Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Fan Fiction su Strawberry Panic

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Shizuma93
CAT_IMG Posted on 24/1/2013, 22:52     +1   -1




CITAZIONE (|_Tatus_| @ 24/1/2013, 22:40) 
CITAZIONE (Shizuma93 @ 24/1/2013, 21:16) 
Ah erano solo le tre sciure del the xD

sei rimasta un po' delusa? xD

Un tantinello :rossomg:
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 09:31     +1   -1




Terzo capitolo :D


Capitolo 3: Rimorsi e Amore



" Cara Figlia mia
È da molto tempo che non ci sentiamo.
Spero che il periodo all'accademia stia trascorrendo nel migliore dei modi.
Tua madre ed io siamo dispiaciuti per non averti contattato molto e non essere venuti in questi anni,
ma il lavoro ha occupato molto del nostro tempo.
Come ben sai mancano pochi mesi al tuo diploma, di cui spero sarai fiera come lo sono io.
Dopo che ti sarai diplomata organizzeremo il tuo futuro matrimonio con il ragazzo di cui ti parlai.
Già ti spiegai che è il figlio di un ricco imprenditore quindi spero tu comprenda il dovere che hai come membro della nostra famiglia.
Verrò a trovarti tra qualche giorno, ho invitato il tuo futuro sposo così lo conoscerai di persona,
quindi accoglilo come si conviene a mia figlia.
Sono sicuro che il matrimonio renderà felice anche te.
Con affetto Tuo Padre Rokujō Miroku "

Shizuma sapeva da molto tempo che Miyuki era stata promessa in sposa e che lei soffriva per questo, ma non ha mai fatto nulla...anche solo per consolarla.
Mai come in quel momento sentiva tutto il peso del suo egoismo...
Chiuse la lettera e in silenzio tornò nel suo letto.
Un fiume di pensieri straripava nella sua mente...
Lei mi ha sempre sostenuto...sopprimendo i suoi sentimenti -
Mi ha permesso di amare Kaori...di diventare Etoile...mi è stata accanto quando ne ho avuto più bisogno...
Io invece sono stata capace solo di ferirla

Un singhiozzo soffocato nel cuscino del letto accanto al suo distolse Shizuma dai suoi pensieri.
Si alzò e si avvicinò alla sua compagna...raramente l' aveva vista così sofferente...
Miyuki sollevò la testa dal cuscino bagnato dalle sue lacrime amare e incrociò il suo sguardo intenso e profondo.
Shizuma voleva consolarla, dirle qualcosa...ma cosa si può dire a una ragazza che deve sacrificare la sua felicità solo per soldi,
perché per quello il padre l' ha promessa anzi venduta, per interesse.
<< Non lo permetterò ! >> senza neanche pensarci abbracciò Miyuki ancora in lacrime.
<< Non permetterò che tu sacrifichi ancora te stessa per un altro...chiunque esso sia >> la sua voce tremava, bacata da tutto il rimorso che opprimeva il suo cuore, ma era decisa a non abbandonarla mai più.
<< Non sei tu che decidi...ho scelto di seguire il mio dovere...come è giusto che sia... >>
Shizuma rimase spiazzata da quelle parole. Non capì che la sua amica aveva bisogno di lei più che mai.

Il bagliore dei timidi raggi dell' alba di quella Domenica mattina svegliarono Tamao, ancora un pò stanca per la nottata con le amiche.
Dopo essersi sciacquata il viso e indossato la sua uniforme decise di svegliare la sua bella addormentata.
Ogni mattina, prima di sottrarre Nagisa al mondo di Morfeo, contemplava per qualche minuto la sua espressione dormiente.
La guardava come se fosse la prima volta, era quasi ipnotizzata da quei lineamenti cosi delicati e graziosi.
<< Na...gi...sa-chan >> la sua voce era dolce e delicata colma di gentilezza.
Nagisa dischiuse lentamente gli occhi e scorse, come ogni mattina, il viso dell' amica che si svegliava sempre prima di lei.
<< Buongiorno Tamao... >> il tono addormentato lasciava capire che era ancora più dormiente che desta.
<< Fa presto a vestirti o faremo tardi a colazione >> infatti non capitava di rado che rimanessero digiuno per la pigrizia di Nagisa.
<< Tu va pure, io ti raggiungo appena sono pronta >>
<< Meglio che resti... altrimenti ti riaddormenti e non vieni a fare colazione >> la voce di Tamao sembrava quasi quella di una madre che conosceva bene il suo bambino.
Aiutata dalla sua premurosa quanto bella compagna, Nagisa si preparò e entrambe si diressero verso la sala mensa per la colazione.
Lungo le scale incrociarono Shizuma che camminava con lo sguardo basso e immersa nei suoi pensieri.
<< Buongiorno Shizuma-sama... >> Il flebile saluto non ebbe risposta, Shizuma continuò a camminare senza accorgersi della sua amata...sembrava quasi addormentata.
Nagisa rimase stupita per qualche secondo...
A cosa stava pensando?... non mi ha neanche vista...
Per toglierla da quello stato di stupore Tamao le prese la mano e la portò nella mensa.
Si sedettero accanto alle altre allieve e tra una discussione e l'altra cominciarono la colazione.
La rossa era rimasta un pò pensierosa, ma mentre stava bevendo una tazza di thè sentì due calde braccia intrecciarsi al collo e una liscia e morbida guancia appogiarsi alla sua.
Per poco non le andava di traverso ciò che stava bevendo, il suo viso assunse il colorito dei suoi capelli per l' imbarazzo, tutte le fissavano...
<< Ben svegliata Nagisa-chan >> cosi dicendo le diede un tenero quanto malizioso bacio sulla guancia, che divenne ancora più rossa.
<< Buon...giorno...Shizuma...>> la sua voce tremava come ai loro primi incontri. Non riusciva a controllarsi difronte a quell'audace bellezza che amava più di qualunque cosa.
L' esperta seduttrice le sussurrò qualcosa all'orecchio e in quel momento la sua felicità era eguagliata solo dall'imbarazzo.
<< Ti va di uscire sta sera...amore mio? >> il tono di Shizuma era pieno di malizia, le piaceva vedere la sua amata diventare rossa per l' imbarazzo, ma celava un immenso amore.
L' imbarazzata Nagisa non riuscì a dire altro che si.
<< Verrò a cercarti nella tua stanza...a sta sera Nagisa-chan >>
Shizuma sparì così come era arrivata mentre la povera Nagisa era ancora un pò rossa in viso e incredula.
<< Cosa ti ha detto all'orecchio? >> la voce di Tamao sembrava impaurita, forse non si doveva intromettere tra Shizuma e Nagisa.
<< beh...ecco...mi ha detto di uscire...sta sera... >> era imbarazzata anche solo a parlarne.
<< Non sei contenta...Nagisa? >>
<< Si certo...però...non sono mai stata ad un appuntamento...non so nemmeno che indossare o come comportarmi... >>
<< Non preoccuparti...basta che sarai te stessa...ti aiuterò io con il vestito >>
<< Grazie...Tamao-chan >>
Se la voce di Shizuma aveva il potere di ammaliarla e confonderla quella di Tamao lo rassicurava e calmava più di qualunque altra cosa.
Dopo aver finito la colazione Tamao si recò al club di letteratura per una riunione e Nagisa tornò nella sua stanza per aiutare la piccola Chiyo a pulire.
Mentre ripuliva il suo armadio ripensò a quando poco prima della colazione aveva incontrato Shizuma persa nei suoi pensieri...
Chissà a cosa pensava cosi intensamente...forse mi sto preoccupando troppo...magari era solo stanca...
Sta sera avrò l'occasione per chiederglielo...

Quando pensò al suo appuntamento l' impazienza s'impadronì di lei...non vedeva l'ora che venisse sera, per poter stare sola con la sua amata...tra le sue forti braccia che tanto amava...

 
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Shizuma93
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 09:55     +1   -1




Ma magari ci fosse qualcuno che mi da un buongiorno del genere ç_ç awwww più leggo e più avrei voglia che ci fosse una versione anime di ciò che scrivi (per colpa tua ieri ho ripreso a guardare l'anime ). Quando penso di essermi finalmente disintossicata,ecco che la mia droga dai lunghi capelli mi fa fare ancora sogni osceni T.T ( *ç*)
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 13:33     +1   -1




Una versione animata della mia storia? Sarei il primo a guardarla fino allo stremo XD (per la serie, sogni irrealizzabili T.T XD)
Ecco il cap. 4 :)


Capitolo 4: Appuntamenti e...




Un amore cosi puro può essere superato da poche cose...

