dei due, il più giovane tra l'altro.. affermazione seguita immediatamente da una gomitata non troppo gentile del suo collega nel costato, assieme a un scemo! indirizzato alla testa calda. il quale venne "afferrato" e potato via, visto che non avevano necessità di loro due. la dottoressa sorrise, tenendo Sher a un braccio, non tanto per evitare che andasse a zonzo, ma perchè aveva la sensazione che quella ragazza fosse fatta di cristallo, e che al minimo urto, andasse letteralmente in pezzi. poi come sia ancora tutta intera dopo un impatto simile.. è tutta un'altra storia.. la donna che ne scese accese immediatamente l'interesse di Sher, che scalpitava come un cavallo da corsa, palese indice di impazienza. comunque, prima di entrare nei meandri dell'ospedale, Sher doveva cambiarsi, come tutti i pazienti, anche temporanei ora la porteremo nella sua stanza provvisoria, dove ti verrà assegnata una vestaglia. vorrei che ti cambiassi, e e che avvisassi l'infermiera appena hai finito ok? aveva parlato a Sher, ma era inteso che si rivolgeva anche, e soprattutto, a Ahlen. le farò dare un pass, che la identifica come un accompagnatrce della ragazza. sono già stata informata che non ha alcun parente in Giappone, quindi, vista la situazione, e la ragazza indicando Sher, che era più docile in compagnia di Ahlen che non da sola.potrà farne le veci lei. ovviamente se non ha nulla in contrario.. signora....? si ricordò che non aveva idea di chi fosse quella donna, e quindi usò un generico "signora" per appellarsi a lei. a differenza dei due infermieri, la dottoressa aveva come unico scopo il benessere dei pazienti, quindi ignorò completamente ogni messaggio che le indicasse il rango della donna che accompagnava Sher, quindi anche il suo nome, famoso o meno che fosse. ora però era necessario che lo sapesse, in quando doveva permetterle l'accesso nelle zone vive della struttura, e inoltre, se avrebbe dovuto parlarle, era meglio avere un nome di riferimento.. inoltre disse rivolta ancora a Sher fai attenzione a togliere ogni oggetto metallico che hai addosso. la TAC e la RMN sono sensibili a questi oggetti, e anche eventuali contrasti di faranno benedire... lo disse come quando si diceva ai bambini in visita questa o quella raccomandazione, con un tono molto didattico..
 
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CAT_IMG Posted on 8/4/2015, 10:43     +1   -1
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Ahlen

Non ci mise molto a raggiungere l'ospedale, sebbene avesse perso di vista l'ambulanza già fuori dal parcheggio delle terme. Quando giunse nel parcheggio del pronto soccorso vide un gruppetto, Sher fra loro, aspettarla all'entrata e si affrettò a parcheggiare per non far attendere tutti. Immaginava perfettamente che Sheherazade stesse facendo del suo meglio nell'interpretare un mulo recalcitrante finchè lei non fosse stata al suo fianco.
Il perchè di questo suo attaccamento nei suoi confronti non lo sapeva, nè tantomeno lo capiva, ma evidentemente She non traeva beneficio dalla solitudine tanto quanto ne traeva lei. Non che le desse fastidio prolungare il tempo che poteva passare con la ragazza ma era comunque incuriosita quanto stupita dal fatto che Sher sembrava sentirsi più tranquilla e al sicuro con lei vicina.
Si avvicinò al gruppo di persone e rivolse un piccolo sorriso a Sher, come a volerla rassicurare del fatto che era davvero lì e che poteva rilassarsi. Poteva quasi sentire il suo corpo vibrare per la tensione, come la corda di un arco che aveva appena scoccato una freccia.
La dottoressa non perse tempo a impartirle istruzioni e annuì leggermente in risposta, le sopracciglia si corrugarono per un breve attimo mentre si chiedeva da quanto Sher non avesse parenti nel vero senso della parola. Aveva anche solo un'idea della fine che aveva fatto la sua famiglia? O l suo padrone le aveva permesso di rimanere in contatto con loro? Improbabile.
Si accorse che la dottoressa stava aspettando qualcosa da lei quando il silenzio calò per diversi secondi e tornata alla realtà rispose in automatico, la domanda registrata dal cervello senza che lei nemmeno se ne rendesse conto McNair, Ahlen McNair... rimase a bocca aperta quando la dottoressa riprese a parlare, senza darle il tempo di correggerla sul suo status sociale, la frase che rimase sospesa nell'aria, non pronunciata.
Guardò brevemente Sher, mentre la dottoressa continuava a impartirle ordini, per poi distogliere lo sguardo. Non c'era niente di più improbabile del fatto che lei diventasse signora... Se ci fosse stata sua madre presente la scena avrebbe sicuramente rasentato il comico, o il ridicolo, dipendentemente dall'umore della genitrice ovviamente.
Tornò a prestare attenzione alla ragazza quando capì che era ora di avviarsi lungo i corridoi dell'ospedale e con un altro sorriso annuì leggermente Bene.. andiamo allora cercò di parlare con un tono incoraggiante sebbene la situazione le sembrasse ancora vagamente irreale. Insomma, ripensandoci ora la cosa aveva un che di comico se si contava il fatto che lei in tutta la mattina avrebbe soluto voluto un massaggio e rilassarsi, ma non avrebbe mai detto nulla al riguardo perchè era sicura che She si sarebbe sentita in colpa. E di sentimenti contrastanti e ingiusti quella ragazza ne provava già anche troppi.

