Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

BHJ Company

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CAT_IMG Posted on 23/1/2014, 19:29     +1   -1

Capitano delle armate Yuri

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Famosa azienda che opera sul campo commerciale ed economico a livello intercontinentale, in pochi anni ha acquisito fama in tutto il Giappone per la sua grande efficienza nel lavoro, sempre in continuo aumento, prossima anche a diventare una multinazionale. I tanti dipendenti di questa azienda, non hanno una grande esperienza, qualcuno anche nulla, ma nonostante ciò , lavorano in maniera impeccabile, con i profitti interni sempre in continua crescita. Insomma, il luogo dove ognuno sognerebbe di lavorare, dato che gli stipendi sono molto appetitosi XD


Marie

Ancora non ci credevo che finalmente avevo cominciato a lavorare; dopo i 3 anni per ottenere la laurea in economia e commercio, alla fine i risultati erano finalmente arrivati. Come colpo di fortuna trovai l'avviso di questa azienda, che offriva alcuni posti di lavoro, e senza pensarci due volte mi presentai, e il risultato fu fantastico. Oramai saranno quasi quattro mesi che lavoro qui, e grazie alla mia laurea sono riuscita a ottenere una posizione più alta e importante del normale: la mia vita non potrebbe andare meglio di così....Stamattina, appena arrivata a lavoro, fui convocata dal boss che mi disse che avrei dovuto prendermi la responsibilità , dato che ero da poco arrivata lì, dei colloqui della gente che aveva fatto domanda di lavoro. Immaginandomi chissa che andai subito al mio ufficio personale e attesi l'arrivo della gente: in verità fu una noia totale: alla fine dovetti sentire un pò su di loro e sulle loro esperienze, e alla fine li portavo alla loro nuova postazione, spiegandogli cosa dovevano fare: d'altronde l'azienda era sempre in crescita, che comportava un aumento sempre maggiore delle entrate, e quindi della possibilità di aggiungere dipendenti, che non facevano altro che aumentare il rendimento, e inoltre quasi mai vi erano stati problemi con i nuovi arrivati o con gli altri, erano sempre dei simpatici ragazzi di cui ci si poteva fidare ciecamente. Continuai con i colloqui, aspettando che si presentasse qualcuno interessante che avrei potuto conoscere....

scusa se è troppo lungo l'inizio, mi sono lasciato andare dall'immaginazione
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 23/1/2014, 21:07     +1   -1




Satellizer

Era completamente zuppa di sudore, sveglia dalle sei di mattina era stata fino alle undici sull'argine del piccolo fiume cittadino a correre con ritmo sostenuto.
Accelerò il passo spingendosi vicino il suo limite, superava i passanti sul marciapiede ad una velocità che stupiva non pochi.
Doveva correre a casa, lavarsi e cambiarsi per il suo primo colloquio di lavoro.
Sotto la doccia ripensava alle parole di quel avviso trovato puramente per caso su internet, le sembrava davvero incredibile, perché con solo il diploma, trovare occupazione era davvero un'impresa.
La BHJ company... ne aveva sentito parlare anche lei, che infondo era ancora nuova della città. Sembrava che davvero ammettessero quasi tutti, soprattutto se giovani. Non sperava in chissa chè, ma sarebbe stato un grande traguardo per lei se fosse stata assunta, significava ottenere un'indipendenza completa... Entrare in tutto e per tutto nel mondo degli adulti.
Si infilò un abito rosso scuro cadente a mò di gonna fino alle ginocchia e perse un po' di tempo a curare i lunghi capelli biondi.
Uscita di casa, riuscì subito a prendere l'autobus che l'avrebbe fermata a pochi passi dalla sede dell'azienda. Una volta all'entrata cominciò a sentire un po' di tensione, non che la turbassero troppo ma aveva delle preoccupazioni...
Ormai avave 20 anni, non era più una bambina, ma quel trauma ancora la tormentava, soprattutto con gli uomini.
Aveva messo in conto una stretta di mano... non altro... infondo che altro poteva accadere?
Allo sportello dentro l'edificio della BHJ chiese dove fosse l'ufficio per i colloqui, dalla risposta ebbe già la prima sorpresa...
Seguendo le indicazioni bussò ed entrò nell'ufficio con già un problema in meno... c'era un'altra donna ad attenderla.

