Sul tetto

Ikaros

Seguì titubante Tsumugi su per le scale, cercando di non arrancare e capitombolare giù, goffa com'era. Quando arrivarono a destinazione, sul tetto, Ikaros sorrise rapita dalla bella atmosfera soleggiata.
Anche se ai suoi occhi niente era paragonabile alla persona che era con lei.
Si sentiva estremamente fortunata mentre si dirigeva verso la panchina e si sedette per poi tirare fuori una scatoletta trasparente con dentro il bento.
Com'è bello qui! esclamò con gli occhi che le brillavano.
Si vedeva tutto il parco, e poi non c'era nessuno.
Sentendo il profumino del suo pranzo poi scoprì di avere fame e di essere particolarmente felice in quel momento.
Ikaros è molto contenta di essere venuta!

Ikaros

Per un po' mangiò in silenzio, assaporando l'atmosfera.
La parte del suo corpo più vicina alla ragazza era tesa, contratta, come se potesse percepire la minaccia di quella vicinanza.
Teneva lo sguardo fisso sul suo bento, che finì in fretta, visto che era una porzione minima, e anche per la sua golosità, ovviamente.
Richiusa e messa via la scatola, ripose le mani in grembo, le ginocchia strettamente unite, l'espressione desolata per il fatto di essere di così poca compagnia.
Il fatto è che anche solo il pensiero di rivolgere la parola a Tsumugi la intimidiva. Quelle era cose che capitavano alle altre ragazze, non a quelle silenziose, trascurate.. e di certo non a lei.
Si chiese sinceramente se Tsumugi non avesse davvero di meglio da fare.

Ikaros

Non fece in tempo a fermarla. Forse nemmeno voleva fermarla.
Il capo di Tsumugi si sistemò dolcemente sulle sue gambe, e Ikaros, paralizzata, si ritrovò immersa di nuovo nei suoi occhi dal colore così profondo. Non avrebbe saputo mentire a quello sguardo così diretto che l'attraversava.
E' solo che.. che Tsumugi è una persona ammirata da tutti.. e a Ikaros fa strano averla tutta per sè.
Terminò la frase con voce piatta, e accarezzandole il ciuffo di capelli che aveva sulla fronte, poi si immobilizzò.
Oddio, non posso averlo detto davvero..

Ikaros

No, infatti non era facile essere la nuova.
Ma questa non sarebbe stata più una preoccupazione, se solo avesse potuto prolungare quel momento all'infinito.. Se avesse potuto perdersi in quegli occhi, annegarci e non riemergerne più.
Ikaros si nutriva letteralmente delle persone che l'affascinavano, e mai era riuscita a raggiungere una tale vicinanza con una di queste.
Tsumugi l'attirava come il miele.
Quando lei le sfiorò il viso con due dita, chiuse gli occhi.
Al tatto erano fredde, e le solleticarono piacevolmente le guance.
Cercò di rilassarsi, ma invano. Percepiva la sua presenza avvolgente con tutta sè stessa.
Tsumugi.. sussurò quando il contatto tra di loro venne meno.
Non sapeva bene nemmeno lei cosa volesse dire.
Fallo di nuovo.. riuscì solo a pensare.

Ikaros

Rimase così spiazzata dalla schiettezza della ragazza che spalancò gli occhi.
Poi arrossì violentemente.
I-io non..
Si vergognava tremendamente delle sensazioni che provava.
Tsu-tsumugi.. tu credi che..?
Quella conversazione aveva preso una piega strana.

Ikaros

Sentiva il suo lieve fiato rinfrescarle il viso. Era vicina. Era troppo vicina.
Socchiuse gli occhi, aveva il respiro mozzo.
Onee-sama..
Per un momento fu in completa balia sua.
La testa le girava leggermente, inebriata dal suo profumo così intenso.
Perse il senso della realtà, fino a che una vocina da un angolo della sua testa le sussurrò: baciala.
No, non posso.. non ce n'è bisogno, davvero..
Con uno sforzo enorme la prese per le spalle e la spinse indietro un po' brutalmente. Resasi conto di questo, si scusò inorridita:
S-scusami.. perdonami Tsumugi-sama! Non volevo..
Si alzò di scatto dalla sedia e corse verso il parapetto.
Vi si appoggiò, sostenendosi come se stesse per svenire.