Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

Periferia, ai confini di Tokyo

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CAT_IMG Posted on 13/11/2015, 19:31     +1   -1

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Quartiere più esterno di Tokyo, lontano dai grattacieli e i palazzi dalle decine di piani. Zona popolare ma non fatiscente, a pochi passi da campagne e colline, abitata dal ceto medio basso e controllata completamente da Yakuza e bande locali. In superficie è un luogo tranquillo grazie al controllo della criminalità organizzata, sotto ci sono traffici criminali piccoli e grandi, da droga e prostituzione fino a corse illegali e contrabbando di veicoli rubati. Se non si calpestano i piedi a qualcuno, si vive tranquilli.


Continua da QUI

Hilda

<< Hai ragione.. siamo tutti un po' strani >> sussurrò mentre come una gatta si godeva la carezza di Zara, più il tempo insieme passava più piacevole diventava stare con lei.
La città era completamente dietro di loro ormai, erano all'estrema periferia di Tokyo, case popolari e bar notturni costeggiavano la strada. << Siamo quasi arrivate >> Svoltò in un vicolo, per poi sbucare difronte un grande edifico in cemento ben tenuto rispetto ai palazzi vicini. Bussò col clacson e poco dopo un garage si aprì.
<< Benvenuta nelle mia seconda casa >> Fermò l'auto in quella che era una spaziosa officina, oltre la sua quattro auto erano parcheggiate comodamente mentre due persone, una donna e un uomo, vi smanettavano vicino.
<< Di sicuro sarà una nuova esperienza per una principessa, ma non preoccuparti, sono brave persone a modo loro, scendiamo che tele presento. >> l'ambiente familiare le ridiede la solita sicurezza.
Scesa dall'auto, una voce si levò prima di tutte, avvicinandosi alle ragazze. Era un uomo alto e dal fisico palestrato, ma non troppo, rapato e dalla pelle scura per un asiatico.
<< Ehi... da dove vieni un matrimonio? Fin ora la cosa più elegante che ti ho visto sono stati gli stivali >> tese la mano che Hilda strinse, poi inevitabilmente fissò Zara. << Aspetta, hai sequestrato una ricca?! >> << Si come no, domani scrivo per il riscatto! Scemo è una mia amica, volevo presentarla alla famiglia... >> << Finalmente non fai più il lupo solitario? Piacere ragazza mi chiamo Han, l'unico più tosto della tua ragazza qui >> tese la mano anche a Zara, nonostante fossero in una officina Han era vestito elegante anche lui, giacca e pantaloni.
Hilda risparmiò il siparietto di dire che non stavano ancora insieme, alla fine comunque era quella l'impressione che voleva dare.
<< Immagino sei venuta qui per la "scalata"... >> disse rivolgendosi di nuovo a Hilda << si, un giro più panoramico però, non mi interessa tanto la corsa >> l'uomo rise sornione << paura di rovinarti il vestito? Per partecipare però devi pagare comunque lo sai? >> << Per chi mi hai preso, certo che lo so. >>
La "scalata" era una corsa organizzata da Han due o tre volte al mese, una ventina di piloti si riunivano alle pendici di una collina lì vicino e correvano fino alla cima, seguendo una strada che arrivava fino al punto più alto. Più che una vera e propria gara ormai era diventata una sorta di rituale, un occasione per stare insieme, anche se ovviamente molti miravano ai soldi, comunque giocando meno duro del solito. Non avrebbe mai portato Zara con se in una vera corsa... non dopo il monito nel braccio.
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2015, 19:46     +1   -1
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Zara

Il viaggio delle due durò ancora per un po', fino a quando Hilda non guidò fino alla periferia della città. Uscendo dalla macchina, la russa si sentì vagamente smarrita data l'atmosfera quasi tetra e malfamata del quartiere. In qualche modo però la presenza di Hilda la tranquillizzava, e persino uno dei ragazzi suoi conoscenti sembrava non poco accogliente.

Lieta di conoscerti, Han si limitò a dire lei ricambiando la stretta di mano con cortesia ma anche con decisione Il mio nome è Zara e... sì, in effetti vestita così sembro una ricca, ma non farti ingannare, so come vestirmi casual aggiunse poi con tono convinto.

