Al chiaro di luna ci si sente un pò soli.

Chii


"Al chiaro di luna ci si sente un pò soli..Non so dire perchè, eppure questa magica luce, così fredda e sensuale, chiara e al contempo cupa...Mi da come la sensazione di essere sola al mondo." La piccola Chii, rannicchiata su di una panchina, continuava a scrivere sul proprio diario i pensieri che le occupavano la testa. Era spesso solita farlo, scriveva molto. A vole stralci di quei pensieri venivano usati come base per le sue canzoni. Chii sospirò, disperdendo un piccolo sbuffo d'aria nel cielo. L'espressione era triste come al solito.
Il volto chiaro era contornato dai lunghissimi capelli,lasciati liberi. Il corpo esile,invece, era avvolto da un adorabile vestitino nero decorato da alcuni nastrini bianchi. In effetti sembrava avere un chè da gothic-lolita, seppur non lo fosse propriamente.

Edited by Æris - 3/8/2010, 12:26

Perona

Passeggiava solenne e a mento alto per il parco di notte. Adorava che non ci fosse nessuno a guardarla, adorava non dover avere a che fare con nessuno.
Calzava un paio di stivali alti e rossi, le gambe avvolte in delle calze a righe bianche e nere. Un vestitino nero da gothic lolita avvolgeva il suo corpo dalle forme proporzionate, forse un po' eccedente di seno.
I capelli, lunghi e rosa, raccolti in due code alte ai lati della testa, cadevano giù, ondeggiando al vento.
Guardava l'orizzonte: non a terra, nè al cielo, anche perchè quest'ultimo era coperto dal suo ombrello aperto.
La luna faceva risplendere le foglie degli alberi.

Chii

E così, la piccola e indifesa Chii se ne restava lì da sola, a fissare la luna tutta rannicchiata sulla panchina fredda. Dopo aver depositato il suo diario di fianco a sè, si prese le ginocchia tra le braccia e vi poggiò il mento. Si perdeva nei suoi pensieri, respirando così piano che pareva quasi immobile. Le labbra morbide restavano appena schiuse, dando al volto chiaro un'espressione palesemente incantanta. Non aveva voglia di tornare al dormitorio, nonostante si rendesse perfettamente conto che quella di andarsene al parco da sola,di notte, non era stata affatto una buona idea.
Ma finchè c'era quella candida luce,con lei, Chii pensava di non avere niente di che preocccuparsi.

Perona

- Uh? - Disse Perona tra sè e sè.
- E quella chi è?! - Esclamò: le piaceva essere teatrale, anche se non la stava guardando nessuno.
Si avvicinò a grandi falcate, un po' arrabbiata: non aveva mai incontrato nessuno sul suo cammino nel parco di notte. Quello era il SUO posto e il SUO momento.
Man mano che si avvicinava scorgeva la figura: minuta, da ragazzina, con dei lunghi e chiari capelli, ranicchiata su una panchina.
La cosa non la intenerì.
In breve le si parò davanti, in tutta la sua altezza, con le gambe leggermente divaricate e le braccia uno reggente l'ombrello e l'altro posto sul fianco.
La guardava, a mento alto.
- Tu chi sei? -

Chii

Assorta nei suoi pensieri, si accorse solo all'ultimo dell'arrivo di Perona. Quella strana ragazza le si parò davanti, domandandole chi fosse. Perchè glielo chiedeva? Chii assunse un'espressione vagamente sorpresa, tuttavia non si mosse dalla sua posizione. L'unica cosa che le venne in mente di rispondere,fissando Perona, fu:
Chii..

Perona

- Che razza di nome è Chii?! - Disse, quasi urlando, stringendo un pugno di fronte al volto.
- Quanti anni hai, ragazzina? - Chiese poi, rilassandosi.
Era una persona molto irascibile, ma anche molto molto lunatica.

