A spasso fra i negozi!

Centro città, costituito da una grande piazza centrale, con tanto di aiuole, panchine, fontana centrale, e violetti pedonali. Ai quattro punti cardinali si diramano altrettante vie maestre, molto lunghe e contornate da ogni genere di negozio, dall'abbigliamento alla gastronomia. Luogo tranquillo e solitamente non troppo trafficato o incasinato.


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Satellizer

Salita in auto, cedette alla tentazione di ingegnarsi con lo stereo, trovando dopo vari tentativi il modo di accenderlo << Posso? >> Aveva il brutto vizio di chiedere il permesso solo dopo che aveva fatto qualcosa. Spaziò da una frequenza all'altra, cercando qualcosa che le piacesse, anche se di musica ne sapeva tanto quanto di vestiti: nulla.
Mentre lei giocherellava con la radio, non si accorse nemmeno che ormai erano in centro, poco distante dalla piazza c'erano diversi posti auto, fortunatamente fra due auto uno era rimasto libero, nemmeno aspettasse loro.
<< Scendiamo qui Marie? >>

Satellizer

Il numero delle volte che Marie le aveva sorriso, era pari solo a quello dei suoi baci. Andando avanti così avrebbe confuso il suo dolce sapere con il proprio...
Sentì la sua portiera chiudersi, quest'ultimo bacio in particolare l'aveva leggermente rimasta fra le nuvole, così scese anche lei.
Entrate nel centro commerciale, il meglio che il consumismo sa offrire era tutto per loro. Fosse stata per Satella, avrebbe perso d'assalto la gelateria poco distante dall'ingresso, ma era meglio aspettare. << Non so... >>
Come prima, si strinse al braccio di Marie, camminando accanto a lei. Raramente era venuta nel centro commerciale, la tanta gente la metteva a disagio quando era sola, perciò non conosceva benissimo i negozi.
Passarono davanti una vetrina, alla quale Satella si fermò, un po' di scatto, rimanendo a fissarla. Ciò che l'aveva fermata era un lungo abito di seta e altro tessuto pregiato, pieno di lunghissimi veli, fronzoli, merletti, e di un bianco puro e quasi trasparente, uno stupendo vestito da sposa. Poteva sembrare sciocco, ma non ne aveva mai visto uno dal vivo, ne rimase affascinata, sia dall'abito che dall'immaginarcisi dentro...
<< Oh! Scusa >> si accorse di essersi incantata per diversi secondi, arrossendo leggermente e distogliendo lo sguardo dalla vetrina.

Satellizer

Dire che divenne come un peperone era un eufemismo, sposarsi con Marie? Sentiva il cuore dimenarsi solo a pensarci.
Stretta dolcemente al suo braccio e imbarazzata per le proprie fantasie, la seguì in un negozio d'abbigliamento. Lasciò andare il braccio di Marie, perché anche se due ragazze a braccetto non stupivano quanto due ragazzi, era comunque imbarazzante, non era mica una bambina... almeno nell'aspetto.
<< Si, c'è così tanta roba... >> si guardò intorno, il negozio era abbastanza ampio e con diversi reparti. << Di solito compro solo vestiti semplici >> come quelli che indossava adesso << quello che avevo al colloquio è uno dei pochi un po' più eleganti... >> Camminò fino ad una parete, dove erano appesi con le grucce vari abiti da sera. Le si leggeva in viso che era attratta dagli abiti lunghi, quelli che rassomigliavano in qualche modo dame o principesse del passato, o delle fiabe. << ma non so se mi starebbero bene... >> Non ne aveva mai provati, perché il solo provarli in un camerino, era una tragedia di vergogna e imbarazzo. Non per motivi particolari, era semplicemente imbarazzo...

