Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Club: Musica

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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 2/11/2015, 02:19     +1   -1






Mentre camminava in direzione del club e discuteva con gli altri, scoprì che si era esageratamente preoccupata per la sua scarsa diligenza. In fondo, il compito assegnato da Xana doveva servire a connetterli a nuovi stili musicali e ad aprire la loro mente al progetto che stavano intraprendendo: Emiko non sarebbe certo stata fucilata perché non aveva svolto la commissione in modo assolutamente perfetto. Inoltre, il suo comportamento risaltava come una stella, se paragonato ad alcune sue compagne di classe che frequentavano il club: in particolare, Nagisa aveva scopiazzato metà dei nomi della sua lista. Che vuoi farci, Emi-chan? Mica sono una secchiona come te!, le aveva detto prima in classe. Ah, su questo ci puoi scommettere!, aveva replicato lei. Nagisa si era scherzosamente imbronciata, ma non se l'era presa: era uno dei motivi per cui riusciva ad andare così d'accordo con lei. Sapeva che a volte ciò che diceva poteva suonare spietato: probabilmente, l'essersi dovuta abituare troppo in fretta a così tanti ambienti aveva indurito la sua oratoria... O meglio, aveva indurito la sua spontaneità: perché quando era con degli estranei, Emiko era scaltra nell'adoperare la giusta dose di tatto. Non appena però cominciava a prendere confidenza con un'altra persona, non si faceva scrupoli a dire ciò che pensava e questo spesso poteva non piacere. Nagisa era il contrario di lei: pigra quanto burlona, riusciva a prendere alla leggera questo lato del carattere di Emiko, anzi pareva trovarlo spassoso. Altra amica con cui aveva recentemente socializzato, ma che non aveva portato a termine l'incarico, era Midori: tuttavia, in lei ciò era avvenuto per una mancanza di sicurezza in se stessa. Timida quanto coscienziosa, sembrava trovare in Emiko una guida, perché negli ultimi tempi le chiedeva spesso consiglio, pendendo dalle sue labbra. Tuttavia, quest'ultima temeva che tale attaccamento fosse dovuto a una falsa idea della sua personalità, oppure al fatto che avessero un'amica in comune: Nagisa e Midori erano infatti compagne di stanza, completandosi come Yin e Yang. Anche esteticamente erano diverse: la prima con un volto lentigginoso e una frangetta raccolta da un cerchietto, la seconda con un viso ovale da bambola, avvolto da un caschetto corvino. Emiko non riusciva a immaginare la loro convivenza, ma allo stesso tempo le invidiava: più il tempo passava e più infatti la solitudine della sua stanza le pesava. Mentre proseguivano per il corridoio, a loro tre si affiancò un altro compagno di classe. Un ragazzo alto quanto Emiko, con un ciuffo di capelli di mogano che gli tagliava in due la fronte. Che cattiva che sei, Emi-chan! Allora è vero che le straniere non hanno cuore... A quel commento, Emiko accennò un sorriso, alzando però le sopracciglia. Ren-san, ti ho già detto di non chiamarmi per nome. Allora perché tu puoi?Puoi considerarlo come un mio privilegio.Erano giorni che Ren la stuzzicava in tutti i modi e che Emiko gli restituiva pan per focaccia. I suoi intenti erano chiari, ma questo non le toglieva il divertimento. Il gruppo raggiunse infine l'aula di musica. Erano fra gli ultimi: metà del club era già arrivata. Fecero appena in tempo a entrare nella stanza che Emiko constatò che l'atmosfera che vi regnava era cambiata radicalmente. Non impiegò troppo tempo a rendersi conto del motivo: Xana. La sua aura era eterea come quella dell'altra volta, eppure aveva un che di diverso: più vitale forse. Come un giglio che si era liberato dal ghiaccio del lo imprigionava, donando al gelo dell'inverno una nota di calore. Cosa c'è, ti sei incantata? Guarda che è ancora presto per dormire: aspetta almeno la fine delle attività. Voltandosi verso Nagisa, Emiko le fece una linguaccia. Guarda che non sono io che mi addormento durante le lezioni. Nel frattempo, Ren si era staccato da loro, dirigendosi verso dei maschi di altre classe. Le tre ragazze si fecero avanti. Emiko per prima fece un breve inchino in direzione del supervisore. Ohayo, Xana-san!
 
