Bar-Caffetteria Balsilli

Riprende da qui

AMBIENTAZIONE: (Max)

E' una giornata soleggiata, e il bar che ci approssimiamo a raggiungere, è un locale di classe, dal lungo bancone in legno e con sulla sinistra le teche refrigerate con le paste dolci, qualsiasi volgia di paste dolci, e mignon, e sull'estrema sinistra, l'angolo dei gelati artigianali, mentre sulla destra appoggiate direttamente sul bancone vi sono delle teche contenenti i salati, tramezzini, pizzette croiassant farciti con salumi o formaggi e verdure e qualsiasi altra leccornia che si possa desiderare. Si sviluppa in lungo, seguendo il bancone, innanzi a lui vi sono una serie di tavoli disposti a due a due, ad ordine alternato, mentre seguitando avanti si apre dopo un'arco una stanza con dei divanetti a muro a ferro di cavallo e dei tavolinetti centrali.

Io tengo ancora per mano Serena e rimango basita ed ammirata nel vedere il posto, il pavimento di marmo e le pareti dipinte a richiamarne la fantasia, le sorrido quindi e le chiedo

-Divanetti?- indicando con il mento la stanza che gli si apre innanzi in fondo a quel lungo ingresso....

Max

Ci avviamo ad un divanetto posto ad angolo, e lascio lo spazio che si segga prima la fanciulla che ho affianco, per poi imitarla... e sedermi... innanzi a noi vi sono già i menu infilati nell'apposito porta depliant in legno, ed il tavolo è già munito anche di fazzoletti nel loro apposito contenitore... tutte cose che osservo con stupre decidendo infine di prendere uno dei menu e porgerlo a Serena, tentennando

-Mah... tu, saprai già cosa prendere... giusto...?- le chiedo studiandola con attenzione, e curiosità... per poi mettermi ad osservare al suo fianco tutto il ben di Dio che propongono nel menu scelto...

Max

osservo di sbieco ciò che ordina lei, per poi tornare con lo sgaurdo sul menu... [beh... direi.... un craft alla crema... ed un cappuccino... che senza caffe alla mattina... inquadro poco la giornata- dico verso di lei ora scorgendo il cameriere che le raggiunge, e mi faccio avanti, ordinando io per entrambe, quindi attendo l'ordine ch egiunga aprofittando di osservare Serena, e con gesto timido, con l'indice della mano destra vado a scostarle dei capelli che mi impedivano la visuale del suo profilo e rischiavano di andare anche ad infastidirla, e una volta che lascio stare i suoi capelli, con entrambi i polpastrelli le sfioro lo zigomo in una gentile e timida carezza...

-tu..? come hai dormito?- le chiedo senza toglierle gli occhi di dosso

Max

ascolto le sue parole ed uno sguardo apprensivo mi balena nelle iridi mentre la osservo...

-in caso ti capitasse... svegliami... anche se è piu probabile che mi svegli per prima io snetendoti agitata... ma in caso... svegliami- dice a lei con espressione seria mentre le stringo la mano che mi sta accarezzando il palmo e con l'altra le dono nuovamente una carezza sul volto

-non sto facendo nessuna fatica... non serve ce mi ringrazi...- la carezza sul di lei viso diviene a mano piena e scivolo lentamente ad accarezzarle i capelli dietro la nuca e ad avvicinare la mia fronte verso la sua tempia poggiandovela

-Sorridi un po... non ci pensare adesso...- le dico con tono dolce mentre il cameriera ci raggiunge finalmente con la colazione

-oooh grazie....- dico a lui scivolando con fare obliquo veso di lui quando si gira allontanandosi

-vedi... la sua fatica mi ha portato la colazione che mi mangio qua seduta alla faccia sua... lui si che è un santo da ringraziare... altrochè!- le dico seriosa mentre faccio cadere lo sguardo sulla portata... ed inevitabilmente il mio stomaco brontola... deglutisco e afferro il bombolone rigirandolo non sapendo in vero da che parte cominciare, scrollo la spalle quindi e mi limito ad addentarlo dove capitava sporcandomi inevitabilmente le labbra, guance... viso, e probabilmente tutta me di zucchero a velo e crema....

