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Nadia - Il mistero della pietra azzurra

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MG9
CAT_IMG Posted on 6/8/2011, 19:10     +1   -1




Nadia - Il mistero della pietra azzurra



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Nadia - Il mistero della pietra azzurra (Fushigi no umi no Nadia, letteralmente "Nadia dei mari delle meraviglie"), noto anche col sottotitolo internazionale The Secret of Blue Water, è un anime televisivo composto da 39 episodi prodotto dallo Studio Gainax, ambientato nel 1889/1890 e diretto da Hideaki Anno e Shinji Higuchi. La storia è basata molto liberamente su diversi romanzi di Jules Verne, in particolare Ventimila leghe sotto i mari, ma anche Cinque settimane in pallone e L'isola misteriosa. Dopo la serie televisiva la Gainax produsse anche un film, Nadia e il mistero di Fuzzy, seguito della serie TV.
La serie è stata trasmessa in Giappone dal 1990 al 1991, e in Italia dal luglio 1991 su Italia 1 con il titolo Il mistero della pietra azzurra, con varie repliche successive (l'ultima, non completa, in analogico, nel 2007). Nei primi anni '90 la serie è stata riproposta per l'home video dalla Bim Bum Bam Video a cui ha fatto seguito nel 2003 l'uscita della serie sempre nella sua edizione televisiva in videocassetta per il circuito delle edicole in contemporanea con l'uscita della versione integrale in DVD da parte della Yamato Video.
Infatti, nel 2003, la Yamato Video ha curato una nuova edizione in versione integrale dal titolo Nadia - Il mistero della pietra azzurra contenenti tutti i trentanove episodi e il lungometraggio, con un nuovo adattamento e un nuovo doppiaggio.
La versione integrale della serie nell'adattamento Yamato Video è trasmessa per la prima volta in TV a partire dal 1º luglio 2010 sul canale satellitare Man-ga.

Trama (spoiler alert):