Era ancora l'una, ma Nagisa non riusciva a pesare ad altro che all' appuntamento con Shizuma...
<< Uffa...non ho nulla da mettermi...oltre alle uniformi ho solo vestiti vecchi... >>
Nel suo armadio sembrava fosse passata una tempesta tropicale, c'erano vestiti e biancheria sparsi ovunque.
Nulla le sembrava appropiato per il suo primo appuntamento.
Tamao era appena tornata dalla riunione del club di letteratura, entrò nella stanza e vi trovò un disordine che raramente aveva visto prima...
Quando vidde la compagna, in biancheria intima, che fissava con sguardo indeciso dei vestiti sul letto, ne capì la causa.
<< Nagisa-chan...perchè non mi hai aspettata?...avevo detto che ti avrei aiutata... >>
<< Scusa Tamao-chan...il problema è che non trovo nulla di bello da indossare sta sera... >> la sua voce sembrava quasi triste e preoccupata.
<< Se vuoi posso darti qualcosa di mio...>>
La bella Tamao prese dal suo armadio uno stupendo abito da sera nero come la notte, un pò scollato, che terminava a mò di gonna con dei merletti rossi come gli occhi che lo fissavano ammaliati da tanta bellezza...
<< Penso starà molto meglio su di te che a me... >>
<< È bellissimo...ma non posso prenderlo...questo vestito...penso sia prezioso per te... >> il tono di Nagisa lasciva trasparire tutta la voglia d' indossarlo, anche se intuì quanto, quel vestito stupendo, era importante per la compagna...
<< Questo vestito è un regalo di mia nonna...l' ho sempre conservato per un evento speciale... >> la sua voce divenne malinconica e un pò triste.
<< Per questo non posso accettarlo... >>
<< Nagisa...se sarai tu ad indossarlo...quest abito sarà ancora più prezioso per me...quindi...vuoi provarlo? >> il tono di Tamao tornò quello gentile e allegro di sempre...al quale la rossa non sapeva dire di no.
Con l'aiuto delle esperte mani dell' amica indossò il prezioso vestito.
<< Come pensavo...sei bellissima Nagisa... >>
<< Grazie...ma è il tuo vestito ad essere stupendo... >> Nagisa non riuscì a non arrossire al complimento.
<< Allora indosserai questo sta sera...sono convinta che anche Shizuma resterà senza fiato...>>
Dopo aver sentito quelle parole, senza pensarci due volte, l' abbraciò e improvvisamente, propio come Shizuma fa con lei, le diede un caldo bacio sulla guancia.
<< Non so che farei senza te...Tamao... >>
Per la prima volta anche le guancie di Tamao divennero rosse come i capelli della ragazza che, segretamente, amava.
<< Davvero...non so come ringraziarti... >>
<< Lo hai appena fatto...vederti felice è abbastanza per me... >> La sua voce era colma d' amore, un amore piu puro di qualsiasi cosa.
Quelle parole arrivarono fino al cuore di Nagisa che sentì cresecere in se un desiderio sempre più forte.
Voleva ricambiare quel meraviglioso sentimento...voleva baciarla davvero...voleva amarla come lei l' ama tutti i giorni, in silenzio...voleva, almeno per una volta, dare anche a lei quella gioia, che in ogni singolo momento riceve da lei...
Stava per cedere a quell' irrefrenabile desiderio, ma la compagna la risvegliò da quello stato di semicoscenza...
<< Si è fatta ora di pranzo...meglio che cominci a toglierti il vestito... >>
Tamao conosce meglio Nagisa che se stessa, aveva capito subito le intenzioni della compagna, cosi decise anche se a malincuore di evitare che l' amica facesse qualcosa di cui poi si sarebbe pentita.
Si scolse, con tutta la delicatezza di cui era capace, dall' abbracciò e l' aiutò a svestirsi.
Nagisa sembrava non aver capito cosa era accaduto dentro di se, cosi non gli diede importanza e ritornarono a parlare come se niente fosse accaduto...infatti nulla era accaduto...
Tamao l' aveva protetta anche dai suoi stessi sentimenti.
Ha impedito al suo sogno segreto di realizzarsi per permettere a Nagisa di mantenere la felicità che ha trovato con Shizuma.
Un amore cosi puro può essere superato da poche cose...il RIMPIANTO...
...non è fra di esse...


Le lunghe Tavole dell' accademia erano apparechiate e tutte le allieve sedute in attesa del pranzo domenicale.
Yaya e Hikari erano sedute insieme alle altre allieve di Spica, Yaya era un pò più serena del solito, la festa del thè della notte scorsa le aveva rimasto un pò di buon umore.
<< Ehi...Hikari...hai programmi per oggi? >> la sua voce, da quando è arrivata Amane, non è mai stata così priva di tristezza, e Hikari era molto contenta di vederla di nuovo allegra.
<< No..non penso... >>
<< Io pensavo di andare a fare un pò di shopping in città...ti va di accompagnarmi? >>
<< Si...volentieri... >>
Le due non uscivano dall' accademia da un pò di tempo...quel giorno di festa poteva essere l' occasione ideale pe fare due passi insieme e risanare quel rapporto consumato propio dall' amore.
Ma il destino non voleva lasciare un pò di pace alla povera Yaya, infatti poco dopo la loro conversazione Amane si avvicina alle due amiche...
<< Hikari...dato che oggi è domenica non abbiamo alcun impegno...pensavo di andare un pò in giro con Star bright...mi piacerebbe molto se venissi con me... >>
L' angelico viso adornato da capelli biondi come l'oro e con occhi blu da far invidia al cielo stesso, si voltò verso Yaya...
<< Non preoccuparti...va pure con Amane...usciremo qualche altra volta... >>
<< Grazie...Yaya-chan >>
<< Allora ci vediamo alle quattro alla serra...a dopo Hikari >> la voce profonda di Amane era fastidiosa come lo stridio delle unghie sulla lavagna per le orecchie di Yaya.
Il pranzo passò in apparente serenità.
Dopo la venuta di Amane, Hikari aveva percepito di nuovo la tristezza dentro la sua amicha...ma la vaglia di stare con la sua amata era troppo forte.
Da parte sua Yaya era diventata brava a nascondere quel dolore costante, con il quale ormai si è abituata a convivere.
Anche un' altra persona aveva ascoltato il dialogo fra Yaya, Hikari e Amane.
Era tanto frustata da stringere i pugni cosi fortemente da graffiarsi con le sue stesse unghie.
Se prima Tsubomi ammirava la bella Hikari, ora la odiava con tutta se stessa.
Come può rimanere così indifferente davanti a tanto dolore...
Perché Yaya deve soffrire cosi tanto? -
PERCHÈ LA AMA ANCORA? -
Odio Hikari...la odio...la odio...LA ODIO!

Neanche lei sa come ha fatto a non urlare in quel momento, avrebbe voluto far capire a Yaya che razza di persona è Hikari...
Forse a fermarla è stato un sentimento che mai aveva provato prima...
Quel sentimento le impediva di dire o fare qualunque cosa contro la persona che Yaya amava.
Però non poteva rimanere anche lei indifferente al dolore di Yaya, non riusciva più a vederla cosi triste...
Ho deciso...dopo pranzo le chiedo se posso accompagnarla io in città...
Anche se sarà un ardua impresa superare la timidezza e l'orgoglio Tsubomi voleva stare con la sua bella e sofferente Yaya.
Le due si incrociarono nel corridoio poco dopo aver finito di mangiare.
<< Yaya-sempai... >> la sua voce era stranamente timida e dolce...
<< Cosa c'è Tsubomi ? >>
<< ecco...per caso...ho sentito che dopo volevi andare in città...vero? >> con grandissimo sforzo riuscì a non arrossire.
<< Si...volevo andare con Hikari...ma da sola...non voglio...>> quando parla con la piccola Tsubomi non riesce a nascondere i propri sentimenti...compresa la tristezza.
<< Se vuoi...posso accompagnarti io...ma non farti strane idee...è che devo comprare delle cose... >> nonostante lo sforzo non riuscì più a trattenere il rossore che le ricoprì le guncie.
<< Davvero?...allora dopo vengo a bussarti in camera... >> Yaya non aveva mai visto Tsubomi imbarazzata davanti a lei...non riusciva a smettere di guardarla...per la prima volta si accorse di quanto fosse bello quel viso, con quel tenero rossore e con quei capelli rosa a fargli da sfondo.
<< Allora a dopo Yaya-sempai ...ti aspetto >> Tsubomi scappò di corsa, rischiava di perdere il controllo di sè davanti allo sguardo sorpreso ma felice della persona che inconsciamente amava.
Entrata nella sua stanza, spesso vuota perchè l' etoile era sempre impegnata, sentiva quel dolore che incessantemente attanagliava il suo cuore calmarsi, anzi mutarsi in qualcosa di più caldo...più piacevole...
Lei ancora non ne era consapevole ma qualcosa, anzi qualcuno la stava togliendo dal vuoto che si era creato nella sua vita.
In un' altra stanza non molto distante Kagome, con il suo fedele orsacchiotto , guardava stupita l' amica affannata.
<< Tsubomi...che hai?? >>
<< C'è l'ho fatta... >> la sua voce era più felice che mai.
<< Fatto cosa? >>
Tsubomi non si era nemmeno accorta di Kagome.
<< Cosa?...no niente...non preoccuparti... >>
La ragazza dai capelli rosa non pensava potesse essere tanto felice solo perchè poteva stare con Yaya...
Solo lei e Yaya...
SENZA
l' assillante presenza di Hikari...

 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 15:36     +1   -1




Dato che sono mooooolto tarda, potresti scrivere i dialoghi con colori diversi? Come hai fatto nei primi post? =D
Coooooomunque sempre più bello e appassionante!
 
