Under the rain.

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.:|NiHaL|:.

Posted on 8/5/2012, 00:32

Perona

Le ultime pioggie primaverili bagnavano i prati.
Lente, scroscianti, sull'erba, sull'acqua del laghetto.
Le anatre si erano rifugiate e anche i rari passanti, sotto gli ombrelli.
Sotto un ombrello più appariscente si rifugiava Perona.
In piedi, diritta e altera, stava fissando la pioggia, quasi con aria di sfida.
Respirava l'odore di terra bagnata e fissa le gocce picchiettare la superficie del laghetto.

« uru kanzaki

Posted on 8/5/2012, 17:34

“Ciò che si è perso, sono le tenebre del tempo. Ciò che incontrerai sono frammenti di passato e di futuro.”
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Lucy M. Misora

Lucy non era una che amava stare all'aria aperta, tanto meno sotto la pioggia. Tuttavia non aveva un ombrello, e nemmeno lo voleva: odiava sentirsi oppressa da una forza sopra la sua testa. Fissava la fontana in particolare, e come ogni singola goccia d'acqua caduta dal cielo creasse dei perfetti anelli circolari, armoniosi e simmetrici.
Là, stava una ragazza con un ombrello più che appariscente. Lucy sbuffò e si scostò dagli occhi la frangetta bagnata.

.:|NiHaL|:.

Posted on 10/5/2012, 23:39 +1

Perona

La sua attenzione fu catturata da una figura al margine del suo campo visivo; lentamente si voltò e fissò una ragazza, anche lei dai capelli rosa, ma tutti bagnati per via della pioggia. La ragazza non aveva l'ombrello. Restò a fissarla, passivamente, senza neanche porsi il problema che il suo sguardo poteva essere notato o sembrare pesante. Ormai era l'unica persona, oltre se stessa, rimasta nel parco a causa della pioggia, e per di più era senza ombrello. Le sembrava un intrattenimento discreto in quel contesto.
Sentiva l'acqua scendere dal cielo e picchiettare sul suo ombrello rosso. Ma non lo offrì alla sconosciuta: se l'avesse voluto, l'avrebbe chiesto o se lo sarebbe portato da casa, no? E poi perchè avrebbe dovuto dar retta così a una che poteva anche non valer nulla?
Eppure lei era lì, sotto la pioggia.
Continuò a fissarla.

« uru kanzaki

Posted on 11/5/2012, 16:45

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Lucy Maria Misora

Lucy notò che quella tipa dall'ombrello gigante continuava a fissarla. Sembra un maffin, pensò fra se e se, ridacchiando da sola. Il fatto è che quella non staccava gli occhi da lei. Intimorita, ma non volendo sembrare debole si avvicinò a lei e si sedette su una panchina a nemmeno a un metro da quella. Era fradicia, e perfino la panchina era bagnata ma Lucy stette lì, con le braccia appoggiate allo schienale di legno, e voltò la testa verso di lei. Se aveva qualcosa da dire, ora, avrebbe potuto sentirla.

.:|NiHaL|:.

Posted on 15/5/2012, 14:55 +1

Perona

Osservò la ragazza spostarsi e sedersi. Poi si fissarono negli occhi, a lungo.
Alla fine Perona fece qualche passo verso di lei e le si accostò, in piedi. Il suo ampio ombrello ora copriva anche la ragazza, anche se sembrava fosse accaduto involontariamente.
- Sei tutta bagnata, bambina. - Disse, con la massima naturalezza, continuando a fissarla con quel suo sguardo come annoiato.
Poi reclinò la testa di lato e i suoi morbidi codini si scossero.
Continuò a guardarla, in silenzio.

« uru kanzaki

Posted on 15/5/2012, 16:10

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Scoppiò a ridere clamorosamente, e la sua voce riecheggiò nel parco ormai quasi vuoto.
"Mi stai coprendo dalla pioggia, mammina?" le rispose ironicamente, con uno sguardo malizioso e vanitoso allo stesso tempo.