<< Buongiorno >> salutò pacata, con una nota appena percettibile di timidezza nella voce.
 
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CAT_IMG Posted on 23/1/2014, 21:39     +1   -1

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Marie

Sentii la porta prima bussare e poi aprirsi, sicuramente un altra persona che aveva chiesto un colloquio. Buongiorno... dissi con poca convinzione, ma vedendo poi la persona che era entrata sussultai un po' e la osservai meglio: era una ragazza a dir poco bellissima, con dei lunghi capelli biondi un po mossi, con un paio di occhiali che le accentuavano la sua bellezza. Cercai di riprendermi dato che l'immagine di quella bella ragazza mi scombussolò un pò e mi alzai, dirigendomi lentamente verso di lei, porgendole la mano. Salve, sono Marie Aihara, piacere. Benvenuta nella BHJ company le dissi, sorridendo alla timidezza che si vedeva nel suo volto.
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 23/1/2014, 22:36     +1   -1




Satellizer

Si, la stretta di mano l'aveva calcolata, ma come si dice... tra il dire e il fare c'erano di mezzo un bel po' di brutti ricordi. Non ricordi in quanto tali, era più qualcosa legato allo stesso senso del tatto, sentire una pelle estranea ai tempi del liceo lo considerava inaccettabile, ora, nel migliore dei casi, l'agitava solamente.
Dopo qualche attimo di esitazione si convinse e strinse la mano in maniera decisa, sembrava quasi che doveva cavarsi un dente.
<< Piacere, sono Satellizer El Bridget e sono qui per il colloquio. >>
Voleva dare un'impressione seria, ma la realtà era ben diversa, anche nei più semplici rapporti personali era di una goffaggine non indifferente. Tant'è che le sue parole suonarono rigide come la risposta di una nuova leva ad un generale dell'esercito.

Come vedi anche io scrivo poco XD scherzi a parte penso dipenda dalla situazione più che altro.
 
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CAT_IMG Posted on 23/1/2014, 22:58     +1   -1

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Marie

Sentii una certa agitazione provenire da lei: probabilmente era molto agitata per il colloquio, cosa normale, dato che mi sentii allo stesso modo durante il mio colloquio, ma forse l'agitazione dipendeva anche da qualcos altro. Accomodati, Satellizer le dissi tranquillamente, indicandole la sedia vicino alla scrivania, per poi tornare a sedermi sulla mia sedia, guardandola poi seriamente. Allora, parlami un pò di te. Hai già fatto esperienza in qualche altro lavoro?? le dissi dandole di nuovo del tu, dato che nell'azienda eravamo tutti amici, più che colleghi, quindi non badavamo alle formalità. Mentre aspettavo la sua risposta pensai che sicuramente la ragazza non aveva molta esperienza, forse nessuna: d'altronde era molto giovane e aveva più o meno la mia età, forse qualche anno di meno. Ma nonostante ciò, molti dei dipendenti assunti avevano pochissima esperienza ma tutti erano sempre efficientissimi, e sicuramente la ragazza avrebbe fatto lo stesso
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 10:05     +1   -1




Satellizer

Si sedete sulla sedia difronte la ragazza che l'aveva accolta, soffermandosi un attimo ad osservarla: aveva un viso gentile e dietro gli occhiali due grandi occhi azzurri che, più di quelli di Satella, le donavano un aspetto giovane e innocente. In effetti se l'apparenza non l'ingannava, doveva avere pochi anni in più a lei.
<< È la prima volta che entro in una azienda quindi credo di non avere molta esperienza. Se può considerarsi lavoro, sono stata per qualche mese in un call-center e di tanto in tanto davo una mano in un Bar della mia città.
L'anno scorso mi sono diplomata, maturità scientifica, per poi trasferirmi qui e cercare lavoro. Sono consapevole che è una scelta azzardata decidere di non frequentare un università, tuttavia non posso rimandare di altri anni l'indipendenza economica dalla mia famiglia.
Si può dire che l'indipendenza, in questo momento, è il mio obbiettivo di vita da raggiungere, e anche se sarà difficile... lo raggiungerò. >>

