Nevenera. |
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|  Lylia scelse quell'appartamento di getto. Perché quel marroncino l'attraeva. Era piccolo. Spoglio. Senza tv ne quadri. La porta si apriva a un soggiorno con un semplice divano. Quasi nessuno notava il gancio per il sacco da box, le scale portavano nella sua camera da letto e un piccolo bagno privato, mentre il corridoio accompagnava in una vasta cucina, senza porta. Illuminata, ma spesso chiusa con delle tende sempre sul marrone. Il bagno era grande, che utilizzava maggiormente come camera oscura, visto che era privo di finestre. C'erano libri ovunque, a terra, nel suo letto, nella libreria, nella sua stanza, in cucina, su tavoli e sedie. Solo i suoi libri di giurisprudenza si trovavano a terra in "ordine", accanto al divano. In più, nascosto, c'era uno stereo con ben dieci casse piazzate per tutta la casa, che utilizzava spesso per tenersi allenata e creare alcune coreografie che aiutavano la sua scuola. Ma per la maggior parte del tempo Lylia in casa non c'era mai. |
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