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Shizuma93
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 16:02     +1   -1




Tsubomi mi fa morire xD mi sarebbe piaciuto un reale sviluppo nell'anime tra lei e Yaya,quindi spero non mi deluderai col seguito!
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 19:03     +1   -1




Ho rimesso i colori, spero ora si capisca^^





Capitolo 5: Paura e Passione




Erano le quattro e mezza di quella domenica pomeriggio e Tsubomi giocherellava nervosamente con l' orsacchiotto di Kagome, impegnata con alcuni esercizzi di matematica.
<< Ma che sta combinando quella? >> Il suo tono era più preoccupato che arrabiato.
<< Non preoccuparti...sono sicura che sta per arrivare >>
Kagome, anche se era più piccola di lei, aveva intuito che aspettava qualcuno...qualcuno d' importante.
<< Non mi preoccupo certo per Yaya...>>
Era solo l' orgoglio a parlare, il suo cuore le diceva esattamente l' opposto.
<< Allora è Yaya che stai aspettando...>> la voce della piccola Kagome era innocente come al solito, ma Tsubomi non riusci a non arrosire per l'imbarzzo di essersi fatta scappare quel nome.
<< Devo solo comprare delle cose con lei...tutto qui >> così dicendo si voltò per evitare che l'amica vedesse che era rossa come una cilieggia.
Qualcuno bussò alla porta della stanza.
<< Tsubomi...sei pronta? >>
<< Arrivo... >>
Finalmente la tanto attesa Yaya era arrivata.
Posò Boshibaru sul letto e scattò verso la porta, salutò Kagome e uscì.
<< Yaya sempai....fai sempre tardi... >> quelle parole velavano tutta la felicità che sentiva in quel momento.
<< Non è vero...non è colpa mia se mi sono addormentata dopo pranzo... >> l' allegria era tornata a riempire la sua voce.
<< Sei sempre la solita...non pensi mai a nessuno...>> un pizzico di malinconia accompagnò quell' affermazione.
<< Eri preoccupata che mi fossi dimenticata di te? >> Il suo tono era tanto divertito quanto malizioso...
<< Non ti montare la testa ora...non sei così importante! >>
Tsubomi era diventata più rossa della porpora...
<< Comunque andiamo adesso...i negozzi ci attendono! >>
<< Ehi...aspettami... >>
La ragazza dai capelli rosa non era la sola ad essere felice, anche Yaya sembrava essere al settimo celo.
Tsubomi però non immaginava che quell' entusiasmo e quella gioia erano solo per lei...e forse non l'aveva capito neanche la stessa Yaya.
Tra una risata e un litigio scesero la verdeggiante collina di Astrea e arrivarono a una piccola stazione, per poi prendere il treno che le avrebbe condotte in città.
<< Siamo un pò in anticipo...il treno dovrebbe arrivare tra dieci minuti >>
<< Allora sediamoci un pò su quella panchina...correrti dietro è faticoso...>>
L' affanata Tsubomi indicò una panchina di granito poco distante dai binari.
<< Ti stanchi subito...sei propio una bambina... >> come al solito le sue parole avevano il solo obbiettivo di provocarla.
Quando stava con lei non riusciva a evitarlo...la divertiva troppo, e in fondo quel viso imbronciato le piaceva da morire.
<< Sei tu che corri troppo...che bisogno c'era di fare una corsa?! >>
<< Poi non sono una bambina...Hikari ha solo un anno più di me... >> pronunciando quel nome la sua voce assunse uno strano accento...
<< Che c' entra Hikari adesso? >> il suo tono era stupito e incuriosito.
<< Niente... >>
Tsubomi si voltò dall'altro lato irritata...
<< Dici la verità... sei gelosa...non è vero? >> come al solito Yaya stava solo scherzando.
Non capiva di aver colto veramente il sentimento della piccola Tsubomi.
<< Perchè mai dovrei essere gelosa...di te poi... >> da quelle parole fasulle permeava più imbarazzo che rabbia.
All' improvviso Yaya le si avvicnò all orecchio...
<< Non preoccuparti...oggi siamo solo io e te... >>
Ogni sillaba di quelle parole sussurrate dolcemente si impresse a fuoco in quel giovane e puro cuore...
In quel momento arrivò il treno che stavano aspettando.
<< Forza saliamo...altrimenti non troveremo posti per sederci... >>[/color]
L' eco di ciò che gli aveva sussurrato rimbombava ancora nella sua testa...ma il treno l'aveva salvata dallo sciogliersi per l' imbarazzo.
<< Arrivo...Arrivo... >>
Salirono, e contrariamente a ciò che si aspettavano la carozza era quasi vuota.
Si sedettero l' una di fronte all' altra.

<< Tsubomi...che hai? >>
La ragazza era un pò pallida in viso ed era stranamente silenziosa...
<< Nulla...è che non ho dormito molto ultimamente...e non sopporto benissimo il treno... >> la sua voce un pò tremolante lasciava trasparire tutta la stanchezza che sentiva.
Allora Yaya si alzò e si sedette accanto a lei.
<< Manca ancora un pò per arrivare...faresti meglio a dormire nel frattempo...cosi ti sentirai meglio >> per la prima volta sentiva la sua voce colma di dolcezza e premura.
<< Mi piacerebbe...ma...questi sedili sono cosi scomodi...>>
Con un gesto delicato appoggiò il viso di Tsubomi sulle sue gambe...
<< Va meglio adesso? >>
In quel momento sentì un piacevo tepore avvolgerle il volto...
Quelle gambe erano piu morbide di qualsiasi cuscino...non si era mai sentita cosi bene...
<<...grazie...>>
Ci volle poco alla piccola Tsubomi per addormentarsi sorvegliata dallo sguardo costante della balla Yaya...
Meno male...sta dormendo...sembrava davvero stanca...
Non riusciva a smettere di fissare quel viso, che adesso sembrava sereno e rilassato...
Più la guardava...più capiva cosa sentisse per lei...
Più capiva cosa sentisse...più la paura attanagliva il suo cuore...
Amane...l' angelo che mi hai rubato...forse non è il solo su questa terra...
Il destino mi ha concesso una seconda opportunità...un altro angelo...
Più bello del primo...più innocente...più puro...più fragile.

Con una mano inizò ad accarezzare dolcemente quei setosi capelli rosa.
Ripensò a tutto il tempo passato con lei...
Perdonami...ero troppo occupata a piangermi addosso...per capire che mi sono innamorata di nuovo...anzi...forse per la prima volta...
Ho deciso...BASTA...non penserò più al passato...

La sua mano passò dai capelli al viso.
Rimase stupita da quanto fosse liscio e delicato, non era più bianco ma di un tenero rosa carne.
Poi le sfiorò le sottili labra dipinte di un rosso non troppo acceso.
Voglio sentire...cosa si prova a baciare un angelo...
Stava quasi per realizzare quell' improvviso desiderio, ma l' orribile ricordo del volto in lacrime di Hikari dopo il suo baciò la bloccò.
Quell' immagine nella sua mente aveva assalito il suo cuore ferito. Le profonde ferite appena rimarginate si riaprirono più brucianti di prima.
Non posso farlo...non devo farle capire cosa provo...
Mi odierebbe... proprio come Hikari...
Non posso soffrire ancora...non posso far soffrire una creatura cosi fragile e bella...
Non posso amarti...

Quasi come se il suo vero angelo percepisse la paura di quel cuore sanguinante, strinse per un attimo la mano che la stava accarezzando.
<< ...Yaya-sempai... >> Il suo sussurro era debole e flebile ma il suo nome si distinse chiaramente.
Ha pronunciato il mio nome...possibile che mi stia sognando?
No...forse non è lei che sogna...forse ho sognato ad occhi aperti...

Aveva dato tutto il suo amore a Hikari...nel suo cuore non era rimasta che la paura del dolore.
Ormai per lei amore e dolore avevano il medesimo significato.

