Yuri's Heart ~ GDR Yuri, Manga, Hot & Soft Yuri

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Saint Just
CAT_IMG Posted on 10/10/2016, 18:46     +1   -1




Nella zona più esterna della città, ci sono gli studios, costituiti da tanti e diversi spazi per i diversi film che vi vengono girati. Sul lato sud, vi è la zona dedicata a Rei e alla sua troupe. Ci sono i camerini, la sezione dedicata al trucco e quella dedicata ai costumi oltre ad un ufficio dove il regista e i suoi aiutanti decidono il da farsi.
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Saint Just
CAT_IMG Posted on 10/10/2016, 19:45     +1   -1




Rei
Quella carezza sul proprio petto, quelle parole così belle, la fecero sorridere tra se e se e ringraziò di averla trovata sul proprio cammino quella mattina. E quando salì e le si poggiò contro, ne fu felice, estrenamente felice perché l'altra non si era ritratta alle sue carezze, non si era ritratta al contatto e questo le fece decidere di provare a prendere Rebecca per se a tenerla solo con se, e a non dare la possibilità ad altri di togliergliela. Fu contenta di sentire il calore dell'altra e fece molta attenzione a non correre troppo con la moto fino ad arrivare agli studios. Fermò la moto e mostrò i documenti perché le lasciassero passare. La sbarra si alzò e Rei continuò ad addentrarsi nel complesso e si fermò in quella zona dedicata al suo film, al caldo, e all'asciutto. Si tolse il casco e scese aiutando poi l'altra e prendendola per mano donandole un sorriso e facendole strada. ~Benvenuta Rebecca. Vieni, meglio trovarti un cambio.~ La condusse nel proprio ufficio, dove in pratica c'era un po' di tutto, costumi, bozzetti e molto altro. Le prese un asciugamano e cominciò con cura e quasi lentezza ad asciugarle i capelli per poi avvicinarla di più a se e inebriarsi del suo odore. ~Hai un odore buonissimo, potrei rimanere così per tanto tempo.~ E cercò con i propri occhi quelli della rossa, e se l'altra avesse guardato, avrebbe notato che c'era la voglia in Rei, la tremenda voglia di baciarla, ma anche quella di sondare ogni parte di lei e provocarla, tenerla un po' sulle spine, per essere sicura. E così spostò il viso, mentre la bocca sfiorava il collo della giovane ogni volta che una parola usciva dalle sue labbra e nel mentre, risalì fino all'orecchio dell'altra. ~C'è un phon, quando ti sarai asciugata, indossa il costume che c'è dietro il separè. Poi ti spiegherò quello che devi sapere e molto altro che dipenderà da te mia cara.~ La lasciò andare, con il fiato corto, lasciando il suo orecchio e portando le proprie labbra a sfiorare quelle dell'altra, quasi a prenderne il respiro e a fatica l'allontanò ancora. Incurante o forse no della presenza di Rebecca ancora lì, cominciò a spogliarsi, togliendo prima la camicia e poi provvedendo al resto. Si asciugò, mentre osservava il corpo di Rebecca ora probabilmente dietro il separè. Era stupenda, semplicemente stupenda. Si asciugò i capelli e poi si vestì con gli abiti di scena e nobile arabo. Quelli che Rebecca avrebbe trovato, erano simili, con la distinzione, che i suoi, sarebbero stati da odalisca. ~Pronta?~ Quando uscì, Rei rimase senza parole. ~Sei stupenda.~ Fu quasi un sussurro, ma Rebecca, poteva sentirlo tranquillamente. Le si avvicinò e le mani delicate si posarono sul collo. Si immerse negli occhi dell'altra, trovandoli perfetti, l'unico posto in cui si sarebbe voluta perdere per sempre, senza fine. ~Immagina la sabbia sfiorare delicatamente la tua pelle, riscaldarla, renderla perfetta e appetibile, e le dune del deserto sono il tuo paese. Ma sei schiava e vuoi conquistare l'uomo che ti avrà così da averlo ai tuoi piedi...io...sento che potrei viverti Rebecca, la mia Rebecca. Tu vorresti vivermi?~ Si stacca da lei, tenendola per mano e portandola dove avrebbero girato la scena, una tenda beduina. Si sedette sui cuscini, una semplice richiesta implicita, dimostrarle di volerla vivere, di sentirla come lei la sentiva.
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 26/10/2016, 13:50     +1   -1




Rebecca rimase tutto il tempo incollata alla schiena della donna, godendosi il viaggio ma soprattutto il calore emanato da lei che, incredibilmente, le trasmetteva pace e sicurezza.
Il tragitto, purtroppo, non durò poi così tanto e una volta arrivate ed essere entrate, in quello che sembrava essere lo studio della donna, ella si affrettò a prenderle un asciugamano iniziando, poi, ad asciugarle i capelli.
La rossa stava ancora ammirando il luogo in cui si trovava mentre l'altra le rivolgeva quelle parole, portò lo sguardo all'altezza del suo viso e poté intravedere una sorta di desiderio negli occhi della bionda, istintivamente si morse il labbro inferiore. Non fece in tempo a realizzare la cosa che la vide avvicinarsi pericolosamente andandole a sfiorare con le labbra il collo, trattenne il respiro e cercò di trattenere un piccolo gemito di apprezzamento.
Ascoltò le sue parole ma arrivarono come se fossero dette da un luogo lontanissimo, annuì solamente anche perché davvero non riusciva a parlare, come se si trovasse, nuovamente, in una sorta di trance.
Quando le sfiorò le labbra sbatté più volte le palpebre per cercare di capire se tutto quello che stava succedendo fosse reale o se la sua mente le giocasse strani scherzi.
Dopo essersi ripresa un attimo andò dietro il separé per potersi cambiare, come le era stato detto, ci mise anche più del dovuto perché doveva fare ordine nella propria testa e soprattutto doveva calmare il battito cardiaco che ormai aveva deciso di correre all'impazzata.
Si mise gli abiti, un costume da odalisca, che doveva ammettere che le piacesse particolarmente. -Sono pronta- disse prima di uscire facendo una piccola piroetta mentre l'altra esprimeva il suo parere. Arrossì vistosamente alla parola sussurrata, era abituata ai complimenti essendo stata una modella e poi era consapevole di essere una bella ragazza eppure lei riusciva a farla arrossire come una ragazzina.
Con i suoi abiti. Saint, sembrava ancora più bella e affascinante di quanto non lo fosse già naturalmente.
La lasciò avvicinarsi mentre sprofondava in quei due oceani che si ritrovava come occhi, portandole istintivamente le mani sui fianchi.
Alle parole "la mia Rebecca" la rossa si sciolse completamente, anche lei la voleva vivere, la voleva conoscere come nessuno l'aveva mai fatto. Voleva sapere tutto di quella donna, tutto.
Ma in quel momento si trovò anche a realizzare che stavano su un set, e se tutto quello che la donna le stava dicendo e proponendo facesse solo parte di un copione? Rebecca l'avrebbe vissuta per quello che era, ovvero una semplice esperienza o ci sarebbe rimasta male nello scoprire che era tutta finzione?
Con questo pensiero si mise accanto alla donna, posandosi sui cuscini posti nella tenda, chiedendole, silenziosamente, cosa avrebbe dovuto fare da quel momento in poi.