 
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CAT_IMG Posted on 30/4/2015, 12:23     +1   -1


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Sheherazade

l'improbabile trio proseguì la sua strada attraversando qualche corridoio e alcune svolte, guidati dall'esperta dottoressa che non sbagliava nessuna via o cambio di direzione, benchè, soprattutto a Sher, tutto quel susseguirsi di vicoli sempre uguali a se stessi, porte identiche e con tutte le persone vestite, circa, allo stesso modo. si lasciava comunque trasportare dalla corrente. normalmente la sua capacità di orientmento l'avrebbe tirata fuori in un battibaleno da quel Dedalo intricato, ma sembrava che alcune delle sue facoltà intellettuali fossero momentaneamente spente.. non se ne diede caso, al momento era solo contenta che Ahlen non l'aveva abbandonata, e la sua curiosità stava pian piano tornando a farsi viva, con la voglia di esplorare altri posti, altri luoghi. il viaggio comunque finì all'improvviso, e soprattutto fu molto più breve e corto di quello che ci si poteva aspettare da un complesso come quello. la stanza dentro la quale entrarono era in realtà una doppia stanza. la prima era palesemente una sala comandi, o di monitoraggio. con tutti que schermi, tastiere, computer.. mentre la seconda, visibile attraverso le vetrate, era la vera e propria stanza medica: l'enorme tubo bianco e massiccio, il lettino che attendeva che qualche paziente si posasse su di esso, come la lingua di un qualche mostro pronto a ritrarre tra le fauci mortali la sua ignara preda.. Vieni figliola, ti accompagno nello spogliatoio, dove ti darò un abito adatto e ti darò alcune istruzioni. non sei claustrofobica vero? Sher voltò immediatamente la testa verso la dottoressa, e scosse la testa in segno di diniego, lasciando, per la prima volta in modo volontario, il braccio di Ahlen, al quale era stata ancorata fino a quel momento. la curiosità l'aveva vinta facilmente su Sher, e seguì la donna senza fare alcuna opposizione. l'assistente della dottoressa iniziò ad armeggiare con i comandi, e momentaneamente, ma soprattutto abituato ad avere parenti o accompagnatori in queste visite di emergenza, educatamente non le rivolse ne parola ne sguardo, ma si limitò a svolgere rapidamente e al meglio i preparativi. poco dopo uscì l'Odalisca, in un improbabile vestito da ospedale, che tra l'altro lasciava ben poco all'immaginazione le forme e il fisico della giovane persiana: poteva essere poco descriverla come una modella per il Michelangelo, le curve che possedeva erano praticamente perfette, ne esagerate ne troppo piccole. la pelle inoltre risaltava anche di più, dato il colore ramato, senza contare che ora, con i capelli sciolti, che le arrivavano quasi alle cosce, la sensazione che fluttuasse sull'aria, anzichè camminare come i comuni mortali, era ancora più evidenziata. la dottoressa la fece distendere, cosa che Sher fece senza battere ciglio, diede un segno all'assistente, e appena il lettino venne ingoiato dalla macchina, uscì, per avvicinarsi, ai monitor, ma, soprattutto, ad Ahlen. ci voleva del tempo prima che i primi risultati fossero esaminabili: si rivolse alla donna, senza preamboli, come sempre. non sono la persona più esperta del caso, e personalmente, nel momento in qui quella ragazza esce da qui la farei immediatamente visitare da uno specialista per una perizia, ma.. tutto mi lascia suppore che la ragazza soffre.. si fermò un momento, per trovare il modo di dirlo, chiuse persino gli occhi. soffre di Sindrome di Asperger. lo aveva detto. ma del resto non poteva far altro. è una supposizione, e molto probabilmente una forma molto lieve, o molto limitata. per quello, vorrei che venisse visitata da uno psichiatra. al più presto. era quasi triste lei a dirlo, ma comunque venne interrotta.. l'assistente la chiamava d'urgenza. i risultati erano li, e solo quando li diede un'occhiata, non potè fare a meno di esclamare OH! MIO! DIO! portandosi la mano alla bocca, come se fosse spaventata fin dentro l'anima...
 