Chii

Ora Chii sembrava un pò spaventata. Quindi,alla domanda di Perona, si affrettò ad aggiungere qualcosa:
-In realtà ho due nomi..- mormorò- Chii Layla.
Fece un sospiro leggero, distogliendo lo sguardo dalla strana ragazza.
-Ma..Perchè mi chiedi tutte queste cose?- Domandò a sua volta, sorvolando sull'età almeno per il momento.

Perona

- Layla mi piace di più. -
Si dondolò sui piedi avanti e indietro, spostando il peso dal tacco alla punta e viceversa.
Ponderò sul fatto che la ragazza non le aveva detto quanti anni avesse, ma le sembrava comunque molto giovane.
- Sai... - Cominciò con tono saccente, chiudendo gli occhi per darsi importanza.
- Non dovresti andartene in giro da sola di notte. -

Chii

Chii ora sorrideva leggermente verso Perona. Anche a lei Layla piaceva di più.
-Ti ringrazio..
Mormorò, del resto era una ragazzina fin troppo ben educata.L'espressione tuttavia si distese e alla precisazione di Perona la piccola Chii annuì.
-Lo so. Tu come ti chiami?
Chiese prendendo un pò di coraggio.

Perona

- Perona. - Disse decisa, gonfiando il petto.
Era cosciente del fatto che aveva deviato la domanda che le aveva posto in precedenza, ma se non l'aveva rimbroccata voleva dire che in fondo non era poi così convinta della domanda che aveva posto.
Poi di punto in bianco si sedette accanto a lei sulla panchina, senza chiedere il permesso.

Chii

Chii sorrise,pensando che anche quello fosse un nome parecchio strano. Ma era troppo educata e troppo timida per farglielo notare.
Così, quando la strana ragazza si sedette vicino a lei, la piccola Chii arrossì visibilmente, chinando subito gli occhi sulle proprie scarpette.
Raccogliendo tutto il coraggio che aveva, disse qualcosa.
-Vieni qui spesso la notte?

Perona

Perona si voltò istantaneamente verso di lei: aveva OSATO rivolgerle la parola senza permesso.
Quando però la fissò e vide che era tutta accucciata e si fissava le scarpe, arrossita, non si arrabbiò molto.
- Io vengo qui perchè questo è il mio regno! -
Esclamò, per poi fissare baldanzosa il cielo.

Chii

-Uh?
La risposta di Perona sorprese Chii ulteriormente, che assunse una buffa espressione stupita. Le labbra schiuse e le sopracciglia sollevate,mentre gli occhietti della ragazza venivano rivolti a Perona.
-Cosa intendi dire?
Chise allora sinceramente curiosa di capire a cosa effettivamente alludesse la strana ragazza al suo fianco.

Perona

- Oh mia cara ingenua Layla! - Esclamò con un tono come se si conoscessero da anni.
- Io sono una principessa. - Aggiunse in tono serio, per nulla scherzoso.
Poi si voltò verso di lei e la fissò nei suoi occhietti lucenti.
Stese l'ombrello di fronte a sè e lo chiuse di scatto.
Si alzò all'inpiedi e si pose di fronte a lei.
Poi sollevò l'ombrello, fissandola: per un istante si poteva dire che la stesse per colpire sul capo e invece lo fece calare prima su una spalle e poi sull'altra, dicendo:
- Ed io ti nomino ufficialmente mia dama di compagnia. -
Poi si risedette e riaprì l'ombrello, come se niente fosse.

Chii

Quando Perona affermò di essere una principessa, l'espressione di Chii si fece ancora più sorpresa. Gli occhietti della piccola ragazza seguirono poi Perona che si alzava per nominarla sua dama di compagnia. Le sembrava proprio strana,eppure le sfuggì una breve risata cristallina e si portò la mano destra,chiusa a pugno, davanti la bocca.
-Ne sono felice!
Esclamò entusiasta, continuando ad osservarla. Aveva un leggero rossore sulle gote.