Passate le presentazioni, la mora si guardò intorno all'officina in cui era entrata insieme a Hilda, rimanendo piuttosto sorpresa dalla quantità di moto che vi erano all'interno Caspita... e chi si aspettava così tanto ben di Dio sotto forma di motori? commentò ancor più sorpresa, per poi ascoltare il discorso dei due su una "scalata" La scalata? E cosa sarebbe, se posso chiedere?
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2015, 21:21     +1   -1

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Hilda ( dialoghi: Hilda Han Rina )

<< Per chi la percorre per la prima volta, una scalata al paradiso >> sussurrò suadente una voce femminile all'orecchio di Zara, in tono lascivo e seducente.
<< Hai mezzo secondo per allontanarti da lei... >> Hilda prese per il collo la ragazza che aveva sussurrato la risposta dietro Zara << ahi ahi, scherzavo scherzavo! >>
Han si fece una risata mentre la nuova ragazza si unì alla chiacchierata, sotto lo sguardo punitore di Hilda. << Allora è lei il motivo per cui ieri eri così strana >> squadrò Zara senza troppo cerimonie << non pensavo avessi gusti così... raffinati >> << Mica tutti sono come te Rina >>
Hilda si avvicinò a Zara, era entrata in tutto e per tutto nel ruolo di guardia del copro, forse più per gelosia che pericolo.
<< È una corsa comunque, qui vicino c'è il monte Yamiru, si parte dalla base e si corre fino in cima >> << E una volta lì si festeggia tutti insieme... o solo in due >> << e basta! >>continuò lasciava Rina prima di essere zittita ancora da Hilda. Alta quanto Zara, capelli corti e neri, giro maniche bianco, jeans e un tatuaggio che dalla spalla scendeva fino al polso, Rina era la tipica ragazza di quell'ambiente. A dispetto dell'apparenza però era allegra e socievole, forse anche troppo con le belle ragazze.
<< Sarà divertente, ed è anche un bel posto in cima. >> << Normalmente direi di evitare passeggeri inesperti dato che la strada è tutte curve sempre più in alto, ma con Hilda sei in buone mani. >> << Se hai paura però puoi venire con me, sarò moooolto attenta. >> Hilda sospirò rassegnata, passandosi la mano sul viso irritata. << Ignorala, è una cascamorta nata. >>
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2015, 21:41     +1   -1
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Zara

Prima ancora che se ne potesse accorgere, Zara venne avvicinata da una ragazza anche troppo socievole, ma grazie al cielo Hilda riuscì a trarla in salvo e spiegarle, insieme a Han, il senso e anche il motivo della cosidetta "scalata"

Ah, capisco... quindi è così che stanno le cose commentò la ragazza prima di osservarsi da capo a piedi e notare che, rispetto ai tre, Hilda compresa, lei era praticamente un cavolo a merenda e male ci azzeccava con l'ambiente.

Beh, a me non dispiacerebbe partecipare insieme a Hilda, però... beh, non credo di avere la mise adatta per una gara del genere... disse un po' mortificata e accennando dei lievi inchini Però d'altra parte non posso nemmeno aspettare che la gara finisca... che fare, che fare aggiunse ancora con fare vagamente teatrale

Edited by Franky - 12 - 14/11/2015, 14:44
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2015, 23:08     +1   -1

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Hilda

<< Mise? >> << l'abito idiota >> << ah... >> Anche se non lo serbavano Rina e Hilda erano buone amiche, la rossa aveva un vero e proprio debole per le persone semplici.
<< Se intendevi partecipare con quel macinino o una moto Zara non ha tutti i torti...>> in effetti Hilda aveva fatto tutto un po' troppo d'istinto e secondo i suoi gusti, doveva immaginare che l'idea della corsa non era una genialata. << Non abbiamo abiti qui, ma possiamo adattare qualcosa a tutta questa eleganza... >> Si voltò verso l'unico ragazzo nell'officina ancora perso fra le auto. << Tomoya, tu sta sera non usi la Mazda vero? Dalla alla mia cara Hilda, ne farà buon uso >> La macchina a cui si riferiva era ferma poco avanti a loro, una RX 8 nera metallizzata nuova di zecca, con vetri scuri e cerchi in lega, era davvero la più elegante fra le fin troppo colorate e aereografate auto ferme.
Prima quando Hilda aveva detto famiglia era ovviamente per modo di dire, ma era sicura che Han gli avrebbe offerto la sua personale benedizione. Ora i loro abiti eleganti non avrebbero stonato con un auto comune. << Prendilo come un altro giro in auto, su c'è uno chalet con tavoli sedie, da bere e una bella vista >> << e Tante pollastrelle agghindate peggio di te >> << Ha ragione, non sei così inadatta, fidati. Su fai contenta Hilda, infondo sullo Yamiru, alla vista di Tokyo, è diventata usanza dichiar >><< Non dire idiozie adesso, non gli interessano stupide usanze. >> si affrettò ad interromperlo la rossa, all'improvviso imbarazzata. << Possiamo andare da qualche altra parte se non ti va >> borbottò per distrarla dalle parole di Han.
 