Intanto sulla collina d' Astrea in una stanza del dormitorio dell' accademia una ragazza stava litigando con una cerniera che non voleva propio saperne di collaborare.
<< Tamao-chan...mi dai una mano? Non riesco ad alzare la cerniera... >>
<< Un attimo...arrivo subito >>
A Tamao bastarono pochi secondi per chiudere la cerniera ribelle.
<< Vuoi che ti spazzoli i capelli? >>
<< Non preoccuparti...se non hai voglia posso fare da sola il resto...>>
Nagisa si sentiva un po' in colpa per averle chiesto di aiutarla a prepararsi per l' appuntamento con Shizuma.
<< Lo sai che per me è sempre un piacere aiutarti... >>
La sua amorevole e gentile voce alleviò subito quel senso di colpa.
<< Sapevo che avresti detto cosi... >>
Le delicate mani di Tamao accarezzarono i capelli cremisi della compagna e con una spazzola iniziò gentilmente a pettinarli.
<< Sai...neanche mia mamma mi pettina cosi bene i capelli... >> Il suo tono era quello allegro e innocente che la caratterizzava da sempre...
<< Devi essere perffetta per sta sera...in fondo è il tuo primo appuntamento... >> in quelle parole le sfuggi un pizzico di malinconia.
<< Senti Tamao...sicura che non ti dispiace se esco con Schizuma? >> La voce di Nagisa era sensibilmente preoccupata.
<< Se ti dicessi di rimanere con me...rimarresti? >> quella voce...non era la solita...
Il silenzio regnò per qualche interminabile minuto.
<< Si...se vuoi che rimanga con te...rimarrò...non mi importa dell' appuntamento...se tu sei triste...non posso...essere felice >> una lacrima uscì assieme a quelle parole.
Tamao sapeva che l' amica mentiva...sia a lei che a se stessa...ma quella bugia le bastava.
<< Nagisa...non ti chiederei mai di rinunciare a qualcosa di così importante...quindi non preoccuparti >>
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
<< Nagisa...sono io....sei pronta? >>
La rossa incrociò per l' ultima volta lo sguardo con Tamao e uscì.
Shizuma rimase per qualche instante stupita fissandola.
<< Ti sta davvero bene questo vestito... >>
<< Grazie... >>
Bastava lo sguardo dell'amata per far impallidire Nagisa.
In silenzio uscirono dalla scuola...
<< Vuoi andare in qualche posto in particolare? >>
<< No...ecco...pensavo già sapessi dove andare... >> Il suo tono non riusciva a non essere imbarazzato.
<< Infatti...c'è un posto molto importante...che voglio che tu veda... >> la sua voce si fece stranamente calda e profonda.
Detto ciò le prese con fermezza la mano e la guidò per i giardini della scuola fino ad arrivare ai piedi di un rigoglioso albero molto familiare a Nagisa.
<< Questo luogo...è dove risiede il mio ricordo più caro.... >>
La rossa non capì subito dove si trovava.
<< Che ha di speciale questo posto ? >>
<< Ho capito...il tuo ricordo più caro...c'entra Kaori...vero? >> quelle parole...nascondevano tutta la tristezza che stava prendendo il suo cuore...
<< Qui ho incontrato la persona che mi ha ridato la vita...sciocca...quella pesona...sei tu... >>
Quando finalmente ricordò che lì, lei e la sua amata si erano incontrate la prima volta non riuscì a dire una sola parola, non per via dell' imabarazzo...ma perchè nessuna parola poteva minimante descrivere quella gioia.
<< Lo ricordo come se fosse ieri...propio qui svenisti dopo il mio bacio sulla fronte... >>
<< Quella volta ti dovetti portare fino a scuola... >> il suo tono era un pò divertito ma colmo d'amore...
<< Ecco come arrivai in infermeria... >>
<< Chisà se succede di nuovo... >>
Shizuma non finì nemmeno di parlare che appogiò le sue labbra su quelle di Nagisa.
Lei rimase sorpresa da quel gesto improvviso...ma poi strinse saldamente le braccia al collo della sua amata e si lasciò andare in quel caldo e tanto desidarato bacio.
Solo il bisogno d'aria riusci a dividere le loro labbra...
<< Ti amo >> la sua voce tremava, bacata da uno straripante desiderio.
<< Anch' io...ti amo... >> anche quella di Nagisa era tremolante...ma più sincera che mai...
Le bollenti labbra passarono dalla bocca al collo di Nagisa.
Ancora una volta fu assalita da quella sensazione che solo Shizuma poteva provocarle...
Non riusciva a muoversi, era come ipnotizzata...l' unica cosa che sentiva era un brivido cosi freddo da scottare.
Esso partiva dal collo e si diramava in tutto il suo corpo....
<< Shi....zuma... >> a stento riuscì a pronunciare quel nome che le riempiva il cuore....
Sentì una mano accarezzarle la gamba...saliva...sempre più su.
<< Vuoi che mi fermi? >> quella voce era calda come la mano che le si era appogiata sulla parte superiore della gamba.
Nagisa non capiva cosa le stesse succedendo...sentiva come un fuoco dentro di se...ma avvertiva anche un pò di paura.
<< Ecco...potrebbe venire qualcuno... >>
Shizuma allora tolse la mano e si staccò un pò dall' amata, ne aveva percepito la tensione.
<< Questo posto lo conosciamo solo io e te...comunque se non vuoi...>>
Non ci volle molto prima che quella timida paura cedesse il posto a qualcosa di nuovo per Nagisa e immensamente più forte.
<< Da quando ti fermi cosi facilmente...Shizuma? >> da quelle parole traspariva un desiderio forte e impellente.
La ragazza dai capelli argentei rimase incantata...era un lato della sua amata che non conosceva...
A quel punto l' amore, la passione e il desiderio si erano completamente impossesati delle due giovani amanti.
Shizuma dopo aver assagiato le labbra e il collo, scese fino alla scollatura del vestito.
Il respiro della rossa si faceva sempre più caldo e frequente.
La sua mano aprì delicatamente la cerniera e scoprì quel seno che ormai da tanto desiderava...
Lo sfiorò dolcemente e ciò bastò per far emettere a Nagisa un gemito sommesso.
La mano scese fino al ventre coperto dal vestio, per poi infilarsi sotto i merli della gonna.
Sentiva qualcosa che le accarezzava dolcemente l' intimo.
Strinse fortemente a se Shizuma e la baciò cosi profondamente da riuscire a stento a respirare, sentì che anche il suo respiro accellerava.
<< Shizuma...Ti amo..più di qualsiasi cosa... >>
In quel momento non riusciva a pensare ad altro che a lei, non aveva mai desiderato una persona cosi profondamente.
<< Per te è la prima volta, amore mio...farò in modo che sia indimenticabile... >> la sua voce straripava di passione, lussuria ma soprattutto d' AMORE.
Nagisa senti qualcosa entrare dentro di lei...
<< Shizuma... >> era l'unica casa che riuscisse a dire.
Sentì le dita dell' amata muoversi prima delicatamente per poi diventare sempre più veloci...
Era la prima volta che sentiva un picere così intenso, forte e bruciante.
<< Non...riesco più...a restere... >>
Quando capì che l'amata era arrivata al limite soffocò con un bacio i suo gemiti e con la sua mano la portò al massimo piacere.

Per la prima volta Shizuma non l'aveva fatto solo per il puro piacere personale ma per quello di un' altra persona.
L' unica persona che considerava più importante anche di se stessa.
<< Mi amerai per sempre..vero? >> La voce di Nagisa era ancora tremolante e affannata.
<< Senza te...non potrei vivere... >>
Dopo quel passionale momento entrambe rimasero sedute sotto quell' albero che aveva visto il loro primo incotro.
Nessuna delle due voleva separarsi dall'altra...non riuscivano a tenere separate le loro labbra...

Anche il tempo sembrava fermarsi intorno a loro.



Edited by Frenki931 - 25/1/2013, 21:56
 
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Shizuma93
CAT_IMG Posted on 25/1/2013, 21:52     +1   -1




Finalmente copulano ste due,era ora XD
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 26/1/2013, 13:55     +1   -1




Ecco il sesto, quando vidi per la prima volta Straberry Panic, mi colpì abbastnza pure Chikaru, come si nota da questo capitolo XD.



Capitolo 6: Chikaru
 
Il crepuscolo di quella domenica era ormai giunto e il sole iniziava a giocare a nascondino con le colline, emanando flebili raggi rossastri che inondavano le aule dell' accademia di Le Rim.
Due occhi spensierati, dello stesso colore delle nocciole miravano attraverso una finestra quello splendido spettacolo chiamato tramonto.
La luce rossa s' intonava perfettamente ai colori della divisa e i suoi grandi fiocchi modellavano quei capelli scuri che sembravano creati solo per contornarle l' armonioso viso, tanto maturo da sembrare giovane.
Chikaru, come al solito, era impegnata in uno dei tanti club che ogni giorno fondava con il solo scopo di regalare divertimento e gioia alle sue compagne.
Kizuna e Remon osservavano rapite la loro presidentessa del consiglio mentre terminava i disegni di due splendidi abiti.
<< Chikaru-sama per chi sono questi vestiti? >> 
<<< Per le due etoile. Amane mi ha chiesto di disegnarli...ha detto che voleva degli abiti per gli eventi importanti che tra qualche tempo si terranno...>>
Anche nella sua voce, come nel suo volto e nella sua personalità c'era una perfetta armonia tra serietà e divertimento, maturità e innocenza.
Si dice che la perfezione risieda nell' equilibrio, se è vero...Chikaru ne sarebbe una prova inconfutabile.
<< Si è fatto tardi...è tempo che vada a prendere Kagome...ha detto che sarebbe andata da un' amica a Spica ma ancora deve tornare... >>
<< Mentre sono fuori mettete un pò in ordine per favore...appena torno vi aiuto anche io>>
Detto ciò s' incamminò a passo leggero verso l'altra accademia, ma a poco più di meta strada incrocia Kagome, accompagnata dalla poco più grande Chiyo. 
<< Ecco dov' eri finita Kagome...ti ringrazio per averla accompagnata fin qui...come ti chiami? >>
Quella voce cosi gentile e amichevole dissipò l' imbarazzo che di solito Chiyo sentiva quando parlava con le ragazze più grandi.
<< Ecco...mi chiamo Chiyo...tu devi essere Chikaru...Nagisa mi ha parlato molto di te >>
<< Davvero?...e che ti ha detto? >>
<< Mi ha detto che sei bella, gentile e simpatica...da come ti ha descritta sembrava che ti ammirasse molto... >>
<< Sono contenta che lei pensa questo di me...ora devo ritornare con Kagome...>>
<< Ho capito...ma prima che vai devo consegnarti questo...>>
La piccola Chiyo prese dalla tasca un foglio di carta ripiegato su se stesso e glielo porse.
<< Che cos' è? >>
<< Nagisa ha detto di darlo a te...e di non farlo leggere a nessun altro >>
Sorpresa, Chikaru prese il biglietto e lo ripose in una delle tasche interne della divisa, salutò con un radioso sorriso Chiyo e si diresse verso la sua accademia. 
- Cosa potrà mai volere Nagisa...propio non mi viene in mente niente...
- Forse sarà di nuovo accaduto qualcosa con Shizuma...
- No...non so perchè, ma sento che questa volta non c'entra Shizuma...o almeno non solo lei...
- È inutile pensarci ora...dopo che avrò accompagnato Kagome nella sua stanza lo leggerò con calma...
Dopo qualche minuto trascorso in silenzio giunsero alla stanza della piccola allieva.
<< Ciao Kagome-chan...a domani >>
<< Ciao...Chikaru-sama >> 
Anche la poco più che bambina Kagome nutriva un gran rispetto nei confronti di Chikaru...
Chiusa la porta della stanza e assicuratasi di essere sola lesse quel misterioso pezzo di carta.
 
