BHJ Company

Marie

Sorrisi a quel che mi disse Satella: ero felice che lei si sentiva bene in mia compagnia. A dire il vero un po' mi dispiaceva rimanere fino alla fine del lavoro senza vederla. mmm....non saprei, perchè in genere i colloqui sono previsti solo la mattina. Comunque credo che di tanto in tanto, farò qualche giretto, giusto per vedere come procede il lavoro dei dipendenti. comunque, non te l'ho ancora detto ma il turno di lavoro finisce intorno alle 5 e mezza; se vuoi puoi venire al mio ufficio, così ce ne andiamo insieme, va bene?? le dissi mentre salivamo le scale. Arrivammo poi all'area dei cubicoli, dove già gran parte dei dipendenti si stava sistemando alle proprie postazioni per riprendere il lavoro. beh....allora...ci vediamo dopo. Buon lavoro e grazie ancora! le dissi sorridendo, mentre poi mi diressi verso il mio ufficio. Quel grazie che dissi a Satella alla fine non era solo per il pranzo, no di certo, ma era soprattutto per averla conosciuta, così che ora finalmente, dopo anni di solitudine, ho finalmente un'amica di cui posso fidarmi e stare in compagnia. Appena arrivata nell'ufficio, ripresi subito da dove avevo lasciato all'inizio della pausa, ma di tanto in tanto, mi veniva nella mente l'immagine di Satella. Non so perchè, ma ogni tanto pensavo all'incredibile bellezza di quella ragazza. Mi imbarazzai per quel che pensavo, anche se la cosa stranamente non mi dispiaceva.

Marie

Controllai l'orario al PC e notai che erano già le 4: di colpo erano già passate due ore. Le giornate di lavoro sono molto strane: nonostante le attività siano sempre le stesse, certi giorni le ore sono interminabili, altre volte non te ne accorgi neanche del tempo che passa. Spensi il computer per dirigermi fuori dall'ufficio, sia perché mi sentivo la gola secca e avevo bisogno di prendere qualcosa alla macchina delle bevande, sia perché ero curiosa di come stesse procedendo Satella. Uscita, feci un giro all'area delle postazioni ,dove passai vicino alla zona di Satella, e le ammiccai un sorriso. Intanto altri dipendenti mi salutavano, ricambiando poi il loro saluto. Arrivai alla zona delle macchinette e presi un tè freddo, dopodichè ritornai all'ufficio dove lavorai sulle ultime cose della giornata fino alla fine del turno.

Marie

Avevo finalmente finito di fare le ultime cose al PC, quando vidi che erano le ore 5 e 45 circa. Mi preparai tutte le cose per tornare a casa , ed ero pronta ad uscire quando sentii bussare. Infatti, come mi aspettavo mi trovai davanti Satella. ciao Satella, che combinazione: proprio mentre hai bussato , avevi finito di sistemare le mie cose. Dai, andiamo.... le dissi sorridendo e cominciammo ad avviarci verso l'uscita. Appena fuori dalla BHJ mi venne in mente una cosa, così mi rivolsi poi a Satella. senti Satella...stavo pensando...Dato che tu torni con i mezzi pubblici e quindi ci vuole parecchio tempo..ti andrebbe bene se ti accompagnassi io a casa tua?? le chiesi un po imbarazzata.

Marie

Sorrisi al fatto che Satella si faceva troppe preoccupazioni. ma non dire stupidaggini!! Prima di tutto non avevo calcolato niente da fare per il resto del pomeriggio quindi rimarrei per almeno due ore a non fare niente. Inoltre non ti devi preoccupare di niente. A me piace molto stare in tua compagnia. Ho passato più tempo oggi con te che con altri in molti anni. Inoltre tu hai pagato alla tavola calda anche per me, quindi il minimo che posso fare è darti uno strappo in auto. Mi dispiace, Satella, ma non accetto un no come risposta.... le dissi in tono scherzoso.

Marie

Sorrisi al vedere l'enorme imbarazzo nel volto rosso di Satella, ma poi anche io mi imbarazzai, e il mio volto divenne di un rosso acceso, quando sentii dire da lei che le piacevo molto. Oltre che imbarazzata ero anche un po' perplessa: quella frase era stata solo un errore a causa dell'imbarazzo o forse veramente Satella aveva cominciato ad affezionarsi a me?? Pensai al fatto che per la prima volta a qualcuno piacevo veramente per quello che sono. Il mio sguardo tornò poi su quello di Satella, alla quale le sorrisi e poi le accarezzai delicatamente e lentamente, come un soffio di vento, una delle sue soffici guance con la mia mano. Tranquilla, Satella, non vergognarti; a me puoi dire tutto. le dissi, rassicurandola, e andammo alla zona parcheggio dell'azienda, dove erano situate le vetture del personale della BHJ. La mia auto era una volvo v40 usata, ma in perfetto stato, la quale l'ho trovata ad una offerta molto vantaggiosa. ecco qua; non è di certo una ferrari ma dovrai accontentarti le dissi scherzosamente.

Marie

Entrai anche io in macchina e misi in moto, per poi entrare nella strada e cominciare a dirigermi verso sud, dove prima mi ha detto Satella. non ci metteremo molto tranquilla. .. le dissi, guardandola per un attimo e sorridendole, tornando poi a guardare la strada. Intanto pensai a prima quando l'avevo accarezzata. Nonostante quella carezza fosse quasi impercettibile, aveva comunque sobbalzato dalla paura. Chissà che brutta esperienza ha avuto quella povera ragazza..... scossi la testa per riprendermi dai propri pensieri e continuai a guidare: in pochi minuti saremmo poi arrivate.

Marie

Seguii attentamente le indicazioni di satella e svolta a destra e procedette più lentamente cosicché Satella avrebbe potuto dirmi in tempo quale era la zona della sua casa. Rimasi poi stupita dalla sua richiesta: in verità fino ad ora ci speravo che avremmo potuto stare un altro po' insieme ma mi pareva maleducato chiederle di invitarmi a casa sua. sarei felicissima di venire a casa tua, non so come ringraziarti; promettimi però che la prossima volta verrai tu a casa mia va bene?? le dissi , ridendo.