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CAT_IMG Posted on 31/5/2015, 13:45     +1   -1
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Ahlen

Più si addentravano all'interno dell'ospedale più Ahlen si domandava come fosse finita in quella situazione.
Cioè, davvero, lei poteva avere chiunque e si era lasciata trascinare in quel casino solo per quella ragazza? Assolutamente meravigliosa, certo, qualcosa di mai visto, soprattutto lì in Giappone, senza dubbio, ma per la grazia di Dio scesa in terra McNair, davvero ne vale la pena?
A quanto pare la valeva visto che stava seguendo in silenzio e senza opporsi la dottoressa che le guidò fino alla sala predisposta per le TAC.
Rimase in silenzio mentre Sher veniva portata da una stanza all'altra e mentre aspettavano che la ragazza si cambasse si massaggiò la radice del naso, un lieve sospirò lascio le labbra carnose, che si chiusero poi in un'espressione di disagio e noia.
Che diavolo ci faceva lì? Perchè aveva detto di sì? Quella ragazza era da sola ed era stato un atto di gentilezza però d'altro canto, anche Ahlen era sempre stata da sola e si era sempre arrangiata.
Si diede della stronza mentalmente mentre quei ragionamenti si accavallavano nella sua mente, pensare una cosa del genere era proprio da stronza. Anche se una piccola parte di lei continuava a chiedersi cosa c'entrasse lei con Sher, oltre al fatto di averla conosciuta tre ore prima e di aver dimostrato interesse.
Ma del resto Sheherazade avrebbe probabilmente attirato anche un muro, di questo Ahlen era certa.
Persa nelle sue elucubrazioni registrò solo le ultime parole della dottoressa, le venne quasi da ridere di fronte alla naturalezza con la quale la donna parlava della sindrome di non si sa chi di fronte a lei, come se fosse la persona più ferrata sulla materia della stanza.
Aveva già sentito il nome e sapeva che c'entrava con le relazioni sociali... o era quella roba sul triplo cromosoma x? No, no quelle del cromosoma triplo sono altissime.
Stava per chiedere spiegazioni, la vocina nella sua testa che continuava a chiedersi il perchè di tutto quel casino in una giornata iniziata già male come quella, quando l'assistente le interruppe e Ahlen rimase a labbra spalancate per pochi attimi prima di richiuderle e guardarsi attorno con un lieve disagio, una mano che andò ad avvolgere il gomito dell'altro braccio.
L'improvvisa esclamazione spaventata della dottoressa attirò simultaneamente la sua attenzione e la guardò preoccupata, la donna sembrava agitata e il fatto che un medico perdesse così controllo e professionalità non prometteva nulla di buono.
Cosa c'è? Che è successo? Si affrettò a chiedere spiegazioni, curiosità e una lieve ansia le fecero abbandonare remore e compostezza per un momento.
Rimase a guardare la donna, le sopracciglia aggrottate e gli occhi dilatati leggermente, chiedendosi cosa avrebbe potuto e dovuto fare con Sher di frnte a qualcosa di estremamente grave.
La sindrome di.. quello era già più che sufficiente, non lo era?
 