" Chikaru-sama ho un grande favore da chiederti. Tu sei l'unica di cui mi fidi cecamente e che può aiutarmi.
Domani verrò da te personalmente e ti spiegherò tutto. Sta sera io starò con Shizuma...ti prego...và da Tamao.
Sento che lei sta soffrendo molto, ma non so che fare. Tu mi hai aiutata molto, ora ti chiedo di aiutare anche lei... 
So che non mi deluderai. Grazie.
Nagisa "
 
Per Chikaru non era certo una novità, era abituata ad aiutare coloro che soffrivano, propio come aveva fatto con Hikari e la stessa Nagisa, ma era la prima volta che qualcuno le chiedeva di aiutare un' altra persona...
- Nagisa...forse hai troppa fiducia in me...
- Cosa pensi possa fare io?
- Credo di sapere il motivo per cui soffre Tamao...e sono sicura che anche tu lo sai...
- Comunque dovevo già andare a Meitre...tanto vale fermarsi a salutare Tamao...
Con passo più svelto e deciso del solito coprì in poco tempo la strada che la separava dall' altra scuola.
Dopo aver discusso con la Sorella di alcune questioni scolastiche si diresse verso la stanza in cui aveva accompagnato Nagisa non molto tempo prima.
- Cosa dirò a Tamao?...è troppo intelligente per credere che io sia passata solo per salutarla...propio questa sera.
- Le dirò la verità...sono sicura che capirà.
Stava per bussare alla porta quando udì un pianto soffocato provinire dall' interno.
Non era difficile capire chi stesse piangendo...
- Forse questa volta è meglio restarne fuori...
- Però Nagisa mi ha fatta perfino cercare da quella ragazzina per chiedermi di andare...
- Non voglio deluderla...
Dopo quell' istante d' esitazione bussò alla porta.
<< Un attimo...arrivo subito... >> la voce di Tamao era sensibilmente alterata dal pianto che stentava a fermare.
Aprì delicatamente la porta e incrociò lo sguardo cristallino di Chikaru.
Entrambe rimasero per un attimo incantate l'una dagli occhi dell' altra.
<< Tamao-chan...disturbo? >> la sua voce era allegra e gentile come sempre, ma contenva un impercettibile nota di preoccupazione...sapeva che non era un buon momento.
<< No...entra pure...ma se cerchi Nagisa non è qui, è uscita... >> anche se si sforzava di parlare normalmente propio non vi riusciva...
Chikaru entrò nella stanza e sedendosi sul letto notò il cuscino inumidito dalle lacrime amare di Tamao.
<< Non sto cercando Nagisa...sono qui per parlare con te...>>
<< con me? Perchè? È successo qualcosa forse? >> in quelle parole oltre allo stupore si sentiva ancora la tristezza...
<< È stata propio Nagisa a chiedermi di venire da te....>>
<< Lei ha capito che tu stai soffrendo...e non sapendo che fare...ha chiesto a me... >> era incredibile come le sue parole suonassero dolci e gentili...
<< Che sciocca quella ragazza...le avevo detto di non preoccuparsi... >>
Una lacrima caddè dagli occhi di Tamao seguendo il solcò sul suo viso lasciato da tutte quelle già versate...
<< Scusa Chikaru...mi dispiace che tu sia dovuta venire fin qui per colpa mia... >>
Dalla sua voce Chikaru percepiva un immenso dolore, una dolore che non aveva mai incontrato prima...
In esso non vi erano segni di rimorso o rabbia...ma solo un' intensa solitudine.
<< Non preoccuparti...se sono qui non è solo perchè mi è stato chiesto...anzi...fin da quando ti ho conosciuta ho sempre voluto passare un pò di tempo con te... >>
Sentendo quelle parole dette in quel modo dolce che solo Chikaru era capace di usare, Tamao arrossì un pò, ma poi si convinse che le aveva dette solo perche Nagisa le aveva chiesto di consolarla...
<< Sto bene...davvero...non c'è bisogno che rimani...se non vuoi... >>
L' idea che qualcuno volesse consolarla cominciò a irritarla, anzi era la presenza di Chikaru a renderla stranamente inquieta.
Più tentava di capire cosa provasse in quel momento Tamao, più dubbi le venivano.
Spesso sulla sua strada aveva incontrato ragazze dal cuore ferito, colmo di rabbia, dolore e rimorso ma lei era diversa.
Lei aveva accettato quel dolore. 
Non aveva bisogno di sfoghi, non aveva bisogno di esternare quel sentimento, lo aveva accettato come parte dell' amore che provava...
Chikaru capì che la ragazza voleva essere lasciata sola, ma per qualche ragione il suo cuore non le permetteva di lasciarla lì...in quella stanza solitaria...propio come aveva fatto la ragazza che Tamao amava tanto...
<< Ho capito...forse è meglio che vada...però prima vorrei chiederti un favore... >> anche se in quel momento era preoccupata, e non poco, la sua voce rimaneva sempre serena e gentile.
<< Dimmi pure... >>
<< Amane e Hikari mi hanno chiesto di prendermi cura della serra sta sera, siccome da sola ci metterei troppo tempo...vorresti aiutarmi? >>
<< Perchè propio io? >>
<< Te l'ho detto...mi piacerebbe stare un pò in tua compagnia e conoscerti meglio. Non so il perchè ma sento che tu sei speciale...perciò vorrei passare un pò di tempo con te...ma se non vuoi non fa niente...troverò qualcun altro che mi aiuti... >>
Chikaru è davvero unica, riesce ad esprimere in modo puro e cristallino tutto ciò che prova senza nascondersi dietro i veli dell' imbarazzo o della paura. Propio come il suo fisico il suo carattere è stupendo.
A quel punto Tamao non trovò motivi validi per opporsi a quella richiesta così gentile e con velato piacere acconsentì ad aiutarla.
Mentre camminavano verso la serra la bella Chikaru sentiva che la solitudine di Tamao si attenuava, e di ciò era molto felice ma qualcosa la preoccupava...
Ora che era riuscita a tirarla su di morale il suo desiderio di stare con lei non diminuiva...anzi ogni secondo cresceva sempre più...
Quella ragazza era davvero diversa da tutte le altre...si sentiva inspiegabilmente attratta da lei...
Arrivarono alla serra e cominciarono ad innaffiare quei fiori che sembravano curati meglio dalle sole mani di Shizuma che dalle nuove etoile.
Chikaru fu la prima a rompere il silenzio che si era creato.
<< Tamao-chan...c'è una cosa che non capisco...cos'è per te Nagisa? >> il suo tono era un pò timoroso.
Tamao rimase silenziosa per un pò...
<< Scusa...se non vuoi rispondere...non devi farlo per forza >>
<< Nagisa...fin dal primo momento che l'ho vista ho provato una grande gioia...prima che lei arrivasse mi sentivo davvero sola, non avevo nemmeno una compagna di stanza...ma grazie a lei la mia vita è cambiata... >>
Nella sua voce c'erano due sentimenti contrastanti, da una parte una grande felicità...dall' altra un enorme malinconia...
<< allora perchè l'hai lasciata andare con shizuma ? >> 
Per la prima volta nelle parole di Chikaru si insinuò un pizzico d' ira.
<< Perchè Nagisa ha bisogno dell' amore di Shizuma...se io le dividessi...lei non sarebbe più la stessa...non potrei sopportare di vederla soffrire...di nuovo... >>
Chikaru si aspettava di sentire parole di rimorso e dolore...invece solo un sentimento regnava più forte del suo amore non corrisposto...LA SOLITUDINE.
<< Ora voglio farti io una domanda...tu...sei mai stata innamorata...Chikaru? >>
I loro occhi si fissarono ancora, come se volessero leggere nell' anima e nel cuore della persona che avevano davanti...chissà se vi sono riusciti...
Gli occhi color nocciola furono i primi a chinarsi.
<< Come mai... ti è venuta in mente una cosa simile? >>
Era rimasta un pò stupita, nessuno le aveva mai chiesto una cosa simile, nessuno era mai andato oltre la sua maschera di gentilezza e premura.
<< Non lo so...però sento che anche tu hai sofferto...e hai qualche rimorso...perciò volevo sapere...ma anche tu se non vuoi non sei costretta a rispondermi... >>
Chikaru rimase per un attimo senza parole, non riusciva a credere che quella ragazza avesse sentito ciò che lei ormai aveva seppellito nei meandri del suo cuore da tempo.
<< Si...anche io fui innamorata...ormai più di un anno fa...di una persona che ormai non esiste più...almeno non come nei miei ricordi.... >>
La tristezza stonava davvero molto sul suo viso.
<< ...Miyuki... >> quando pronunciò quel nome sentì la gola che s'intrecciava...quasi non riusciva a respirare...
Tamao rimase molto colpita...non aveva mai visto Chikaru in quello stato...non avrebbe mai pensato che due ragazze così diverse si fossero amate...
 
