Guan YinSentendo quella reazione da parte sua, non riuscì a non nascondere una sonora risata, anche se si dovette voltare, per non farsi vedere dalla sua padrona.
Diciamo che la sua risata non era una delle migliori, una di quelle strane che assomigliavano vagamente al suono di un maiale e un asino messi insieme. Continuò per almeno un minuto, per poi smetterla e ricomporsi, accennando un sorriso imbarazzato.
-Nessuno le ha mai risposto così.-Lo disse come per dirle "oh, sei stata davvero coraggiosa!", di certo non le dispiaceva che l'avesse fatto, lei, personalmente, non ci avrebbe mai nemmeno provato.
Poi le afferrò il braccio gentilmente, per vedere meglio la ferita che si era procurata, o meglio, la ferita che si era procurata per colpa sua.
-Farò in fretta, non preoccupatevi.-Entrò nel negozio, sperando che anche l'altra facesse lo stesso.
Si mise a parlare di fiori come se niente fosse, per non vedere di nuovo la faccia scioccata della proprietaria, che in realtà, dopo quella risposta, se n'era rientrata in negozio mogia mogia.
Ad esempio, i fiori Achillea li troviamo spesso in prati e crescono anche in modo selvatico. Il loro nome ovviamente deriva dal grande combattente Achille e così ora simboleggiano la guerra...-Uscita dal campo visivo della signora, smise di parlare, cominciando a cercare il disinfettante per la ragazza.
Una volta preso, si pulì e si asciugò bene le mani e con un piccolo panno si avvicinò per cominciare a tamponare.
-Potete sedervi su questo sgabello.-Le indicò una piccola sedia in legno nascosta in mezzo ad un paio di mazzetti di fiori.