Perdona il ritardo ma con due lavori il tempo è davvero poco, spero di essere più celere nelle risposte d'ora in poi


Edited by |_Tatus_| - 8/11/2016, 15:14
 
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Saint Just
CAT_IMG Posted on 27/10/2016, 11:51     +1   -1




Rei
Ogni qual volta Rebecca aveva una reazione, Rei, ne era contenta, il cuore gli balzava in petto, la testa prendeva un corso che non era dettato dalla ragione, tutto era un sogno, un bellissimo sogno dal quale non si sarebbe voluta mai svegliare. Non passò inosservato il mordersi il labbro, il suo arrossire, ogni singolo dettaglio. Ma Rebecca non rispose alla sua domanda, e questo lasciò Saint Just completamente interdetta, non riusciva a capire perché non fosse giunta una risposta. Che forse alla fine, Rebecca fosse spaventata o che semplicemente si fosse fatta trascinare solo da un'attrazione fisica dato il suo volto? Era una cosa abbastanza comune per lei, e poi infatti, puntualmente, quelle ragazze avevano già un ragazzo, una triste storia che continuava a ripetersi e che incupì lo sguardo di Rei. Trovò gli occhi di Rebecca ed infine cominciò a parlare. ~La scena sarà in questa tenda. Tu dovrai sedurre l'uomo che ti ha comprata e poi renderti indispensabile. Non sarai più solo un oggetto, ma sarai la sua forza. Arriverai dal fondo tenda, scegli tu come fare, un ballo, qualsiasi cosa...~ Le indicò il punto dal quale sarebbe dovuta partire con mille pensieri nella mente e tutti contrastanti l'uno con l'altro. E nel momento in cui Rebecca si fosse alzata per recarsi infondo alla tenda e cominciare, Rei la prese dal polso e la ritirò a se, buttandosela letteralmente addosso, così da farla sedere a cavalcioni su di lei ed averla perfettamente di fronte. Le mani si spostarono sui fianchi della ragazza, voleva provare, non voleva lasciarla andare in quel modo, e li sollevò così che con il bacino toccasse il suo corpo, così da tenerla il più possibile vicina a lei. Il braccio destro sorreggeva Rebecca, mentre la mano sinsitra sondava la pelle del ventre della ragazza. Diversi fremiti si insinuavano nel corpo dell'angelo, l'annientavano, la portavano a desiderarla come non aveva fatto con nessuna fino ad ora. Rebecca non era una semplice scappatella, Rebecca era qualcosa di più, qualcosa che aveva paura di affrontare e fu solo in un secondo momento che alzò il capo ad incontrare gli occhi dell'altra, ad inebriarsi del colore dei suoi capelli e del suo odore. Sperò che l'altra avesse abbassato il capo per sentirla, per guardarla, essere guardata da Rebecca era importante come respirare l'aria e cercò di avere le sue labbra di fronte alle proprie, così è prenderne ogni singolo respiro e da farle sentire bene quello che poi disse. ~Sarò chiara con te Rebecca e vorrei che tu facessi lo stesso con me. Se hai già qualcuno fuori, smetterò di correrti dietro, ma se non c'è, allora permettimi di amarti.~ Non avrebbe fatto nulla che non avesse voluto, perché per quella rossa, c'era anche rispetto e ammirazione oltre che definitivamente amore, un amore così forte e veloce, che Rei sentiva sarebbe potuta morirne, ma Rebecca, lei era quella che cercava, quella che aveva le qualità giuste, quelle che lei cercava. Una seconda richiesta, una seconda possibilità di dimostrarle che la voleva e Rei cominciava a decidere qualcosa di importante, si, solo a Rebecca, avrebbe detto il suo nome, il suo vero nome. Chiuse gli occhi, sarebbe riuscita a sopportare un no da quella ragazza? La risposta che trovò in se stessa era negativa e prima che Rebecca dicesse qualcosa, la mano sinistra passò sulle labbra di lei, come ad accarezzarle, come a chiedere anche silenzio se la risposta fosse stata negativa. ~Voglio viverti Rebecca, non sul set, non sulle copertine dei giornali, voglio viverti come la mia ragazza, come la mia unica donna. E voglio che se tu non vuoi, mi dica la verità.~ Lasciò che il braccio destro smettesse di tenerla così vicina a se, perchè voleva avere quanto più possibile il viso dell'altra di fronte al proprio, le accarezzò una guancia, in silenzio, poi scese sul collo, le sfiorò il seno, percorse tutta la pancia, almeno una volta, voleva toccarla e infatti poi la strinse a se abbracciandola. ~Qualunque sia la tua risposta, io l'accetterò.~ E poi, con difficoltà, la lasciò andare, lasciando come unico contatto le mani sulla sua vita e gli occhi a sondare intensamente quelli di Rebecca e la sue sfumature.

Tranquilla non ti preoccupare ;)
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 29/10/2016, 15:10     +1   -1




