Pandenus

Mikado sensei

appena la ragazza entrò in macchina, Ryoko partì quasi sgommando. er interessante, quanto una patita di tutto ciò che riguarda la sicurezza, diventasse una pilota spericolata una volta salita al volante. l'auto profumava leggermente di lavanda, ma non era un profumo per macchina, quanto piuttosto i suoi stessi capelli emanavano quella dolce fragranza. non notò la sbirciatina di Tsumugi al suo generoso décolleté, ma del resto non ci faceva caso. non aveva nulla di cui vergognarsi.. ascoltò senza dire una parola, ma semplicemente annuendo e seguendo le indicazioni che le venvano date, per raggiungere il locale che la sua "proprietaria in via temporanea" aveva scelto per passare con lei la serata. la zona non le era nuova, durante l'università due o tre delle sue compagne di corso la portarono in quella zona della città, e poi tutte assieme fecero un giro dei locali, quindi molto probabilmente anche il locale con la stava portando... ma non se ne sarebbe ricordata.. era troppo brilla e troppo allegra per badare a dove era... ah... che bei tempi... erano arrivate! la sua compagna scese subito, mentre lei aspettò alcuni istanti. recuperò la borsetta che aveva sul sedile dietro, spense la macchina, tirò il freno a mano e tutto quello che serviva.. ma con calma.. non era una donna frettolosa, e non lo sarebbe di certo diventata adesso... uscì dall'auto con la classica posa da femme fatàle, strappando un fischio a un paio di ragazzotti particolarmente avanti con i "festeggiamenti" che passavano proprio in quel momento... fece un sorriso e poi li ignorò come se non esistesso proprio, fecè il giro dell'auto, si pose davanti a Tsumugi eccomi. dove mi porti di bello? le disse inclinando leggermente il busto e la testa in avanti.. con tutto quello che ne conseguiva... povera ragazza... e si che non lo faceva nemmeno apposta...

Mikado-sensei

accettò volentieri il braccio che la ragazza le offrì, notando allora di essere alte praticamente uguali.. strinse abbastanza il braccio della giovane ragazza che la stava guidando verso il locale che aveva prenotato, vista la facilità con al quale entrarono. gli occhi di Mikado non si lasciarono sfuggire che quel locale era a tema lesbo e gay, ma Mikado ha anche una concezione tutta sua di quello che è l'amore e i sentimenti. un po' per esperienza personale, un po' per i suoi studi, aveva da tempo assodato che quel sentimento così forte e allo stesso modo fragile se ne frega altamente di generi e età. se c'è il... potremmo chiamarlo feeling.. allora va bene. il problema, semmai, è che si, era completamente a disposizione della giovane Tsumugi, ma benchè potesse intuire che anche la ragazza era lesbica, non aveva idea che stesse cercando di sedurla.. non se lo aspettava proprio. anche per il fatto che essendo una sensei, solo di nome, in quando non teneva corsi, solo di primo soccorso ogni tanto, ma niente di chè. era pur sempre un'insegnante, e avere una relazione con una di esse... non solo metterebbe a rischio la carriera, cosa di cui però sapeva che, se fosse successo, se ne sarebbe fregata altamente, ma avrebbe condizionato il suo senso critico da medico e infermiera. e questo poteva portare a danni ben più seri di un semplice richiamo del preside... la salute delle studentesse e degli studenti di quel liceo per lei era più importante della sua stessa vita... e quindi al momento, involontariamente, finiva per fare la parte della ingenua ragazza che flirta inconsciamente ma nega categoricamente tutto consciamente.. diede un rapido sguardo al locale... caruccio... intimo anche. proprio bello.. ma, fece una pausa, volgendo gli occhi nuovamente sulla ragazza seduta davanti a lei, al momento sono più interessata dalla ragazza che ha vinto una serata con me... oh, dimenticavo... non darmi del Lei... qui sono solo Ryoko.. e poi dopo tutto questo.. indicò il locale, ma intendeva tutta la serata sarebbe inutile se mi dai ancora del Lei no?