Proprio come la fortuna anche l'amore è cieco.
 
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Shizuma93
CAT_IMG Posted on 26/1/2013, 15:10     +1   -1




Carina ^^ strano pensare a Chikaru in questi termini
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 26/1/2013, 19:03     +1   -1




Che carina Chikaru *_*
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 26/1/2013, 22:12     +1   -1




Capitolo 7: True Angel
 
 
<< Tsubomi...sveglia...siamo arrivate >>
La bella addormentata aprì lentamente le palpebre e vide davanti a se un viso sfocato che le sembrava vagamente familiare.
Sentiva che il suo viso poggiava su qualcosa di morbido e caldo, ma non era il cuscino dal suo letto...
Stava così bene che non si sarebbe mai voluta alzare.
<< Sveglia dormigliona! >> quella voce la riportò bruscamente alla realtà.
Appena realizzò di essere sulle gambe di Yaya e di aver dormito per chissà quanto si alzò di scatto diventando rossa fino all' ultima ciocca di capelli.
Vedendo la ragazza diventare bordeaux e con i capelli tutti arruffati da un lato, Yaya non riuscì a trattenere le riste.
<< Sei proprio una bambina...dovresti vedere la tua faccia ora...>>
Tsubomi si voltò irritata esibendo il suo solito viso imbronciato.
<< Uffa...non ti sopporto quando fai cosi! >> nella sua voce c'era tanta ira quanto imbarazzo.
<< Dai...non te la prendere...stavo solo scherzando >> dicendo ciò comunque non riusciva a smettere di ridere.
Il treno arrestò la sua corsa in una stazione affollata, era la loro fermata.
<< Dobbiamo scendere qui. Sembra ci sia molta gente oggi... >>
Entrambe scesero dal treno facendosi largo a fatica tra la folla di persone che saliva sulla carrozza.
La più giovane era ancora arrabbiata e aveva i capelli un po' scompigliati.
<< Ti ho detto che stavo scherzando...dai andiamo in un bagno cosi ti sistemo un po i capelli >>
Tsubomi non ebbe il tempo di replicare che si trovò la fredda mano di Yaya intrecciata alla sua.
Entrarono nel bagno di un lussuoso bar vicino alla stazione e si misero davanti allo specchio sul lavandino.
Yaya prese dalla tracolla un piccolo pettine bianco come la neve e con magistrale delicatezza iniziò a riordinarle i rosei capelli.
I loro sguardi si incrociarono nello specchio e entrambe sembravano perdersi negli occhi della loro amata.
<< Hai dei capelli stupendi...quasi ti invidio >> quel tono allegro sembrava voler nascondere qualcos'altro.
<< Grazie...anche i tuoi sono molto belli... >> la sua voce di solito decisa e arrabbiata era imbarazzata, diventando dolcissima alle orecchie di Yaya.
Aveva quasi finito di pettinarle i capelli quando notò che il suo angelo aveva il viso un po' triste e pensieroso.
<< Che hai Tsubomi?...ho detto che mi dispiace per prima...sei ancora arrabbiata? >> nella sua voce c'erano evidenti segni di preoccupazione...
<<...Secondo te...sono solo una MOCCIOSA...vero? >>
In quel momento Yaya capì di aver un po esagerato, aveva trascurato la sensibilità del suo angelo...un terribile senso di colpa la stava attanagliando...
Sentiva che doveva dirle la verità...doveva sapere cosa significasse per lei.
Non importa che cosa penserà.
<< Pensi davvero che io ti consideri solo una mocciosa?>>
<< Perchè? Non è forse cosi?...>>
Una lacrima cadde dal volto di Tsubomi infrangendosi nel lavandino.
Quel rumore impercettibile provocò un dolore sordo al cuore di Yaya, non poteva sopportare l' immagine di Tsubomi in lacrime...
<< Vuoi davvero sapere cosa sei per me? >>
Il dolce viso annuì timidamente.
La giovane ragazza chinò lo sguardo e preparò il suo cuore al ennesimo insulto.
Improvvisamente sentì il respiro caldo di Yaya sul collo e la sua bocca avvicinarsi all' orecchio.
<<..tu sei un angelo...il MIO ANGELO...>> quelle parole erano come un flebile sospiro, suadente e delicato, caldo come il suo respiro, delicato come il suo tocco.
La piccola non pensò nemmeno al significato di ciò che aveva sentito; il suo cuore aveva perso uno o forse più battiti e un senso di vuoto le opprimeva l' addome.
In quel momento tutto perse importanza...l'unica cosa che risuonava nella sua mente era “ angelo ”...non capiva davvero cosa significasse, cosa volesse dire...
la mano di Yaya le sollevò il mento, il viso era a pochi di centimetri dal suo, i respiri si unirono attingendo dalla stessa aria e i loro occhi si piantarono gli uni negli altri.
Entrambi chiedevano la stessa cosa...
Stava quasi per appoggiare le labbra a quelle del suo giovane e puro angelo ma qualcosa la bloccò.
Il presentimento che quel gesto d' amore avrebbe fatto soffrire Tsubomi la prese in una morsa glaciale...anche se il suo cuore le diceva l' opposto si fermò.
Le sue labbra calde e rosse come il fuoco cambriano il loro percorso, poggiandosi teneramente sulla fronte del suo angelo.
<< Ti voglio bene Tsubomi...non voglio che anche tu soffra... >> detto ciò tornò a pettinarle i capelli.
Tsubomi era rimasta immobile, senza parole, come pietrificata.
Anche questa volta non riusciva a capire cosa significassero le sue parole.
Non riusciva a reprimere un senso di delusione e vuoto, nel suo inconscio voleva davvero essere baciata, voleva provare con le sue labbra quelle di Yaya, ma lei non l' ha fatto...
Sentiva che qualcosa si era posta tra lei e la sua amata, ma aveva paura di indagare su quel ignoto ostacolo.
<< Finito...ora sei bella come al solito; adesso andiamo che ho una voglia matta di vedere i tanti negozi che ci sono in città >> La ritrovata allegria di Yaya risvegliò il piccolo angelo dai suoi strani pensieri e entrambe si incamminarono lungo le caotiche strade della città.
La serata trascorse in un atmosfera serena, tra un vestito, un paio di scarpe, qualche sguardo imbarazzato e i soliti litigi che non mancavano mai.
Giunse l'ora di tornare alla stazione per prendere il treno per Astrea ma Yaya volle fermarsi prima in una piccola gioielleria.
<< Aspettami qui...faccio subito >>
<< Va bene, ma che devi comprare? >>
<< Un regalo...per una persona speciale >>
<< Per Hikari...non è vero? >> la sua voce divenne un po' buia e triste.
<< Forse si...forse no...non è l'unica persona speciale che conosco... >> invece il tono di Yaya era sempre scherzoso e allegro.
<< Sempre la solita...uffa!...non ti soporto! >>
Proprio non sopportava non sapere le cose, la pazienza non era tra le sue migliori virtù.
<< Prometto che poi capirai...ok? >>
Cosi dicendo entra nella gioielleria convinta di comprare un regalo per Hikari anche se sentiva che qualcun altro lo meritava più di lei.
Passarono quindici minuti prima che la figura di Yaya uscì finalmente da quel negozietto.
<< Ma che stavi facendo? Gli hai comprato tutto il negozio?! >> quelle ironiche domande erano state pronunciate con un tono compreso tra l' offeso e l' invidioso...
<< Scusa...è stato difficile trovare ciò che volevo, ma ora possiamo andare >>
Tsubomi notò che in una mano stringeva un pacchetto rosso che però non era incartato per essere regalato.
Durante il viaggio di ritorno non riuscì a non pensare a quel pacchetto...
- Che cosa avrà comprato?
- PER CHI?
- E poi perché non è incartato?...non doveva essere un regalo?
Accompagnate da uno strano silenzio arrivarono ad Astrea e alla scuola, il momento di separarsi era giunto.
<< Purtroppo è tempo che torni nella mia stanza...chissà se Hikari è già tornata... >>
<< Ho capito... >> Anche se non voleva dimostrarlo il suo sguardo e la sua voce tradivano la malinconia che provava.
<< Mi sono molto divertita sta sera...grazie per avermi accompagnata... >> la sua voce era colma di un insolita timidezza.
<< Figurati...anche io mi sono divertita molto... >>
L' imbarazzo cominciava , ancora una volta, a farsi sentire.
<< Chiudi gli occhi...Tsubomi >>
A quella frase sentì il suo corpo sciogliersi per l'imbarazzo e senza obbiettare obbedì.
Sentì qualcosa di freddo toccarle il petto e delle braccia calde avvolgerle il collo.
Contro ogni aspettativa si sentiva calma e rilassata con quelle braccia che la circondavano dolcemente .
<< Adesso puoi aprirli >>
Non se lo fece ripetere due volte...si trovò al collo una catenina con un ciondolo che le dondolava poco più in basso.
Il ciondolo rappresentava l'ala piumata di un angelo tutta dorata mentre la catenina era di un argento più brillante del diamante.
<< L'altra ala l'ho presa io...cosi entrambe non dimenticheremo questa piccola uscita insieme >>
La giovane ragazza non sapeva cosa dire, semplicemente perché non riusciva a esprimere tutta la gioia che sentiva.
<< allora...ti...piace? >> per una volta l' imbarazzo colpì anche la bella e forte Yaya.
<< È...bellissimo...grazie... >>
Ad ogni parola le guance diventavano sempre più rosse...
<< Sono contenta che ti piaccia...allora...io vado... >>
<< Aspetta >> non voleva gridare così forte, ma proprio non riuscì ad evitarlo.
<< Yaya-sempai...domani...verrai alle prove del canto...vero ? >>
<< ...ci sarò...lo prometto... >>
Anche se si era promessa di non contare più da quando Hikari sta con Amane, non poteva deludere il suo bellissimo angelo...
<<...chiudi gli occhi... >> la sua voce tremava per l' imbarazzo ma allo stesso tempo era decisa e forte.
Stupita Yaya rimase immobile per un istante, poi chiuse gli occhi.
Per un attimo che durò più di un secolo sentì le morbide labbra del suo angelo posarsi sulla sua guancia che divenne rovente come una brace appena accesa.
Quel gesto così semplice e puro le provocò un brivido né caldo né freddo che le percorse tutta la schiena per poi avvolgerle tutto il corpo.
Per quel istante le sembrò quasi che il suo angelo le avesse donato un angolo del paradiso...quella sensazione non era nemmeno lontanamente paragonabile a ciò che aveva sentito quando aveva rubato un bacio alle labbra di Hikari.
<< Anche io ti voglio bene...Yaya-sempai >>
Riaprì gli occhi, quasi come si fosse appena destata da un sogno e vide Tsubomi che correva verso la sua stanza.
Un ultima volta incrociarono i loro sguardi imbarazzati e entrarono nelle loro camere, certe di ciò che quella notte avrebbero sognato...
 