Voleva davvero dirle qualcosa, rispondere a quelle sue parole ma ancora tutti quei dubbi le affollavano la mente tanto da strozzarle le parole in gola. Eppure quando vide il suo sguardo incupirsi si maledì per non aver proferito parola, ma ormai la donna le stava spiegando cosa fare per la scena così Rebecca annuì semplicemente, sorridendole, e fece per alzarsi ma venne trattenuta dalla mano della bionda che la tirò a sé facendola praticamente sedere a cavalcioni su di lei.
Rimase stupita da quel gesto eppure non fece nulla per opporre resistenza, anzi.
Si lasciò accarezzare, dolcemente, il ventre nudo mentre brividi caldi la scuotevano anima e corpo, era micidiale come riuscisse a rapirla così quella donna.
Le sue parole la spiazzarono nuovamente e Rebecca vedeva chiaramente la tristezza e la paura in quei pozzi blu che aveva di fronte, nonostante fosse abbastanza insicura di carattere in quel momento non lo era, aveva la certezza che le parole di Saint erano dette dal profondo del cuore nonostante si conoscessero da così poco. Era quasi una situazione irreale e da film eppure anche Rebecca non poteva nascondere i sentimenti che quella donna le suscitava. Finì di ascoltare la sue parole in silenzio mentre si lasciava toccare, come se fosse la cosa più delicata del mondo per Saint.
Una volta sciolto l'abbraccio Rebecca affondo le mani nella sua cascata di capelli dorati mentre appoggiava la fronte contro la sua in modo da poterla guardare bene negli occhi.
-Io non ho nessuno- e con "nessuno" intendeva proprio nessuno, era completamente sola al mondo e se l'era sempre cavata in un modo o nell'altro.
Le sfiorò le labbra con le proprie per un secondo prima di riprendere a parlare -Voglio vivere questi sentimenti che provo per te, voglio imparare a conoscerti e togliere la tristezza dai tuoi occhi. Voglio farli tornare a sorridere con il mio amore. Con le mani scese sul viso accarezzandole le guance
-Viviamoci e amiamoci fino a perderci l'una nell'altra- dopo aver detto ciò tornò nuovamente a sfiorarle le labbra alla ricerca di un bacio tanto desiderato
 
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Saint Just
CAT_IMG Posted on 30/10/2016, 00:29     +1   -1




Rei
2ue1lja

Silenzio, quella era l'unica cosa che scandiva il tempo che passava tra le diverse frasi, tra le diverse parole e la tremenda voglia di amarla, sentirla, e si, anche possederla, la sua bella Rebecca, e quelle sue labbra, rimanevano vicine eppure lontane, almeno fino a quando non sentì le mani di lei tra i suoi capelli e si ritrovò ad osservarne rapita gli occhi a sentirla più vicina a se di qualsiasi altro momento, e la trovò estremamente bella e desiderabile. Quelle quattro parole, sapevano di fiele e paradiso allo stesso tempo, l'angelo aveva visto che sarebbe potuta divenire lei il suo qualcuno, lei la sua ancora, ma aveva visto anche solitudine, un sentimento che aveva vissuto da se in prima persona. Un brivido si incanalò dalle labbra di Rebecca fino alle sue, percorrendole la schiena, sconvolgendo la mente, dando sapore alle sue parole, a quell'amore che l'altra le stava offrendo assieme alla promessa di conoscersi, di viversi e ritrovare la felicità tramite quel sentimento, che le era stata tolta. Tante belle parole, ma sarebbe stato reale? Era sincera Rebecca o si muoveva solo sulla scia di un falso sentimento? Ma quelle dolcissime carezze sul suo viso, sentire il calore delle sue mani sul proprio volto, le fecero abbassare ogni difesa, chiuse gli occhi a quel tocco, godendoselo, lasciando uscire l'aria a lungo trattenuta per prenderne della nuova, cominciando a vivere quell'amore. Le sorrise sulle labbra, le mani si fermarono decise sui fianchi ma non strinsero, erano lì a toccarla, a percepire ogni più piccolo dettaglio di lei. Inclinò il capo verso destra e si avvicinò per sussurrare qualcosa direttamente sulle labbra. ~La mia signorina tutta lentiggini...~ Poi con dolcezza e anche lentezza, le labbra di Rei si poggiarono su quelle di Rebecca, prima un bacio a stampo e poi quasi subito dopo, ancora le labbra presero quelle di Rebecca ed anche la lingua cercò quella dell'altra con foga si, ma anche con una strana delicatezza. Succhiò le labbra, le morse, le trattenne con la propria bocca e poi ancora, fino a rimanere senza fiato e la poggiò totalmente sulla propria coscia sinistra, così da far aderire i loro corpi per quanto fosse possibile e se la mano sinistra era fissa sul bacino, la destra si insinuò tra i capelli di Rebecca, dietro la nuca a tirarla ancora di più verso di se. Quando cominciò a sentire il fiato corto, la lasciò andare mordendole il labbro inferiore leggermente e ansimava. Le sorrise e poi cominciò a ridere, contenta, felice dopo troppo tempo e guardava la ragazza, intensamente e di scatto la fece distendere con la schiena sui cuscini standole sopra, attenta a non farle male. In silenzio poi le accarezzò i capelli, il volto, passò il pollice sulle labbra morbide della sua donna, e poi lo portò nella propria bocca succhiandolo. ~Per assaggiare le tue labbra, sarei disposta a fare di tutto.~ Rei ormai si era persa, annientata completamente dalla rossa e dalla sua bellezza. Era contenta, non sapeva quasi che fare, felice, ma non sarebbe andata oltre, non adesso, e se Rebecca non fosse stata pronta? No, e poi, non era lì che voleva consumare il suo amore per lei e mentre ci pensava, si resa conto di aver usato un termine sbagliato. Non avrebbe mai potuto consumare il suo amore, perché semplicemente, era destinato a durare, ma si lo avrebbe vissuto. La mano destra, scendeva intanto lungo il fianco, lungo tutto il bacino, fino ad arrivare alla coscia di Rebecca e fermarsi lì, una carezza, che usò per far stringere la gamba dell'altra sul proprio corpo, con movimenti lenti e precisi. La bocca di Rei si avvicinò all'orecchio della sua donna e lo baciò, lo mordicchiò e poi lo leccò e là dove aveva appena passato la lingua, soffiò per poi sussurrare. ~Adesso seducimi come faresti per convincermi a tenerti tra le mie braccia per una notte intera, e poi per sempre.~ Avvicinò le labbra a quelle dell'altra ma non la baciò, piuttosto si alzò e si mise seduta sui cuscini e con gli occhi la invitò davvero a non girare la scena, ma a sedurla ancora come aveva fatto quella mattina. Rebecca non avrebbe avuto la parte nel film perchè Rei, non avrebbe condiviso quell'opera d'arte con nessun altro, era troppo preziosa ed essere sedotta da Rebecca, era ciò che voleva di più al mondo, perché era già perdutamente innamorata di lei.

