Nel giardino...

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La guardai mentre mi superava, e fechi un ghigno quando disse che non mi stava pedinando.
"Si si fai come vuoi... tanto il giardino è così grande..."
Arrivai al giardino e mi misi sdraiata con la schiena contro un abero di ciliegio che emanava un profumo buonissimo
"Ahhh come si sta bene qui" dissi tra me e me stiracchiandomi un po'

Hitagi arrivò in giardino e si guardò intorno. Si sedette alla prima panchina che aveva trovato, proprio sotto l'albero di ciliegio dove si era appoggiata Tsumugi. Posizionò il cavalletto davanti a lei e appoggiò i colori sulla panchina. Prese una matita e incominciò a fare una piccola bozza del disegno sulla tela, cercando di non sbagliare e appena finito, incominciò a usare i colori per dipingere. Doveva cercare di riprodurre ciò che aveva sognato e ci stava riuscendo per bene. Tutto il mondo le era estraneo quando si tuffava nell'arte.

Vidi che Hitagi si mise sulla panchina vicino a dove mi ero messa io
"Vedi... non riesci a starmi lontana" dissi maliziosamente, ma Hitagi neanche la sentì perchè era completamente immersa nel disegno.
Allora chiusi gli occhi e mi rilassai con il vento leggero che sentivo sulla pelle, e non la disturbai, anche se ogni tanto aprivo un occhio per sbirciare il suo disegno

Hitagi continuò a dipingere e a fare i giochi di luce che ricreava il sole sull'erba e nel cielo. Poi appena finì, un senso di appagamento e di felicità sentì nascere e sorrise nel vedere il suo disegno. Si sgranchì le braccia e visto che era stata seduta lì, per un bel po', si alzò per sgranchire anche le gambe. Prese un bel respiro, guardando quello splendido ciliegio. Poi gli occhi si abbassarono a vedere Tsumugi che stava con gli occhi chiusi e sembrava dormisse. Le si avvicinò lentamente e la guardò. Aveva un piccolo petalo di ciliegio color rosa fra i capelli e abbassandosi glielo tolse.

Avevo gli occhi chiusi ma non dormivo
Sentii qualcuno che mi sfiorava i capelli, aprii lentamente gli occhi e vidi Hitagi vicino a me
Guardai ciò che aveva in mano: un petalo
"Grazie" dissi abbozzando un sorriso, poi volsi lo sguardo verso il disegno ormai finito
"E' davvero bello, sei brava!"

Hitagi sobbalzò, quando Hitagi aprì gli occhi e la ringraziò. << ehm... prego. >> mormorò Hitagi ancora con il petalo in mano, che buttò per terra. Poi si grattò la testa, imbarazzata e quando Tsumugi vide il dipinto che aveva appena finito di fare e stava ancora sul cavalletto, vicino alla panchina, disse che era molto bello. Hitagi estese leggermente le labbra in un piccolo sorriso. << Grazie molte... oltre ai miei, nessuno apprezzava i miei disegni. >> disse. In realtà quando faceva un disegno, gli altri bambini lo rovinavano ed è stata sempre una cosa molto brutta per lei. Hitagi era ancora piegata con le ginocchia, davanti a Tsumugi e le domandò: << Non mi dire che hai fatto un sonnellino, qui sotto? >>

"Beh i tuoi hanno buon gusto, gli altri che ti criticavano erano semplicemente degli idioti" Dissi fissandola intensamente
Poi risposi alla sua domanda avvicinandomi a lei
"No non ho dormito, riposavo gli occhi e ogni tanto ti osservavo mentre eri impegnata a dipingere" mi interruppi un attimo
"Sai sei molto conivolta quando disegni e hai un nonsocchè di affascinante" proseguii con tono serio avvicinandomi sempre di più a lei

Hitagi prima fu molto lusingata dalla prima frase di Tsumugi e aveva ragione. Poi incominciò ad avvicinarsi,, mentre la guardava. Hitagi rimase pietrificataa guardare quei suoi occhi. Sembravano quelli di un predatore, che guardava il suo obbiettivo e aveva avvistato la sua preda. << Lo so che mi coinvolgo quando disegno. E' come se mi portasse in un altro mondo... Comunque... perché mi guardi così? Ho anche io qualcosa fra i capelli? >> si domandò, posando le mani sulla sua testa alla ricerca di qualcosa. Non ci fece caso all'aggettivo ''affascinante''.