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CAT_IMG Posted on 10/11/2015, 11:03     +1   -1


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Xana

arrivare in ritardo non era tra i difetti che Allan Quarterman riteneva fossero un diritto delle donne. in effetti era decisamente in anticipo, più di mezz'ora, e quindi prese il suo palmare e iniziò a ripassare alcune equazioni riguardanti il suo imminente esame di architettura quantistica. orbitali, energie, quanti, il tutto mischiato assieme a integrali, alcune equazioni trigonometriche, e un mucchio di numeri immaginari. (nda, wikipedia ^^) era abbastanza immersa nello studio, che notò appena i primi studenti entrare, finì il ripasso, e appoggiò il palmare sulla pedana del palco, senza però spegnerlo. l'istante successivo fu la volta della ragazza che già la settimana prima le aveva rivolto la frase in russo di saluto, Emiko, Xana ricordò immediatamente il nome, e notò anche che fu una dei pochissimi studenti a salutarla direttamente, e l'unica ad aspettarsi una risposta. piazzò il suo sguardo sulla giovane studentessa, e i suoi occhi scintillarono quasi di elettricità, dando una definizione letterale del colore "blu elettrico", per l'istante che Xana impiegò nel formulare la risposta Bentornata, Emiko-kun. accomodati pure solo allora si accorse del chiacchericcio che regnava nella classe. una sorta di rumore di fondo, che riempiva il tutto come ovatta. Xana si alzò in piedi a sua volta, aspettando gli ultimi ritardatari (fulminandoli). Buongiorno a tutti. oggi l'attività durerà per le sue classiche quattro ore, ma, prima di partire.. istintivamente fece il gesto di portare i capelli dietro l'orecchio sinistro, rivelando il "pendente" che portava e la fascia che copriva interamente il collo, nascondendo quasiasi centimentro di pelle da appena sotto il mento fino alle clavicole. sono sicura che molti di voi non hanno svolto l'esercizio che ho assegnato. ne ero certa. non mi sorprende, e sono anche stata avvisata. in effetti, era al corrente che un 10% dei membri del club erano abbastanza... pigri, se si spuò dire così, e Xana dedusse che erano iscritti a quel corso solo perchè, data la magnamità della precedente coordinatrice, ricevevano comunque i crediti scolastici. Xana, da parte sua, non tollerava la cosa. per prima cosa, la voce era grave e bassa, e per udirla il chiacchericcio a tutti gli effetti si spense. chiunque sia qui per crediti facili, si alzi, ed esca da quest'aula. il tono non era arrabbiato, e nemmeno traspariva alcuna ostilità, ma gli occhi erano tutt'altro. mandavano fulmi e saette ovunque, scrutando chiunque, fin dentro l'anima. normalmente, un club è autogestito, ci sono un presidente, un vice, un segretario ecc ecc, decidono loro cosa fare e come, e il coordinatore è solo una figura di facciata. allora, perchè questo club non è così? perchè la figura del presidente è assegnata automaticamente al suo coordinatore? chiese, senza certamente aspettarsi risposta vi faccio questa ramanzina, non per mettervi a disagio. ma per farvi capire che entrare a far parte di un gruppo, deve farvi capire cosa sia e quale sia la differenza, e la reciproca importanza del lavoro individuale e di quello collettivo. fece una pausa, forse era stata troppo dura, o forse no. ma d'altronde aveva proposto ella stessa quel passo alla sorella di Akane, ed aveva avuto la piena approvazione. vi assicuro, che di per se, compiere questo doppio dovere, è una doppia rottura di palle, passatemi il termine piccoli risolini quaà e la, spenti subito ma se oltre a questo, il fine è qualcosa che non vi interessa, anche il risultato sarà veramente pietoso. non basta essere secchioni o intelligenti per essere bravi in una disciplina come la Musica. se non avete Passione, non andrete da nessuna parte. si voltò, tornano di fronte alla pedana. mentre parlava si era spostata quà e là tra i vari banchi. rimanderemo l'esercizio che vi assegnato al prossimo pomeriggio. e saprò se qualcuno non lo ha fatto. chiuse quì la ramanzina oggi vorrei esplorare quello che è il livello di capacità ritmica e melodica che avete. così saprò anche chi è bravo in cosa e chi invece necessita di un ripasso.. lei è una studentessa di Cibernetica? la domanda venne fuori dal nulla, ed a farla era uno dei secchioni che guardava con rinomato interesse Xana. sapere che la ragazza capiva cosa fosse una derivata, era simile alla Rivelazione. Xana alzò un sopracciglio, presa in contropiede e siete diplomata con il massimo dei voti in tre strumenti diversi all'accademia musicale di Mosca? accidenti qualcuno di era informato. non che fosse difficle, tutto il suo percorso studi era disponibile presso il sito della Lilium, si, sono proprio io. rispose allegramente Xana. almeno qualcuno era un po' interessato al tema di quel club forte.... a quanto pare la sua fama era arrivata anche tra i secchioni delle superiori.. come sempre Akane aveva ragione... ridacchiò. quella giornata, non sarebbe stata affatto noiosa.
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 12/11/2015, 01:24     +1   -1