Edited by Saint Just - 1/11/2016, 13:34
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 7/11/2016, 01:27     +1   -1




Saint si stava lasciando conoscere, così come avrebbe fatto Rebecca nei suoi confronti, senza alcuna barriera.
Quando sentì, nuovamente, quell'appellativo sorrise contro le labbra della donna socchiudendo leggermente gli occhi mentre le mani continuavano a incorniciare il viso della bionda, accarezzandolo dolcemente.
Quando sentì le labbra, finalmente, unirsi completamente alle proprie un brivido scosse completamente anima e corpo della giovane dai capelli rossi.
Quando il bacio si approfondì, andando a far danzare le lingue, il cervello di Rebecca era ormai spento e la parte razionale non esisteva più nel suo essere.
Non si era mai sentita così... così bene con un semplice bacio che l'aveva scossa, in senso buono, così tanto.
Le mani nel mentre erano scese sul collo della donna, andando ad accarezzarlo sempre delicatamente e dolcemente, quando l'aria iniziava a terminare durante il bacio si separarono leggermente per riprendere il respiro. Tenne la fronte appoggiata alla sua mentre le sue orecchie percepivano la bellissima risata della donna che ora vedeva felice e non più malinconica.
-Uh! - si trovò a "gridare" presa di sorpresa da quel movimento fino a ritrovarsi sdraiata sui cuscini e con il corpo dell'altra a sovrastarla.
Osservò i suoi movimenti rapita da tanta seduzione in quei piccoli gesti, quando la vide succhiarsi il pollice, Rebecca, istintivamente si leccò le labbra.
Con la gamba assecondò i movimenti dell'altra andando a cingerle la vita mentre uno strano calore le pervadeva il corpo e il colpo di grazie glielo diede la sua bocca vicino al proprio orecchio, istintivamente le strinse gli abiti all'altezza delle scapole mentre ella parlava, infine si lasciò sfiorare le labbra e la guardò qualche istante cercando di metabolizzare tutto quello che era successo negli ultimi istanti.
Sì alzò e si diresse verso l'entrata della tenda per sedurla, come le era stato detto.
Nonostante fosse una persona abbastanza timida e introverse Rebecca in quell'occasione si trovò a camminare verso la bionda ancheggiando in modo seducente fino ad avvicinarsi alla compagna.
Con il velo che le drappeggiava le spalle giocò un po' passandolo vicino al viso dell'altra, sapendo che effetto facesse il proprio odore alla donna, poi si chinò leggermente percorrendo il petto di Saint con il polpastrello dell'indice.
-Mio signore permettetemi di passare del tempo in vostra compagnia e vi assicuro che allevierò tutte le vostre pene- disse come se stessero registrando anche se sapeva che così non era, e che era solo una cosa tra le due per rendere la situazione accattivante
 
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Saint Just
CAT_IMG Posted on 7/11/2016, 11:03     +1   -1




Rei
2ue1lja
Sentire le carezze e il calore di Rebecca sul suo corpo, il suo assecondare i propri movimenti e rispondere al bacio, doveva ammettere che inconsciamente o forse volutamente la compagna ci sapeva fare ed un sussurro sfuggì dalle labbra dell'angelo quando si sentì stringere dietro le scapole, sia di voglia che di apprezzamento e di certo, il suo leccarsi le labbra precedentemente non le era sfuggito e le aveva fatto venire voglia di baciarla ancora e ancora. La osservò alzarsi e poi cominciare a sedurla e si, doveva ammettere che ci sapeva dannatamente fare ed era brava, molto brava. Ed infatti quando giocò sul suo odore, Rei la guardò sorridendo ma in un modo che chiaramente le diceva che aveva colto nel segno. Aprì le labbra quando sentì il contatto dell'indice dell'altra con il proprio petto e cercò gli occhi di Rebecca con i propri alzandosi in piedi, senza rispondere alla sua domanda, non ancora, lei era stata brava e l'aveva provocata bene ma adesso era il turno di Rei quello di farla stare un po'sulle spine e infatti prese a girarle intorno fingendo disappunto ma si fermò senza preavviso alle sue spalle e dolcemente spostò i capelli dal collo lasciandolo libero e l'abbracciò. ~Richiesta accettata.~ Un sussurro all'orecchio e poi cominciò a regalare a quel bellissimo collo una serie di baci alternati a piccoli morsetti. Partì da sotto l'orecchio fino ad arrivare alla base del collo dove cominciò a succhiare la pelle con avidità fino a lasciarle un evidente e rosso succhiotto. Ci passò sopra la lingua e poi lo baciò sperando di non averle fatto troppo male. E si decise a fare una cosa è così la fece voltare verso il suo volto. ~Vieni con me.~ Un semplice invito e dopo averla presa per mano la scortò di nuovo nel suo ufficio ma entrò in una cabina armadio dove aveva diversi vestiti maschili e alcuni femminili, ovviamente non per lei, per le grandi occasioni. Per Rebecca ne prese uno blu con la schiena totalmente scoperta, che ne valorizzasse le forme e anche la scollatura. Glielo mostrò appoggiandolo su di un tavolo. ~Non ci ho mai portato nessuna qui, nessuna ha mai indossato questi abiti e nessuna ho mai invitato ad una festa a casa mia. Quelle che di solito mi accompagnavano le trovavo già lì, ma tu sei diversa. Sei la prima che voglio portare da fuori, la prima che voglio accanto perché è con lei che devo passare la festa e non invece, solo andarci a letto dopo.~ Per Rei era un passo importante, certo, doveva ammettere che voleva Rebecca anche fisicamente, voleva farla sua e di nessun altro, ma non era una semplice questione di sesso. Lei la voleva davvero accanto a se per sopportare i lunghi monologhi delle signore e dei signori attempati, per vivere insieme ogni minimo particolare che passasse per la sua quotidianità. Non c'erano separè nella cabina armadio, perchè non pensava ci avrebbe mai portato qualcuno e si avvicinò a Rebecca e le sfiorò il collo fino al seno. ~Permettimi di aiutarti.~ Si, perché Rei anche in questi casi manteneva la sua dose di eleganza e savoir faire. Con lentezza prese il velo dalle braccia e lo fece cadere a terra, mentre non spostava gli occhi da Rebecca, non voleva farle del male e se non voleva, poteva dirglielo. Insinuò le mani tra i capelli rossi della compagna e scese lungo la schiena per scendere la cerniera del corpetto del costume che cadde per terra e lo stesso fece con la gonna fino a far rimanere l'altra quasi nuda davanti ai suoi occhi. Il corpo di Rebecca era stupendo e Rei la prese in braccio facendo passare le mani sotto la natiche della ragazza così che potesse aggrapparsi a lei con le gambe e la portò sul tavolo. La fece distendere con la schiena e si ritrovò a scendere con le labbra e a percorrere con la bocca le coppe del reggiseno e poi ad assaggiare anche il ventre della compagna prima di fermarsi a pochi passi dal piacere che gli slip nascondevano. No, si fermò, non voleva fosse come per le altre, voleva fare le cose per bene con lei e le diede in ultimo bacio sull'ombelico prima di staccarsi dolcemente e cominciare a metterle il vestito blu scuro. Le sollevò il bacino e la fece rimettere dritta. ~Che cattiva ragazza, provocarmi in questo modo. Quest'abito va indossato senza reggiseno mia cara.~ E infatti glielo slacciò senza problemi e poi le fece finire di indossare l'abito. ~Sembra quasi che li abbiano fatti su misura per te.~
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 7/11/2016, 17:45     +1   -1