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CAT_IMG Posted on 13/11/2015, 23:23     +1   -1
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Nel vedere Han e Rina così disponibili, al punto dal lasciare a lei e Hilda una macchina molto più elegante e "cool" rispetto all'auto con cui erano arrivate, per poco la russa si ritrovò sul punto di pinagere commossa, cosa che si risparmiò nonostante l'atmosfera fosse tale da aspettare solo quello.

E fareste tutto questo... per me? Ma io... cielo, non so cosa dire...siete già diventati i miei preferiti! si limitò ad esclamare abbracciando i due ragazzi con fare anche troppo contento, per poi aprire la borsetta che si era portata con sé e tirare fuori due coniglietti di peluche Non saranno il massimo come regalo, ma li ho fatti a mano io stessa. Considerateli come un mio personale dono d'amicizia disse subito dopo prima di raggiungere Hilda e osservare rapita la nuova macchina.

Mi sa che con una macchina come questa verrei con te fino in capo al mondo... ok, no, forse ra meglio dire "verrei con te ovunque", vero? In ogni caso, considerami come tuo "navigatore personale" per la gara... anche se non me ne intendo molto proferì poi con tono visibilmente entusiasta prima di prendere le mani tra le sue e aggiungere Mi raccomando, però... assicuriamoci di raggiungere il primo posto! Non che sia così competitiva, sia chiaro... ma se vinciamo potrei anche farti un dono... "speciale"
 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2015, 13:50     +1   -1

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Sentì una naturale gioa nel vedere Zara abbracciare Han e Rina, e non poté non ridere davanti la figura di Han con il coniglietto di Zara fra le mani. Rina invece sogghignava come una bambina mentre strofinava il piccolo peluche.
<< Speciale? >> Rina assottigliò gli occhi e si infilò fra le Hilda e Zara con un espressione sorniona << Che tipo di specialità? >>
<< Ancora?! ci vuole un collare con te! >> Tolta l'intrusa dalla visuale incontrò lo sgaurdo di Zara, queòle iridi violette riuscivano sempre a imbarazzarla << bhè... se vuoi vincere... penso di non avere scelta >> disse mezza imbarazzata .
<< Certo che non hai scelta, non vedi com'è felice adesso, Non varrai mica deluderla? >> Posò una mano sulla spalla di Zara << grazie per il... regalo, ma non ho fatto nulla di speciale , aiutare miss antipatia qui a socializzare è il mio dovere. >>
Si allontanò da loro << Ora devo andare, ci vediamo dopo in cima. >> uscendo da una porta sul retro, << Inizio ad andare anche io, grazie del coniglietto! Però se arrivo io prima voglio il dono speciale di Hilda! >> la ragazza montò in auto e dopo un occhiolino di saluto sgommò via.
<< Che ti dicevo, brave persone, un po'... eccentriche forse. Allora navigatore, andiamo? >> disse HIlda sorridendo e aprendole la portiera, che tra 'altro era a scorrimento verso l'alto, tocco che dava ancora più eleganza.
In realtà non aveva in mente di correre davvero o di far fare a Zara il navigatore ( non che le servisse dato che conosceva le strade a menadito ), era venuta lì per mostrarle i suoi posti preferiti, ma ora avrebbe fatto di tutto per vincere e divertirsi, come al solito insomma, con l'unica differenza che non era sola e che i soldi, forse, non erano l'unico premio in palio.
 
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CAT_IMG Posted on 14/11/2015, 14:37     +1   -1
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Eh sì, davvero dei bravi ragazzi... rispose la ragazza, mettendosi comoda sul sedile del passeggero e accendendo già la radio, mettendola anche ad un volume abbastanza accettabile per parlare Rina però mi è parsa un po' troppo... estroversa... e se si aspetta che risponda alle sue avances rimarrà delusa... aggiunse mentre si allacciava la cintura e aspettava che Hilda la raggiungesse.