Emiko quasi non ascoltò la voce di Xana, perdendosi nel giochi di luce che si alternavano in quelle intense iridi. Per quanto avesse viaggiato per il mondo e avesse visto ogni genere di etnia, i tratti particolari ancora la affascinavano. Così come era orgogliosa della tonalità dei propri occhi, la ragazza era allo stesso modo interessata alle peculiarità altrui. Le sarebbe piaciuto osservare più da vicino il candore dei capelli del supervisore, per assicurarsi che fossero davvero bianchi oppure di una sfumatura bionda incredibilmente chiara. Comunque fosse, non si azzardava certo a concedersi certe libertà: si sarebbe sentita a disagio a farlo con l'amica più fidata, figurarsi con una semisconosciuta. Si scoprì lievemente delusa del fatto che Xana l'avesse nominata con un suffisso quasi formale, quando in precedenza l'aveva adoperato il chan. Subito dopo aver partorito quei pensieri ebbe modo di deridersi. Da quando era divenuta così suscettibile a simili dettagli? Si sedette in uno dei posti più prossimi al supervisore. Un istante dopo le si affiancarono Nagisa e Midori. La prima le si accostò subito, commentando sottovoce l'espressione di Xana. Ehi, Emi-chan, non ti sembra che Xana sia inchiacchiata? Emiko soffocò a fatica un sorriso, scrutandola sorniona. Esattamente, in che dizionario hai trovato una parola del genere? Temo proprio che la libreria ti abbia truffato... Nagisa alzò le sopracciglia con perplessità: evidentemente non aveva compreso la battuta. Emiko sospiro, voltandosi di nuovo verso il supervisore. Questa, dopo un regolare buongiorno, diede il via a una filippica contro l'ignavia che regnava nel club. Con la coda dell'occhio, Emiko constatò quanto Nagisa fosse intimidita e Midori desolata. Dal canto suo, avvertiva invece una forte soddisfazione: il fatto che da quel momento l'attività fosse presa con maggiore serietà non poteva che andarle a genio. Il discorso riguardo il presidente la colpì in modo particolare, dato che era un dettaglio a cui non aveva mai fatto minimamente caso. Giocherellando con quel pensiero, di domandò come dovesse essere svolgere un simile ruolo. In primo luogo, ignorava se per una figura del genere fossero più importanti le capacità organizzative o quelle musicali. Nel secondo caso, lei probabilmente non era ancora portata, mentre nel primo... Fu distolta da quelle riflessioni dalle rivelazioni che saltarono fuori su Xana: in parte le aveva udite quando il supervisore era stato portato via dall'amica, ma ne rimase comunque sorpresa. Curiosamente, oltre all'ammirazione questa notizia le provocò un sentimento competitivo, simile all'ansia di sfida. Non era un'emozione aggressiva o imparentata con la vanità: semplicemente, trovandosi di fronte qualcuno di così talentuoso, percepiva l'impulso di confrontarsi e di mettersi alla prova. Prima che la ragione potesse insorgere contro l'impulsività, si affrettò ad alzare la mano. Quando parlò, ignorò gli sguardi stupefatti delle due amiche. Xana-san... Se non è un problema, potrei provare io a svolgere la mansione di presidente... Ora che la logica aveva avuto il tempo di metabolizzare quel concetto, le prime avvisaglie di insicurezza si librarono con foga, costringendola a un sorriso imbarazzato e a una correzione. ... anche se, a essere sincera non ho mai ricoperto un incarico di questo tipo, quindi prima di fare pratica non potrei che limitarmi ad assisterla.
 