Attese la risposta in silenzio. Risposta che tardò ad arrivare, e mentre la bionda si alzava con uno strano sguardo Rebecca la seguì con la coda dell'occhio pensando di non essere stata apprezzata in quello che aveva fatto.
Non si rese nemmeno conto di aver trattenuto tutto il tempo il respiro finché non sentì il suo delicato tocco scostarle i capelli dal collo e le sue braccia cingerle la vita.
Alle sue parole sorrise e si lasciò sfuggire un sospiro di apprezzamento mentre la sua bocca torturava dolcemente il collo della giovane donna, posò le mani sulle sue e le accarezzò come se stesse toccando il cristallo più delicato mentre si scioglieva completamente tra le sue braccia, sarebbe potuta rimanere così per sempre.
Quando la fece voltare tra le braccia e la invitò a seguirla lo fece senza fare domande ma con una grande curiosità che cresceva dentro di lei.
Tornarono nel suo ufficio ma in particolare la portò nella cabina armadio che si trovava in esso.
Molti vestiti erano appesi, la maggioranza maschili ma anche qualcuno femminile, ed erano uno più bello dell'altro. Saint ne prese uno blu e glielo mostrò spiegandole poi di non averci mai portato nessuno lì, e alle parole che seguirono Rebecca si sentì emozionata ma soprattutto onorata di avere quel "privilegio".
Prima che l'altra potesse dire o fare altro Rebecca si alzò leggermente sulle punte dei piedi ed andò a lasciare una scia di baci lungo la mascella della donna fino ad avvicinarsi al suo orecchio -Sono onorata e felice di poterti accompagnare in queste occasioni, farò il possibile per renderti queste feste meno noiose- disse l'ultima frase con un tono di malizia, del quale si sorprese la stessa Rebecca.
E poi... poi si lasciò spogliare dalle sue mani sapienti ma sempre delicate e mai ingorde, si lasciò sdraiare sul tavolo e i suoi baci fecero spegnere nuovamente il cervello a Rebecca, in quel momento avrebbe potuto farle qualsiasi cosa e la rossa non si sarebbe opposta, troppo in balia delle emozioni e sensazioni che quella bocca le scatenava.
Non si vergognava minimamente ad essere, mezza nuda, così esposta con Saint come se si conoscessero da sempre, non si sentiva in imbarazzo.
Quando sentì la bocca così vicina al centro del piacere il fiato le si mozzò ma la bionda si fermò lasciandole un ultimo bacio all'altezza dell'ombelico.
Sapeva che Saint era una persona alla quale piaceva fare le cose per bene e quello non era il luogo più adatta per una prima volta tra le due, per quanto Rebecca iniziasse a desiderarla ardentemente.
-Cattiva ragazza io?- disse con un tono di scherno mentre sorrideva e l'altra le sfilava il reggiseno senza troppi indugi o complimenti. E ancora una volta non si sentiva in imbarazzo esposta così, anzi si sentiva desiderata come non mai.
Quando finì di indossare l'abito si poteva notare che le calzava a pennello e che le parole di Saint erano più che azzeccate.
-E la mia sensuale compagna cosa indosserà?- chiese con un finto tono innocente mentre le accarezzava il petto per poi scendere lungo i fianchi della donna statuaria
 
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Saint Just
CAT_IMG Posted on 7/11/2016, 21:48     +1   -1




Rei
2ue1lja
Avrebbe voluto sentire Rebecca e il suo calore non solo sulle mani, ma doveva resistere, doveva darsi un contegno, e in questo era abbastanza brava. E tuttavia quei dolcissimi baci lungo la mascella si insediarono fin sotto la pelle, nelle ossa e fu costretta a guardare da un'altra parte per non prenderla in quel preciso momento. Doveva ammettere che purtroppo o per fortuna, la compagna aveva una carica erotica non indifferente e quelle parole sussurrate quasi, le diedero conferma di aver scelto bene anzi benissimo. Sorrise maliziosamente a quelle paroli, sorpresa in parte di sentirle da Rebecca ma felice, si, perché voleva dire che la desiderava come lei la desiderava. Mentre la mani della compagna le regalavano dei brividi lungo tutto il corpo, quelle di Rei ne accarezzavano la schiena scoperta sorridendole. ~Sicura che sia io quella sensuale?~ Glielo disse sulle labbra di cui si appropriò poco dopo, con tranquillità e passione, tutta quella che poteva esprimerle e cosa più importante, l'amore che provava per lei. A suo modo di vedere le cose, Rebecca lo era e con lei il fuoco dei suoi capelli, che l'avevano attratta sin dal principio, sin da quando aveva preso la sciarpa. ~Tutto grazie ad una sciarpa.~ Però l'avrebbe avvisata perchè non sarebbe stato facile, non con quelle che si aspettavano di essere scelte e avrebbero visto che la scelta, era ormai irrevocabile. ~Non lasciare il mio fianco stasera, solo così potrò proteggerti da quelle arpie che vorranno metterti in cattiva luce.~ Poi la condusse nella cabina armadio e le mostrò un tuxedo nero, un capo certamente costoso ma estremamente elegante e che ben si adattava alle forme e Rei che cominciò a spogliarsi togliendo dapprima le fasce del costume lungo la vita e poi cominciando a togliere tutto il resto. ~Vuoi aiutarmi?~ Aspettò che Rebecca facesse la prima mossa, con uno sguardo malizioso ma che davvero la invitava a farlo, mancavano ancora diversi dettagli come le scarpe, o capelli e i gioielli ma c'era tutto ed era solo per l'altra come Rei era solo sua, solo di Rebecca. Cominciò a slacciare i bottoni della casacca, lentamente, di fronte all'altra a pochi passi di distanza per poi prenderle il viso tra le mani e baciarglielo, ogni singolo dettaglio, ogni volta dolcemente e poi arrivare alle labbra, rimanendo con la bocca socchiusa a prendere il respiro di Rebecca, respiro che era diventato il proprio. La mano destra si infilò tra i capelli e ne accarezzò la nuca tirandola al suo corpo e il viso di Rei si fece tirato, quasi preoccupato, era incerta se parlare o meno, se dirlo ad alta voce o lasciare che solo il suono uscisse dalle labbra ma il cuore decise al suo posto. ~Ti amo.~ Poi la baciò, per diversi istanti che sembravano minuti, con il cuore in tumulto per averle detto quelle parole e non averle dato possibilità di rispondere subito, trovandola con la lingua, sentendone le labbra contro le proprie, così belle e morbide e quando si staccò evidentemente affaticata e col fiato corto, si allontanò e le diede la spalle. Aveva paura della risposta e prima che potesse parlare le raccontò qualcosa. ~Quattro anni fa, mi lasciò per un uomo, perché lo amava disse e io non ero che un peso e mi fece questo. Non l'ho mai detto nemmeno a lei.~ E le mostrò il polso rovinato dalle cicatrici e coperto prima dal bracciale. Rimase lì in silenzio, sperando che ciò non schifasse Rebecca, che volesse invece come aveva detto prima, eliminare ogni cosa e ricominciare dall'inizio, aiutandola a vestirsi secondo quella complicità che si era creata e specie, non dandole una coltellata come quell'altra.
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 8/11/2016, 12:11     +1   -1




