Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Cafè De Paris, Aperibar

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.:|NiHaL|:.
CAT_IMG Posted on 2/4/2012, 23:07     +1   -1




CITAZIONE
Descrizione locale:
Una grande porta a vetri e ferro battutto a volute e foglioline si apre lasciando vedere un ampio salone con pavimento in marmi colorati in toni pastello, pareti e soffitto color panna, retto da colonne in stile corinzio. Alle finestre lievi panneggi chiari lasciano trapelare la luce esterna e la sala è ricca di tavolini e sedie in stile Liberty ordinati ed eleganti. Avanzando, dopo la prima fila di tavoli, si nota, più lontano, un palco, con una lunga passerella, che passa tra i tavoli. Il locale, infatti, è spesso sede di presentazione delle nuove collezioni di moda.

Pam Fujiwara

La modella e attrice Fujiwara entrò nel locale, preceduta e seguita dalla sua equipe.
A grandi falcate superò la prima fila di tavoli, poi si fermò, si guardò intorno e proseguì, fino a giungere a dietro il palco, dove l'equipe iniziò a montare tutto il necessario.
Era tardo pomeriggio e alle 20 il locale avrebbe iniziato a riempirsi di persone, curiosi, giornalisti, critici, modelli e modelle, stilisti e stiliste.
La sua truccatrice si avvicinò, le chiese cortesemente di sedersi e iniziò a lavorare sul suo viso.
Il trucco fu sottile, quasi invisibile: il viso della Fujiwara era già pressocchè perfetto.
Poi fu il turno del parrucchiere, che le tirò su i capelli in un'acconciatura elegante.
Infine il suo manager le si fece accanto e la accompagnò dallo stilista per cui avrebbe sfilato quella sera.
S'intrattennero a parlare amabilmente, la Fujiwara sapeva dosare i momenti di silenzio e serietà a quelli di riso e accondiscendenza, fin quando lo stilista non la portò nei suoi camerini e le fece vedere la collezione di vestiti che avrebbe portato quella sera insieme ad altre famose modelle.
I vestiti erano di colori sgargianti, di tagli strani e quasi tutti gli abiti erano corredati da una pelliccia.
In sè pensava che la collezione era davvero pacchina: sia per i colori, che per gli abbinamenti, che per l'uso smodato di pellicce. In realtà lei era animalista, era iscritta a varie cause per salvare gli animali in via di estinzione e indossare pellicce, sebbene avesse dovuto farlo in diverse sfilate, non le era mai piaciuto.
Ma nulla di tutto ciò trapelò dal suo viso, che rimase fermo in un'espressione stupita e compiaciuta, mentre, di tanto in tanto, elargiva, con gentilezza e moderazione, complimenti allo stilista.
Infine l'uomo la lasciò sola e nel camerino entrano le sue aiutanti che la aiutarono a cambiarsi e indossare il primo abito.
Di lì a poco la sfilata sarebbe iniziata.



Edited by .:|NiHaL|:. - 5/4/2012, 15:01
 
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CAT_IMG Posted on 5/4/2012, 15:57     +1   -1
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Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso

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Hitomi Shimatani
Quanto odiava le sfilate.
Finì di preparare gli striscioni con gli altri volontari, quasi tutti sconosciuti, ma che condividevano per lei l'amore per la vita.
Mise la sua giacca di pelle finta e, insieme agli altri, armata di cartelli e con una caramella alla menta in bocca per schiarirsi la gola, si avviò con tutta la grinta che possedeva verso il Cafè De Paris, il locale dove si sarebbe tenuta la sfilate della modella e attrice Fujiwara, particolarmente famosa in quel periodo.
Ci sarebbero stati, per cui, molti giornalisti, quindi per una volta l'OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) della città sarebbe riuscita a farsi sentire.
Arrivarono all'ingresso del locale per le 19.40, la sfilata sarebbe iniziata a breve ed era presente già un gran numero di giornalisti. Ingoiata la caramella e alzato il suo cartello con su scritto "Lo sapete che li squoiano da vivi!? Neanche li uccidono prima per non farli soffrire!" urlò con quanto fiato aveva in gola "Siete dei mostri!", seguita dalla calca dietro di lei che l'appoggiava.