 
Infondo quanta differenza può esserci Tra “ti amo” e “ti voglio bene” ?
 
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Shizuma93
CAT_IMG Posted on 27/1/2013, 18:40     +1   -1




*_* La carineria più assoluta questo capitolo!!!
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 27/1/2013, 18:54     +1   +1   -1




Sono contento che ti sia piaciuto :D
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 27/1/2013, 21:43     +1   -1




E ora, un capitolo con uno dei mie paring un po insoliti...




Capitolo 8: Ricordo immortale




Felicità e tristezza, gioia e dolore, affetto e odio, sono solo alcune delle emozioni che influenzano il nostro animo. Tutte hanno una sola cosa in comune: l'origine. Tutte nascono dall'amore, esso solo ha il potere di riscaldare o congelare il nostro cuore.

Una folata di vento gelido si infilò tra le porte aperte della serra che custodiva i fiori affidati alle cure delle etoile, quella sera assenti.
Improvvisamente Tamao sentì un brivido freddo partire dalle braccia scoperte e percorrerle tutto il corpo. Intrecciò le braccia nel vano tentativo di proteggersi da quella sensazione e cominciò a rimpiangere di non essersi coperta meglio prima di uscire.
Chikaru, rimasta in silenzio dopo aver pronunciato il nome di Miyuki, si accorse che Tamao strofinava le mani sulle sue braccia nude per cercare di riscaldarsi.
Con delicatezza si tolse la giacca color crema che indossa sopra la divisa e la poggiò teneramente sulle spalle della ragazza infreddolita.
Subito sentì un tiepido calore riscaldarle il corpo e la dolce mano di Chikaru che le accarezzava il viso le fece completamente dimenticare il freddo.
<< Chikaru-sama...non dovevi...adesso sentirai tu freddo... >>
Grazie al calore donatole dal soprabito e soprattutto dalla mano di Chikaru le sue guance divennero di un timido rosso carne.
<< Non preoccuparti...io ti ho chiesto di aiutarmi...è il minimo che possa fare per te... >>
Senza rendersene conto Tamao rimaneva sempre più affascinata da quella gentilezza e simpatia così naturale.
Nessuna ragazza si era mai preoccupata per lei...nessuna l'aveva mai accarezzata cosi dolcemente...
Però nella sua mente era rimasto impresso il volto vinto dalla tristezza che aveva visto quando le aveva chiesto di Miyuki , proprio non riusciva a concepire come una ragazza cosi dolce e bella soffrisse tanto e soprattuto perché Miyuki è stata tanto crudele da darle tanto dolore.
Farse sarebbe meglio non chiedere, forse sarebbe meglio non riaprire vecchie cicatrici, ma qualcosa dentro di lei voleva sapere...voleva conoscere profondamente la persona che aveva davanti.
<< Ecco...c'è una cosa...che vorrei chiederti...>> dalla sua voce traspariva quanto fosse combattuta, ad ogni parola diventava sempre più bassa e tremolante.
Chikaru le impedì di continuare ponendole delicatamente l' indice sulle sottili labbra.
<< Ho capito...ma devi promettermi una cosa... >>
<< ...ogni volta...che ti sentirai sola verrai da me...ok? >> il dolore di dover raccontare la sua triste storia non aveva intaccato l' infinita bontà e tenerezza della sua voce.
Ormai Tamao pendeva dalle sue labbra, con un piccolo gesto annui timidamente più che felice di rispettare quella promessa.
La più grande posò il piccolo vaso che stringeva fra le mani e, seguita dalla giovane compagna, si sedette attorno a uno dei tavolini da tè della serra.
Anche se provava un profondo senso di dolore, in cuor suo era felice di aver trovato una persona di cui sentiva di potersi fidare, una persona sensibile e matura a cui poter confidare quel peso che ormai da troppo rinchiudeva dentro di se.