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CAT_IMG Posted on 12/11/2015, 14:42     +1   -1


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Xana

vide alzarsi la mano della ragazza che l'aveva salutata, e appena sentì quello che disse, sorrise, ma quel sorriso tipico di chi ha appena lanciato una trappola, e qualche pella preda ci è rimasta dentro. mi spiace, ma non posso ottemperare alla tua richiesta. per due motivi, sostanzialmente: il primo, nei club tradizionali, il presidente viene eletto dai suoi compagni, oppure è il fondatore del club stesso. il che ti esclude del secondo caso, e ti esclude anche nel primo, in quanto devi avere almeno un anno di anzianità per poterti candidare. il secondo motivo, è la struttura organizzativa stessa che questo club ha, e la decisione di assegnare automaticamente il ruolo di presidente al suo coordinatore è scritto e stampato nel foglio che avete firmato per poter accedere a questo club. si voltò, andando a prendere un bastone da esercizio ginnico, prendendolo e usandolo a mo di bastone da nobile, mettendosi pire in posa. la sua voce tornò comprensiva e allegra avete presente le famigerate clausole scritte in piccolo dei contratti? che nessuno legge mai? beh, qualcosa del genere. fece spallucce, chiudendo li la cosa. ma poì le venne in mente un'idea molto allettante. però, questo non toglie che io possa nominare un vicepresidente, un segretario, un tesoriere. e in quei ruoli, non vi sono restrizioni. per prima cosa, alzatevi tutti, e spostate le sedie ai muri. in mezzo deve esserci il nulla. su, stare in piedi vi farà solo bene il ruomore delle sedie smosse proseguì per un cinque minuti circa. ci misero effettivamente meno del previsto. Xana si piazzò in mezzò a quella folla. siamo una quarantina. formate un cerchio attorno a me. spalla a spalla, in modo da vedermi tutti senza avere nessuno davanti. o dietro. ridacchiò. fate in modo, comunque, di avere abbastanza spazio per potervi muovere senza intralciare i vostri vicini. anche li, in pochi minuti una sorta di cerchio, non certo di Giotto, ma comunque passabile, si formò attorno a lei. aspettò pazientemente che tornasse il silenzio. il potere di scegliere queste tre cariche spetta a me. ma non conoscendovi personalmente, li assegnerò in base a delle prove ad eliminazione. che ovviamente avranno anche a che fare con la musica. in questo caso.. battè il bastone a terra, producendo un suono secco e deciso. perfettamente udibile grazie all'acustica dell'aula. svelerò dopo a chi assegnerò cosa, quindi, vi consiglio di impegnarvi tutti quanti. anche se non volete quel posto, nel caso siate vincitori, basta dirlo. non siete obbligati. avrete dei crediti in più comunque per le capacità che avete dimostrato nel test. il primo test: con questo bastone segnerò il tempo. partendo da te... fece passare il bastone in rassegna, brevemente, fino a puntare proprio Emiko dovrai battere le mani a tempo con me. non è difficile. il problema, che al secondo colpo, a battere la mano dovrà essere la persona alla tua destra. al terzo l'altra e così via. chi sbaglia, viene escluso. fino a che non rimarrà uno solo di voi. man mano che le persone vengono eliminate, l'esercizio diventerà sempre più difficile. un indizio: saranno fondamentali il ritmo, e l'attenzione a cosa succede attorno a voi. fece volteggiare il bastone come se fosse una spada laser, per poi riportlo con la punta a terra. iniziamo con una piccola prova. batterò tre volte, per segnare il tempo. al quarto, Emiko-kun, partirai. al quint sarà il tuo compagno alla tua destra e via dicendo. ok? non aspettò a dil la verità la risposta, ma dopo qualche istante, partì: Tunk! . . . Tunk! . . . Tunk! . . . Tunk!
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 12/11/2015, 23:22     +1   -1