Per i suoi standard, quelle poche parole rappresentavano già una esposizione di se mai fatta ad una persona estranea, magari era l'atmosfera accogliente ad avere avuto qualche effetto positivo su di lei.
Mentre parlava gli occhi si distolsero un paio di volte dal volto di Maire, nonostante nutrisse un po' di speranza, dire di non avere esperienza le faceva capire davvero quanto sarebbe stato difficile per lei trovare un lavoro capace di garantirle almeno il minimo necessario a mantenersi.
 
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CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 14:55     +1   -1

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Marie

l'indipendenza è una scelta importante e molto difficile nella propria vita ma se ti impegni credi in te stessa riuscirai a raggiungere i tuoi obiettivi le risposi rassicurandola, sapendo benissimo cosa stava provando: mi fece venire in mente quando circa un anno fa me ne andai di casa per avere una vita tutta mia, senza che nessuno la gestisse agendo alle mie spalle.
Rimasi stupita quando mi disse che aveva già lavorato per ben due volte; era già molto per una ragazza di appena venti anni. ti sbagli invece: aver già lavorato in due diverse occasioni alla tua età non è una cosa da niente; inoltre noi non siamo alla ricerca delle migliori persone del mondo: la nostra azienda è un'opportunità per la gente, in particolare i giovani, che vogliono dare un senso alla loro vita. Prima di lavorare devi sentirti pronta ad affrontare quel che succederà in futuro. Vogliamo solo che la gente che lavora qui sia consapevole del proprio impiego e che non prenda nulla per gioco. le dissi in tono serio.

scusa per l'attesa non so perchè ma sul cell non mi fa inviare il post XD
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 17:01     +1   -1




Satellizer

<< Non prenderei mai per gioco un lavoro >> disse decisa, per poi tornare alla sua voce normale e un po' malinconica << Sto cercando di reggermi sulle mie gambe, sarei davvero un'irresponsabile se considerassi un qualsiasi impegno come un gioco. >> Si faceva prendere facilmente dai suoi pensieri, esternando avvolte cose che non voleva.
<< Quando ho letto l'annuncio della BHJ mi è sembrato subito una porta aperta fra innumerevoli portoni sbarrati. Per questo se riuscissi ad avere un impiego e qualsiasi esso sarà, mi impegnerei a fondo per non perderlo più >>
Si vedeva lontano un miglio che era il suo primo colloquio, doveva ringraziare la fortuna che la sua interlocutrice fosse una ragazza e che fosse una sola. Al liceo, in particolare alla maturità, aveva capito che la sua agitazione cresceva in maniera esponenziale al numero di persone che aveva difronte. E poi Marie sembrava trasmettere molta calma, cosa che l'aiutava a lasciare da parte tensioni ed ansie che non sai di avere finché non arrivano.
 
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CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 18:35     +1   -1

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Marie

Sorrisi a quel che disse Satellizer, dal momento che la ragazza aveva colto perfettamente quel che avevo detto. Mi colpì molto il modo con cui parlò la ragazza, così deciso e sincero. A quel punto avevo già deciso cosa fare di lei. Così mi alzai avvicinandomi lentamente a lei. Basta così, non c'è bisogno di dire altro....... Benvenuta a bordo, spero ti troverai bene qui le dissi sorridendo ma mantenendo un tono serio e le porsi di nuovo la mano, ma stavolta non da sconosciute, ma da colleghe.
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 20:40     +1   -1