Stavano ancora coccolandosi tra baci e carezze quando le chiese se fosse sicura che Saint sarebbe stata quella sensuale, annuì decisa mentre le sorrideva amorevolmente, e poi un altro bacio sempre misto tra passione e dolcezza le divorò per qualche istante. Ormai era consapevole che non sarebbe più riuscita a fare a meno di quelle labbra così invitanti e passionali.
Quando citò la sciarpa Rebecca si ritrovò a ridacchiare ripensando a quello che era successo, solamente, qualche ora prima. Eppure le sembrava di essere lì con lei da sempre, ancora non realizzava che si conoscessero a malapena.
-Va bene- rispose semplicemente quando le disse di non lasciare mai il suo fianco quella sera, per quanto fosse abituata a certi tipi di feste, per via del lavoro, Rebecca si sentiva sempre un pesce ford'acqua in quelle ricorrenze, ma sapeva che con la donna sarebbe stata tranquilla e al sicuro.
Infine tornarono nella cabina armadio e le mostrò l'abito elegante, maschile, che avrebbe indossato la bionda. La poteva immaginare benissimo con quell'abito, il suo fascino androgino esaltata dai lineamenti del suo viso, nonostante sembrassero duri, così femminili e delicati.
-Volentieri- rispose avvicinandosi mentre l'aiutava a spogliarsi togliendo le fasce sulla vita, andando accidentalmente, o forse no, a sfiorare il suo corpo con i polpastrelli. Non ne aveva mai abbastanza di lei.
E come se potesse leggerla nel pensiero, Saint, le prese il viso tra le mani cominciando a baciarlo con estrema delicatezza e dolcezza, quasi come se avesse paura di farle, in qualche modo, del male.
Rebecca socchiuse gli occhi e quando li riaprì notò una strana espressione sul viso della donna, come se avesse timore o paura di dirle qualcosa.
E poi arrivarono, quelle due semplici parole raggiunsero le orecchie della rossa.
Spalancò leggermente gli occhi, presa di sorpresa ma non ebbe nemmeno il tempo di formulare un pensiero che si trovò coinvolta in un bacio ardente e passionale.
Dapprima rimase interdetta ma poi ricambiò il gesto assaporando la lingua e le labbra della donna, andando a stringere tra le mani i lembi della casacca slacciata.
Quando le bocche si staccarono entrambe avevano il fiato corto a causa di quel bacio ardente, quel bacio che sembrava aver chiuso la bocca a Rebecca per paura delle parole che sarebbero potute uscire.
Una volta separate Saint si allontanò dandole le spalle, Rebecca stava ancora facendo ordine nei pensieri e non aveva proferito nessuna parola eppure la bionda prese a parlare e quello che le disse fu devastante.
Il cuore di rebecca era attanagliato in una morsa che si strinse ancora di più per il tono con il quale erano state dette quelle parole.
*Quanto deve aver sofferto il tuo cuore Saint?* si ritrovò a pensare mentre un groppo tra la gola e lo stomaco aveva preso piede.
Quando le mostrò il polso con le cicatrici fece fatica a trattenere delle lacrime.
Lo guardò e poi sollevò il capo cercando lo sguardo di Saint, che in quel momento le parve spento.
Si mosse lentamente e le si avvicinò, prese la sua mano tra le proprie per poi passare i polpastrelli sui segni che aveva sul polso.
Sollevò la sua mano fino a portarla vicino alle labbra, andando così a baciare quei segni che le avevano sfregiato il polso ma soprattutto l'anima.
Intracciò infine le dita con le sue mentre la mano libera andava a posarsi sul volto dell'altra incitandola a guardarla in faccia
-Io non l'ho mai detto a nessuno, forse perché nessuno mi ha mai dato affetto, ma io sento di amarti- e le diede un bacio a fior di labbra
-Voglio davvero poter alleviare il tuo dolore con il mio amore, farti sorridere sempre e non vedere più quello sguardo spento e perso- concluse tornando poi a baciarla con amore, mentre la propria mano era ancorata a quella di Saint come per farle capire che non l'avrebbe abbandonata
 
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Saint Just
CAT_IMG Posted on 8/11/2016, 15:16     +1   -1