Nel 1889 - durante l'Esposizione Universale di Parigi Nadia, una ragazza quattordicenne orfana e dalla pelle scura che lavora come acrobata in un circo, incontra il suo coetaneo Jean. Il ragazzo - che s'innamora a prima vista di lei - è un geniale inventore giunto alla realizzazione di un aeroplano efficiente. I due ragazzi devono però sfuggire a un tentativo di rapimento da parte di un trio di avventurieri (Grandis, Hanson e Sanson - Rebecca, Hanson e Sansone nella prima edizione italiana), che vogliono impossessarsi del gioiello che Nadia porta al collo, una pietra azzurra.
Jean e Nadia riescono a fuggire grazie all'aereo del giovane inventore, ma naufragano nell'Oceano Atlantico a causa di un guasto. Vengono tratti in salvo da una nave da guerra impegnata nella caccia ad un misterioso "mostro marino" che da tempo sta imperversando in quelle acque affondando le navi di passaggio. Di lì a poco il mostro attacca la nave e durante il terribile scontro i due ragazzi sono di nuovo sbalzati in mare assieme al loro aereo. A salvarli questa volta è un avveniristico sottomarino, il Nautilus, il cui equipaggio è comandato dal misterioso capitano Nemo, possessore a sua volta di un'altra pietra azzurra. A bordo del battello i ragazzi scopriranno che il "mostro marino" al quale le marine mondiali danno la caccia sono in realtà il Nautilus e i suoi diretti nemici, i sottomarini di Neo-Atlantide Garfish responsabili degli affondamenti delle navi.
L'aereo viene riparato dall'equipaggio del Nautilus e Jean e Nadia possono ripartire, ma poco dopo il decollo, mentre stanno sorvolando un'isola, l'aereo viene abbattuto da un colpo sparato da terra. I due ragazzi si salvano fortunosamente e scopriranno che l'isola è in realtà la base segreta dell'organizzazione di Neo-Atlantide da cui partono i Garfish. Neo-Atlantide è governata da Gargoyle (Argo nella prima edizione italiana), e aspira al dominio sul mondo tramite lo sconvolgimento dei commerci navali e la progressiva ricostruzione di misteriose tecnologie appartenenti ad una civiltà perduta: Atlantide.
Sull'isola Nadia e Jean incontrano la piccola Marie, una bambina alla quale i neo-atlantidei hanno ucciso i genitori e la cui situazione rivela loro la crudeltà dell'organizzazione "Neo-Atlantide". Stranamente Gargoyle sembra conoscere perfettamente Nadia e tenta di catturarla per impossessarsi della sua pietra azzurra. Nadia, Jean e Marie sono quindi obbligati ad allearsi con Grandis, Hanson e Sanson, che erano riusciti a raggiungerli, nel tentativo di sfuggire ai tentativi di cattura da parte delle truppe di Neo-Atlantide.
Nel frattempo sull'isola, Gargoyle sperimenta la Torre di Babele, la prima super-arma ottenuta dalle antiche tecnologie di Atlantide. Il potere della Torre è così immenso da poter vaporizzare un'isola nelle vicinanze, ma la macchina può effettuare solo un test, a causa di un malfunzionamento: la componente mancante - infatti - è la misteriosa pietra azzurra al collo di Nadia, senza la quale i surrogati neo-atlantidei sono inutili. I tre ragazzi e i tre avventurieri vengono salvati di nuovo dal Nautilus mentre la base di Neo-Atlantide è distrutta dall'esplosione della Torre di Babele.
Inizia da quel momento per Nadia un lungo viaggio in compagnia di tutti i suoi nuovi amici, Jean, Marie, il capitano Nemo ed il suo equipaggio, ma anche Grandis, Hanson e Sanson, sempre inseguiti da Gargoyle bramoso di possedere la pietra e con essa dominare il mondo. Ma il viaggio sarà anche interiore e Nadia lentamente comincerà a capire sempre più cose su sé stessa, sulle sue misteriose origini e sullo strano legame che ha con il capitano Nemo. Di avventura in avventura, alcune divertenti, altre drammatiche, la ragazza alla fine scoprirà con sgomento la sua natura malvagia e non umana, ed il terribile ed imprevisto ruolo che ha in tutta la vicenda, fino a rendersi conto di ritrovarsi in realtà dalla parte dei suoi nemici: al di sopra dei neo-atlantidei e di Gargoyle c'è infatti lei, la "principessa Nadia", principessa di Neo-Atlantide, detentrice del terribile potere della Pietra Azzurra e destinata a distruggere l'umanità. Nell'ultimo episodio comunque Nadia sarà liberata dalla sua condizione di principessa di Neo Atlantide scoprendo anche che l'Imperatore altri non era che suo fratello maggiore. Gargoyle (che era umano e non atlantideo) morirà per mano della Luce emanata dalle Pietre Azzurre e tutti i membri del Nautilus si salveranno grazie al Capitano Nemo, che sacriferà la sua vita per gli altri e soprattutto per la figlia Nadia.
Epilogo
Dopo i titoli di coda dell'ultimo episodio, la scena si sposta nel 1902, dodici anni dopo gli ultimi avvenimenti e Marie ormai adulta racconta che cosa è avvenuto ai protagonisti dopo il termine della storia:
- il Nuovo Nautilus è stato fatto affondare al largo del Giappone e l'equipaggio si è sciolto;
- Echo ed Icolina si sono fidanzati;
- Electra sta allevando da sola il bambino che ha avuto con il capitano Nemo;
- Jean e Nadia si sono sposati cinque anni prima, nel 1897 e vivono a Le Havre.
- Nadia è diventata madre e continua ad essere vegetariana;
- Grandis è ancora circondata da mille spasimanti, ma continua a cercare il "vero amore";
- Hanson dopo aver fondato una società automobilistica, sta diventando l'uomo più ricco del mondo, ma non si è mai sposato;
- Ayrton, che era veramente conte, ha ereditato le ricche proprietà della sua famiglia;
- Sanson e Marie si sono sposati (nonostante la netta differenza d'età) e l'anno seguente la ragazza diventerà madre.
Epilogo alternativo
Nella prima bozza dell'epilogo redatta dal regista Anno, Nadia diventa giornalista per il New York Times (idea utilizzata per il lungometraggio Nadia e il mistero di Fuzzy), Sanson studia recitazione e sposa Grandis, Hanson e Jean vanno a studiare in Germania, mentre un radiofaro farà in modo che gli abitanti di M78 giungano sulla Terra nel 1999. Già previsto fin dall'inizio, l'epilogo avrebbe dovuto essere ambientato molti anni dopo gli eventi della serie, il 6 agosto 1945 a Le Havre, dove Jean e Nadia ormai anziani apprendono sgomenti dal Paris Match dell'esplosione della bomba atomica su Hiroshima.