La sua proposta fu respinta. La prima sensazione che Emiko avvertì fu un cupo vuoto: non un'amarezza da lacrime, bensì un fiore di rancore che sbocciava nel buio. Il suo occhi ebbero un fremito ed ebbe l'impulso di replicare in malo modo. Fortunatamente, tale reazione non durò che un battito di ciglia. In fondo, le argomentazioni di Xana erano più che valide. Anzi, la ragazza si sentiva una sciocca per non aver considerato quei dettagli. Mossa dall'istinto, si era fatta avanti, senza riflettere sulle eventuali conseguenze. Ansiosa di rimettersi in buona luce - o almeno di rimediare all'errore - accolse con sollievo l'alternativa proposta dal supervisore. Sistemò la sedia senza perdere tempo, ma neppure andando di fretta. Mentre attendevano che tutti terminassero il compito, Midori le si avvicinò, osservandola con confusione. Ecco, Emi-san... perché ti sei fatta avanti? Non pensavo ti interessasse... Emiko non seppe che dare un'alzata di spalle. A essere sincera, non lo so neppure io, Mido. Sul momento mi sembrava la cosa giusta da fare. Il peso del braccio di Nagisa attorno alle spalle. Ho-ho, allora anche miss perfettiva a volte agisce senza pensare. Emiko sbuffò, annuendo. Già, forse sono meno perfetta di quanto credessi io stessa. Quell'improvvisa sincerità lasciò le due amiche incredule. Nel frattempo, tutti i quantata membri del club erano riusciti nell'ardua impresa di formare un cerchio attorno a Xana. Emiko- con Midori alla destra e Nagisa alla sinistra -, ascoltò il gioco illustrato dalla donna. Un esercizio di ritmo: niente di più semplice. Eppure, non era sicura di farcela. Annuì agli ordini impartiteli, compiendo un lieve movimento del capo. Farò del mio meglio, sensei. Perché l'aveva chiamata sensei, dentro di sé, si rispose che era un gesto di reverenza, in quanto Xana aveva dimostrato di sapersi valere. Tuttavia, una vocina nella testa della ragazza obbiettò: non era forse una vendetta perché il supervisore nel chiamarla aveva abbandonato il chan? In preda a quel pensiero molesto, si perse il primo colpo a terra. Fece appena in tempo a concentrarsi, che arrivò il suo turno. Miracolosamente, riuscì a battere le mani: evidentemente, esercitarsi nelcanto- anche se non a livelli elevati - aveva dato i suoi frutti. Trattenne un sospiro, aspettando di vedere come se la sarebbe cavata Midori.
 