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CAT_IMG Posted on 7/6/2015, 23:22     +1   -1


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Sheherazade

Per Sher era tutto molto tranquillo. non sentiva nulla dell'agitazione che trapelava oltre quel vetro blindato. da sola e con l'ipnotico ronzio della macchina a farle da ninna nanna, rischiava quasi di addormentarsi.. nella cabina di comando, invece... la dottoressa era in preda all'agitazione.. quelle sono... fratture... mio dio! due, quattro... sette.. no... una quindicina e più di fratture su tutto lo scheletro. sono fanni vecchi, e sono anche rimarginati, e molto bene. ignoro come se li sia procuratu, ma è stata curata senza badare a spese... l'assistente colse il momento di pausa per due motivi: esporre la teoria, e, se questa era possibile, guadagnare parecchi punti per la sua promozione a medico ufficiale.. dottoressa... ecco.. io ho già visto qualcosa del genere.. hai già visitato questa ragazza? chiese la dottoressa incredula nono, ma qualcuno che ho visitato ha gli stessi sintomi. un paio di miei amici giocano a rugby, non quello americano, il football, quello europeo, se lo possiamo chiamare così. senza corazze. ecco.. battè rapido le dira sulla tastiera e immediatamente una seconda lastra si affiancò a quella di Sher per il confronto. la corporatura era maschile, e la stazza forse il triplo della ragazza che era era visitata, ma l'occhio esperto della dottoressa colse subito i dettagli essenziali.. capisco.. bisognerà svolgere degli esami approfonditi, ma sembra che la ragazza abbia qualche segreto che cela molto bene.. bene. complimenti. la dottoressa invece più che altro era sollevata. ceto, le fratture rimanevano, ma tutto le portava un'ipotesi molto più lieve. si rivolse ad Ahlen, lasciando qualche istruzione all'assistente, e dando ordine di liberare la ragazza. come avrà intuito, abbiamo riscontrato in varie parti fratture nello scheletro della ragazza. ogni singolo danno è stato curato con maestria, e vista la forza che in realtà quella ragazza nasconde stavolta mostrò l'avambraccio, sove dei segni bluastri simili a dita le erano comparsi. infatti Sher non era abituata molto a spogliatoi e simili, e per poco non perse l'equilibrio. per evitare di cadere si era aggrappata alla dottoressa, con i risultati che sono noti. e forse anche Ahlen ricordava con quale maestria non solo le dita, ma anche la forza era dosata alla perfezione, durante il massaggio.. buttando li delle ipotesi, o la ragazza è una sportiva estrema, oppure è un'atista marziale. non vi sono altr spiegazioni più logiche..

nel frattempo il lettino era uscito, con un ronzio, e Sher si era immediatamente alzata a diretta verso l'uscita, seguita con lo sguardo dalla caposala, che si assicurò che tutto fosse in ordine. Sher entrò nello spogliatoio, e iniziò a cambiarsi nuovamente. poco dopo aver rimesso i suoi vestit, uscì nella sala, e si pose, a capo chino, le mani dietro la schiena, vicino alla parete, accanto alle due donne che stavano finendo fi parlare porprio in uel momento. non aveva sentito nulla della discussione avvenuta poco prima, ma capiva istintivamente che era a causa sua tutti sembrava stessero tramando qualcosa...
 
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CAT_IMG Posted on 16/6/2015, 22:16     +1   -1
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Ahlen