.:|NiHaL|:.

Posted on 21/5/2012, 13:18 +1

Perona

Le sopracciglia di Perona si mossero impercettibilmente, innervosite dal sarcasmo della ragazzina. Ma non voleva perdere le staffe per una sconosciuta.
- Io non sono la mammina di nessuno. - Rispose con tono pacato, e questo rese la frase più minacciosa.
Poi, improvvisamente, si abbassò sulle ginocchia, e giunse con il viso di fronte a quello della ragazza.
La fissò negli occhi, senza timore, con la sua solita espressione apatica, ma un brillare di interesse riluceva nelle sue pupille.
- Cosa ci fai qui, bambina bagnata? -

« uru kanzaki

Posted on 21/5/2012, 14:41

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Alla domanda di quella, Lucy sbuffò girando la testa e la frangetta bagnata si mosse.
Fece un sorriso sarcastico a mezza luna: "la stessa cosa che ci fai tu, muffin". Divenne seria. "Gli affari miei."

.:|NiHaL|:.

Posted on 21/5/2012, 18:37 +1

Perona

Inarcò le sopracciglia per la rabbia, ma non si sarebbe messa a strepitare contro una persona di così poco conto per lei.
- Siamo sole in questo parco, sotto la pioggia... -
Disse, con tono suadente.
- Io potrei farti del male e nessuno se ne accorgerebbe. -

« uru kanzaki

Posted on 21/5/2012, 19:31

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"Tu?" le disse facendo una faccina dolce con gli occhioni lucidi "e perché mai faresti male a una piccola bambina come me?"

.:|NiHaL|:.

Posted on 22/5/2012, 00:23 +1

Perona

Sai, al mondo ci sono tante persone cattive... -
Sorrise appena, poi poggiò una mano sotto il mento della ragazza, sollevandole il volto,
... io lo sono solo con chi mi importuna, per tua fortuna, bambina bagnata. Te lo dicevo solo perchè tu sei qui, tutta sola, sotto la pioggia e qualcuno potrebbe pensare di farti del male. -
Aggiunse. A quel punto tornò nella sua inespressività e lasciò il volto della sconosciuta.

« uru kanzaki

Posted on 22/5/2012, 12:53

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Quando le prese il mento tra le dita arrossì.
"Beh, grazie per non fare la cattiva con me" rispose ironica, ma con uno sguardo sincero. Quella ragazza la attirava.

.:|NiHaL|:.

Posted on 22/5/2012, 13:11 +1

Perona

Notò il rossore sulle guance dell'altra e se ne compiacque. Adorava avere l'impressione che qualcuno fosse in sua balia e voleva un altro peluche per sè.
- Sai, bambina bagnata, io sono una principessa. - Disse, con la massima serietà.
Poi le porse la mano per alzarsi.

« uru kanzaki

Posted on 22/5/2012, 13:13 +1

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Lucy M. Misora

Prese la sua mano delicatamente, non sapendo cosa dire o cos'altro fare.
"Qual è il tuo nome, principessa?" le chiese a bassa voce.

.:|NiHaL|:.

Posted on 22/5/2012, 17:48 +1

Perona

Accennò un minuscolo sorriso, per poi tornare seria e fissarla negli occhi, mentre l'altra si alzava.
- Sono Perona, la principessa dei Fantasmi. - Rispose, sempre molto seriamente.
- Con "fantasmi" puoi intendere ciò che vuoi. Puoi intendere ciò che ti spaventa e ti rattista di più. -
Non lasciò la sua mano, ma la strinse delicatamente mentre si metteva dritta con la ragazza. Da vicino notò che era un po' più bassa di lei, ma non molto, quindi non doveva poi essere così piccola. Ma le piaceva l'idea che lei diventasse la sua nuova dolce bambolina.
- I tuoi capelli sono molto belli, anche se bagnati. - Le disse, poi, seriamente.
Infine distolse lo sguardo dai suoi occhi e s'incamminò lungo il viale, tenendola per mano.

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