Mikado-sensei

sorrise alla prima domanda di Tsumugi trovo che quando due persone si vogliono bene non ci sia nulla di più bello! senza specificare altro. prese ringraziando il menù e iniziando a sfogliare le pagine. era molto indecisa su cosa ordinare.. e la domanda sulla sua scelta di vita praticamente la salvò da una situazione abbastanza... spinosa.. appoggiò il dito sul labbro inferiore, ripercorrendo i suoi ricordi.. ahh la medicina.. quando ero al liceo ero sempre la prima nelle matierie scientifiche, e quindi venni indirizzata a diversi corsi di orientamento.. chimica e fisica erano molto attraenti.. e anche scienze più pratiche come geologia o astrofisica, ma.. chiuse gli occhi.. gustando letteralmente i rocordi di quei due giorni.. due giorni che le cambiarono la vita.. era in programma la visita ad centro di ricerca sismico, per chi voleva fare il vulcanologo.. qui in giappone sono molto richiesti, visti i vulcani e i terremoti.. ma ci hanno detto che per un problema sarebbe stata rimandata, e al suo posto andammo a vedere il centro di riabilitazione dalle malattie e da incidenti. fu un vero colpo-di-fulmine! scandì le parole una ad una, sillaba a sillaba, muovendo in aria il dito come una bacchetta da maestro d'orchestra allora capii continuò che aiutare gli altri, dopo aver visto l'impegno di quelle infermiere e di queli medici, che con abnegazione davano aiuto a chi per un motivo o per l'altro era stato meno fortunato, era il mio cammino. ero affascinata. estasiata... descrisse a Tsumugi di quello che le persone possono fare se veramente di impegnano. fare questo lavoro, mi fa avere fiducia nell'Umanità. e poi.. iniziò a ridacchiare in genere il medico sogghignò e l'avvocato a denti stretti sono due lavori che le persone intraprendono: o se lo vogliono da quando erano alti così pose la mano aperta a indicare una persona alta poco più del tavolo, un bambino.. o se la loro famiglia è già nel ramo. ma per me... divenne seria, è qualcosa che senti dentro. o sei predisposta ad aiutare gli altri, oppure questo lavoro difficilmente sarà appagante come lo è per me... concluse. stavolta era venuto il momento per scegliere.. allora decise di glissare la cosa: chiuse il menù e lo appoggiò li vicino ordina tu. quello che ritieni sia più buono. mi fido del tuo giudizio, impavida arciera! la scimiottò dolcemente..

Mikado-sensei

fortunatamente Mikado è una buona forchetta, e sa apprezzare raticamente tutto quello che mangia. non è però un pozzo senza fondo ovviamente! annuì, senza rispondere direttamente alla ragazza. diede un'occhiata al locale ancora una volta, notando alcune coppie di ragazze, chiaramente amanti, li come loro a mangiare qualcosa oppure a bere anche solo un drink insieme. vedere delle persone che si vogliono così bene rendeva di buon umore Mikado, ma al momento non sfiorò la mente della donna che anche la giovane ragazza davanti a lei aveva delle "mire" proprio sulla sua persona.. le sue riflessioni comunque vennero interrotte da un movimento un po' più brusco che Tsumugi fece in quel momento, solo allorea, un piccolo, piccolissimo, sospetto le bussò alla porta, era pure sempre una dottoressa, e si vedeva lontano un miglio che la ragazza era agitata e leggermente in ansia. le ricordava quando dovette affrontare uno degli esami più difficili all'università.. era ansiosa, tesa.. e Tsumugi le ricordava proprio quell'istante.. istintivamente, e senza alcun secondo fine, si appoggiò un po' di più al tavolo, per potersi avvicinare leggermente alla sua compagna, e potersi assicurare delle sue condizioni.. peccato, che il suo già evidente decolletè in questo modo venne ancora di più.. evidenziato, e del tutto in buona fede, in quanto non era nel carattere di Mikado fare qualcosa di così malizioso apposta.. Tutto apposto Tsumugi? mi sembri leggermente agitata.. è successo qualcosa? le chiese con voce appena appena preoccupata.. ah.. l'ingenuità..