Satellizer

Si alzò anche lei e le strinse la mano, questa volta più naturalmente, sentendo dentro sensazioni quasi nuove. Odiando i tocchi estranei, nemmeno lei aveva sfiorato o toccato spesso altre persone. Le mani di Marie le senti morbide e lisce come dovevano essere le mani di un ragazza.
Il lampo di genio che le sussurrò cosa le parole appena udite significavano, arrivò un attimo dopo la stretta mano.
Un velo di emozione la apparve sul volto, non riuscì a nascondere del tutto lo stupore e la felicità né sentiva un gran bisogno di farlo.
<< G-grazie >> la sua voce tremò un attimo, ma non il suo sorriso.
Infondo Satella era incredibilmente semplice e trasparente quando si sentiva a suo agio con qualcuno.
 
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CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 20:49     +1   -1

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Marie

Le strinsi con piacere la mano, sentendo la delicatezza delle sue dita, e sorrisi a vedere che era un po' imbarazzata. Dopodichè lasciai la mano e mi diressi verso l'uscita dell'ufficio che portava alla sala dove tutti gli altri dipendenti lavoravano. Se per te va bene, vieni con me, così ti mostro il luogo dove lavorerai le dissi girandomi con il volto verso di lei, mentre aprii la porta, sorridendole. Non potevo fare a meno di sorriderle ogni volta, non capivo il perchè. D'altronde dovevo ammettere a me stessa che si trattava di una ragazza a dir poco bella e questo non potevo assolutamente negarlo.
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 22:20     +1   -1




Satellizer

<< Certo >>
La seguì alla porta ancora un po' incredula, forse era la sua giovane età ma non riusciva a credere che fosse reale, che veramente lei aveva trovato un lavoro, un'ancora a cui cominciare ad aggrapparsi fermamente.
Avvicinandosi notò che Marie era un po' più alta di lei e il rosa dei suoi capelli emanava le stesse sensazioni positive del suo volto.
<< È davvero stupendo che un'impresa dia così tanto spazio ai giovani di questi tempi >>
Osservandola, giunse alla conclusione che la sua neo-sempai era l'equilibrio perfetto tra un aspetto maturo e l'innocenza dell'adolescenza.
 
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CAT_IMG Posted on 24/1/2014, 22:47     +1   -1

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Marie

Uscimmo dal mio ufficio, e passammo nell'area di lavoro degli altri dipendenti, dove salutai un po' tutti gli altri ragazzi, nuovi e non, che erano intenti a lavorare; le aree di lavoro era un po' come tutte le altre aziende: erano tutti identici cubitacoli, uno indipendente dall'altro ,cosicchè ciascuno poteva lavorare in pace senza che nessuno li disturbasse. Arrivammo nel luogo dei posti ancora vuoti, che sarebbero poi stati riempiti dai nuovi arrivati. Infatti vedendoli, sbuffai, pensando che avrei dovuto passare almeno un altro paio d'ore ad accogliere gli altri giovani che avevano chiesto il colloquio. Ci fermammo al posto più vicino a noi , tanto erano tutti uguali, un altro non avrebbe fatto la differenza. Eccoci qua! questo è il posto dove lavorerai: qui c'è la scrivania, il computer, il telefono dove ti avviseranno di qualcosa se sarà necessario, alcune scartoffie ecc. Allora non ti preoccupare, se non sai quel che devi fare, non è difficile: qua un po' tutti si occupano hanno il compito della gestione e controllo della importazioni ed esportazioni dei prodotti e beni, su scala mondiale ,della nostra azienda. Per semplificare il lavoro, abbiamo fatto in modo che dal computer di ciascun dipendente vi arrivi le mansioni da svolgere, quindi non credo che avrai problemi su come lavorare. Se per caso hai dei problemi non preoccuparti e vieni a chiedermi qualsiasi cosa. le spiegai, dopodichè la lasciai, per tornare al mio ufficio, ma prima di andare, mi fermai, attirando poi l'attenzione degli altri giovani. Trattatemela bene! dissi con tono serio, ma scherzoso, alludendo a Satellizer, dopodichè tornai nel mio ufficio, per prepararmi all'arrivo degli altri nuovi arrivati.
 