Rimase a guardare atterrita la dottoressa, aspettando che dicesse qualcosa. Sentì il cuore tamburellare nel petto e si chiese il perchè fosse così preoccupata per quella che era poco più che una sconosciuta.
Sher poteva avere qualunque cosa... che fosse incinta? No.. dovevano controllare prima di fare quel tipo di esami giusto? O erano le radiografie? Oh dio ma che accidenti ne sapeva lei.
Tornò alla realtà quando sentì le parole "quindicina" e "fratture" nella stessa frase e si portò una mano alla bocca, prese il piercing che feriva il labbro tra pollice e indice, rigirandoselo nei polpastrelli inumiditi dalla lieve agitazione.
Lo faceva sempre quando era agitata, cosa che sua mamma non aveva mai mancato di definire di poco gusto... ma del resto c'erano poche cose che quella donna non trovasse di poco gusto, quindi tanto valeva...
Fratture..? Non le venne in mente altro da dire, non che ci fosse molto da aggiungere, il medico, lì, non era di certo lei.
Si voltò a guardare il ragazzo quando parlò, le sopracciglia che si mossero l'una verso l'altra mentre si corrucciava, aspettando che il giovane dottore si spiegasse.
Guardò anche lei la tac che venne mostrata nello schermo, notando le numerose fratture nel corpo.
Si prese fra i denti l'angolo del labbro inferiore mentre si chiedeva in cosa si fosse cacciata She per aver subito tutti quei traumi così gravi.
L'avevano maltrattata, picchiata? Era stata la vittima di qualche uomo sadico? Che ne sapevano loro del suo passato? Come poteva la dottoressa essere sicura che quelle fossero fratture dovute allo spot o alle arti marziali? Cioè non che volesse mettere in dubbio la diagnosi di un medico però... se fosse stata picchiata?.
Si voltò quando notò con la coda dell'occhio Sheherazade, appoggiata alla parete di fianco a loro.
Non l'aveva sentita entrare e si chiese quanto della conversazione fosse giunta alle sue orecchie, le si avvicinò e sollevò una mano, fermandosi a mezz'aria per qualche secondo, non sapendo se fosse il caso di toccarla o meno.
Gliela appoggiò su una spalla dopo qualche secondo, una delicata stretta delle dita per richiamare l'attenzione di She Ehi.. come ti senti? Sperò ardentemente che la ragazza le rispondesse... anche se ora che la dottoressa le aveva detto che aveva la sindrome di... va beh quella, la sua sicurezza nelle reazioni di She era totalmente svanita.
 
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CAT_IMG Posted on 19/7/2015, 14:42     +1   -1


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Sheherazade

la mano le trasmise immediatamente una sensazione di calore, e di rimando sorrise immediatamente a Ahlen, appoggiando la mano sopra la sua. si sentiva un po' fuori dal mondo senza il suo abito in stile arabo, ma nulla che non potesse tollerare. diede un'occhio allo schermo del computer, che brillava, ma quasi subito la dottoressa le si porse davanti, chiudendone la visuale. avvertiva un qualche senso di curiosità mista a stupore in quella donna, come se non sapesse per certo da dove iniziare a fare la domanda che, a quanto pare, voleva farle a tutti i costi. decise quindi di aiutarla dottoressa... c'è qualche problema? la voce era bassissima, e forse solo Ahlen e la dottoressa avevano sentito quello che aveva detto. la donna rimase li per li stupita, ma riuscì a breve a riprendere il consueto sangue freddo. si stava, in qualche modo, facendo coinvolgere emotivamente da quella ragazza. sarà sato il suo alone di mistero, il suo fascino o chissà cosa.. ma quella era l'ultima cosa che doveva fare. decise di andarci un po' cauta, ma diretta se non vuoi, non rispondere.. sono certa che avrai i tuoi motivi.. Sheherazade.. tu hai numerose fratture. ma che sono state curate con grande maestria. una o due, non sarebbero una stranezza, ma tu ne hai quasi venti, il mio assistente le sta controllando e le sta catalogando. posso chiederti come mai? Sher rimase incuriosità dalla domanda, per poi alla fine ridacchiare a quello che effettivamente la dottoressa voleva sapere da lei.. noi... i Quattro Gioielli, eravamo non delle semplici odalische. ma anche guardie del corpo. e per poter svolgere al meglio questo compito, l'addestramento è durissimo. ma è comunque una cosa che ho fatto da volontaria. l'abnegazione in quello che era il mio compito non è riscontrabile dietro coercizione. omise volontariamente cosa, o chi, effettivamente fossero questi Quattro Gioielli, e anche di chi fosse l'odalisca. mi è stato insegnato non solo a difendermi, ma anche a difendere gli altri sotto la mia custodia. disse, chiudendo quello che era il discorso. come sempre, la sua voce era appena un sibilo, chiara, ma già a due metri dalla ragazza competamente inudibile. gli occhi di Sher lampeggiavano di intelligenza e orgoglio. qualcosa di difficile da riscontrare in una persona remissiva come lei, e infatti quel poco si spense appena ritenne il discorso chiuso. tornando ad essere la timida e schiva ragazza di sempre. solo allora la dottoressa si ricordò che doveva anche respirare, se voleva vivere, e lo feve quasi con sollievo bene. non abbiamo altri problemi, e sembra che tu abbia solo una piccola ferita, senza alcuna ripercussione più grave. se vieni in ambulatorio, ti medicherò, e ti metterò una fasciatura. poi.. non era MAI stata così contenta di potersi sbarazzare di una paziente così.. ingombrante, nonostante la ridottissima mole, potrai andare. la felicità di Sher tornò immediatamente alle stelle, abbracciando d'istinto Ahlen, saltandole letteralmente addosso..
 