Rei
2ue1lja
Si chiese se avesse sbagliato a dirle quelle parole, perché si accorse della sorpresa nei suoi occhi e del bacio ma quando Rebecca cominciò a rispondere con altrettanta passione, Rei si sentì il petto preso da un calore che non aveva mai sentito prima, che le faceva da tampone per l'incertezza provata fino a pochi attimi prima. Sentì il contatto delicato delle dita di Rebecca sul polso e a differenza di altre volte non le diede fastidio, no, era come se quel tocco potesse guarire anche le cicatrici e le labbra delicate della compagna, le fecero schiudere le labbra per lo stupore, perché non si era allontanata da lei e non lo aveva trovato orribile ed invece adesso anche le baciava. La mano di Rei si intrecciò con quella dell'altra e quando l'altra salì sul viso, chiuse gli occhi per alcuni istanti ed ascoltò con attenzione le sue parole. E fu solo alla fine che li riaprì ritrovandosi la labbra della compagna sulle proprie e la circondò con il braccio libero rispondendo a quel poggiare le labbra e sorridendole poi e ritrovando calore. Strinse la mano in quella di Rebecca, rispondendo al bacio, lasciandola infine con la voglia di farlo ancora ma contenta. ~Sono molto contenta di averti accanto, non avrei potuto desiderare di meglio.~ E Rei sciolse il legame con la mano ma l'abbracciò per lunghi istanti, stringendola a se, poggiando il volto tra il suo collo e la sua spalla appoggiandosi lì, come a trovare la forza che le mancava e si inebriò del suo odore. E solo dopo riuscì riuscì staccarsi e le prese le mani e le poggiò sul petto, la destra all'altezza del cuore che batteva all'impazzata. ~È così che voglio sentirmi sempre, ma solo con te.~ E prese le mani e le baciò i palmi e poi continuò a spogliarsi facendo passare la casacca sopra la testa e gettandola via, poi tenendola sempre per mano e dall'altro lato il tuxedo, la portò sul divanetto e la fece sedere di fronte a se. ~Non ti spiace se ti lascio vedere il mio corpo dopo vero?~ Difatti si tolse i pantaloni e mentre li sfilava appoggiò il petto sulla schiena nuda di Rebecca sentendo il calore della sua pelle contro la propria e la sollevò per i fianchi sfilandoli del tutto. Si sporse sul fianco e sciolse le scarpe e poi diede diversi baci lungo le braccia della sua donna. I suoi movimenti erano lenti e precisi, dettati dalla complicità che si era creata con l'altra. Prese i pantaloni del completo e li indossò ripetendo il procedimento di prima e poi infilò la camicia. ~Mi aiuteresti? Con i bottoni non me la cavo molto.~ Una bugia plateale, voleva solo avere il suo volto di fronte al proprio e allargò le gambe così che potesse girarsi verso di lei e quando la compagna cominciò a chiudere la camicia, lo sguardo di Rei era fisso sui suoi movimenti, sul suo viso e vi avvicinò il proprio. ~Adesso bisogna sistemarla nei pantaloni, ti conviene sbottonarli e poi infilarla e richiuderli.~ Faceva parte tutto di un lento gioco di seduzione ed infatti l'angelo prese le mani della compagna e le portò ai pantaloni aspettando che li aprisse, e lo sguardo di Rei diceva che era un peccato che la stesse aiutando a vestirsi e non a togliere gli abiti. E aprì le braccia così che potesse infilare la camicia anche dietro e quando sentì le mani di Rebecca su di lei non seppe resistete e le baciò dal collo alla spalla ripercorrendo il tragitto assaggiando ancora la pelle dell'altra leccandogliela. Aspettò che richiudesse i pantaloni e le prese le mani mettendogliele sulle proprie spalle immergendo il proprio sguardo negli occhi dell'altra. ~Manca il colletto mia cara, e la cravatta, il panciotto e la giacca. Ma voglio una cosa precisa da te, il segno delle tue labbra sul collo e anche sul colletto, voglio che sappiano che sono solo tua.~ Per il segno sul colletto, le avrebbe dato un rossetto, non avevano ancora finito e prepararsi infondo, ma sul collo poteva farlo anche adesso.
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 8/11/2016, 18:14     +1   -1




-E io sono contenta di poterti stare accanto- le rispose prontamente con un sorriso felice dato che la sua compagna lo era.
Si lasciò stringere, felice come non mai, e le accarezzò i capelli quando la donna appoggiò il viso tra il collo e la spalla -Non ti lascerò- le sussurrò prima di separarsi da lei per mettersi poi sul divanetto.
Non capì bene come mai non volesse farsi vedere in quel momento seminuda ma non fece domande, alla fine non era così importante. Avrebbe voluto godere della vista del suo corpo con calma.
Eppure quando sentì il suo petto nudo contro la schiena un brivido le scosse il corpo e fece fatica a deglutire, non si era mai sentita attratta da qualcuno così, faceva quasi male non poter "approfittare" del momento.
La lasciò svestirsi e rivestirsi in modo agile e naturale e quando utilizzò la scusa dei bottoni si mise a ridere leggermente per poi voltarsi verso di lei iniziando ad allacciarle la camicia lentamente mordendosi, ogni tanto, il labbro desiderosa di poterla ammirare completamente.
Alla fine le slacciò i pantaloni, sempre con lentezza, andandole a sfiorare più volte il centro del suo piacere mentre le infilava la camicia nei pantaloni, il suo calore la inebriava sempre di più ma doveva resistere, le riallacciò i pantaloni e sollevò lo sguardo per guardarla in volto portando le mani sulle sue spalle.
A quella richiesta una fitta tra stomaco e basso ventre la colse improvvisa come un tuono a ciel sereno, quelle sue richieste la facevano impazzire e senza proferire parola avvicinò la bocca al suo collo.
Prima lo baciò, poi lo leccò e infine iniziò a succhiare la pelle candida fino a lasciare il suo marchio rosso sul lato sinistro della donna.
Poi risalì con una scia di baci roventi verso il suo orecchio del quale prese il lobo tra le labbra e lo succhiò leggermente
-Dimmi il tuo vero nome...- la sua era una richiesta detta con una carica erotica mai provata prima
 
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Saint Just
CAT_IMG Posted on 8/11/2016, 20:58     +1   -1




