| No dominat in amorem. -
Scendeva lentamente quel nero dalla parete, colava con sensualità. Poteva un colore semplicemente sciogliersi? Una luce. Doveva essere la causa. E poi eccolo li, il primo, il primo colore che cerca di fuggire ma improvvisamente un pennello l'accompagna alla tela, creando una forma indistinta. Sbuca una gocciolina rosa, ma è pronta. Con un balzo abbraccia un blu ormai già sbiadito. Formano un sorriso. Rosso inciampa, perde i suoi figlioli e li accompagna correndo e per mano raggiungendo la sua moglie adorata. Un rossore di imbarazzo si crea nel viso che leggermente prende forma. Un pezzo di nero cade. E' bello forzuto. Si guarda intorno, pronto a buttar giù chiunque provi a toccarlo. Ma blu è li, la sua amata blu. Corre da lei. Raggiungendo la sua famiglia. Si creano degli occhi, celesti. Timidi. Marrone e Giallo sono gemelli, cercano di staccarsi bisticciando. Fissano il pennello spaventati. Marrone rassicura il fratello e gonfiando il petto fa il primo passo. Sale con delicatezza, spronando Giallo. Dei cappelli ondulati, che nascondono quel sorriso e quel rossore delicato, appaiono con getto e grazia. Un verde pieno di speranza, il caro nonno, scende per ultimo. Sta fumando la sua pipa, verde, che crea piccole nuvole altrettanto verdi. Si avvicina con lentezza. Con soddisfazione. Guardando la sua famiglia vivace sorridergli. Fa un salto e colora la tela, regala uno sfondo, una base a tutto quel che loro erano. Una ragazza. Il nonno, a richiesta dei suoi piccoli nipoti, raccontò ancora una volta, per farli addormentare, la storia di una magia. Una luce. La chiamavano amore. Ed era una cosa così potente che sapeva sciogliere il buio e ritrovare i colori di un'anima ormai persa. Con un sospiro e un sorriso la ragazza si girò nel letto, con una mano sul cuore e un nome tra le labbra, chiuse gli occhi. Cullata da un'arcobaleno di emozioni.
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Edited by Nevenera. - 26/5/2013, 15:31
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