Produzione:


Il progetto di ciò che poi sarà Fushigi no umi no Nadia nasce nel 1988 dal produttore Hiroshi Kubota, impiegato della rete televisiva nazionale giapponese NHK. Questi, trovandosi da poco a trattare con l'animazione, vuole puntare su soggetti non ancora trasposti. L'attenzione cade su due opere di Jules Verne, ovvero Ventimila leghe sotto i mari e L'isola misteriosa. Non essendo presenti bambini nei soggetti originali, Kubota decide di mantenere il tema portante dei racconti, cioè il contrasto tra scienza e natura, trasferendolo in due ragazzi tredicenni (nella stesura finale avranno 14 anni): un ragazzo amante delle invenzioni e una controparte femminile più legata alla natura.
Tuttavia il progetto è, in modo abbastanza evidente, una riformulazione di Laputa: il castello nel cielo di Miyazaki, il quale, tra l'altro, presenta elementi "riciclati" dalla sua serie Conan, il ragazzo del futuro, oltre ad elementi, come il nome e l'idea del castello volante, ispirati a I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.
La realizzazione viene affidata allo studio Group TAC (Holly e Benji, Touch), che subappalta il lavoro allo studio Gainax. Inizialmente si pensa di affidare la regia a Yoshiyuki Sadamoto, che cerca di rendere meno palesi i richiami all'opera di Miyazaki. La sua proposta viene però bocciata dalla NHK, portandolo a ritirarsi dal ruolo di regista della serie.
Non avendo altre soluzioni, nel giugno del 1989 la Gainax affida tutto il progetto alle mani del giovane Hideaki Anno che sta appena terminando la sua prima opera come regista Punta al Top! GunBuster, una mini-serie di soli 6 OAV. Messo in difficoltà dalle diverse richieste di NHK, Toho e Group TAC, tutte ferme sulle loro posizioni, Anno sceglie allora l'unica alternativa che gli sembra possibile, quella della parodia, solamente nei primissimi episodi della serie, riuscendo così ad imporre la sua idea di conduzione per il resto della serie, portandola su binari ben diversi.
Problemi tecnici
A circa due terzi della serie la produzione andò incontro a difficoltà finanziarie e a ritardi sulla produzione, tanto che Anno dovette lasciare la regia all'amico Shinji Higuchi per la realizzazione degli episodi 23/27 (il capitolo delle isole), in modo da potersi completamente dedicare alla parte finale.


Controversie (spoiler):


Anche se Nadia pensa di provenire dall'Africa e il colore della sua pelle sembra effettivamente confermarlo, i suoi capelli sono lisci, piuttosto che ricci. Sulla rappresentazione dei capelli gli anime si prendono generalmente molte libertà, ma gli autori ammisero di non aver potuto disegnare Nadia come avrebbero voluto. Alcuni dei disegni preparatori mostrano un taglio di capelli più vicino ai tratti etnici tipici dell'Africa. Inoltre uno dei bozzetti per il Capitano Nemo suggerisce che inizialmente anch'esso avrebbe dovuto essere nero. Le speculazioni dei fans su questo cambiamento vanno dall'ipotizzare che i produttori ritenessero il pubblico giapponese non ancora pronto per un personaggio nero protagonista, all'idea che avrebbe reso troppo ovvia la connessione tra Nadia e Nemo. Il character design finale del personaggio di Nemo ricorderà molto il capitano Bruno J. Global/Henry J. Gloval della serie Macross/Robotech, serie per cui lo stesso Hideaki Anno aveva lavorato ad inizio carriera come animatore. In ogni caso i caratteri somatici di Nadia, apparentemente molto più vicini a quelli indiani piuttosto che a quelli africani (anche Jean, nell'episodio 1, chiede a Nadia se lei non sia nata in India) sono giustificabili dalla trama, visto che anche se Nadia è nata effettivamente in Africa, la sua etnia non è riconducibile ad alcun ceppo terrestre.
Il film della Walt Disney Atlantis - L'impero perduto viene criticato da alcuni appassionati perché ritengono che il film ricalchi troppo palesemente alcuni elementi - anche stilistici - della serie, pur discostandosi molto per quanto riguarda la trama. Secondo i difensori del film, la Disney usa semplicemente le ben conosciute leggende di Atlantide e, piuttosto, Atlantis somiglia di più all'opera di Hayao Miyazaki Laputa: il castello nel cielo da cui la stessa serie di Nadia ha dichiaratamente attinto, essendo stata commissionata dalla rete televisiva nipponica NHK come parziale rifacimento di Laputa.