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CAT_IMG Posted on 17/12/2015, 10:51     +1   -1


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Xana

Emiko batté le mani giusto in tempo con il colpo dato da Xana. Una frazione più tardi, e sarebbe stata in ritardo. Invece, la sorpresa venne dalla ragazza alla sua destra. Xana, dalla sua presentazione, aveva immaginato fosse molto timida, o comunque introversa. Quindi, sorrise soddisfatta quando anche lei batté le mani perfettamente a tempo. In mezza occhiata, Xana noto il piccolo dettaglio: aveva chiuso gli occhi. Probabilmente quello che la distraeva, o la metteva in soggezione, era proprio ciò che vedeva attorno. Inoltre, in un esercizio di puro ritmo, la vista serviva a poco.... Per ora.. Andò avanti. E furono ben quindici i battiti che fece prima che una ragazza, appena iscritta anche lei, sbagliasse. Xana si fermò. bene. In teoria, saresti fuori, ma questa era solo una prova. Quindi per ora va bene. Avete capito le basi del gioco. Ora riprenderò proprio da te. Stai attenta. Non avrai una seconda occasione... stavolta, anche la "colpevole" riuscì a partire decentemente, e, magari con un trentaduesimo o meno di ritardo o anticipo, tutti quanti riuscirono a compiere quasi tutto il giro. Mancavano venticinque ragazzi circa prima che il giro iniziato con Emiko si chiudesse per la prima volta. I colpi regolari scandivano i battiti, quasi come un battito cardiaco. Xana al momento compiva un battito al secondo. Alquanto lento quindi, ma come prima prova poteva bastare. Venticinque secondi dopo, stava per arrivare il suo turno. Ma prima di lei toccava alla ragazza alla sua sinistra....
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 17/12/2015, 21:49     +1   -1





Emiko superò quella prova - modesta ma significativa, per un ego esigente come il suo - senza problemi e lo stesso risultato ottenne l'amica alla sua destra. Mentre il giro proseguiva, la ragazza si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, che mutò libero di un sorriso di soddisfazione. Si rendeva conto che era una stupidaggine e che anzi il fallimento sarebbe risultato catastrofico, ma simili logiche non valevano alcunché. L'esercizio andò avanti senza ostacoli, finché una neo iscritta non fallì. Xana non si dimostrò in alcun modo severa, dandole una seconda possibilità. Anche perché si trattava un semplice errore: quello era un gioco, atto a verificare quanto lavoro c'era ancora da svolgere. Ciò nonostante, il fatto che un'unica persona avesse sbagliato aveva reso l'atmosfera più tesa: il prossimo avrebbe pensato di essere il secondo peggiore della classe o avrebbe temuto che gli altri lo pensassero di lui, il che era praticamente la stessa cosa. Sebbene non fosse che un riscaldamente, Emiko lesse sui volti dei compagni di club un nervosismo che prima era assente. Ovvio che non tutti ne erano contagiati: anzi, altri erano stimolati da quella placida competizione come una braci morenti stuzzicate dalla brezza. Naturalmente, Emiko era fra questi. Non vedeva l'ora che toccasse di nuovo a lei, per poterci riuscire di nuovo, ancora e ancora, rimanendo in piedi mentre gli altri cadevano e affermandosi davanti a tutti... Sì, era un sogno piuttosto ambizioso, soprattutto per una come lei, che di musica non era ignorante ma neanche esperta. Tuttavia, questi castelli di carta rovinarono fragorosamente al suolo un istante prima che toccasse il suo turno. Nagisa, al suo fianco, batté le mani in ritardo. Non fu un ritardo trascurabile, come quello commesso da tanti altri: poco mancava che avesse intercettato il battito successivo. L'amica arrossì, abbassando lo sguardo e perdendo tutta la propria solita spavalderia. Dimenticando tutta la vanagloria, Emiko fu mossa da compassione e non riuscì a trattenere la mano sinistra, che corse a dare una stretta, fugace ma intensa, alla mano dell'amica, come per dirle di non preoccuparsi, che lei era lì. Dopodiché, alzò lo sguardo verso Xana, desiderosa di scoprire la reazione dell'insegnante.
 