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Frenki931
CAT_IMG Posted on 25/1/2014, 15:13     +1   +1   -1




Satellizer

Seguì Marie nei corridoi dell'edificio, fino ad arrivare in una grande stanza in cui una rete di separé formava tanti cubi identici, tutti con sedia, scrivania e PC.
Guardandosi intorno si stupì, era tutto come immaginava, un'azienda che rispettava l'immagine spesso proposta dai media. Non solo per i Design ma anche per i tanti impiegati occupati.
Arrivati alla sua postazione, percepì ancora la sensazione di incredulità, stava davvero cominciando a lavorare? Provava un misto di euforia e disorientamento.
Ascoltò ciò che Marie disse, annuendo e fissando attenta il suo posto.
Al "trattatamela bene" perse un battito, c'erano davvero tante persone in quell'area e meno di loro la notavano meglio era.
Quando Marie fu andata via tirò un sospiro di sollievo, la piccola intimità data data dalle quattro pseudo-pareti era abbastanza per sentirsi serena.
Seduta alla scrivania, perse qualche minuto a scrutare meglio gli oggetti che c'erano. Nei cassetti c'erano qualche foglio di carta, una penna e una spillatrice. Dall'altro lato, sempre sotto la scrivania, c'era il case del computer. Sopra, oltre il monitor c'era una stampante compatta, un fermacarte e un telefono nel classico stile aziendale.
Per avere i suoi compiti doveva accendere il PC, cosa che stava per fare se non fosse stato per una voce che la sorprese.
<< Benvenuta collega >>
Era un giovane, abbastanza alto, coi capelli mori e una trentina d'anni probabilmente. Le porgeva una mano a poca distanza da lei.
Era consapevole di non poter avere il carattere i modi del liceo, era un ostacolo che si era buttata alle spalle e là doveva rimanere, ma non era semplice.
<< Grazie >>
Strinse i denti, e anche la mano. Se con Marie era stato quasi piacevole, al contatto con la pelle del ragazzo la sua mente tornò alla sensazione di paura e terrore degli anni passati, di quella notte...
<< Sono Meguro Nishima, lavoro due posti prima di te, se ti serve qualcosa non esitare a chiedere. Signorina... >>
<< El Bridget, Satellizer El Bridget >> Rispose in tono inevitabilmente gelido, niente a che vedere con la voce di prima.
Meguro tornò al suo posto e, nonostante fosse gentile e dal volto cortese, a Satella rimase addosso un vago senso d'inquietudine. Non che fosse qualcun'altro il centro delle sue preoccupazioni, temeva solo se stessa.
Accese finalmente il PC, ricevendo le sue prime mansioni.
 
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CAT_IMG Posted on 25/1/2014, 16:54     +1   -1

Capitano delle armate Yuri

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Marie

Appena rientrai al mio ufficio mi sedetti sulla poltrona, per riposarmi un attimo, dal momento che era dall'inizio della mattinata che accoglievo i nuovi arrivati. Non riuscii a togliermi dai pensieri quella ragazza che avevo appena portato alla sua postazione prima, Satellizer; così giovane, in cerca di una propria indipendenza, e particolarmente bella, soprattutto quest'ultima cosa, ma non potevo mica meravigliarmi se pensavo a ciò: non per nulla a me piacevano le ragazze.

Passai le successive due ore ad accogliere i nuovi arrivati e a portarli alla propria postazione. Quando riuscivo ad averne l'occasione, ammiccavo un sorriso a Satellizer, sperando che andasse tutto bene. Dopodichè finalmente i colloqui per adesso erano terminati, e potei finalmente riposarmi. Così passai la successiva ora, a controllare alcune cose al mio PC, quando vidi poi sul mio smartphone che oramai si era fatta l'una, ed a momenti sarebbe cominciata la pausa pranzo di un oretta. Spensi poi il computer, pensando di nuovo a Satellizer, sperando che andava tutto bene.
 
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