Sì, insomma... il regalo che ho pensato è solo per te... e voglio dividerlo solo con te disse poi avvicinando la mano alla sua, accarezzandola con dolcezza, prima di mostrarle un bel sorriso e uno sguardo determinato, facendole anche cenno di partire Diamoci dentro, rossa... e facciamogli mangiare la polvere
 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2015, 11:56     +1   -1

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Hilda

<< non devi preoccuparti >> rispose un po' imbarazzata dalle parole di Zara, il rombo roco dei 250 cavalli ruppe il silenzio dell'officina << Non divideremo la vittoria con nessuno >> Messa la prima le ruote scivolarono sul pavimento << Spero ti piaccia la velocità principessa, Sarà una notte movimentata >>
Uscirono dall'officina, tornando fra i palazzi del quartiere. Quell'auto non era stata una scelta casuale, la prima volta che aveva conosciuto i ragazzi, aveva gareggiato contro la stessa macchina che ora guidava, fu la prima impresa da corritrice e l'inizio di un amicizia che ora andava avanti da anni. Perciò anche se le ruote erano quattro e non due, sfrecciava con la stessa naturalezza per strade e vicoli.
Poco dopo arrivarono in una larga strada provinciale, ferme e allineate c'erano le altre auto, circondate dalla vivace calca di piloti, spettatori e ragazze. C'era un po' di tutto, dal tipo vestito stile repper a quello elegante in giacca e pantaloni, dalla ragazza mezza nuda in bikini a quella in abito da sera. Nessuna ovviamente era elegante quanto Zara.
<< Ecco le ultime stelle della serata! >> Gridò Han, mentre Hilda allineò l'auto alle altre sulla partenza.
L'uomo bussò al finestrino di Hilda per farlo abbassare e si poggiò alla portiera << Allora bellezze, pronte? 150 pezzi >> << E sia, e dì a Rina che al massimo sta sera vedrò i miei bei fanali >> per pezzi intendeva 150 mila yan ( circa 1000 euro), ovviamente non aveva tutti quei soldi con se, il suo gruzzolo era affidato alle stesse mani di Han, ma quella sera i soldi erano l'ultima cosa.
Rise alle parole di Hilda << Lo farò ma guarda: si è anche messa il coniglietto sul cruscotto, è determinata quanto te mia cara >>
<< Tsè.. >> Un colpo d'acceleratore mise fine alla conversazione.
Una ragazza con un top in mano si mise davanti la fila di auto , Hilda strinse il volante facendo ruggire impaziente il motore. << Allora, pronta a ballare? >>
Qualche istante dopo la ragazza lasciò cadere il top e i rombi delle auto superarono di gran lunga gli urli eccitati della folla.
 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2015, 12:20     +1   -1
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Alle parole cariche di determinazione, Zara sorrise, e aggiunse Questo è lo spirito giusto prima di mettersi un po' più comoda e attendere silenziosa l'ingresso sulla linea di partenza, dove si era raggruppata un bel po' di gente il cui stile nel vestire era quasi a tema con la macchina che guidavano.

Non fece molto caso a loro, però, dato che ciò che le interessava era che Hilda vincesse su tutta la linea, pensiero che venne reso ancora più evidente da come la rossa stava facendo andare su di giri il motore.

Quando vide che la gara stava quasi per iniziare, Zara mostrò nuovamente il proprio sguardo a Hilda e le disse, con la voce più carica che poteva Prontissima... mostrami cosa sai fare... cosacca
 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2015, 18:29     +1   -1

