Primo incontro

Ero al parco che passeggiavo, ormai era il tramonto non c'era più nessuno, pensando alla mia nuova vita e a come sarebbe stata quando ad un certo punto in lontananza vidi una ragazza sdraiata su una panchina, allora incuriosita mi avvicinai e vidi che era una ragazza molto carina con i capelli bianchi fini, rimasi qualche secondo ad osservarla e mi accorsi che sembrava non respirasse ed era immobile allora provai a chiamarla "Ehi sveglia!!" ma non vidi nessuna risposta...

Takako

Sentii che farfugliò qualcosa e questo mi sollevò, però non si svegliava...
I miei occhi erani fissi sulle sue labbra così carnose e sensuali e non resistetti: poggiai le mie labbra sulle sue pensando "Ma cosa sto facendo? Neanche la conosco!", però non riuscii a staccarmi da quel semplicissimo bacio a stampo... finchè non sentii che iniziava a muoversi "Si sta svegliando!" così mi staccai da lei anche se il mio corpo non voleva

Takako

"Sei sulla panchina di un parco e sono le 20 più o meno" Speravo in cuor mio che non si fosse resa conto che l'avevo baciata non mi era mai capitata una cosa del genere, poi dissi:"Mi chiamo Takako e tu? Cosa ci fai qua a dormire su una panchina?"

Takako

"Ciao Irisviel" dissi sorridendole, non mi ero mai comportata così gentilmente al primo impatto con una persona ma mi sembrava così fragile che mi veniva naturale essere "carina" e poi mi piaceva anche se non sapevo nulla di lei. "Scusa la sfontatezza, ma come non ricordi?? Ti è successo qualcosa?" chiesi premurosamente

Takako

Non mi aspettavo che dicesse quelle parole e mi sorpresi, non ero abituata a ricevere complimenti: "Anche tu sei molto carina, davvero" pronunciando quelle parole sentì una fitta alla cicatrice come se quel dolore mi dicesse che stessi tradendo Michelle, faci finta di niente cercando di mascherare la smorfia con un sorriso rivolto a Irisviel

Takako

Notai che si rettristì e automaticamente mi allontanai anche io dopo che tolse la mano dal mio viso "Perchè ti scusi?"

Takako

"Ah mi dispiace" dissi mortificata... poi sentii che il suo stomaco parlava per lei e vidi che arrosì. "Scusa ti ho trattenuta, si sta facendo tardi e buio ti accompagno a casa"

Takako

Quella proposta mi sorprese e non poco ma ero veramente felice :Ehm non saprei... Non vorrei disturbare magari ai tuoi genitori da fastidio" dissi guardandola negli occhi e porgendole il mio giubbotto in jeans perchè tremava dal freddo