Riferimenti ad altre opere:


- Il regista Hideaki Anno ha riutilizzato nella serie alcuni nomi presenti nella sua prima opera d'animazione ad episodi, ovvero Punta al Top! Gunbuster. Ad esempio quelli originari del Nautilus e del Nuovo Nautilus, "Eritrium" ed "Exelion", erano già stati assegnati alle due grandi navi spaziali che appaiono nella precedente serie. Nell'episodio 14, la scogliera 64 è un riferimento a Reef 64, il pianeta dove si dirige l'Exelion nel terzo episodio di Gunbuster. Inoltre l'arma del robot Gunbuster chiamata "Homing Laser" è esattamente la stessa, anche per animazione, che il Capitano Nemo utilizza durante la spettacolare battaglia contro il Red Noah.
- L'aspetto dei personaggi ed il design delle macchine ricompaiono anche in lavori successivi dello studio Gainax; infatti il character designer della serie è Yoshiyuki Sadamoto che curerà assieme ad Anno anche Neon Genesis Evangelion, i cui personaggi somigliano vagamente a quelli del Mistero della Pietra Azzurra .
- L'opera contiene anche numerose tematiche e situazioni che saranno riprese ed amplificate in Neon Genesis Evangelion; per esempio il limite del potere della scienza, il mistero sulla causa della distruzione di una società: qui Atlantide, nell'altra opera il Second Impact, il viaggio al polo sud, la visione di un Adamo primordiale e la problematica origine dell'uomo (negli ultimi episodi).
- La serie contiene numerose citazioni ed omaggi ad altre serie di produzione nipponica, per esempio i tre presunti "cattivi" Rebecca (in originale Grandis), Sansone (Sanson) e Hanson sono un omaggio ai cattivi della serie delle Time Bokan (le varie serie di Yattaman, I predatori del tempo, Calendar Men, ecc...), conosciuti come il Trio Drombo.
- Nel videogioco Gunstar Heroes, prodotto dalla Treasure per Mega Drive nel 1993, vi è una evidente citazione a Grandis, Sanson e Hanson nei personaggi di Pink e i suoi due scagnozzi, i quali attaccano con un robot da guerra e dovranno essere affrontati per due volte come boss di fine livello.
- La tuta indossata Rei Ayanami in Neon Genesis Evangelion e da Nadia in una delle illustrazioni negli art-book è stata ripresa da quella di Electra nella parte nel nuovo Nautilus negli ultimi episodi. Quest'ultimo personaggio ricorda, durante l'incontro con i protagonisti, un'altra eroina di anime: Simone, La stella della Senna, dalla serie Il tulipano nero: la maschera a farfalla ha simile forma e stesso colore, i capelli, gli occhi e l'acconciatura sono gli stessi.
- Altra citazione da Il tulipano nero si ritrova nel nome degli aerei costruiti da Jean e citati nei primi episodi della storia come Etoile de la Seine (Stella della Senna, appunto) seguiti dai numeri di serie. L'aereo che appare nel primo episodio, che deve essere usato nella gara all'Esposizione Universale, è l'Etoile de la Seine VII e quello sul quale i due "naufragano" è l'Etoile de la Seine VIII.
- Il character design del capitano Nemo è basato su quello di Bruno J. Global di Macross, ma alcuni dettagli ricordano un altro capitano spaziale famosissimo, Capitan Harlock (nelle ultime puntate il nuovo look di Nemo richiama esplicitamente quello del pirata dello spazio); inoltre la sua uniforme somiglia a quella del capitano Juzo Okita (capitano Avatar negli adattamenti occidentali) della serie Star Blazers (La corazzata Yamato).
- Il cane di Marie che nell'episodio 5 viene ucciso dai neo-atlantidei ha lo stesso nome di quello di Monsley in Conan, il ragazzo del futuro.