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Con un rombo profondo spinse l'auto al massimo e partì, l'accertala fu bruciante, la forza del motore spinse sul sedile entrambe.
Subito le auto più veloci iniziarono a prendere vantaggio sulle altre, solo altre tre tenevano banco all'accelerazione di Hilda. Affianco avevano un biondino in lancer blu elettrico che, toccati i 180 km/h, riuscì a superarle. Subito dietro di loro avevano due auto, tra cui una viola sgargiante di Rina.
La prima curva giunse, Hilda tolse il piede dall'acceleratore, toccò il freno e curvò lo sterzo lanciando l'auto in derapata. Il trucco le fece guadagnare di nuovo il primo posto, ma non era l'unica esperta, infatti Rina e l'altra auto, una pompata Celica, chiusero meglio le due curve successive, lasciando le ragazze appena dietro in compagnia della lancer.
La strada era in salita, andando sempre più in alto. Ogni curva affacciava direttamente sul pendio sempre più profondo, più di una volta aveva vista giovani inesperti a caccia di soldi caderci e qualcuno perfino lasciarci la pelle, ma erano rischi del mestiere che solo gli idioti non erano preparati a correre.
L'occasione per superare i due che aveva davanti era alla prossima curva, una stretta a gomito, tutti rallentavano troppo per paura, lei non l'aveva mai fatto, perciò non aveva mai perso una "scalata". << Se ancora non l'hai fatto, trattieni il fiato e dai una bella occhiata al panorama. >>
Come si aspettava i due in testa in curva rallentarono, scalò la marcia e portò i giri quasi al massimo, ancora un tocco al freno, le ruote stridettero sull'asfalto e la macchina si mise praticamente in orizzontale. Passò all'esterno, il posteriore accarezzò il guard rail che separava strada e vuoto, sotto c'era Tokyo, i grattacieli illuminati e un'immensa luna che stava piano apparendo. Uscita dalla curva affondò il piede sull'acceleratore, aveva guadagnato una decina di metri sugli altri due, ora doveva solo resistere fino alla fine.
<< Questa notte è mia! >> urlò d'istinto, l'adrenalina che la prendeva nelle gare era al suo picco, facendole dimenticare l'imbarazzo di mostrare un'espressione concertata, impegnata ma così divertita ed entusiasta da sembrare quasi infantile.
 
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CAT_IMG Posted on 15/11/2015, 18:50     +1   -1
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Come Hilda mise in moto, Zara si ritrovò quasi del tutto appiccicata al sedile del passeggero, ma tale posizione, seppur scomoda, non le diede molto fastidio, e anzi dovette persino notare che man mano che la gara andava avanti l'adrenalina la stava letteralmente catturando.

Ad un certo punto, infatti, non appena Hilda diede il via ad una serie di manovre da capogiro, la russa si fece sfuggire una miriade di urla cariche di entusiasmo, e non appena le due infilarono una curva a gomito l'entusiasmo non poté che crescere ancora di più.

Oh no, è qui che ti sbagli, Hilda cara! urlò Zara in tutta risposta, iniziando già a vedere il traguardo su in cima Questa notte è NOSTRA! aggiunse mettendo la musica a tutto volume e facendo ondeggiare la sua lunga chioma a tempo di musica

Edited by Franky - 12 - 16/11/2015, 23:32
 
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CAT_IMG Posted on 16/11/2015, 22:55     +1   -1

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Come sempre la russa aveva ragione e appena vide che anche lei si stava divertendo non poté non esserne felice, ancora più carica schiacciò al massimo l'acceleratore per fare i pochi chilometri che le separavano dal traguardo.
La gara però era tutt'altro che finita, la sua mente non sentiva nemmeno la musica a tutto volume, era concentrata sullo specchietto, osservando la familiare auto di Rina in scia dietro di lei. Non era difficile capire che voleva sfruttare la scia per fregarla l'ultimo tratto prima della fine e vincere. Cominciò a rallentare, smettendo di accelerare poco alla volta, in modo che non fosse troppo palese, Rina dietro arrivo al punto di toccarle per poi affiancarsi e superare sogghignante.
L'ultima curva finì e un corto rettilineo era tutto ciò che rimaneva fin al traguardo, dove un gruppo di persone già attendeva i vincitori. Si mise dietro, prendendo qualche metro di scia poi lanciò il motore letteralmente al massimo dei giri, il cambio perfetto e le due auto appaiate. A fare la differenza furono i cavalli del destriero nero, che giusto di qualche centimetro anticiparono la povera Rina che già pregustava la vittoria.
Poco dopo il traguardo, fece la sua frenata trinale nel parcheggiò di un maestoso chalet in legno, stile retrò. Subito una folla inneggiante si formò attorno alle auto che rapide arrivavano,.
Hilda riprese un attimo fiato, come se fosse appena uscita da una lunga apnea.
<< C'è l'abbiamo fatta... Te l'aveva detto che avremmo vinto >> disse sorridente e compiaciuta, non era mai stata così felice di vincere prima. Spense la radio e sfiorò la mano di Zara << La parte che preferisco viene ora... >> Han si avvicinò al finestrino << Allora rossa, non avevo dubbi su chi avrei premiato sta sera, scendete a farvi adulare un po' dai sognatori qui o vuoi subito tenerti tutta per te la tua bella? >>
Di solito a fine corsa si divertiva a vantarsi fra la gente, tra l'altro era conosciuta un po' da tutti ormai << Non lo so, sta sera, non scelgo solo io. >>
Si voltò verso Zara << Che dici, scappiamo dai questi rozzi figuri principessa? Ti avevo promesso un bel posto e oltre allo chalet dietro di te, c'è una parte in cui voglio andare prima. >>
 