"No non hai nulla tra i capelli" risposi alla sua domanda
Poi le passai una mano sul viso
"Ti guardo così perchè sei bella" dissi facendo scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo
"Davvero bella" il pollice si spostò sulle sue labbra, sfiorandole

Che diavolo era quella sensazione che le percorreva tutto il copro come se fosse ansia. Quella dannata sensazione non le piaceva per niente. Non la faceva sentire bene e le faceva battere il cuore come se stesse per scoppiare. Era piegata ancora sulle sue ginocchia e cadde all'indietro con il sedere, sulla terra. Fece alcuni passi all'indietro e quando ebbe la possibilità di alzarsi, corse come una cazzella, verso il collegio, lasciando anche il cavalletto con il disegno lì. Il vento le sfiorava i capelli e correva veloce, per scappare da lei e da quella maledetta sensazione.

Scappò via da lì, in qualche modo avevo qualche efftto su di lei
Hitagi era in imbarazzo in un tremendo imbarazzo, tanto che nello scappare lasciò li il cavalletto e il disegno.
Mi alzai lentamente presi le sue cose e mi diressi verso il collegio.
La cercai nell'atrio e per il corridoio principale ma non la trovai.
Allora mi diressi verso la stanza

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Tsumugi e Hitagi finalmente arrivarono fuori. Era ormai sera e nel cielo c'era la luna piena. Hitagi si avvicinò alla fontana della scuola che intrepida buttava l'acqua in cielo per poi discendere. Si sedette sul bordo di essa e passò le dita in quell'acqua limpida e pulita. << Ero irritata perché... per come ti stavi rivolgendo verso Hikari. >> balbettò Era orgogliosa e non avrebbe ammesso che fosse la gelosia. Però disse che era irritata.

Arrivammo in giardino e Hitagi si mise seduta sul bordo della fontana giocherellando con l'acqua
Mi avvicinai a lei e mi misi in ginocchio di fronte, mi posizionai tra le sue gambe
"Mi dispiace" sussurrai
Poi avvicinai il mio viso al suo con le labbra vicinissime alle sue
"Se vado avanti non manterrò fede alla mia promessa, tu cosa vuoi che faccia?" chiesi fissando le sue labbra sensuali vicinissime alle mie da sentirne il respiro

<< I-io voglio... >> balbettò Hitagi << Voglio... >> il cuore le andava a mille e strinse le mani in pugni, lasciate andare affianco alla sua vita. Stava trovando le parole che le dettavano il cuore << ... Voglio che tu sia soltanto mia. >> disse con sicurezza e con il viso ad un centimetro dal suo. << Io chiedo solo questo... >> e la guardò negli occhi << E se sarai solo mia, il premio che riceverai in cambio sarò io. >>. Il desiderio di poterla toccare e baciare le era fortissimo, ma voleva avere una risposta da Tsumugi.

Ascoltai le sue parole, mentre sentivo il mio cuore aumentare i battiti
Mi alzai un po' per fissarla bene negli occhi "Nessun'altra..." dissi in modo estremamente serio "Io voglio te"
Le misi le mani sul collo per sfiorarle le guance con i pollici, piano piano avvivìcinai le mie labbra alle sue posandole delicatamente dando via a un dolce ma sensuale bacio, voluto così tanto
La luna si rifletteva nell'acqua della fontana mentre l'acqua sgorgava schizzando qualche goccia addosso a noi