Edited by Yuuki Cross - 6/4/2012, 12:31
 
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.:|NiHaL|:.
CAT_IMG Posted on 5/4/2012, 22:56     +1   -1




Fujiwara

Sentiva il locale riempirsi di persone e le loro voci riempire l'aria. Questo le dava sempre la forza di continuare a tenere su il suo perfetto sorriso finto.
Ormai era quasi pronta: una ragazza le stava finendo di allacciare le altissime scarpe.
Quando, da più lontano, sentì voci urlare. Una voce femminile, seguita da altre confuse e da alcune più chiari maschili, che intimavano al silenzio: aveva già capito tutto, erano i soliti manifestanti.
Più di una volta ci si era trovata in mezzo e spesso era riuscita a calmarli dicendo loro che anche lei era iscritta a diverse associazioni per animali. Ma a volte le era andata anche male e se non fosse stato per le sue guardie del corpo, nonostante lei fosse abbastanza in grado di difendersi da sola, probabilmente non potrebbe andare in giro a raccontarlo felicemente.
Ad ogni modo, fece finta di nulla. Le voci che aveva sentito erano quelle dei poliziotti, difficilmente li avrebbero fatti entrare.
Si mise dietro le tende del palco, attendendo le direttive dello staff.
Si guardò intorno, si sistemò la pelliccia sulle spalle e poi attese, dritta e fiera.

Io direi di specificare che il tuo giubbotto è di FINTA pelle X°°°D
 
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CAT_IMG Posted on 6/4/2012, 11:44     +1   -1
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Hitomi Shimatani
Non volevano una manifestazione violenta, l'OIPA voleva solo far aprire gli occhi alla gente e, se possibile, ai modelli e agli stilisti. Già un paio di volte aveva parlato apertamente con uno stilista famoso di cui non ricordava il nome, convincendolo ad usare pellicce sintetiche.
Dopo un po' di tempo si avvicinò un poliziotto, dicendo in generale che non avevano un permesso per essere lì e per entrare nel locale.
Hitomi prese il foglio dalla tasca e glielo sbattè sotto il naso. "Eccolo qui, è firmato dal consigliere regionale! Penso valga più del permesso del sindaco per questa sfilata. Non vogiamo fare baccano, entreremo solo in pochi mentre gli altri manifesteranno fuori. Siamo gente pacifica, vogliamo solo appuntare un paio di cose."
E questo era vero, perchè Hitomi quando faceva una cosa la portava a termine, e fino in fondo. Il poliziotto lesse attentamente più di una volta il permesso e, non potendo fare nulla non essendo quella una sfilata privata, fu costretto a far entrare Hitomi e altri tre ragazzi, lasciando i cartelli all'entrata.
Appena entrò sentì un odore che la nauseava, di prodotti che sicuramente erano stati testati su animali, di pelle... Non riusciva minimamente a cpire come la modella Fujiwara, che aveva affermato numerose volte di essere contro queste cose, si lasci plagiare nel fare sfilate con pellicce. Per soldi sicuramente.
Si appoggiò ad un muro, al buio, aprendo il suo tacquino, aspettando che il sipario si alzasse. Voleva annotare ogni singolo capo che sarebbe sfilato. E sarebbe stata contenta se avesse potuto intervistare la signorina Fujiwara dopo la sfilata.
Giusto, vado a modificare x°°D
 
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.:|NiHaL|:.
CAT_IMG Posted on 23/4/2012, 20:04     +1   -1