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CAT_IMG Posted on 24/7/2015, 16:47     +1   -1
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Ahlen

Non potè trattenersi dall' imitare il luminoso sorriso che l'altra le regalò e sentì la pelle della mano bruciare dove Sher la stava toccando.
Signore onnipotente quella donna.
E lei manco era religiosa.
Seguì lo sguardo di She quando la ragazza spostò gli occhi dal suo volto e ritrasse la mano dalla sua spalla, scorgendo con la coda dell'occhio il movimento della dottoressa. Immaginava che volesse parlare con Sheherazade visto ciò che si era scoperto della ragazza e lei stessa doveva ammettere di essere schiava di una curiosità pressante sul perchè le ossa della giovane fossero tanto devastate.
Quanto dovevano essere state dolorose quelle ferite? Ebbe un leggero brivido lungo la colonna vertebrale al pensiero di provare anche solo una di quelle fratture. Lei che era sempre così attenta a se stessa, a stare bene, ad essere bella... Guardò di nuovo Sheherazade mentre si scostava, vedendo che si stava rivolgendo alla dottoressa e scosse leggermente la testa.
Quel corpo sembrava così integro, in un senso che superava ampiamente l'aspetto esteriore, che era insopportabile pensare a quanto fosse danneggiato sotto la pelle. Sheherazade era una perla chiusa in un'ostrica, caratterialmente parlando, ma quella perla era la più resistente che Ahlen avesse mai visto.
La ragazza sapeva perfettamente cos'era, chi era, qual era il ruolo che voleva avere nel mondo. Quante prove l'avevano portata ad una così ferrea realizzazione di se stessa? E lei? Lei cosa sapeva di se stessa? Nulla. La sua vita era stata solo un armadio pieno di cose costose e belle che riempivano le sue giornate vuote.
Aveva studiato, aveva viaggiato, aveva lavorato... eppure niente le aveva dato una ragione per vivere a parte un amore così sconfinato verso se stessa che si traduceva in un'autostima sconfinante nella sbruffonaggine.
Sentì un moto di ammirazione verso la ragazza invaderla come una carezza e si accorse che stava sorridendo al vuoto mentre la dottoressa parlava.
Si ricompose al suono della voce di Sher e si focalizzò su ciò che stava dicendo la ragazza e alla sua spiegazione le venne da ridere. Si trattenne sapendo che Sher avrebbe ritenuto quanto meno offensiva la cosa, con tutta la ragione del mondo.
Eppure sembrava così irreale quello che stava dicendo che Ahlen dovette sforzarsi di considerare le sue parole come una realtà nel suo passato e non come una storia scritta su un libro fantasy.
I quattro gioielli... addestramento... Oh Cristo... Se si fosse dovuta immaginare una vita totalmente opposta alla sua probabilmente non sarebbe riuscita ad immaginare nemmeno lontanamente qualcosa di così... pittoresco.
Era rimasta immobile di fianco a Sheherazade, guardandola con gli occhi talmente spalancati che iniziò a sentirli doloranti per il forzato e prolungato contatto con l'aria, l'angolo di un labbro stretto fra i denti in un tentativo sia di fermare la risata nervosa che le era salita alle labbra, sia di assicurarsi di non essere immersa in una sorta di sogno ad occhi aperti.
Ebbe a malapena il tempo di considerare le parole della dottoressa che si trovò sovrastata da Sher, un breve singulto di sorpresa lasciò le sue labbra.
La ragazza era leggermente più alta di lei e il corpo, benchè magro, era decisamente più forte del suo. Il tutto, unito allo slancio dettato dalla felicità, le fece perdere l'equilibrio e, portando istintivamente le mani all'indietro, si aggrappò al muro, ringraziando mentalmente qualsiasi cosa di averlo avuto alle sue spalle.
Si ritrovò il naso circondato dai capelli e dal profumo di Sheherazade e, per un attimo, non seppe cosa fare, quando l'odore di.. di buono dell'altra divenne padrone di qualsiasi suo pensiero.
Le ci vollero pochi secondi per ricomporsi e, sempre tenendosi al muro con una mano, circondò la vita sottile di Sher con l'altra, accarezzandola con due brevi movimenti della mano
Io.. cioè.. è una fantastica notizia! Sentì la voce uscirle alterata e si maledì mentalmente per l'ondata di disagio che la attraverso.
Bella prova McNair.

