Sun Rise Motel

Il Sun Rise Motel è un posto davvero squallido, ma a modo suo, Isabelle sembrava apprezzarlo, o meglio, doveva sforzarsi di apprezzarlo.
Una piccola stanza buia e silenziosa, un letto sempre disfatto e un bagno davvero molto piccolo, questo è quello che basta ad Isabelle.
Beh, non c'è nemmeno da dimenticarsi la vista sul balcone. Il paesaggio era davvero allettante, insomma... a chi è che non piace vedere sfrecciare le macchine da corsa illegali durante la notte?


Continua da Lungo la via.
Isabelle Laine
Isabelle si cambiò velocemente, buttando ormai quel vestito stracciato.
Se ne mise un altro leggero bianco. Non era nel suo stile, ma le piaceva metterlo, qualche volta.
Decise che avrebbe aspettato qualche giorno e magari avrebbe chiamato Naoto per compagnia.

Era passati all'incirca 4 giorni e Isabelle decise di mettere alla prova Naoto. Prese il suo biglietto e la chiamò dal telefono del Motel.
-Vediamo cosa dice.-
Sorrise divertita, in genere non avrebbe mai fatto scherzi del genere, ma in qualche modo lo trovava divertente.
-N-Naoto scusami se ti chiamo...ma credo..credo che quell'uomo sappia dove dormo, l'ho visto in giro per il Motel e mi ha guardato in modo...beh...potresti venire qui, solo per poco, magari si spaventa di nuovo...

Edited by ~Akimi - 24/7/2013, 13:56

Naoto Fuyumine

Stava passeggiando come al solito quando il suo cellulare squillò di un numero sconosciuto: forse un lavoro.
"Bene." pensò tra sè e sè Avevo giusto bisogno di una somma per arrotondare questo mese.
Rispose con un "pronto" secco e coinciso e riconobbe la voce della sconosciuta di qualche giorno prima: ricordava molto bene sia volti che voci.
- Oh, se vengo di nuovo, non sarà la paura ciò che lo lederà di più. Però mi sembri un po' a secco di soldi, come pensi di pagarmi? -
Mentre parlava si stava già avviando verso il Motel.

Isabelle Laine
Isabelle continuò con voce spaventata, mentendo spudoratamente.
-Io...troverò il modo, questo posso assicurartelo..Odio ammetterlo, ma inizio ad avere paura.-
Almeno sperava di poter tirarle fuori un lato compassionevole,sempre se Naoto ne avesse avuto uno.
Ma la cosa che già la divertiva era immaginarsi la reazione che la ragazza avrebbe avuto quando al Motel avrebbe trovato solamente lei.
-Troverò un lavoro e ti darò la somma che vuoi, ti prego...-
Aggiunse, forse esagerando un po', ma infondo, doveva pur far finta di essere scossa.

Naoto Fuyumine

- Bene, sarà meglio per te. - disse in tono distaccato, prima di riattaccare, ma in realtà dentro di sè si sentiva eccitata per i soldi e per la voglia di smuoversi.
Si assicurò la custodia sulle spalle e si lanciò in una corsa velocissima, ma coordinata e precisa: quel giorno indossava un vestito nero dal corpo e maniche aderente e dalla gonna vaporosa, ma ciò non le impediva minimamente i movimenti, anche perchè, al di sotto di essa, portava un paio di pantaloncini neri corti e aderenti.

Arrivò, leggermente affaticata, al Motel. Si fermò per riprendere il fiato solo per qualche secondo.
Estrasse la katana dalla custodia, assicurandosela in vita: si guardò attorno, ma non vedeva nessuno.
"Che sia nascosto?"

Isabelle Laine
-Heylà! Sei arrivata in fretta, davvero in fretta!-
La salutò con un cenno della mano, saltando per attirare la sua attenzione. Era poco lontana da lei e con un sorriso divertito le si avvicinò.
-E' meglio rimettere quella spada nella sua custodia,qua qualcuno potrebbe mal interpretare, non credi?-
Accennò un sorriso dolce, aspettando divertita la sua reazione.

Naoto Fuyumine
Naoto osservò lungamente Isabelle e l'unica cosa che le venne in mente era che stava fingendo una scenetta di vita tranquilla per attirare allo scoperto il malvivente.
Annuì in silenzio, guardandosi attorno, rinfoderando la spada.
Forse era davvero bastata la sua katana per spaventarlo?
Sbruffò leggermente.
"Niente sangue, niente soldi."

