Quartiere più esterno di Tokyo, lontano dai grattacieli e i palazzi dalle decine di piani. Zona popolare ma non fatiscente, a pochi passi da campagne e colline, abitata dal ceto medio basso e controllata completamente da Yakuza e bande locali. In superficie è un luogo tranquillo grazie al controllo della criminalità organizzata, sotto ci sono traffici criminali piccoli e grandi, da droga e prostituzione fino a corse illegali e contrabbando di veicoli rubati. Se non si calpestano i piedi a qualcuno, si vive tranquilli.
Continua da
QUIHilda<< Hai ragione.. siamo tutti un po' strani >> sussurrò mentre come una gatta si godeva la carezza di Zara, più il tempo insieme passava più piacevole diventava stare con lei.
La città era completamente dietro di loro ormai, erano all'estrema periferia di Tokyo, case popolari e bar notturni costeggiavano la strada. << Siamo quasi arrivate >> Svoltò in un vicolo, per poi sbucare difronte un grande edifico in cemento ben tenuto rispetto ai palazzi vicini. Bussò col clacson e poco dopo un garage si aprì.
<< Benvenuta nelle mia seconda casa >> Fermò l'auto in quella che era una spaziosa officina, oltre la sua quattro auto erano parcheggiate comodamente mentre due persone, una donna e un uomo, vi smanettavano vicino.
<< Di sicuro sarà una nuova esperienza per una principessa, ma non preoccuparti, sono brave persone a modo loro, scendiamo che tele presento. >> l'ambiente familiare le ridiede la solita sicurezza.
Scesa dall'auto, una voce si levò prima di tutte, avvicinandosi alle ragazze. Era un uomo alto e dal fisico palestrato, ma non troppo, rapato e dalla pelle scura per un asiatico.
<< Ehi... da dove vieni un matrimonio? Fin ora la cosa più elegante che ti ho visto sono stati gli stivali >> tese la mano che Hilda strinse, poi inevitabilmente fissò Zara. << Aspetta, hai sequestrato una ricca?! >> << Si come no, domani scrivo per il riscatto! Scemo è una mia amica, volevo presentarla alla famiglia... >> << Finalmente non fai più il lupo solitario? Piacere ragazza mi chiamo Han, l'unico più tosto della tua ragazza qui >> tese la mano anche a Zara, nonostante fossero in una officina Han era vestito elegante anche lui, giacca e pantaloni.
Hilda risparmiò il siparietto di dire che non stavano ancora insieme, alla fine comunque era quella l'impressione che voleva dare.
<< Immagino sei venuta qui per la "scalata"... >> disse rivolgendosi di nuovo a Hilda << si, un giro più panoramico però, non mi interessa tanto la corsa >> l'uomo rise sornione << paura di rovinarti il vestito? Per partecipare però devi pagare comunque lo sai? >> << Per chi mi hai preso, certo che lo so. >>
La "scalata" era una corsa organizzata da Han due o tre volte al mese, una ventina di piloti si riunivano alle pendici di una collina lì vicino e correvano fino alla cima, seguendo una strada che arrivava fino al punto più alto. Più che una vera e propria gara ormai era diventata una sorta di rituale, un occasione per stare insieme, anche se ovviamente molti miravano ai soldi, comunque giocando meno duro del solito. Non avrebbe mai portato Zara con se in una vera corsa... non dopo il monito nel braccio.