Rei
2ue1lja
Se ormai era sicura, le parole della compagna furono un'ulteriore conferma all'aver trovato Lei, la persona giusta, quella con cui davvero condividere tutto. Il petto di Rei si alzava e si abbassava ritmicamente, mentre gli occhi si velarono di malcelato desiderio nel vedere come torturava in quel modo le sue labbra e desiderava poterlo fare lei invece, ma doveva, dovevano resistere, voleva portarla nella sua camera, dove nessuno era mai entrato e sentire che non era un sogno, sentire che pronunciava il suo nome e che solo lei poteva tenerla al sicuro in un luogo privato e non frequentato come il suo ufficio. Rei schiuse le labbra ogni qual volta Rebecca la sfiorava in basso, non se lo aspettava o forse si, ma la cosa che la stupiva era sentire ogni volta il desiderio aumentare e il fiato cominciare a farsi corto, non andava affatto bene così, dovevano rallentare, altrimenti, forse non avrebbe esitato ancora. ~Rebecca...~ Una parola, una forse preghiera, dal tono della voglia più pura e d'amore, perché si fermasse o per lo meno finisse di infilare la camicia il più in fretta possibile e quando finalmente passò alle spalle e chiuse i pantaloni, il fiato uscì dalle labbra come di sollievo, ma era davvero un peccato. Doveva ammettere che Rebecca sapeva come prenderla, non solo fisicamente ma anche intellettualmente e questo le piaceva un sacco, perché sapeva che dietro quegli occhi si celava tanto di cui parlare, tanto per cui essersi innamorata di lei. E quando prese a baciarle il collo non riuscì più a trattenere il fiato corto e dei mugolii di piacere quando prese a succhiare e il collo si distese come ad agevolarle il compito e le mani di Rei si bloccarono sui fianchi dell'altra stringendoli appena. Si morse il labbro inferiore quando il succhiotto finì, con il cuore lucido perché sapeva di volerla amare in ogni suo piccolo dettaglio, ma la mente invece era completamente appannata. Non si aspettava però che riprendesse a salire fino al lobo e sentiva che la pelle di Rebecca era come diventata più calda e sentire il suo profumo di certo non aiutava. Sorrise alla richiesta. ~Se...non ci fermiamo...sarà l'unica cosa che urlerai in preda agli spasmi....~ Quasi non riusciva a parlare, ma voleva accontentarla, non poteva negarglielo e la strinse di più sui fianchi senza stropicciare il vestito, e doveva ringraziare anche quello Rebecca perché Rei riuscì a fare chiarezza nei pensieri. Si spostò dalla presa di Rebecca e avvicinò le labbra di lei alle proprie per sussurrarglielo lì a lei sola. ~Rei...mi chiamo Rei e dopo il modo in cui mi hai estorto il nome, sta tranquilla che sarai costretta ad urlarlo davvero.~ E poi si inpossessò delle sue labbra ancora, giusto il tempo di alzarle il vestito ed infilare le mani sotto a stringerle le cosce per farle capire cosa intendeva davvero, senza fretta ma con la giusta dose di passione ed erotismo. Poi si staccò con lo sguardo contrariato e la spostò delicatamente mentre entrava nella cabina armadio senza dare alcuna spiegazione per quello sguardo, cosa che fece dopo tornando e portando con se alcuni oggetti. Le chiese di sedersi con un cenno del capo e si inginocchiò di fronte a lei. ~Peccato, mi sarebbe piaciuto continuare ma un assaggio posso dartelo.~ Ecco perché era contrariata ma le prese il piede sinistro e cominciò a baciarlo succhiandone poi le dita in lente ma precise lappate, per risalire poi lungo il polpaccio, facendo salire anche il vestito fino alla coscia che baciò all'interno fin quasi ad arrivare al bacino, mordicchiandola e solo dopo le mise un paio di scarpe della sua misura fermandosi quasi di colpo, in tinta con il vestito. Poi lasciò quel corpo perfetto per alzarsi e farle indossare un paio di orecchini, una collana e un bracciale che la mettevano in risalto e poi insediò le mani tra i capelli dell'altra. ~Finisco di vestirmi di là, altrimenti non so come andrà a finire qui. O forse lo so ma non lo voglio qui.~ La baciò sulle labbra, un bacio a stampo ma carico di trasporto mentre si allontanava e prendeva ciò che mancava. La osservò e poi uscì un attimo dalla sua visuale per finire di vestirsi. Quando tornò indietro, aveva completato l'opera e si era calmata, ma aveva portato qualcosa con se, l'ultimo dettaglio per loro. Si avvicinò a Rebecca e la prese per mano e poi le mostrò il rossetto e glielo mise sulle labbra. ~Sono solo tua, signorina tutta lentiggini.~ E le mostrò il colletto e dove avrebbe dovuto posare le sue labbra.
 
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|_Tatus_|
CAT_IMG Posted on 14/11/2016, 16:14     +1   -1




Quando sentì il proprio nome sussurrato quasi a mo di preghiera, perché stava portando Saint al limite non poté non farsi sfuggire un sorriso soddisfatto conscia dell'effetto che faceva sulla bionda, alla fine era lo stesso effetto che lei faceva su Rebecca.
Una volta finito il tutto le fece quella richiesta, e per un attimo ebbe il dubbio di essersi spinta un po' troppo in là ma alla fine si erano ripromesse di essere sincere e Rebecca non vedeva l'ora di conoscere il suo vero nome.
Le accarezzò la schiena quando le rispose così e una piccola risata sfuggì dalle sue labbra, le quali vennero raggiunte da quelle della donna mentre le sussurrava il suo nome, come se fosse il più prezioso dei segreti.
*Rei...* si trovò la mente invasa da quel nome mentre si scambiavano un caloroso bacio e le sue mani, decise e gentili, sulle cosce la facevano eccitare nuovamente. Dio non vedeva l'ora di poterla amare completamente, in modo dolce e passionale in contemporanea. Ancora non riusciva a capacitarsi dell'effetto che quella donna aveva su di lei.
Poi si separarono ma Rebecca non riuscì a interpretare lo sguardo dell'altra, la lasciò tornare nella cabina armadio e ricomparve poco dopo con degli oggetti, le fece cenno di sedersi e Rebecca, come un'automa obbedì scrutando ancora il suo volto.
Quando la vide inginocchiarsi e quando udì quelle parole inarcò un sopracciglio non riuscendo a capire "Cosa int... oh!" venne interrotta dalla sua bocca che torturò dolcemente il suo piede, per poi risalire lungo il polpaccio fino all'interno coscia "Rei..." sussurrò con voce rotta dal desiderio mentre affondava una mano nella sua chioma bionda. Avrebbe voluto di più, avrebbe voluto sentirla ma la donna si fermò quasi di colpo andando a infilarle un paio di scarpe in tinta con l'abito. Infine le fece indossare dei gioielli, tutti perfetti e stupendi e Rebecca era pronta per la serata.
Ormai era in piedi di fronte alla donna, la quale le annunciò che sarebbe stato meglio che finisse di vestirsi di là per ovvie ragioni, e forse era davvero meglio così.
La salutò con un bacio a stampo, come se fosse quotidianità tra loro e questo le scaldò il cuore. La seguì con lo sguardo finché non la vide scomparire.
Si diede una calmata e si sistemò per bene per la serata, non voleva di certo farle fare qualche tipo di figuraccia presentandosi in disordine.
Quando l'altra tornò le sorrise ampiamente, era davvero perfetta in quegli abiti. Bellissima e sensuale e, nonostante l'outfit, la trovava femminile e seducente. Quando vide il rossetto rimase ferma, capendo che glielo avrebbe messo lei e quando le porse il colletto non ci pensò due volte a lasciare l'impronta delle proprie labbra su di esso.
Risalì e diede una pennellata con la lingua calda sul succhiotto lasciato poco prima -Solo mia, e io solo tua- concluse per poi darle un bacio pieno d'amore sulle labbra. Una volta staccatasi da lei le prese il rossetto dalle mani e lo ripassò sulle labbra per aggiustarlo. -Eccoci pronte per la serata- disse prendendole la mano per poi intrecciare le dita con le sue.
La guardò negli occhi e per l'ennesima volta ci si perse -Sei davvero bellissima-
 
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15 replies since 10/10/2016, 18:46   268 views
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