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Aveva annuito a Marie, infondo ne voleva provare uno anche lei ma cambiarsi nel camerino... l'avrebbe messa a disagio sicuramente. Tornò a guardare i vestiti, non doveva essere così infantile, ne avrebbe provato uno oggi, o non sarebbe tornata a casa. Si, aveva la tendenza ad esagerare anche nelle piccole cose.
Dopo qualche minuto a scegliere, le piacevano tutti praticamente, decise quale provare. In qualche modo, il suo giudizio fu influenzato dall'abito da sposa visto prima, infatti scelse un vestito bianco e candido ( press'a poco così )Inoltre non era nemmeno difficile da mettere, così non avrebbe rischiato di fare la figura dell'imbranata.
Col vestito fra le mani, tornò ai camerini, quello accanto a dove Marie si stava cambiando era libero, ma esitava ad entrarci. << Marie >> la chiamò a bassa voce, da dietro la tenda abbassata che chiudeva i camerini. << Ti... ti va bene il vestito? >>
Il suo piano era semplice, dopo che sarebbe uscita, voleva che mentre lei si cambiava Marie le facesse da "palo" davanti la tenda, un po' come le ragazze quando vanno in bagno a scuola. Il problema è che, giustamente, si vergognava tantissimo a chiederglielo, erano pur sempre in un camerino, non c'era pericolo che qualcuno entrasse mentre si stava cambiando, ma vaglielo a spiegare all'imbarazzo di Satella...

Satellizer

La vide uscire indossando il vestito che aveva preso. Per un attimo rimase colpita, è vero che era un po' più grande di lei, ma con quel vestito si sentiva davvero una bambina rispetto alla stupenda donna che appariva Marie.
<< Stai... Stai benissimo! >> era davvero bella, ma i suoi cusci...ehm i suoi seni - si ormai li considerava suoi i seni di Marie - erano un po' in mostra. Sicuramente sarebbe stata gelosa se avesse beccato qualcuno a buttare l'occhio. E, fobia o no, in passato il suo viso e la sua pelle angelica ne avevano date di belle lezioni agli idioti.
<< Davvero, sei bellissima... sembri quasi un'altra persona. Anche io ho travato qualcosa ma... ecco... ho... ho vergogna a... Guardami mentre mi cambio, ti prego! >> Come aveva fatto a travisare così quello che voleva dire non lo sapeva nemmeno lei, che, tanto per cambiare, arrossì di nuovo. << Cioè, volevo dire rimani fuori la tenda, per favore... >>

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Entrò nel camerino, iniziando a cambiarsi. Riuscì a mettersi il vestito facilmente, anche troppo. Guardandosi allo specchio era palese che non fosse la sua taglia, era un po' largo sui fianchi e troppo lungo. Se lo tolse, rimettendolo sulla stampella.
<< Marie... potresti portarmi la taglia più piccola? penso una 40 dovrebbe andare bene, come al solito ho sbagliato a prendere. >>
Era in intimo dietro la tenda, ci mancava solo lo sbagliare taglia, era una situazione che l'imbarazzava non poco.

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Prese l'abito che le pose Marie, << No non preoccuparti, ci metto un attimo. >>
Si infilò il vestito, questa volta per fortuna sembrava andare bene. Si guardò allo specchio prima di aprire la tenda, le piaceva, rispetto agli altri colori il bianco luminoso aveva sempre avuto qualcosa in più per lei, la rendeva più felice. Aprì, mostrandosi a Marie.
<< Ecco qui... che te ne pare? >> Fece una piccola giravolta per poi guardarla sorridente, Nonostante non ci fosse mai andata molto d'accordo, scoprì che era molto divertente provare nuovi vestiti, soprattutto se in buona compagnia.

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<< Certo! >> A dire il vero non aveva visto nemmeno quanto costava, ma non sarebbe stata un problema.
Si mise vicino uno specchio per osservarsi ancora un po'.
<< Si mi piace... Vado nel camerino a rimettermi i miei vestiti e andiamo a pagare. >>
Anche Marie doveva togliersi il vestito per comprarlo << Vieni a cambiarti anche tu... >>Aprì la tenda del camerino, entrando e aspettando la compagna. Senza pensare che magari di solito, si stava in uno ma vabbé... erano due ragazze infondo, nessuno si sarebbe insospettito.