Parcheggio zona industriale

Kagura

Quando Helene si fermò si alzò, forse un po' troppo in fretta, come notò a posteriori, e fremente d'eccitazione si accomodò al posto di guida. Con una sorta di rancore nonchè di piccola rivincita personale rispose Certo che so come si fa, non è la prima volta, e non preoccuparti, non sono avventata fino a questo punto... Lasciò la frase in sospeso, sott'intedendo che normalmente avrebbe potuto esserci qualche rischio, ma essendo la macchina di Helene non voleva certo rischiare di graffiargliela.
Dopo averle gettato un'occhiata veloce girò la chiave premendo la frizione, poi accelerò di colpo; come si era aspettata la macchina rispose perfettamente e in qualche secondo raggiunse docilmente quasi i 70km/h. Ascoltando il rombo del motore le sfuggì un involontario Wow, ma poi con un sorrisino stampato in faccia Kagura disegnò abilmente un otto all'interno del parcheggio, che aveva scelto appositamente ampio, poi si fermò esattamente nel mezzo e guardò Helene. Allora?

Kagura

La guardò divertita mentre, per quello che poteva immaginare, traeva mentalmente un sospiro di sollievo. Ti avevo detto che sono capace, ma... aggiunse scrutandola e cercando di cogliere ulteriori segni del fatto che era rimasta tesa tutto il tempo non sono andata troppo veloce, vero? In realtà sapeva di aver guidato più che discretamente, e che forse la scioltezza che aveva dimostrato poteva aver sbalordito un po' la compagna, ma rimase in silenzio aspettando di vedere confermata o smentita la sua ipotesi.

Kagura

Sorrise divertita dalla sua battuta ma sbuffando leggermente come per allontanare quel commento apparentemente così cinico Ma per chi mi hai preso?! esclamò con enfasi ma mentre rideva, appoggiandosi allo schienale del sedile e spostando lo sguardo lontano. Poi, dpo qualche istante tornò a fissarla con la coda dell'occhio. Però...un po' di complimenti lusingano sempre aggiunse prendendole la mano e, dopo avergliela accarezzata distrattamente, tirandola verso di sè, costrigendo Helene a sbilanciarsi verso di lei.

Kagura

Sorrise scuotendo leggermente la testa e guardandola negli occhi che teneva puntati suoi suoi. Poi senza distogliere lo sguardo le accarezzò il viso con una mano e e attirandola lentamente verso di sè disse Penso che sia troppo tardi ormai. Senza muoversi condusse il viso di Helene verso le proprie labbra, che volentieri ritrovarono le sue dopo averle avute vicino per tanto tempo senza potersene saziare.

Kagura

Mugugnò una protesta quando Helene la fece spostare verso di lei e alzare da quella posizione così comoda solo per lei, al pensiero sorrise e si sporse di più verso l'altra fino a stringerla contro il sedile e dover appoggiare un gamba a metà, fra i due posti per potersi tenere in equilibrio. Conitnuò a baciarla dolcemente assaporando le sue labbra e ascoltando il suo respiro, poi si allontanò leggermente e la guardò divertita dall'alto in basso. L'hai voluto tu eh...

Kagura

Con gli occhi che le si andavano allargando per la sorpresa guardò sbigottita Helene, mettendosi a ridere a sua volta. Ma hai visto dove siamo? Non c'è proprio nessuno qui disse, ponendo particolare enfasi sulla parola e senza accennare a muoversi di un millimetro. Anzi, dopo poco le si avvicinò di nuovo portando però il viso di fianco al suo e la bocca vicino al suo orecchio, inspirò profondamente il suo profumo appoggiando poi la fronte sul poggiatesta. Nes-su-no ripetè sillabando la parola.

Kagura

La guardò un po' irritata soppesando le sue parole, il discorso e le motivazioni che le aveva portato in realtà non facevano una piega, ma in quel frangente le sembravano piuttosto inutili e inutilmente rigidi. No disse infine guardandola dritta negli occhi con uno sguardo più duro di quel che in realtà fosse in quel momento però, non ho intenzione di alzare un dito se non vuoi, ho una proposta aggiunse tornando a sedersi e accendendo la macchina o guido io fino a casa oppure aspetti un po' e guidi tu, che dici? domandò alzando un sopracciglio mentre involontariamente un sorriso le compariva sul volto, tradendo quanto in realtà la situazione la divertisse.