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CAT_IMG Posted on 16/11/2015, 23:32     +1   -1
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La gara era giunta alle battute finali, e a giudicare dallo sguardo determinato di Hilda, mancava davvero poco alla parte migliore, che avvenne quasi a mo' di colpo di scena quando, sfoggiando ancora una volta le sue abilità di guidatrice, era riuscita a guadagnarsi non solo il trionfo su gli altri concorrenti, ma anche per la gara stessa

Wow... è stato... fantastico! esultò la russa prima di ricambiare la stretta di mano della sua adorata rossa Ancora non riesco a crederci... a momenti sembrava che fosse tutto perduto, ma poi... BUM! Abbiamo vinto aggiunse subito dopo con tono ancora su di giri.

Quando pi sopraggiunse Han e propose un po' il da farsi, Hilda la sorprese e prese per mano la ragazza, alla quale chiese cosa fare.

Ma certo... portami pure dove vuoi, mia dolce ancella... rispose semplicemente Zara Abbiamo bisogno di festeggiare la nostra vittoria... per conto nostro disse ancora con tono malizioso
 
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CAT_IMG Posted on 17/11/2015, 19:29     +1   -1

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<< L'hai sentita, a dopo! E non pensare che mi sono scordata dei soldi! >> << Va bene, ma tu vedi di non sporcare la macchina... >> sussurrò sornione Han << Ma come siete spiritosi sta sera >> rispose acida per poi sgommare via, facendosi largo tra la folla col rombo per niente stanco del motore.
Accanto a loro c'erano alberi alti decine di metri, castagni, pini e soprattutto entrarono in un tratto di strada costeggiati da ciliegi, purtroppo spogli in quel periodo.
<< Quando siamo arrivate devo ammettere che ho avuto qualche dubbio, pensavo che non era una buona idea portarti in questo ambiente, invece sono contenta che ti sia divertita. >> disse seria ma con un tono più dolce del solito << Insomma, chi è che sogna di sfrecciare a 200 orari al suo primo appuntamento con qualcuno >> divenne anche leggermente imbarazzata, era una frana appena si parlava anche solo vagamente d'amore, appuntamenti e simili, per sua fortuna però erano vicine al luogo che voleva mostrarle. Il cuore cominciò ad accelerare e l'ansia a salire per ciò che voleva fare, ma non si sarebbe tirata indietro, voleva farlo e non voleva rimandare.
Parcheggiò a lato della strada, c'erano lampioni ma la luna ormai alta nel cielo era come un tenue sole argentato che illuminava la montagna. << Siamo arrivate >> Davanti l'auto c'era un cartello " Yamiru, vista dell'angelo " Infatti, ai confini della strada, c'era un piccolo prato pianeggiante che finiva sul versante della montagna con un muretto. Era il punto più alto, proprio sopra Tokyo.
Scese e timida ma decisa prese per mano Zara, portandola fino al muretto. Sotto gli occhi avevano tutta Tokyo, con i suoi giochi di luci dorate, cremisi e argentate, le strade sembravo piccoli fiumi tra i palazzi e fra tutti spiccava la Tokyo Tower, un maestoso albero d'oro che arrivava più in alto di ogni cosa.
Poggiò le braccia sul muretto, sporgendosi appena, un po' di vento fece adulare i capelli. << Potevamo andare al cinema, al risonante, in un locale, o in tanti altri posti molto più appropriati... ma io amo stare qui, è stupido, ma quando qualcosa mi turba, quando non voglio vedere nessuno, quando sono triste vengo qui. Osservò la città e... bhe... penso o meglio, spesso smetto di pensare. >> Si fermò un istante,riflettendo sulle parole << Quando ho scelto di venire qui era per mostrarti la bellezza di questo posto, ma non è per questo... non solo... >>
Si voltò verso Zara, le gote arrossate, gli occhi un po' umidi, ma lo sguardo deciso << C'è qualcosa che voglio dirti, dopo tutto può essere banale o scontata, ma sento di doverla dire lo stesso, anche solo per capriccio... vuoi... >> nonostante tutto aveva ancora paura, le mancava il coraggio di continuare << Vuoi sentirla? >> domandò con un sussurrò, timorosa per qualche assurda ragione di avere una risposta negativa.
 
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