Isabelle Laine
-Sono contenta che sei arrivata così in fretta, di certo sarà stato per i soldi, ma questo forse non importa.-
Isabelle, sempre fingendo alla ragazza, abbassò lo sguardo stringendosi in se stessa.
-Dici che si farà vivo?-
Continuò, sapendo benissimo che quell'uomo dopo quella notte non si era mai ripresentato, anzi, a dire il vero, non aveva nemmeno visto Isabelle in quel Motel, però la ragazza doveva trovare un modo per far si che Naoto cadesse nel suo piccolo scherzo.
Fece qualche passo ancora vicino a lei, standole proprio di fronte, a pochi centimetri e alzando lo sguardo sul suo volto, si portò le mani al petto con aria forse fin troppo teatrale.
-Lui mi farà del nuovo del male, non è vero?-
Le sfuggì un sorriso divertito, ma si ricompose sperando che Naoto non si fosse accorta di tutte quelle bugie.

Naoto Fuyumine

Naoto inarcò un sopracciglio, guardandola.
- Non mi sembravi così preoccupata l'ultima volta... -
Sollevò le spalle.
- Ad ogni modo, fin quando ci sarò io qui fuori, forse non uscirà allo scoperto. Proviamo ad entrare dentro e vediamo se passa qui fuori. Dove l'hai visto in questi giorni? -

Isabelle Laine
-Ah, devo fare più attenzione se voglio che ci continua a cascare.-
Isabelle si avvicinò all'entrata del Motel, sbirciando al suo interno.
-C'è un piccolo bar dentro, ci sono giorni che passa tutte le ore lì...così io per un po' io mi chiudo in camera, ma una volta mi ha visto all'entrata e ci è mancato poco prima che lui mi prendesse.-
La ragazza fece strada a Naoto all'interno del Motel e accennando un sorriso enigmatico,la guardò.
-Anche se non credo che verrà,in realtà.-

Naoto Fuyumine

Naoto aggrottò le sopracciglia, dopodiché si mise a perlustrare attentamente tutti i luoghi descritti da Isabelle e anche i dintorni del Motel, cercando di capire quali potevano essere i suoi nascondigli.
Dopo il sopralluogo si pose di fronte alla ragazza e disse:
- Reputo che la cosa migliore da fare sia che io mi apposti a lungo nelle tue stanze e aspettare che lui faccia la sua comparsa. - Il suo tono era fermo, da non ammettere repliche.
Era stata ingaggiata ed era lei l'esperta, se voleva liberarsi di lui non doveva essere un problema ospitarla, mentre lei cercava di liberarsi di chi minava alla sua vita.

Isabelle Laine
-Beh,forse non hai tutti i torti,sperando che non ci metta tanto.-
Isabelle fece cenno alla ragazza di salire su una scala nemmeno molto alta e solo dopo il primo piano, entrarono entrambe nel piccolo posto dove Isabelle passava molto tempo.
La stanza era davvero ordinata ed Isabelle la trattava quasi come una sua "casa", a differenza del resto del motel, non c'era nulla in disordine, anzi, lei si preoccupava di non lasciare mai cose in giro e periodicamente spruzzava una fragranza di gelsomino per rendere più abitabile la camera.
-Ora che sei qui, puoi rilassarti un po', come ho detto prima, può anche passare un po' di tempo prima che arrivi.-
Sorrise divertita per poi fare cenno di sedersi su l'unica sedia che c'era mentre lei si accomodò ai piedi del suo letto singolo.

Naoto Fuyumine

Naoto fece poco caso all'arredamento, era concentrata sul suo lavoro.
Posò a terra vicino al letto la custodia da basso, e si slegò la katana per sistemarla accanto a sè.
Dopodichè si trovò un punto per osservare al meglio tutta la situazione e si sedette, restando in silenzio.

Isabelle Laine
Isabelle la guardò per un attimo annoiata e poi facendo un balzo, si avvicinò con prudenza all'arma di Naoto, sperando di poterla toccare.
-Mi piacerebbe impugnarla,posso vero?-
Chiese, in realtà, portando avanti la mano già per brandirla. Non che si aspettasse una vera risposta da parte di Naoto, ma almeno voleva vedere come avrebbe reagito se qualcuno avesse toccato la katana senza il suo permesso.
La sfiorò a malapena con le dita, sentendo l'impugnatura decorata.