Fujiwara

La sala doveva essere gremita: sentiva un forte vociare indistinto, ma le sue orecchie badavano solo allo staff che le spiegava cosa avrebbe dovuto fare. Lei annuiva in silenzio. Sentì il presentatore che saliva sul piccolo palco e spiegava al pubblico cosa avrebbero visto, quale stilista, i vari capi e le mode del momento: insomma, la solita noia, ma la ragazza teneva ben alto il suo sorriso.
Infine, ad un cenno, la modella partì.
Il sipario si aprì di fronte a lei. Con una mano sul fianco e l'altra lunga morbida lunga il corpo i suoi piedi accarezzarono la passerella, quasi sfiorandola, lasciando che il capo che indossava brillasse sulla sua pelle chiara e la pelliccia le scivolasse giù, lungo una spalla.
I capelli si muovevano, morbidi e fluenti, ad ogni passo. Il suo sguardo era fermo, dritto e sicuro, il viso appena appena sorridente, in quell'espressione tipica delle modelle.
Arrivata alla fine della passerella fissò la folla, quasi con aria di sfida, e notò, mentre roteava con grazia su se stessa in un tripudio di vesti e capelli, con la coda dell'occhio, un piccolo manipolo di persone, in fondo alla sala, che dall'abbigliamento sembravano non essere affatto nè giornalisti, nè critici, nè altro che si confaceva a una sfilata. Li guardò per un secondo, infine si voltò e ripercorse la passerella, fino a tornare dietro le quinte, ancheggiando con grazia.
Appena fu dentro, due ragazze le si avvicinarono e in tutta velocità le tolsero i vestiti e le infilarono dei nuovi: lei si lasciò fare tutto, chiamando intanto con un gesto della mano uno dei buttafuori che circondavano il palco.
- Qualcuno della manifestazione lì fuori è riuscito ad entrare? -
Il buttafuori la guardò stupito, perchè gli era stato ordinato di cercare in tutti i modi che le modelle e lo staff restassero all'oscuro della ressa esterna.
- Non lo so, signorina, ma ne dubito fortemente. -
Lei rispose con un cenno del capo e lui tornò al suo posto.
Senza dubbio qualcuno era riuscito ad entrare, ma non le sembravano mali intenzionati.
Poco dopo qualcuno le disse che toccava nuovamente a lei, e lo show ricominciò.

Ti chiedo infinitamente scusa per la risposta tardiva, ma ho avuto degli spostamenti di casa imprevisti XD
 
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CAT_IMG Posted on 24/4/2012, 10:32     +1   -1
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Hitomi Shimatani
Appena si aprì il sipario Hitomi corrugò la fronte. La signorina Fujiwara era splendida naturalmente, ma ogni passo che faceva le rimbombava nelle orecchie, ogni volta che la pelliccia che le scivolava lungo le splalle sfiorava il pavimento le sue tempie pulsavano violentemente.
Inevitabilmente la modella/attrice stava benisimo, ma Hitomi non poteva farci nulla, per lei quella visione era raccapricciante.
La modella entrò ed uscì dal sipario innumerevoli volte e lei, attenta seppur disgustata, appuntava tutto: le pellicce che utilizzava, di che animale erano e come erano stete eventualmente trattate. Quando la signorina uscì per la seconda volta tentò di incrociare il suo sguardo, osservendole prima gli occh, poi il suo abbigliamento, scuotendo la testa per poi ritornare a prendere appunti, innumerevoli appunti. E comunque sia la famosissima modella non avrebbe certo fatto caso a lei, una comunissima mortale che si vestiva ai grandi magazzini, dai capelli mossi che si muovevano incessantemente quando scriveva. Solo la sua cicatrice poteva creare qualche curiosità, ma alla fine ci era abituata.
Tranquillissima :gurose:
 
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CAT_IMG Posted on 4/5/2012, 14:13     +1   -1




Fujiwara

La sfilata proseguì senza intoppi, nonostante la modella fosse ormai certa che alcuni manifestanti erano dentro il locale. Ma in fondo non partiva prevenuta: molti volevano solo intervistarla o cercare di convincerla a cambiare idea sulle pellicce, cosa, tra l'altro, inutile, visto che lei era la prima ad essere disgustata ad indossare animali. Ma il lavoro era il lavoro, e sul palco, sulla passerella, lei doveva essere una persona diversa.
A fine sfilata andò nei suoi camerini, in cui si fece una doccia e si cambiò, restando però elegante: un tubino viola le copriva il corpo longilineo, perfettamente abbinato al turbinio dei suoi capelli, e solo un velo di trucco copriva il viso già perfetto.
Ad un suo cenno iniziarono ad entrare giornalisti, fotografi, stilisti e qualche fans, che lei accoglieva di buon grado e molto sorridente.
 
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CAT_IMG Posted on 5/5/2012, 16:42     +1   -1
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Hitomi Shimatani
Quando la sfilata finì, la modella andò nel suo camerino.
Ad un certo punto iniziarono ad entrare i giornalisti e i fotografi, seguiti da qualche fan. Alla fine, dopo un po' di tentennamenti decise ad entrare anche lei. Non si era preparata nulla, dopotutto non era una giornalista, ma era ottimista e decise che avrebbe potuto cavarsela benissimo.
Naturalmente la gente arrivata prima di lei la sommergeva, seppur ordinatamente. Intravide i capelli viola e il suo vestito, un tubino abbinato ai suoi capelli.
 