Edited by Tarja - 25/7/2015, 09:59
 
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CAT_IMG Posted on 30/8/2015, 08:28     +1   -1


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Sheherazade

Ci mise qualche secondo, e un paio di carezze di Ahlen dopo, a fare mente locale e accorgersi dell'azione istintiva e poco decorosa che aveva appena compiuto.. Si staccò di colpo dalla ragazza, imbarazzatissima, chinando il capo immediatamente e sussurrando: Scusami.. Non so cosa mi sia preso.. Il mio comportamento oltraggioso ti avrà offeso. Non le passò nemmeno per la testa che forse non era così, ma era tardi per pensarci meglio.. Questa volta, la dottoressa rimase zitta. Doveva controllare la medicazione e la fasciatura.. Ma penso tra se è se che poteva aspettare. Afferrò l'assistente per la colletta, come farebbe una gatta con i suoi mici, e spari rapidamente oltre la porta. Lasciando le due donne sole, una di fronte all'altra....


TOKYO. Aeroporto internazionale.
Mal sopportava i viaggi lunghi, e ancor meno quelli in aereo. Anche se l'aereo era privato e l'unica passeggera era solo lei. I capelli ramati, raccolti in eleganti trecce che creavano un disegno ipnotico su tutta la testa, il vestito occidentale, che trovava dannatamente scomodo, completavano il quadro del perfetto disagio. Appena mise a terra piede, capi che il clima era molto diverso, rispetto a quello caldo e asciutto a cui era abituata. La donna che le venne incontro sapeva già tutto. Benvenuta in Giappone, Rubino. Le disse inchinandosi con reverenza..
 
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CAT_IMG Posted on 31/8/2015, 17:21     +1   -1
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Ahlen

Sentì Sher rilassarsi tra le sue braccia e man mano che la giovane allentava la stretta sentiva il respiro tornarle normale. Più o meno.
Quando She finalmente si staccò sollevò gli occhi per guardarla, scorgendo solo per una frazione di secondo le guance colorate da un'adorabile sfumatura rosso fuoco che le fece venire da ridere.
Probabilmente perchè non si era resa conto che lei stessa era nelle medesime condizioni, tranne per il fatto che, se da un lato le guance non erano più colorite, dall'altro la punta delle orecchie avevano raggiunto la temperatura di un altoforno a pieno regime.
L'altra abbassò lo sguardo, chinando leggermente il capo e si scusò, come al solito giungendo a conclusioni che erano totalmente sbagliate ma che per Sher erano l'assoluta e candida verità
No! Voglio dire... non preoccuparti non hai fatto nulla di male. Cristo Ahlen un po' di contegno... no? Si sentì una 13enne per un minuto buono, mentre la dottoressa sgattaiolava fuori dalla stanza lasciandole sole, come se fossero state le due vittime estratte per il gioco della bottiglia e gli amici le avessero chiuse dentro una camera.
Distolse lo sguardo, mordicchiandosi il lato del labbro inferiore, gesto dettato dal leggero disagio che stava provando e che nelle ultime ore aveva ripetuto all'incirca 194 volte, arrotondando per difetto.
Allora... visto che stai bene vuoi che ti riaccompagni alle terme.. Era la prima cosa che le era saltata in mente e in quel momento pensò che pur di spezzare il silenzio che stava raggiungendo le dimensioni di un elefante, metaforicamente parlando, avrebbe detto qualsiasi cosa. Anche che non c'erano pi le mezze stagioni.
 
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CAT_IMG Posted on 28/10/2015, 13:11     +1   -1


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madoooooo DUE MESI!!! chiedo umilmente perdono per il mostruoso ritardo..


