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Ami

Arrivarono a pochi passi dall'entrata del ristorante all'inizio del lungomare della città. La luna cominciava timidamente a farsi vedere dal tutto sommato popolato viale.

Guardandosi intorno gli occhi di Ami scorsero più di una coppietta, inevitabilmente si chiese se non lo sembrassero anche loro...
Che cliché...
O forse no? Le coppiette erano tutte uomo e donna, loro due potranno mai sembrarlo?
Infondo non aveva tanta importanza, soprattutto se confrontato con la vista della piccola imbarazzata creatura a cui stringeva la mano. Aveva ben poco senso guardarsi intorno se poteva guardare lei.

<< Quello è il posto che dicevo >> puntò le porte aperte del ristorante << per fortuna non sembra essere affollato. >>

Desiderava davvero poter passare in pace la cena con Kairi perché riordinare le intenzioni, più che i sentimenti dentro di lei, già richiedeva parecchie energie. Sentiva il bisogno se non il dovere di esprimere almeno parte dei suoi sentimenti, di ciò che provava. Doveva trovare il modo corretto per farlo, sentiva che Kairi era delicata e soprattutto aveva un'immensa e colossale paura d'essere rifiutata, in quel caso ne avrebbe sofferto, ne era sicura.

Kairi

Kairi sollevò gli occhi sul ristorante, guardandosi attorno dapprima incuriosita, poi un po' timorosa.
Guardò poi il cielo, e la prima luna.
Da quanto tempo era che non rimaneva in giro a quell'ora?
Da quanto tempo era che non andava a mangiare fuori?
Da quanto tempo era che non trascorreva il suo tempo libero con qualcuno?
Queste domande che la sua mente le porse così spontaneamente la resero un po' malinconica, ma anche consapevole ancora di più del fatto che non sapeva, forse semplicemente non ricordava più, come comportarsi in situazioni del genere.
Tuttavia si rendeva conto di non voler apparire sempre imbronciata, quindi cercò di non far trapelare queste sensazioni sul proprio volto, mentre seguiva Ami entrando nel locale.

Ami

Entrarono nel locale e quasi con rimorso lasciò la mano di Kairi.
Fra il rumore delle posate nei piatti e un chiacchiericcio non troppo intenso vide un tavolo libero vicino ad una finestrone aperto di poco.
<< Ci sediamo qui? >>
Si avvicinò al tavolo che aveva indicato, sorridendo dolcemente a Kairi.
La maggioranza dei tavoli erano occupati ma la scelta non mancava, anche se principalmente le persone si disponevano lungo la fila di finestre che affacciavano sul mare.

Kairi
Kairi si sbrigò ad annuire, cercando anche di sorridere in direzione di Ami e della sua gentilezza.
Rimase a fissare il tavolo ben apparecchiato, per poi spostare lo sguardo sulla vista di cui si poteva godere attraverso il finestrone: quel luogo, seppur affollato, era davvero molto bello.

Ami

Si sedette spostando la sedia attenta a non fare rumore.
<< Bello vero? In questo modo non ti ho portata troppo lontano dal mare. >>
Era un po' nervosa, ma più che altro si sforzava di capire cosa Kairi potesse pensare di lei, del suo dopotutto improvviso invito a cena. Si sentiva come un ragazzo che ci stava provando con la prima che avesse visto, uno di quelli che con la faccia di bronzo fanno gli idioti dietro qualsiasi ragazza di bell'aspetto.
Sapeva che per lei non era così, che c'era dell'altro, ma pensando ai suoi modi non poteva fare a meno di pensare a come era parsa a Kairi...

Kairi

Si sedette senza distogliere gli occhi dal mare, e solo quando Ami le porse quella domanda parve trasalire per qualche breve istante, sbattendo le palpebre, come risvegliandosi, e si affrettò a voltare nuovamente il capo verso l'altra, annuendo vigorosamente.
- Questo posto è molto bello... - disse, lievemente.

Ami

Sorrise, questa volta più spontaneamente, Kairi sembrava continuamente persa in un mondo tutto suo. << Sono contenta che ti piaccia. >>
Chissà se le sarebbe bastata quella serata per scalfire quel mondo, quel guscio che vedeva o meglio che immaginava attorno quella ragazza.
<< Anche se alla fine ho deciso di invitarti, avevo paura di costringerti a fare qualcosa che non volevi. Figurati ne ho ancora adesso >>
Se Kairi era spesso in un mondo tutto suo, anche Ami aveva modi tutti suoi. Una persona "normale" probabilmente non sarebbe stata così sincera nel esprimere i propri pensieri.

Edited by Frenki931 - 23/3/2014, 09:51