" Il nostro primo incontro risale a circa due anni fa, un anno prima che Shizuma e Kaori venissero elette etoile.
Da pochi mesi ero arrivata a Le rim, prima frequentavo una scuola pubblica e mista, ovviamente non ero la presidentessa del consiglio anzi...conoscevo solo Kizuna e Remon.
Prima l'idea di dover frequentare una scuola solo femminile proprio non la sopportavo, la vedevo come una limitazione o una discriminazione e soprattutto come un gesto di sfiducia dei miei genitori.
Ciò mi rendeva triste e molto solitaria.
Non riuscivo né tanto meno provavo a fraternizzare con le altre...mi sentivo a disagio...come se non appartenessi a quel mondo in cui ero stata costretta ad andare.
Non so perché con Kizuna e Remon è stato diverso...mi affezionai subito a loro...forse per la loro semplicità un po' infantile e per la loro purezza d'animo...
Grazie a loro due il mio odio verso il luogo in cui mi trovavo cominciava ad affievolirsi, ma la persona che mi sconvolse fu un'altra.
Le giornate passavano noiose, tutte uguali, se non era per la contagiosa allegria della mie due amiche non so se avrei resistito,
Ma in una mattina di primo autunno, mentre camminavo lungo un viale della scuola ammirando le foglie rossastre cadere, sentii qualcuna che urlava ma non riuscivo a sentire bene le sue parole.
Mi avvicinai alla fonte di quei rumori, vidi una ragazza dai lunghi capelli blu oltremare con il viso grondo di lacrime parlare con un uomo alto, serio e freddo con i capelli corti ma del medesimo colore.
<< Non è giusto...io non voglio... >> la sua voce appariva forte e indipendente ma era rotta dalla rabbia e dal dolore.
<< È per il bene della famiglia, devi accettarlo. Non puoi anteporre i tuoi desideri a tutto... >> quella voce era fredda come il volto, anche se era suo padre non traspariva il minimo segno d'affetto.
<< Ti odio...se farai una cosa simile...non ti perdonerò mai! >>
Dopo quelle parole la ragazza corse via e quell'uomo si diresse adagio verso l'uscita.
Da quel momento passarono diverse settimane ma il volto in lacrime che avevo visto mi tornava sempre in mente nei momenti più strani...Spesso rimanevo più di qualche minuto incantata a pensare al suo volto senza alcun motivo...non capivo cosa mi stesse succedendo.
Decisi di tornare in quel luogo in cui l'avevo vista con la segreta speranza di poterla osservare ancora.
Il mio desiderio non venne esaudito, ma presa da una caparbietà che proprio non riuscivo a spiegarmi, nei giorni successivi tornai ancora in quel posto...ancora...e ancora...
Ormai era diventata una routine quotidiana passare di lì, ma una sera la mia assurda fissazione fu ripagata.
Lei era lì, seduta con tutta la compostezza che già la caratterizzava affiancata da un altra ragazza della sua stessa età e divisa e con capelli argentei poco più lunghi dei suoi.
Volevo avvicinarla, magari conoscerla ma la timidezza e l'imbarazzo mi bloccarono, così decisi di limitarmi ad osservarla appoggiata ad un tronco poco distante.
Non so quanto tempo rimasi a fissarla...i suoi occhi pieni di vita...i suo capelli lungi e liberi...l'avevo vista piangere...e per la prima volta la sentii ridere...era davvero bellissima...
Un brivido mi smosse tutto il corpo quando mi occorsi che una delle due, Shizuma, mi stava guardando.
Mi nascosi dietro il tronco, sperando che non avesse fatto caso a me...
Dopo un po' decisi di sporgermi per capire se mi avessero effettivamente visto.
Era rimasta solo Miyuki seduta con un aria triste e malinconica, pensai che quello fosse il momento migliore per parlarci, magari anche solo per salutarla o conoscere il suo nome.
Mentre mi convincevo di ciò che davvero volevo fare, una mano mi afferrò prepotentemente il braccio, costringendomi a voltarmi. Era la ragazza che stava con Miyuki.
<< Si può sapere perché ci stai spiando? >> la voce di Shizuma non mancava mai di malizia e sicurezza, il suo sguardo felino metterebbe soggezione a chiunque.
<< Io...ecco...>>
<< Allora...mo lo dici o forse devo scoprirlo da sola? >>
Forse Shizuma era convinta che fossi attratta da lei o forse per lei non era nient' altro che un gioco, ma appena finì di pronunciare quelle parole mi strinse a se e prima che avessi il tempo di reagire mi baciò.
Durante quel bacio che non seppi rifiutare sentii una grande ira crescere in me, quello era il mio primo bacio e lei me lo aveva rubato.
Subito dopo che staccò le sue labbra dalle mie le tirai un schiaffo sfogando tutta la rabbia di quel momento.
La ragazza dalla folta chiama argentea rimase per un attimo stupita per poi sorridere con aria furbesca.
<< Allora non è me che stavi fissando...è Miyuki...vero? >>
<< No...ti stai sbagliando...>>
Involontariamente feci cadere il mio sguardo proprio su Miyuki, tradendo le mie stesse parole.
<< Vuoi che le dica io che la stavi spiando o ti decidi a parlarci?>>
In quel momento proprio non sopportavo la sfrontatezza di Shizuma, ma forse senza di lei non mi sarei mai decisa ad andare da Miyuki.
Titubante mi diressi verso quella ragazza che da giorni occupava i miei pensieri , ad ogni passo sentivo l'ansia crescere a dismisura e nella mia mente continuavo a chiedermi il motivo che mi spingeva verso di lei...senza trovare una risposta razionale, ma si sa...l'amore non è razionalità.
Quando fui ad un passo da lei sentivo il cuore in gola...non sapevo che dire...fortunatamente lei mi tolse l'imbarazzo della prima parola.
<< Ciao...se non sbaglio tu sei quella che prima stava spiando Shizuma...pensavo fosse venuta da te... >>
<< Si è venuta da me... >> sentivo l'imbarazzo cuocermi le guance ma appena pensai a Shizuma mi prese un po' di rabbia.
<< Ma chi si crede di essere quella...comunque non stavo guardando lei... >>
Ecco che l'imbarazzo tornava...in quel momento mi resi conto che difronte a Miyuki bocca, cervello e cuore proprio non collaboravano.
<< e allora cosa guardavi? >> la sua voce sembrava divertita ma allo stesso tempo educata e gentile.
<< Ecco...oltre a Shizuma...c'era solo un altra persona...>>
Miyuki arrossì un po' quando capì e subito assunse un aria stupita e un po' triste...
<< Strano di solito è lei che cattura tutte le attenzioni...comunque perché mi spiavi? >>
Mi tornò nuovamente il cuore in gola...la risposta a quella domanda nemmeno io la conoscevo.
<< Non lo so...>> furono le uniche parole che riuscii a dire...
<< Come è possibile che non lo sai? >> il suo tono suonava un po' stranito.
Ci guardammo per un attimo negli occhi e poi iniziammo a ridere entrambe un po' imbarazzate...
<< Dato che Shizuma è sparita...come al solito...se vuoi puoi stare un po' qui...>>
<< Certo...con piacere >> quelle parole uscirono dalla mia bocca in modo stranamente naturale...
Mi sedetti accanto a lei senza riuscire a evitare di guardarla...la divisa di Meitre le calzava a pennello, la sua pelle era candita come la neve, ma ciò che più mi colpiva erano i capelli...lunghi e lisci di un blu sopraffino e sempre liberi di danzare col vento.
Dopo qualche minuto necessario per rompere il ghiaccio iniziammo a parlare e a conoscerci...anche se l'avevo appena incontrata mi sembrava di conoscerla da una vita.
Nei giorni successi ci incontravamo sempre più spesso, più stavo con lei più mi sentivo attratta dal suo carattere buono, gentile e pieno di vita, quasi l'ammiravo per la pazienza che aveva con la sua compagna di stanza.
Quando finalmente capii di provare qualcosa di più dell'amicizia per lei decisi fra mille dubbi, di dichiarami.
Quella sera d'autunno era insolitamente calda, ero nella sua stanza che era diventata come una seconda casa per me, ed eravamo sole perché Shizuma, a suo malgrado, era impegnata con lo studio.
<< Allora Chikaru-chan...che facciamo sta sera? >>
<< Miyuki...io...devo dirti una cosa importante... >>
Sentivo il mio viso pulsare, sicuramente dovevo essere più rossa di quanto lo fossi mai stata in vita mia.
<< Allora che aspetti a dirmela... >> dalla sua voce sembrava già avesse capito tutto.
Decisi di dire le uniche due parole che risuonavano acutamente nel mio cuore.
<< Ti amo...io...ti amo Miyuki... >>
Ricordo quell'istante come impresso a fuoco nella mia memoria...
Dopo quelle parole Miyuki che non sembrava minimamente stupita, si avvicinò a me, con una mano mi accarezzò il viso, spostò un ciuffo ribelle e dopo un lungo secondo a guardarci dritte negli occhi fondemmo le nostre labbra trascinando entrambe in un vortice di piacere e amore che durò tutta la notte.
Quella notte scoprii la più grande delle gioie...ignara che sarebbe diventata la più crudele delle torture.
Da allora Miyuki divenne il centro del mio universo, stando con lei mi sentivo libera, felice e soprattutto amata...
Grazie alla sua costante presenza cambiai profondamente, la mia vita cambiò, grazie a lei, alla sua gioia di vivere sentivo di poter fare qualsiasi cosa...
Inconsciamente fui plasmata da lei, proprio come un artigiano fa con l'argilla grezza per creare un bellissimo vaso, rendendomi ciò che sono ora.
Quello fu il periodo più bello della mia vita...un sogno...ma ogni sogno ha una fine.
La fine di quel sogno stupendo fu come un fulmine a ciel sereno...
Era un freddo pomeriggio d'inverno inoltrato, erano appena terminate le lezioni e mi accingevo a uscire dall'aula quando Shizuma mi chiama dicendomi che Miyuki mi aspettava nella sua stanza per parlarmi.
Subito capì che qualcosa di grave era accaduto ma non aveva la minima idea di ciò che volesse dirmi.
Corsi a perdifiato verso la sua stanza mentre sentivo la paura crescere.
Entrai e vidi Miyuki in lacrime con gli occhi spenti che stringeva una lettere fra le mani.
Ancora prima che iniziasse a parlare un dolore immane già mi perseguitava.

<< Chikaru...non possiamo più stare inseme...perdonami...>>
Ci volle un attimo prima che anche mio il cuore comprendesse quelle parole.
Quella che aveva difronte non era Miyuki.
Qualcuno le aveva derubato tutta la sua gioia, la gentilezza, il calore di cui mi innamorai follemente, Qualcuno le aveva deturpato il cuore rendendolo freddo come l'acciaio.
Un particolare mi convinse ancora di più che Miyuki...la mia Miyuki...era morta...i suoi capelli...erano stati tagliati...da allora non li ha più portati lunghi e liberi ma sempre corti e ben disciplinati.
Dopo quelle parole corsi via, ritrovandomi a piangere proprio sulla panchina dove l'avevo conosciuta, straziata e incredula...
Da quel giorno non mi parlò e cercò più...ne io ebbi il coraggio di parlarle come una volta.
L'unica cosa che posso fare è rendere immortale il ricordo della mia amata che ormai solo lì vive, rinchiudendolo dove nessuno può toccarlo...nel mio cuore.”

Tamao aveva ascoltato ogni singola parola di Chikaru, quella storia l' aveva davvero commossa, ma ciò che più l'aveva colpita era Chikaru stessa, lei ha messo a nudo ogni suo sentimento senza nasconderle nulla...e di ciò le era immensamente grata.
<< Chikaru-sama...scusa se ti ho fatto raccontare questa storia...>>
Chikaru si era inevitabilmente rattristita nel parlare di Miyuki, ma finito il racconto sembrava tornata allegra come al solito.
<< Non pensarci...anzi...sono contenta che dopo tanto tempo sia riuscita a parlare a qualcuno di ciò...quindi...ti ringrazio davvero tanto...Tamao-chan...>>
Tamao abbassò gli occhi e arrossì sentendo la sua voce cosi piena di gratitudine.
<< Si è fatto tardi...è meglio che torni all'accademia...>>
<< Capisco...però...parleremo ancora...vero? >>
La bella Tamao non sapeva nemmeno il perché di quelle parole, non le aveva pensate, semplicemente le aveva dette come se non fosse stato il cervello a suggerirgliele.
<< Certo...poi mi hai fatto una promessa... so che la manterrai...>>
<< Alla prossima...Tamao-chan >>
Cosi dicendo Chikaru passò un ultima volta la mano sul viso di Tamao e uscì dalla serra.
Tamao rimase lì a guardare la sua figura allontanarsi e solo quando sparì completamente si ricordò di dover tornare nella sua stanza...
Mentre camminava nei corridoi di Meitre si rese conto che è stata cosi presa da Chikaru che il pensiero di Nagisa non l'aveva nemmeno sfiorata...
 
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