Max

Daccordo, mi sono spiattellata metà del ripieno sul muso, sospiro e cerco di recuperare andando a dare una passata con la lingua dove arrivo, ed il resto a mio malincuore, usare un fazzoletto...

-è... davvero una cosa fantastica!- dico guardando Serena con occhi sgranati, per poi ricominciare a amngiare, ora con piu calma sapendo la portata di ripieno che tenevano quei cosi, ed attenta a non farmi lo stesso mostro di prima con crema e zucchero, e finisco in fretta la mia pasta

-Mhm... bhe... come mai ti neghi questi piaceri?- le scocco uno sguardo obliquo ed un mezzo sorriso mi si alza sil volto

-da oggi... tappa fissa....- le comunico con fare deciso annuendo mentre afferro la tazza del caffè e mi dedico totalmente a lui, ora, presa dal gusto intenso del caffe e alla dolcezza del latte e della sua schiuma, non ci metto lo zucchero. non lo metto mai

-mhm!Non so quanto possa servire a svegliarmi, questo cappuccino... ma è davvero eccezionale...- dico sorpresa da ogni piccola cosa, ritrovandola con sapori totalmente differenti da ciò a cui ero abituata...

-dopo..? dove si va?- voltandomi verso di lei con i baffi di cappuccino sul labbro superiore.

Max

rimango seria... con espressione lievemente stupita... ma cambio colore. diventando con il volto color aragosta...

-sagoma?- le chiedo alzando appena un sopracciglio mentre mi pulisco la bocca come posso con fare impacciato mentre mi immagino la mia immagine stampata nelle sagome del poligono di tiro, con tanto di punteggi stampati addosso a seconda della vitalità del punto colpito...

taccio qualche attimo quindi tossicchiando e ricomponendomi... cambiando discorso e sorvolando con gli occhi l'ambiente intorno..

-romantico dici...?- non ho la piu pallida idea di che cosa possa definirsi tale, e la sensazione di imbarazzo cresce, mentre l'immagine di me come sagoma da tiro, ora, collassa all'indietro colpita in pieno... insomma... mi sento sprofondare e non so piu come cavarmi dall'impiccio

-Va va bene... p-per il centro commerciale...- dico annuendo con il capo, mentre ancora la mia mente elabora fantasie assurde su fantasie assurde riguardo il costume da lei menzionato per la piscina....

Max

Annuisco con fare basito

-hum... capisco- per poi sfoggiarle un sorriso sincero, e luminoso quando sento di renderla piu felice con la mia presenza

-bene... allora spero di essere una sagoma sempre... senza scivolare nel ridicolo però...- dico poi riflettendo qualche attimo per poi sospirare, e ricambiare il suo sguardo annuendo

-certo!Senza nessun problema!- tentenno qualche attimo mordicchiandomi il labbro inferiore...

-basta che per costunme tu non ti riferisca a costumini a strisce gialle o puà rossi e connellino fru fur come le pin-up- americane... e mi va benissimo...- decisamente retrogada come idea di costume, lo ammetto tirata fuori da chissà qualce propaganda vista nei campi e nei villaggi in cui sono cresciuta probabilmente.. però... al momento questo è quello che mi è balenato alla mente... ed arrossisco di nuovo

Max

Sospiro con sollievo

-ah... bene... dieri che l'integrale mi va piu che bene... - Tanto con il fisico che mi ritrovo anche un costume intero non lascia proprio nulla da immaginare.. però mi permette di sentirmi piu a mioa gio nel muovermi, questo decisamente. Annuisco alla sua domanda e faccio cenno di sazietà con la mano destra che arriva a sfiorarmi il ventre piatto

-direi che sono piu che apposto!- osservando la tazza del cappuccio ed il disastro che ho combinato con il bombolone..

Ricambio quindi il suo sguardo con il mio, serioso e interrogativo

-dimmi...-manentendo gli occhi miei sui suoi, cercando in loro forse qualche risposta ancor prima che lei usasse eventuali parole