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Bologna, il Pride di Merola: sì a nozze gay e adozioni.

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CAT_IMG Posted on 4/7/2013, 20:29     +1   +1   -1
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Domenica 30 giugno 2013

Bologna, il Pride di Merola: sì a nozze gay e adozioni.


•Il sindaco dal palco in piazza alla folla esultante: «La strada è segnata e la direzione è chiara»•




gay-pride-bologna-2013


Quando sale sul palco, il sindaco Virginio Merola parla a braccio davanti al pubblico del Gay Pride: 10 mila persone in piazza del Nettuno. E forse non tutti si aspettano dal sindaco parole così esplicite. «La strada è segnata – dice Merola – anche l’Italia deve diventare un Paese civile e riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso e i diritti dei gay all’adozione». Merola ricorda Margherita Hack, scomparsa proprio ieri, icona del movimento Lgbt, cita la sentenza della Corte suprema Usa che spiana la strada ai matrimoni omosessuali e un’analoga sentenza della Corte europea. Per questo dice che la «direzione è chiara». Garantisce «il sostegno della giunta» alle battaglia del movimento, perché Bologna è la città dove «da anni ci battiamo per l’affermazione dei diritti». Questo è l’epilogo pubblico della manifestazione, alle 19. Il prologo, qualche ora prima, si è svolto al giardino del Cavaticcio, punto di raccolta dei manifestanti. Ragazzi poco più che adolescenti, adulti, persone mature, creste colorate e teste imbiancate (dall’età), accenti padani, meridionali. E pure stranieri. «Orgogliosi di essere migranti Lgbt», c’era scritto sul cartello di un gruppo di attivisti dall’Asia e dal Maghreb. Al Cavaticcio la folla inganna l’attesa ascoltando i cantanti che si alternano sul palco, bevendo una birra e curiosando ai banchetti dove sono esposte le magliette firmate Arcigay: «Sono gay, lesbica, bisex trans, fattene una ragione».

Lo slogan finisce pure sotto una foto di papa Bergoglio, esibito sulla schiena di una ragazza. «Love is love», è il motto di questo Pride. Definirlo austero sarebbe troppo, mancano però i carri (come annunciato) e molti manifestanti evitano le mise eccentriche per limitarsi a una spruzzata di colori (quelli dell’arcobaleno) sulle guance, sul collo, sulla schiena. Non mancano, va da sé, le eccezioni: come l’uomo in saio e tacchi a spillo che ogni tanto incespica sull’asfalto. Pronti via, parte il corteo. In testa, a reggere lo striscione, si alternano il presidente del Cassero Vincenzo Branà, nomi storici dell’Arcigay nazionale come Sergio Lo Giudice e Franco Grillini, il consigliere comunale Pd Benedetto Zacchiroli e la presidente del consiglio comunale Simona Lembi. Si fanno vedere anche Gianni Cuperlo, uno di quelli che ambiscono alla segreteria del Pd, la capogruppo in Comune di Sel Cathy La Torre con una maglietta fucsia e la scritta: «Sposami, sono americana».

Ancora un riferimento alla sentenza a stelle e strisce. In via don Minzoni alcuni condomini si sbracciano salutando dall’alto, la folla ricambia. Un ragazzo si affaccia sul balcone in accappatoio e da giù lo invitano a unirsi al corteo. In piazza dei Martiri la Cgil espone uno striscione di saluto. I cartelli, in realtà, non sono tantissimi. Eccone alcuni vagamente goliardici: «Milf Riot», «+ devianze – gravidanze», «conosco donne con più peli di me in faccia che hanno adottato un figlio, quando sarà il mio turno?». I cartelli di Amnesty International ricordano le violenze subite dagli omosessuali nel mondo. Il corteo arriva in piazza accolto da una band che suona Battisti e i Police. Merola sul palco strappa un applauso convinto. Poi interviene il presidente del Cassero Branà che incalza le amministrazioni di tutt’Italia. «Il Pride il prossimo anno organizzatelo voi”. Merola gli risponde così: «Ci siamo sempre stati. Il nostro sostegno continuerà, però non vorrei metterci sopra il cappello, visto che finora l’ha sempre organizzato il movimento». Parlano dal palco anche la presidente nazionale di Arcilesbica Paola Brandolini, Porpora Marcasciano del Mit, il movimento transessuale, e Ilaria Trivellato delle Famiglie Arcobaleno. Poi di nuovo festa al Parco Nord, fino a tarda notte.

Di Pierpaolo Velonà

fonte: Corriere della Sera
 
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