Sheherazade

al sentire nuovamente il suo posto di lavoro, Sher provò un'emozione nuova, per lei. sempre vissuta sotto gli ordini di qualcuno, sempre mettendo in secondo, ma anche terzo o quarto piano la sua volontà, per la prima volta qualcuno le chiese cosa voleva lei. e per la prima volta, l'araba fenice si risvegliò dalle ceneri: per la prima volta Sher era indecisa. così tanto che rimase muta a boccheggiare, stupidamente. da un lato non aveva voglia di tornare in quel posto. dall'altro, a tutti gli effetti, non aveva altri posti in cui andare. mise le mani dietro la schiena, in una parvenza di contegno, strizzò gli occhi, e infine non parò, ma scosse il capo, in diniego. se doveva decidere qualcosa di sua volontà, allora avrebbe diciso la rivoluzione. quelle era l'unico posto dove ero apprezza per le mie capacità ma loro apprezzavano l'Odalisca, io vorrei andare in un posto dove ad essere apprezzata sia Sheherazade. l'istante successivo si rese conto delle assurdità che stava dicendo, per il modo in cui era stata istruita e addestrata, ma ormai non poteva più rimangiarsele, e decise di affrontare le conseguenze. qualunque fossero. voglio sapere come vive una persona normale. una persona come te. impiegò una frazione di secondo in più del necessario a terminare la frase, quella frazione era la priva della guerra atomica che stava venendo combattuta nel suo animo. e rischiava di distruggerla internalmente, se qualcuno non fosse intervenuto a pacificarla. e Sher aveva trovato questo qualcuno.. in Ahlen. sempre con le mani dietro la schiena, fece un apasso avanti, a piano al rallentatore, e appoggiò dolcemente la guancia sulla spalla della ragazza, posando la fronte nell'incavo del collo. non era più una richiesta di essere la schiava di qualcuno. era la richiesta di essere la compagna di qualcuno. non più servo e padrone. ma da pari a pari.
 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2015, 12:07     +1   -1
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Non preoccuparti, fin da subito era chiaro che il nostro amore sarebbe stato lento e frastagliato dalle difficoltà :asd:


Ahlen


Rimase a guardare Sher incuriosita dalla sua reazione, temendo per un attimo che la ragazza fosse tornata alla fase di ostinato mutismo. Sgranò leggermente gli occhi quando invece comprese che l'altra non aveva ancora risposto non perchè non volesse dar voce ai suoi pensieri ma perchè quei pensieri ancora non erano chiaramente formati.
L'indecisione di Sheherazade la stupì non poco, dato che, in quelle poche ore di conoscenza, l'unica cosa che l'altra aveva avuto premura di precisare era state le sue decisioni irremovibili e la sua volontà ferrea.
Lasciò che giungesse ad una decisione con calma, addolcendo l'espressione mentre la guardava, grata del fatto che anche lei fosse umana nel più limpido senso del termine.
Si abbracciò i gomiti guardandosi per un momento gli avambracci finchè non sentì l'altra iniziare a parlare. Piegò la testa leggermente di lato quando faticò a seguire il discorso dell'altra, non sicura di dove la giovane volesse andare a parare.
Stava per chiedere delucidazioni quando Sher parlò di nuovo, lasciandola con le parole a mezz'aria e spiegandosi senza bisogno di richieste da parte sua.
Si immobilizzò alla frase dell'altra, il volto che tornava alla temperatura di un altoforno e l'immediata ondata di rimproveri verso se stessa che accolse l'imbarazzo.
I-io.. ecco Rimase a boccheggiare mentre Sher si avvicinava a lei, le mani si aggrapparono ai gomiti nel tentativo di trovare un appiglio per rimanere lì, ferma, ancorata a qualsiasi cosa, mentre il respiro caldo e lento di Sher iniziava a solleticarle la pelle del collo. Deglutì a fatica, la sensazione di ingoiare della ghiaia le grattò la gola.
L'unica cosa che riusciva a sentire in quel momento era il profumo di Sher, quella dolce fragranza di non sapeva cosa divenne il suo unico pensiero, spegnendo qualsiasi processo neuronale.
Non... in che senso?
Idiota. Era un'idiota.
Che accidenti di domanda era? Beh non che la dichiarazione di Sher fosse molto chiara, però un po' di iniziativa per Dio. Dov'era finita la donna fatale che era in lei? Doveva essere rimasta alla sauna delle terme, quella stronza.
 
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12 replies since 6/4/2015, 16:03   189 views
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