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CAT_IMG Posted on 6/5/2012, 23:54     +1   -1




Fujiwara

Nonostante si sentisse abbastanza stanca, la modella continuò a rispondere a tutti, a farsi fotografare, a firmare autografi e quant'altro con un solare sorriso. Accoglieva i complimenti con modestia e ascoltava le poche critiche con attenzione.
La gente pian piano si diradava e, alla fine, rimasero in pochi in fila fuori dalla porta, sorvegliata da due grossi buttafuori.
 
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CAT_IMG Posted on 7/5/2012, 16:20     +1   -1
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Hitomi Shimatani
Pian piano la gente si diradò ed arrivò il suo turno. Prese coraggio e andò di fronte alla modella, con il tacquino aperto e leggermente rossa in volto: non si era mai trovata in una situazione del genere. Tuttavia doveva farlo.
"Buona serata signorina Fujiwara" fece educatamente. "Io sono la rappresentante dell'OIPA della città. Mi chiedevo se poteva rispondere ad alcune mie domande".
 
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CAT_IMG Posted on 8/5/2012, 00:05     +1   -1




Fujiwara

Riconobbe, da lontano, qualcuno che non rispecchiava propriamente i canoni di eleganza del locale e sospettò fosse qualcuno dei manifestanti pacifici.
Quando la ragazza giunse di fronte a lei, la riconobbe: era quella che la fissava così intensamente da sotto il palco.
Rivolse un grosso sorriso anche a lei e annuì dolcemente.
- Risponderò a tutte le tue domande. - Disse, in modo suadente, seppur totalmente spontaneo.
Ormai non c'era più nessuno, la giovane era l'ultima. I buttafuori guardavano preoccupati il suo abbigliamento e poi chiedevano conferma nel volto della modella: con un cenno fece capir loro che non c'era motivo di preoccuparsi, così si richiusero la porta alle spalle, lasciandole sole.
 
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CAT_IMG Posted on 8/5/2012, 14:47     +1   -1
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Hitomi Shimatani
Tentò di non farsi prendere dall'ansie, era una situazione del tutto nuova per lei. Mise la sua ciocca ribelle dietro l'orecchio, mettendo in risalto senza volerlo laccatrice sul suo occhio.
"Allora... avrei preferito iniziare in maniera più dolce. Non crede di essere un tantino incoerente a definirsi animalista per poi sfilare con pellicce di tutti i tipi possibili?" disse diventando seria.
"Mi risponda seriamente, tanto quello che mi dirà non andrà sui giornali, può star tranquilla" disse corrugando la fronte, fissandola negli occhi. Sperava di non essere stata troppo diretta, ma alla fine lei era qui per questo.
 
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CAT_IMG Posted on 10/5/2012, 23:56     +1   -1




Fujiwara

La modella perse solo per un istante la montatura del suo sorriso quando notò la cicatrice sul volto della ragazza: la osservò, chiedendosi come poteva essersela procurata. Ma durò tutto davvero pochi secondi: il suo sorriso già brillava di nuovo quando annuiva con la testa alla ragazza.
I giornali non la preoccupavano più di tanto, seppur ci tenesse moltissimo alla sua privacy.
- Il mio lavoro è indossare vestiti creati da stilisti. Ognuno ha il suo lavoro e deve portarlo al termine come meglio può. -
Disse, seria, seppur sorridente.
- Io ti consigliere di porre le tue domande allo stilista per cui ho sfilato, non a me. E' lui che ordina il materiale per creare i suoi vestiti ai fornitori di pelli e pellicce, non io. -
Aggiunse, con la massima cortesia.
Si spostò i capelli con un mano e poi si sedette su una poltroncina nera, accavallando le gambe.
- Siediti pure, se vuoi. -
Era l'ultima visita per quel giorno e la ragazza che aveva di fronte doveva essere più o meno una sua coetanea, tanto valeva essere meno formali.
 
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CAT_IMG Posted on 15/6/2012, 00:18     +1   -1




Aspetto un altro mesetto l'attesa del tuo ritorno, poi mi vedo costretta a chiudere per l'11/07/2012.
 
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CAT_IMG Posted on 12/7/2012, 15:02     +1   -1




Role conclusa per abbandono di un pg.
 
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