Imprecisioni (spoiler):


La serie è ambientata nella seconda metà dell'Ottocento, ma gioca molto su divertenti anacronismi, soprattutto riguardanti le invenzioni di Jean (dalle minibatterie al litio dell'episodio 29 alla macchina per il karaoke dell'episodio 34), che non vanno quindi considerati come imprecisioni. L'unico caso in cui si potrebbe riscontrare un vero e proprio errore è nell'episodio 35, dove Nadia rivela di provenire dalla nebulosa M78 distante dalla terra 277,5 anni luce, mentre in realtà la nebulosa dista dalla Terra 1.600 anni luce.


Sigle dell'anime:


Sigle di apertura:
Il mistero della pietra azzurra - Cristina D'Avena

Curiosità sigla:


Sono state realizzate due versioni differenti della videosigla italiana: si tratta sostanzialmente di un diverso montaggio dei fotogrammi, dovuto forse al fatto che la prima versione, utilizzata per la prima trasmissione nel 1991 su Italia 1 e nelle repliche successive su Canale 5 e Rete 4, mostrava troppe scene che svelavano il finale della serie. Nella trasmissione dell'estate 2007 (misteriosamente interrotta dopo solo 6 episodi) è stata utilizzata la prima versione per l'apertura e la seconda versione per la chiusura. In entrambe le versioni è stata comunque mantenuta la celebre sigla di Cristina D'Avena.
È da notare che nella sigla italiana viene detto «Se un ragazzo tredicenne salverà/un'acrobata del circo della stessa età», ma in realtà i protagonisti sono quasi quindicenni.
Nella versione DVD curata da Yamato video è stata invece mantenuta la sigla originale giapponese.


Fonte: Wikipedia
 
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Harukasan
CAT_IMG Posted on 21/1/2012, 03:40     +1   -1




che bello questo anime... :wub:
 
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MG9
CAT_IMG Posted on 21/1/2012, 15:55     +1   -1




Mmmh.... ho davvero caricato quell'immagine? O.o di solito ne cerco una con scritta e tutto il resto... mah, vabbè...u.u
 
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Shizuma93
CAT_IMG Posted on 24/1/2012, 01:11     +1   -1




Una storia davvero bellissima,vidi questo anime quando ero piccolina e purtroppo non assiduamente e fino in fondo.
Magari lo riprenderò appena avrò modo =)
 
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Harukasan
CAT_IMG Posted on 25/1/2012, 18:55     +1   -1




non importa per l'immagine, lo vidi anch'io da piccola e mi appassionò tanto! però dovrei riprenderlo anch'io ^_^
 
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CAT_IMG Posted on 4/4/2012, 09:46     +1   -1
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Questo è uno degli anime più belli che abbia visto.
Tra l' altro ci sono anche molti collegamenti ad un anime successivo dello stesso mangaka, Neon Genesis Evangelion.

QUI


E' un pò lungo e alcune cose sono forzate, ma l'articolo è davvero bello!!
 
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CAT_IMG Posted on 4/4/2012, 09:54     +1   -1
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Bellissimo.. ho tutte le puntate scaricate.. superbo davvero.
 
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SleepyMoon
CAT_IMG Posted on 7/8/2012, 13:21     +1   -1




Questa serie mi aveva davvero incantata, era una cosa unica <3
 
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7 replies since 6/8/2011, 19:10   281 views
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