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CAT_IMG Posted on 6/1/2016, 19:09     +1   -1


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Xana

i battiti si susseguivano uno dopo l'altro, senza troppi problemi. I ragazzi erano sufficientemente attenti, e la seconda metà di loro riuscì a passare indenne la sfida. fino a che arrivò proprio alla ragazza prima di Emiko. il colpo che diede sul terreno fu solitario e lugubre. quasi una campana che suona il funerale. solo dopo un secondo di troppo, arrivò il battito della mano della studentessa, troppo in ritardo per poter cembiare quel timbo così triste, e che forse peggiorò solo l'atmosfera. Xana non battè più il bastone, fermandosi a mezz'aria, e poi lentamente appoggiandone la punta a terra, in posa "da nobile", con entrambe le mani appoggiate sul manico davanti a se. guardò seriamente la ragazza, ma lei aveva abbassato gli occhi, a disagio ovviamente. lentamente, un passo alla volta, si avvicinò alla personificazione della tristezza: senza preavviso, toccò appena la testa con il manico del bastone, a mo di rimprovero. su! mica sei stata condannata alla pena capitale. le disse, stavolta con un sorriso. avrai altre occasioni. siamo qui anche per capire i nostri punti deboli, e correggerli, non solo per vantarci di quelli forti. va a sederti e osserva i tuoi compagni. certamente scoprirai perchè hai sbagliato, e saprai fare tesoro della lezione. indietreggiò di un paio di passi ora và. intanto... mentre lei tornava in mezzo, e la ragazza invece si sedeva ai lati della sala. noi riprendiamo da dove eravamo rimasti: da te indicando proprio Emiko. toccava a lei in effetti. pronta? attese un paio di secondi, e iniziò a battere i primi tre colpi a vuoto, scandendo contemporaneamente U-no.. du-e.. t-re... e al quarto colpo, sarebbe spettato a lei battere a tempo le mani...
 
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Steppy-chan
CAT_IMG Posted on 7/1/2016, 15:29     +1   -1





Emiko
La reazione di Xana non fu severa, bensì scherzosa. Tuttavia, nel mostrarsi comprensiva aveva saputo mantenere quella sorta di spontanea superiorità necessaria a chi impartisce ordini. Emiko era consapevole di quanto ciò non fosse facile: dare troppa confidenza ai sottoposti rischiava di minacciarne l'obbedienza. Combinare autorità ed empatia era un'arte complessa, quasi impossibile da imparare. Probabilmente, Xana era cresciuta in un ambiente privilegiato, che le aveva donato la capacità di influenzare gli altri senza il bisogno di imporsi su di essi. Più che di carisma - qualità che poteva anche essere artificiosa - si trattava di effettivo magnetismo personale. Emiko possedeva una simile dono? Di sicuro le era stato insegnato, ma come già detto non era una dote che si poteva apprendere. La ragazza sapeva mostrarsi distaccata, ma il mantenere le distanze non era che una parte del processo di comando. Persa in quei pensieri, notò a malapena i rintocchi del bastone. O meglio li conteggiò ma, forse perché troppo sicura di sé, non elargì loro l'attenzione necessaria, dando per scontato che la reazione le risultasse automatica. Di conseguenza, fallì. Le sue mani partirono di scatto dopo che il colpo risuonò sul pavimento e, nonostante la sua prontezza, i due battiti furono chiaramente distinti. Resasi conto dell'errore, fu sul punto di impallidire, ma ricordando l'imbarazzo dell'amica preferì non emularlo - forse perché, nonostante tutto l'affetto, si considerava migliore di lei? Per questo si limitò ad accennare un inchino, parlando con gli occhi fissi al suolo.
Le chiedo scusa, ho avuto un attimo di distrazione. Non si ripeterà, Xana-san.
Senza pensarci, era tornata al san. Alzò titubante lo sguardo e una vocina dentro la sua testa non poté evitare di porle una domanda: c'era la possibilità che avesse sbagliato apposta, in cerca delle attenzioni del supervisore? Irrigidendosi di colpo, respinse con tutto il proprio orgoglio una simile prospettiva.
 
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23 replies since 17/9/2015, 10:25   614 views
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