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| Serena
Ascolto mentre se la ride un po' e mi offre il braccio, per poi dirigermi verso l'entrata con lei e notare che, pur esendo pomeriggio inoltrato, il locale era già piuttosto pieno, ma non così tanto da sembrare invivibile
Quando poi la musica suonata giunge all'orecchio mio e di Maxie, mi improvviso solo un po' maestrina e le spiego -Questa, tesoro mio, è il jazz... una forma di musica che fonda le sue radici in un periodo tra l'800 e il 900, e che si è sempre contraddistinta per due cose in particolare: ritmo ed improvvisazione... e ciò dona alle note un suono colto ma anche accattivante per chi la ascolta- mentre la faccio accomodare insieme a me ad uno dei tavoli.
-Malgrado le umili origini però, il jazz è sempre stata una musica incredibilmente popolare... e possiamo dire che è stata proprio la popolarità a farla sopravvivere fino ai giorni nostri...- le dico ancora, prima di distrarmi un secondo per chiamare uno dei camerieri e domandargli -Mi scusi, potrebbe portare una bottiglia di Jack Daniels e una birra rossa bella ghiacciata, grazie?-
Non appena fatta la domanda, il ragazzo annuisce e va subito a prendere le ordinazioni, mentre io mi volto nuovamente verso Maxie e le allungo la scodella degli stuzzichini che c'è lì al centro del tavolo, contenente diversi tipi di frutta secca tra cui pistacchi, anacardi e arachidi.
-Gradisci un piccolo aperitivo, cara?-
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