Mikado-sensei

sorrise a Tsumugi, sentendosi lusingata anche dalle sue parole ma non ho ancora fatto nulla di speciale per renderti felice.. mi sono limitata ad essere a tua disposizione per la serata.. disse ridacchiando contenta. in quel momento era arrivato il cameriere. Mikado gli diede un'occhio, ma il gelo di quegli occhi, bellissimi, ma che non trasmettevano alcuna sensazione ne sentimento, istintivamente le fece fare solo un semplice sorriso di circostanza. un bel ragazzo, ma che freddo.. Ryoko apprezza le persone che, in un modo o nell'altro, hanno un'emotività coinvolgente e Viva. che non sono degli automi insomma.. se voleva avere a che fare con macchine e freddi meccanismi avrebbe fatto il meccanico.. lei era a suo agio invece con le persone.. sentendo che la ragazza ordinava una semplice acqua, forse anche perchè doveva guidare.. che ragazza educata.. lei decise però di non essere così ligia al dovere. era fuori servizio, e non disdegnava un po' di alchool, a piccole dosi. io prendo un prosecco.. credo che si posi bene con i funghi.. disse facendo un sorriso complice a Tsumugi..

Mikado-sensei

aspettando che le ordinazioni arrivassero, si trovò molto a suo agio con quella ragazza nel parlottare di questo o quell'argomento. doveva ammetterlo. dimostrava più maturità di quello che la sua età farebbe pensare. rimase comunque un po' in contropiede alla domanda che le fece.. lasciandola, prima che potesse rispondere, a dire un Ohhh di sorpresa.. in quel momento arrivarono le bevande, ma per ora Ryoko non ne toccò una goccia. e solo quando il cameriere se ne andò decise che finalmente poteva rispondere. fidanzata? macchè.. ridacchiò abbastanza divertita tra l'altro ho avuto qualche relazione qua e la, ma niente di serio o vincolante. sai.. riprese un po' il suo fare da maestrina buona parte dei miei partner glissò sul volutamente sul genere si sono dimostrati semplicemente delle cotte passeggere, e la cosa valeva per entrambi. le fece l'occhiolino inoltre, ho una concezione tutta mia di quello che può significare una relazione.. o un sentimento come l'amore.. divenne più pensierosa, cercando le parole più corrette è difficile trovare qualcuno che abbia le tue stesse opinioni, soprattutto se sono strane come le mie.. tornò a ridere, soprattutto di se stessa. non era imbarazzata a parlare con Tsumugi di un argomento che avrebbe mandato n escandescenza le guance a molte delle sue amiche o colleghe. forse anche questo era una conseguenza del suo modo strano di vedere i sentimenti.. possiamo parlarne, un giorno, da donna a donna, se vuoi..

Mikado-sensei

le portate erano appena arrivate, e quindi questo voleva dire che era anche ora di mangiare qualcosa. il profumo era invitante, e appena entrambe ebbero la loro porzione, Mikado rispose a Tsumugi Buon appetito a te sorridendo e dando l'assalto alle crespelle. erano davvero ottime, e per alcuni minuti non ci fu altro che il suono delle posate che ogni tanto tintinnavano contro i piatti, segno che il contenuto veniva rapidamente mangiato, e di buon gusto.. Mikado decise, verso la fine, di spezzare il silenzio, se si può chiamare così sono certa che avremo molto di cui chiaccherare... del resto siamo donne... ridacchiò, in quanto i pettegolezzi tra donne sono leggendari. non diede comunque modo di rispondere a Tsumugi, perchè la incalzò rapidamente e tu Tsumugi? non hai qualcuno che ti fa battere il cuore? sei una bella ragazza, molto attraente.. avrai un nugulo di spasimanti, scommetto! la seconda parte la disse come un dato di fatto. non era una domanda, ma un'affermazione. cosa ti porta ad invitare una cariatide come me e non qualcuno di più della tua età? la domanda poteva essere stata posta con banalità, quasi come se non avesse importanza, ma gli occhi di Mikado erano molto seri, ed erano concentrati sulla eventuale risposta che Tsumugi le avesse riferito.. ne era quasi certa, ma una conferma in più era sempre ben accetta: d'altronde, aveva notato che Tsumugi era molto più matura delle sue compagne di classe, non ci voleva molto del resto a capirlo. però la curiosità che Mikado aveva in quantità abondante e innata, le chiedevano di indagare un pochino più a fondo sulla questione...